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Autore: lucyferina    17/11/2005    18 recensioni
Draco ed Hermione fingono di essere una coppia in procinto di sposarsi, le cose precipitano quando nasce un'attrazione fra i due. HG/DM nessuno spoiler.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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16

16. Sabato

Hermione si svegliò felice, stava per andare al maniero dei Malfoy per passare due giorni da favola con Draco e sapeva che finalmente gli avrebbe confessato i suoi sentimenti.

Quando uscì dalla sua stanza, Hermione fu sorpresa di non trovare nessuno ad attenderla, ma poi vide che c’era un gufo che la guardava appollaiato sul davanzale della finestra, e sorrise.

La lettera era dei suoi genitori, i due dentisti si erano trasferiti in America quando Hermione aveva finito Hogwarts e adesso le avevano voluto fare una sorpresa, insieme alla lettera Hermione vide che c’era un biglietto aereo per New York, datato domenica 7 maggio. Ma era il giorno dopo!

Hermione scosse la testa, lei amava i suoi genitori, ma non le piaceva il loro modo di programmarle la vita. Non sarebbe partita il giorno dopo, aveva troppe cose in ballo in quel momento. Decise di telefonare alla compagnia aerea per cambiare la data, ma prima di alzare la cornetta del telefono sentì suonare alla porta.

Distrattamente, Hermione appoggiò il biglietto sul mobiletto del telefono e andò ad aprire la porta. Un fattorino con un bellissimo mazzo di orchidee le sorrise. “Buongiorno signorina, è lei Hermione Granger?”

Hermione annuì, lui le consegnò i fiori ricevendo in cambio una piccola mancia. Dopo aver chiuso la porta, andò in cucina, mise i fiori nel vaso e lesse il biglietto che si trovava attaccato.

Cara Hermione,

Grazie per la meravigliosa serata. Ti aspetto al Maniero.

Tuo,

Draco

Hermione sorrise, preparò una piccola borsa con alcuni vestiti e si materializzò al maniero, dimenticando un certo biglietto aereo sul mobiletto.

Quando arrivò, ringraziò Draco per i fiori e poi fu accompagnata ad una delle stanze degli ospiti dove avrebbe potuto sistemare le sue cose.

Narcissa entrò nella camera di Hermione e velocemente chiuse la porta dietro di lei. Hermione sorrise nel vedere Narcissa, corse e l’abbracciò.

Narcissa sorrise e disse, “Ciao mia cara, devo ammettere che ieri sera mi sono divertita. Hai visto il viso di Draco quando ci siamo incontrati?” Hermione rise e Narcissa continuò, “Ero riuscita ad evitarlo da mercoledì, penso che fosse terrorizzato che io facessi una scenata alla festa di Pansy.”

Hermione ridacchiò. Sei stata proprio perfida Narcissa, povero Draco. Ah, mi stavo per dimenticare, ecco la foto di Draco con i vestiti babbani.

Sfortunatamente per le due donne, Draco aveva visto sua madre sgattaiolare nella stanza di Hermione e aveva origliato il discorso. Così le due donne lo avevano preso in giro, Draco era arrabbiato e ferito che le due persone che amava di più avessero tramato alle sue spalle. Hermione lo aveva preso in giro! Il dolore era veramente insopportabile.

Forse lei lo odiava ancora! Chissà quanto si era divertita a farlo innamorare!

Draco era un uomo orgoglioso, sapeva che ora tutti i suoi sogni si erano infranti. Hermione non sarebbe rimasta nella sua vita. Così prese una decisione drastica, avrebbe finto fino alla fine della festa che tutto andava bene e poi, si sarebbe liberato di lei per sempre.

La giornata andò molto bene, Hermione fu sorpresa che Draco fosse un po’ freddo e distante ma poi pensò che magari era solo un po’ stanco. Lei invece si sentiva felicissima, aveva deciso che alla fine della festa gli avrebbe confessato che si era innamorata di lui.

Dopo la festa, Draco accompagnò Hermione alla sua stanza, non aveva detto una parola tutta la sera ed Hermione cominciava a preoccuparsi. Qualcosa non stava andando nel verso giusto.

Quando raggiunsero la stanza, lei si voltò a guardarlo e nervosamente disse, “La festa è stata magnifica, vuoi entrare in camera mia, Draco?”

Lui la guardò, un guizzo strano passò nei suoi occhi, e poi rabbiosamente rispose, “No, grazie. Volevo solo comunicarti che la tua presenza nella mia vita non è più necessaria. Fai pure i bagagli e domani mattina presto lascia la mia casa. Non sei più la benvenuta.”

Hermione fu scioccata da quelle maligne parole e sussurrò, “Draco? Cosa stai dicendo? Pensavo che almeno volessi restare mio amico.

Lui rise freddamente. “Beh, Granger ti sei sbagliata. Avevo bisogno che tu ti calassi bene nella parte della donna innamorata ed è per questo che ho finto così bene con te. Pensavi davvero che volessi una sanguesporco come te?”

Hermione lo schiaffeggiò. Dopodichè entrò nella sua stanza e gli sbattè la porta in faccia. Era sicura di aver sentito il suo cuore spezzarsi. Come aveva potuto essere così stupida? Gli uomini come Malfoy non si innamoravano di donne come lei.

Hermione decise che non voleva restare un minuto di più in quella casa, preparò la valigia e si materializzò nel suo appartamento. Non sapeva cosa provava, anzi, era spaventata di non provare assolutamente niente, lo shock era stato totale.

Si guardò intorno e vicino al telefono vide il biglietto per l’America. Lo prese in mano e vide che l’aereo sarebbe partito il giorno dopo a mezzogiorno, scrisse allora una lettera ad Harry spiegandogli perché stava lasciando l’Inghilterra, e poi dopo un momento di esitazione ne scrisse una anche a Ron, scusandosi per la sua stupidità e pregandolo di perdonarla.

Preparò in fretta e furia le valigie e poi si buttò sul divano per dormire qualche ora prima di prendere un taxi per l’aeroporto. Si sentiva disperata ma almeno fra qualche ora avrebbe messo un oceano fra lei e Draco Malfoy… il primo uomo a spezzarle il cuore…

Quando la mattina dopo arrivò in aeroporto era stanchissima, le poche ore di sonno erano state tormentate da incubi. Dopo il check-in, Hermione si sedette al gate di partenza e aprì un libro per cercare di distrarsi.

Stava quasi per riuscire a concentrarsi sulla lettura quando sentì qualcuno schiarirsi la gola, lei alzò gli occhi e vide Ron.

Lui le sorrise e poi disse, “Il posto vicino a te è libero?” lei annuì e lui si sedette vicino a lei. Ron le sorrise di nuovo e le prese la mano. “Sai Hermione, dovrei essere molto arrabbiato con te, ma ti amo troppo e quindi sono venuto qui per dirti arrivederci, torna presto … io sarò qui ad aspettarti.”

Hermione cercò di non piangere, ma fallì miseramente. Lui prese un fazzoletto e le asciugò le lacrime. “Hermione, lo so che adesso stai soffrendo e non posso ora dirti che ti passerà presto, ma voglio che tu sappia che io ci sono e che se tu mi vuoi sono qui, ancora pronto a spendere il resto della mia vita con te.”

Lei lo guardò con grande tristezza. “Ron, mi spiace, ma non posso accettare la tua offerta. Ti amo davvero tanto come amerei un fratello e ora, so con certezza che i miei sentimenti non cambieranno mai. Ti prego, t i p r e g o, accetta la mia amicizia.”

Lui la guardò deluso. Aveva veramente sperato che lei lo accettasse. “Spiace anche a me Hermione, non posso essere tuo amico. Buona fortuna.” Si alzò e si smaterializzò.

Nel frattempo al maniero, Draco fu svegliato dalle grida di Harry Potter e Narcissa Malfoy.

“Draco, che cosa le hai fatto?” Gridarono i due.

Draco li guardò con indifferenza. Cosa ho fatto a chi?”

Harry gli gettò in faccia la lettera di Hermione. “Sto parlando di Hermione. Spiegami perché lei pensa che la odi e sta quindi partendo per l’America.

Draco prese la lettere e la lesse. Poi la rilesse. E poi sorpreso, ma speranzoso disse, “Mi ama davvero? Mi ama?”

Narcissa ed Harry lo guardarono perplessi e poi Narcissa disse, “Pensavo che fosse ovvio. Ho cercato di aiutarla a trovare il coraggio per dirtelo, ma qualcosa deve essere andato storto.

Draco guardò sua madre. “Ti ho sentita parlare con Hermione ieri. Voi stavate ridendo di me alle mie spalle. Ho pensato che lei mi avesse preso in giro e le ho quindi detto che non la volevo nella mia vita, prima che lei lo dicesse a me.”

Narcissa gli lanciò uno sguardo terribile. Sei uno sciocco! Cercavo solo di aiutarti! Adesso indossa dei vestiti decenti e va a pregarla di riprenderti.

Harry sorrise. “Io direi che pregarla in ginocchio di riprenderti suona meglio.”

Draco sospirò. E sei lei non mi volesse più?”

Harry e Narcissa si guardarono e si sorrisero, poi Narcissa si sedette sul letto vicino a suo figlio e gli mise un braccio attorno alle spalle. “Sono sicura che ti ama e che ti riprenderà se sarai sincero nelle tue scuse.

Draco si sentì rincuorato, si vestì e si materializzò nell’appartamento di Hermione. La chiamò ma inutilmente, lei se ne era già andata. Si materializzò all’aeroporto e corse al check-in e così scoprì che il suo volo era già partito. Allora si rimaterializzò al maniero e prese la sua scopa.

Harry e Narcissa videro Draco uscire velocemente e con uno sguardo deciso dal maniero. I due si sorrisero e poi rendendosi conto che stavano fraternizzando, si salutarono frettolosamente ed Harry si smaterializzò.

Draco salì invece sulla sua scopa e si alzò in volo. Aveva con se una mappa magica che gli permetteva di vedere in che direzione era l’America, adesso doveva solo trovare l’aereo in cui la SUA donna si trovava.

Dopo tre aerei sbagliati, Draco era sicuro di aver avvistato l’aereo giusto e quando vide Hermione guardarlo con uno sguardo stupito si materializzò nell’aereo.

  
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