16.
Sabato
Hermione
si svegliò felice, stava per andare al maniero dei Malfoy per passare due
giorni da favola con Draco e sapeva che finalmente gli avrebbe confessato i
suoi sentimenti.
Quando uscì dalla sua stanza, Hermione fu sorpresa di non
trovare nessuno ad attenderla, ma poi vide che c’era un gufo che la guardava
appollaiato sul davanzale della finestra, e sorrise.
La
lettera era dei suoi genitori, i due dentisti si erano trasferiti in America quando Hermione aveva finito Hogwarts e adesso le
avevano voluto fare una sorpresa, insieme alla lettera Hermione vide che c’era
un biglietto aereo per New York, datato domenica 7 maggio. Ma
era il giorno dopo!
Hermione
scosse la testa, lei amava i suoi genitori, ma non le piaceva il loro modo di
programmarle la vita. Non sarebbe partita il giorno dopo,
aveva troppe cose in ballo in quel momento. Decise di telefonare alla
compagnia aerea per cambiare la data, ma prima di alzare la cornetta del
telefono sentì suonare alla porta.
Distrattamente,
Hermione appoggiò il biglietto sul mobiletto del telefono e andò ad aprire la
porta. Un fattorino con un bellissimo mazzo di orchidee
le sorrise. “Buongiorno signorina, è lei Hermione Granger?”
Hermione
annuì, lui le consegnò i fiori ricevendo in cambio una
piccola mancia. Dopo aver chiuso la porta, andò in cucina, mise i fiori nel
vaso e lesse il biglietto che si trovava attaccato.
Cara
Hermione,
Grazie per la meravigliosa serata. Ti aspetto al
Maniero.
Tuo,
Draco
Hermione
sorrise, preparò una piccola borsa con alcuni vestiti e si materializzò al
maniero, dimenticando un certo biglietto aereo sul mobiletto.
Quando arrivò, ringraziò Draco per i fiori e poi fu accompagnata
ad una delle stanze degli ospiti dove avrebbe potuto sistemare le sue cose.
Narcissa entrò nella camera di Hermione e velocemente chiuse la
porta dietro di lei. Hermione sorrise nel vedere Narcissa,
corse e l’abbracciò.
Narcissa sorrise e disse, “Ciao mia cara, devo ammettere che ieri
sera mi sono divertita. Hai visto il viso di Draco quando ci siamo incontrati?” Hermione rise e Narcissa continuò, “Ero riuscita ad evitarlo da mercoledì,
penso che fosse terrorizzato che io facessi una scenata alla festa di Pansy.”
Hermione ridacchiò. “Sei stata proprio
perfida Narcissa, povero Draco. Ah, mi stavo per dimenticare, ecco la foto di Draco con i
vestiti babbani.”
Sfortunatamente
per le due donne, Draco aveva visto sua madre sgattaiolare nella stanza di
Hermione e aveva origliato il discorso. Così le due donne lo avevano preso in
giro, Draco era arrabbiato e ferito che le due persone che amava di più avessero tramato alle sue spalle. Hermione lo aveva preso in
giro! Il dolore era veramente insopportabile.
Forse
lei lo odiava ancora! Chissà quanto si era divertita a farlo innamorare!
Draco
era un uomo orgoglioso, sapeva che ora tutti i suoi sogni si erano infranti.
Hermione non sarebbe rimasta nella sua vita. Così prese una decisione drastica, avrebbe finto fino alla fine della festa che tutto
andava bene e poi, si sarebbe liberato di lei per sempre.
La
giornata andò molto bene, Hermione fu sorpresa che Draco fosse un po’ freddo e
distante ma poi pensò che magari era solo un po’
stanco. Lei invece si sentiva felicissima, aveva deciso che alla fine della
festa gli avrebbe confessato che si era innamorata di lui.
Dopo
la festa, Draco accompagnò Hermione alla sua stanza, non aveva detto una parola
tutta la sera ed Hermione cominciava a preoccuparsi. Qualcosa non stava andando
nel verso giusto.
Quando raggiunsero la stanza, lei si voltò a guardarlo e
nervosamente disse, “La festa è stata magnifica, vuoi entrare in camera mia,
Draco?”
Lui
la guardò, un guizzo strano passò nei suoi occhi, e poi rabbiosamente rispose,
“No, grazie. Volevo solo comunicarti che la tua presenza nella mia vita non è più necessaria. Fai pure i bagagli e domani mattina presto
lascia la mia casa. Non sei
più la benvenuta.”
Hermione fu
scioccata da quelle maligne parole e sussurrò, “Draco? Cosa stai dicendo? Pensavo che almeno
volessi restare mio amico.”
Lui
rise freddamente. “Beh, Granger ti sei sbagliata. Avevo
bisogno che tu ti calassi bene nella parte della donna
innamorata ed è per questo che ho finto così bene con te. Pensavi davvero che volessi
una sanguesporco come te?”
Hermione lo
schiaffeggiò. Dopodichè entrò nella sua stanza e
gli sbattè
la porta in faccia. Era sicura di aver sentito il suo cuore spezzarsi.
Come aveva potuto essere così stupida? Gli uomini come Malfoy non si innamoravano di donne come lei.
Hermione
decise che non voleva restare un minuto di più in quella casa, preparò la
valigia e si materializzò nel suo appartamento. Non sapeva cosa provava, anzi,
era spaventata di non provare assolutamente niente, lo
shock era stato totale.
Si
guardò intorno e vicino al telefono vide il biglietto
per l’America. Lo prese in mano e vide che l’aereo sarebbe partito il giorno
dopo a mezzogiorno, scrisse allora una lettera ad Harry spiegandogli perché stava lasciando l’Inghilterra, e
poi dopo un momento di esitazione ne scrisse una anche a Ron, scusandosi per la
sua stupidità e pregandolo di perdonarla.
Preparò
in fretta e furia le valigie e poi si buttò sul divano per dormire qualche ora
prima di prendere un taxi per l’aeroporto. Si sentiva disperata
ma almeno fra qualche ora avrebbe messo un oceano fra lei e Draco
Malfoy… il primo uomo a spezzarle il cuore…
Quando la mattina dopo arrivò in aeroporto era stanchissima, le
poche ore di sonno erano state tormentate da incubi. Dopo il check-in,
Hermione si sedette al gate di partenza e aprì un libro per cercare di
distrarsi.
Stava
quasi per riuscire a concentrarsi sulla lettura quando
sentì qualcuno schiarirsi la gola, lei alzò gli occhi e vide Ron.
Lui
le sorrise e poi disse, “Il posto vicino a te è libero?” lei annuì e lui si
sedette vicino a lei. Ron le sorrise di nuovo e le prese
la mano. “Sai Hermione, dovrei essere molto arrabbiato con te, ma ti amo troppo
e quindi sono venuto qui per dirti arrivederci, torna
presto … io sarò qui ad aspettarti.”
Hermione
cercò di non piangere, ma fallì miseramente. Lui prese un fazzoletto e le
asciugò le lacrime. “Hermione, lo so che adesso stai soffrendo e non posso ora dirti che ti passerà presto, ma voglio che tu sappia che io
ci sono e che se tu mi vuoi sono qui, ancora pronto a spendere il resto della
mia vita con te.”
Lei
lo guardò con grande tristezza. “Ron, mi spiace, ma
non posso accettare la tua offerta. Ti amo davvero tanto come
amerei un fratello e ora, so con certezza che i miei sentimenti non cambieranno
mai. Ti prego, t i p
r e g o, accetta la mia amicizia.”
Lui
la guardò deluso. Aveva veramente sperato che lei lo accettasse. “Spiace anche
a me Hermione, non posso essere tuo amico. Buona fortuna.” Si alzò e si
smaterializzò.
Nel
frattempo al maniero, Draco fu svegliato dalle grida di Harry
Potter e Narcissa Malfoy.
“Draco,
che cosa le hai fatto?” Gridarono
i due.
Draco li
guardò con indifferenza. “Cosa ho
fatto a chi?”
Harry gli gettò in faccia la lettera di Hermione. “Sto parlando
di Hermione. Spiegami perché lei pensa che la odi e sta quindi partendo per
l’America.”
Draco
prese la lettere e la lesse. Poi
la rilesse. E poi sorpreso, ma speranzoso disse,
“Mi ama davvero? Mi ama?”
Narcissa ed Harry lo guardarono
perplessi e poi Narcissa disse, “Pensavo che fosse
ovvio. Ho cercato di aiutarla a trovare il coraggio per dirtelo, ma qualcosa
deve essere andato storto.”
Draco guardò sua madre.
“Ti ho sentita parlare con
Hermione ieri. Voi stavate ridendo di me alle mie spalle. Ho pensato che
lei mi avesse preso in giro e le ho quindi detto che
non la volevo nella mia vita, prima che lei lo dicesse a me.”
Narcissa gli lanciò uno sguardo terribile. “Sei uno
sciocco! Cercavo solo di aiutarti! Adesso indossa dei vestiti decenti e va a pregarla di riprenderti.”
Harry sorrise. “Io direi che pregarla
in ginocchio di riprenderti suona meglio.”
Draco sospirò. “E sei lei
non mi volesse più?”
Harry e Narcissa si guardarono e si
sorrisero, poi Narcissa si sedette sul letto vicino a
suo figlio e gli mise un braccio attorno alle spalle. “Sono sicura che ti ama e
che ti riprenderà se sarai sincero nelle tue scuse.”
Draco
si sentì rincuorato, si vestì e si materializzò nell’appartamento di Hermione.
La chiamò ma inutilmente, lei se ne era già andata. Si
materializzò all’aeroporto e corse al check-in e così
scoprì che il suo volo era già partito. Allora si rimaterializzò
al maniero e prese la sua scopa.
Harry e Narcissa videro Draco uscire
velocemente e con uno sguardo deciso dal maniero. I due si sorrisero e poi
rendendosi conto che stavano fraternizzando, si salutarono frettolosamente ed Harry si smaterializzò.
Draco
salì invece sulla sua scopa e si alzò in volo. Aveva con se una mappa magica
che gli permetteva di vedere in che direzione era l’America, adesso doveva solo
trovare l’aereo in cui
Dopo
tre aerei sbagliati, Draco era sicuro di aver avvistato l’aereo giusto e quando
vide Hermione guardarlo con uno sguardo stupito si materializzò nell’aereo.