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Autore: CareNJ    08/11/2010    0 recensioni
E lei, lei così semplice e fragile, era diventata ciò che da sempre odiava. E si odiava, con tutta se stessa, quando perdeva il controllo. Un giorno decise di lasciarsi andare, Caroline Forbes uscì dagli schemi, quando lo inconrtò.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo secondo. L’inizio della fine.

 

Matt stava seduto ad un tavolo del Grill, il posto dove lui stesso lavorava, perché aveva bisogno di soldi, la sua famiglia non era ricca come quella di Elena o Caroline, lui viveva completamente solo, senza qualcuno che preparasse la colazione della mattina, Caroline rabbrividì, quando Matt le disse che la amava, aveva iniziato a farsi tantissimi film mentali, di lei che gli preparava la colazione e che lo svegliava la mattina presto perché lui doveva andare a lavoro, e che curava i loro figli, ma adesso che lei era un.. vampiro e non poteva avere quei sacrosanti figli che desiderava, adesso che non poteva più amare quel ragazzi tutto era così dannatamente triste. Cercò di ricacciare su quelle lacrime che le opprimevano la gola, cercò di evitare il bruciore agli occhi, e quella sete così invadente. Mise un sorriso sul suo bel faccino, mise bene i suoi capelli biondi e andò da Matt.

“Hey Matt” Disse semplicemente, non si chinò per baciarlo, per abbracciarlo, non lo toccò nemmeno, aveva semplicemente paura. Forse quel contatto l’avrebbe spinta a bere il suo sangue, ma lei non voleva. Si ricordò le parole di Damon Puoi controllarti piccola Forbes. No, non ce la faceva, odiava quella dannata sete, si impadroniva del suo essere, della sua volontà. La odiava, quasi quanto essere vampiro e non poter esaudire i suoi desideri. Maledetta Katherine. Pensò a quel punto. Lei aveva rovinato tutto.

“Care, come stai?” Rispose lui, guardando. Pensava a quanto fosse dannatamente bella. “ Ti trovo mh cambiata.”  Forse era la trasformazione in vampiro che l’aveva modificata.

“Grazie, sto benone Matt. Devo dirti una cosa” La sua voce si incrinò, e Matt in quel frangente capì tutto.

“E’ finita?” Chiese debolmente, non poteva capire il suo dolore perché lei ne provava uno tutto suo, un dolore così lancinante che la distruggeva, peggio della Verbena, la bruciava, dentro. Matt sentiva semplicemente la rabbia, sentì le sue guancie diventare paonazze, era arrabbiato e soffriva. Soffriva.  “E’ colpa di Damon Salvatore?” Chiese, era diventato completamente rosso odiando i Salvatore. “Prima Elena, adesso tu!” Era troppo anche per Matt Donovan, avrebbe voluto trovarli entrambi e riempirli di colpi fino ad ucciderli. “No.” Rispose brevemente Caroline, non aveva preparato una risposta, ma voleva proteggere Damon. “ E’ solo che non funziona Matt, io non ti amo” Queste parole, Dio, le bruciarono dentro. Fu come se la sua anima fu bruciata da quella bugia. Ma lei non aveva più un’anima. “ Guardami negli occhi, Caroline. Dimmi che non mi ami più” Non era un problema mentire ormai. Non era un problema. Sapeva mentire benissimo a tutti. Lo stava facendo. Sì. Lo guardò debolmente negli occhi e si convinse mentalmente di non amarlo più. Poi pronunciò quelle dure parole “ Non ti amo più, Matt” . Matt si alzò e andò via, si trovò davanti Tyler. “Hey amico, che..” Non fece in tempo a finire la sua frase, Matt volò fuori dal locale. Tyler guardò per un istante che pareva immenso Caroline, poi alzò il braccio e salutò, lei rispose con un sorriso, così finto che aveva paura che se ne  fosse accorto.

***

“Che è successo con Matt?” Chiese Tyler sedensosi al tavolo con Caroline. Lei lo guardò e provò una stretta al cuore, adesso doveva mentire pure a Tyler.

“Ci siamo lasciati.” Disse poi brevemente. Il dolore era come sparito, era come se fosse stato rimpiazzato dalla certezza che senza di lei, la vita di Matt sarebbe stata completamente migliore.

“Perché?” Continuò Tyler. Come se sospettasse che ci fosse qualcosa che non andava. “Non andava Tyler, voglio solo il suo bene. Davvero.” Gli occhi di Caroline iniziarono a riempirsi di lacrime, odiava piangere davanti a tutti, ma cazzo, aveva appena rotto con Matt, era lecito in qualche modo, no?! Ricacciò le lacrime dentro, non si era concessa il privilegio di piangere, non davanti a Lockwood. Non davanti a Matt, non davanti a Damon. Davanti allo specchio. Lei da sola. Tyler, vide quella stupidissima voglia di  piangere, si alzò dal tavolo e se ne andò,  lasciandola sola. Brutto stronzo. Pensò Caroline. Lo era, qualunque altro ragazzo non l’avrebbe lasciata sola, ma Lockwood sì. Tyler, l’aveva fatto. Aveva mandato ogni affetto per Caroline a farsi fottere, era sola. Senza un’amica. Era una vampira sola, una vampira ferita e dolorante.

***

“Uccidere è lecito quando si sta male, Damon.” Disse, Caroline, guardandosi alle spalle. Damon l’osservava, da lontano. Forse nemmeno lui si sarebbe avvicinato a lei, era come se fosse una lebbrosa, nessuno osava avvicinarsi a lei. Lui scuoteva da una parte e l’altra la testa, come se fosse contrariato. Ma quella non era la natura di Damon, amava il sangue umano, e amava andare contro le regole, perciò annui. “E’ sbagliato, Forbes, non c’è bisogno che uccidi, puoi bere il loro sangue e lasciarli intatti” Disse, era controproducente.

“E’ finita” Disse Caroline. Damon sorrise amaramente, già lo sapeva. “ Forbes non sono il tuo migliore amico, puoi anche evitare di parlare con me, di questioni che ho già visto. Perché non parli con Lockwood.? Mi sembrate.. mh affiatati.”  Maledettissimo Damon Salvatore. E a quella risata che mi risuonava nelle stramaledettissime orecchie. Stai zitto avrebbe voluto urlargli, doveva stare zitto. Lei stava male. Lo voleva capire? “ Damon, stai zitto. Chiudi quella stramaledettissima bocca, cazzo!” Odio. Odio solo quello provava, l’odio la stava accecando. L’odio la stava consumando, avrebbe voluto davvero infilargli un paletto nel cuore, adesso. Sì l’avrebbe fatto con tutta la sua forza. Damon si lasciò andare sulla sedia, forse aveva esagerato, ma non gliene importava niente. Adesso sarebbe andato a cercare sangue umano, e a ridurre in brandelli qualche gola, lui era Damon Salvatore, cosa si aspettava, Caroline?

   
 
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