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Autore: lucyette    09/11/2010    5 recensioni
due regni separati da una leggenda, un'amore proibito e pericolo. la vita dopo quell'incontro non sarà stessa!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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14° Capitolo

Al ballo si alza la musica e i due amanti ballano ammaliati dal momento. Ogni attimo è prezioso per loro e questo resterà impresso nelle loro menti, e nelle loro anime, senza rendersi conto che ogni attimo insieme li unisce sempre di più.

Erano passati due giorni e quella mattina per la principessa solare non era come le altre.
Raggi di sole fecero capolino sul suo viso dormiente. Con un gemito la rossa si svegliò e si alzò.
Presto tutta la reggia sarebbe entrata nella sua camera per gli auguri di compleanno e lei non voleva farsi trovare.
Così svelta si vestì e uscì dalla stanza dirigendosi in giardino, dove il sole riscaldava l’ambiente.

Seduta su una panchina si mise a riflettere.
Quella sarebbe stata la giornata peggiore della sua vita. Già dal mattino si sarebbe dovuta sorbire tutti gli auguri e gli inchini, il pomeriggio poi le sarte di corte l’avrebbero martoriata fino a farla diventare stupenda, a loro dire. La ciliegina sulla torta sarebbe stata però la sera, alla festa.
Se la immaginava già, mentre scendeva le scale sarebbe inciampata sul suo abito lungo e avrebbe rovinato per un altro anno la sua reputazione. E i guai non finivano lì. Dopo la bella figura avrebbe dovuto accettare altri auguri e poi rifiutare tutte le richieste di ballo dei principi che le si presentavano davanti.
Ogni anno è sempre uguale e questo non sarà diverso si disse con un sospiro. Poi però ci ripensò, questo sarebbe stato diverso.
Gli altri anni al suo fianco c’era sempre Ianne, questo invece No.
Negli ultimi giorni lo aveva cercato per parlargli, ma non era riuscita a trovarlo.
-principessa Fine- si sentì in quel momento dal castello.
Sospirò pesantemente, la pacchia era finita e adesso doveva ritornare alla dura realtà: lei era la principessa solare, che oggi compiva 16 anni.

-si cambi principessa e provi questo!- disse entusiasta una delle sarte mostrandole l’ennesimo abito.
Sospirò pesantemente, per lei sarebbe andato bene anche il primo che si era provata, ma a quanto pare non la valorizzava come si meritava.
Da dietro il separé sentì di nuovo la porta della sua camera aprirsi, era la centesima volta forse, che quella dannata porta si apriva e chiudeva
-allora come vanno le cose qui? Avete trovato l’abito giusto per la mia principessa?- si espanse nella stanza la voce di Camelot.
Fine istintivamente fece spuntare la testa dalla parete -molto più importante Camelot, sa dove si è nascosto Ianne?- chiese speranzosa.
La donna le scoccò un occhiataccia -principessa credo che dovrebbe smettere di cercare in ogni momento mio figlio. Ormai lei è un’adulta e presto dovrà prendere marito, non credo che approverebbe che lei frequenti un altro uomo- la rimproverò
-non ho alcuna intenzione di fare niente del genere nei prossimi 365 giorni, quindi adesso me lo dice dove è?-
-piccola Fine, non devi preoccuparti di questo adesso. Fra poche ore ci sarà il ballo e incontrerà decine di principi, lì sono sicura che troverà il suo promesso e vivrà felici anni insieme a lui.
Adesso esca da lì e mi faccia vedere come le sta quell’abito-
Sbuffando la rossa uscì da dietro la parete per incontrare tante facce insoddisfatte che si muovevano in un diniego. Lei tornò dietro il separé e se ne infilò un altro -ti prego Camelot, è una questione piuttosto importante. Ho bisogno di parlargli- la pregò ancora
-principessa mi chiedo cosa sia questa impazienza- si intromise una delle sue cameriere private -Ianne certo non scappa, invece un bel fusto che potrebbe diventare suo marito, mica si trova tutti i giorni-
-non mi interessa un marito che come ha detto Camelot ha detto, “non approverebbe la mia relazione con il mio migliore amico”- rispose piuttosto seccata -l’uomo che mi sposerà rispetterà ogni mia decisione, giusta o sbagliata che sia-
Tutti nella sala risero di quelle parole -be principessa se riesce a trovare un uomo del genere le faccio le mie congratulazione- sghignazzò la sarta
-credo che parla così solo perché non conosce davvero gli uomini- si aggiunse la voce di qualcun’altro -gli uomini non sono comprensivi e non rispettano le donne. Certo lei sogna il bel principe azzurro che la porta al suo castello col suo cavallo bianco, ma la realtà è differente principessa-
-è vero. Prima è l’uomo più romantico del mondo e il più rispettoso, poi si trasformerà in un uomo qualunque, che penserà a te come un suo oggetto unico e che deve drizzare a modo suo-
Fine scosse la testa, non riusciva a pensare a Shade come l’uomo che stavano descrivendo quelle donne.
-no, no vi sbagliate- si impuntò -l’uomo che sposerò mi amerà sempre e sarà comprensivo ogni qualvolta che sbaglierò-
-sognare non è certo illegale- prese la parola la sua dama di compagnia -però principessa mi prometta che se lo trova bello! Almeno di lui avrà qualcosa di più-
-e soprattutto le darà un adorabile e bellissimo figlio- sghignazzò un’altra
-si. Una bella bambina dagli occhi cremisi e uno sfavillante sorriso- commentò Fine facendo nascere un dolce sorriso dalle sue labbra
-come principessa?- chiese confusa Camelot
-n-niente! Non ho detto niente- negò immediatamente diventando rossa.
Quel giorno non era riuscita a vedere il suo principe e gli mancava già in modo disperato. Si chiedeva cosa stesse facendo il suo amore in quel momento e, se come lei, sentiva quel grosso vuoto nello stomaco senza di lei.

********************
Uno sbuffo. Due minuti dopo un altro e pochi minuti dopo un altro ancora.
Era tutto il giorno che il principe della luna sbuffava davanti ai suoi documenti, seduto alla scrivania del suo studio.
Sbuffò ancora. La cameriera che era entrata per portargli il tè si dileguò immediatamente intimorita, non era certo un comportamento solito del principe quello.
Alzò gli occhi dal foglio e si accorse della tazzina vicino a lui -ah il tè- commentò indifferente.
Prima che potesse prendere la tazzina e gustare la bevanda entrò sua sorella e lo prese lei -mi dici che ti prende oggi?- chiese tutta allegra, sedendosi nella sedia di fronte
-stavo per prendere il tè, ma tu lo hai bevuto al posto mio- rispose con tono atono, riprendendo a guardare il foglio davanti a se.
Sbuffò.
Milki lo guardò rassegnata. Si alzò, gli prese il foglio di mano e lo guardò -ti preoccupano i conti delle terre a nord? Cè forse una perdita un ammanco?-
-No. I conti di quelle terre sono tutti perfetti-
-allora mi dici che motivo cè di sbuffare tutto il giorno e intimorire la nostra servitù?-
-non so di cosa parli sorella. Non ho fatto niente a nessuno-
-parlo del fatto che le cameriere incaricate di servirti oggi non fanno che pregare qualcun altro di entrare qui…cosa molto strana visto che hanno sempre fatto a gara per chi servirti- spiegò la principessa riaccomodandosi sulla sedia
-ah si? Be, avranno qualche problema loro, mica io- commentò Shade prendendo un altro documento e consultandolo
-non mi fregare fratello! Non ci provare nemmeno. È da questa mattina che sei di malumore, annoiato. Cosa ti prende?-
Il ragazzo sollevò di nuovo gli occhi sulla figura davanti a se, sbuffò e posò il foglio -perché una volta nella vita non vai a scocciare qualcun altro?-
-maleducato!- si scaldò la ragazza -io sono preoccupata per te e tu mi tratti così? Comunque non mi interessa se ti scoccio, voglio sapere cosa ti sta tormentando in questo modo-
Per l’ennesima volta Shade sbuffò, questa volta però impaziente -non mi va di stare rintanato qui di pomeriggio, va bene!-
-no che non va bene! Se non vuoi stare chiuso qui va a fare una passeggiata in giardino-
-a che serve? Non risolverei niente- si lamentò poggiandosi scompostamente alla sua sedia.
-e per Fine che sei preoccupato?- tentò
-non sono preoccupato. Mi manca- rispose pacatamente.
Era dall’inizio della giornata che non faceva che pensare a lei. Voleva vederla, accarezzarla, baciarla, stringerla a se.
La principessa lunare lo guardò paziente, voleva poter dire qualcosa ma non c’era niente che potesse dire o fare, quindi cominciò a conversare di altri argomenti per distrarlo.

**********************
-IL RE E LA REGINA DEL REGNO SOLARE- si sentì in sala.
Il paggio stava per dare inizio alla festa di compleanno per la principessa.
Lei, come le era stato detto, aspettava che venisse presentata dietro una pesante tenda nella postazione più alta del castello, sopra le scalinate.
A Fine tremavano le mani. Era agitata. Odiava quei momenti, tutta l’attenzione sarebbe stata su di se e quindi qualsiasi imperfezione sarebbe stata notata.
-e con orgoglio vi presento la festeggiata della serata, la principessa solare Fine- sentì chiamarsi dal padre e uscì dal nascondiglio.
Ogni occhio della sala si posò su di lei. Fece un inchino e cominciò a scendere gli scalini.
L’orlo dell’abito era troppo lungo, strofinava in terra e i sandali che portava ai piedi erano troppo alti.
Ad ogni gradino che scendeva abbassava la testa per controllare di aver posato bene il piede o se stesse per inciampare in quel maledetto abito da sera.
Con sollievo riuscì ad arrivare alla fine senza inciampare e finalmente lasciò cadere dalle spalle il pesante mantello che era stata costretta ad indossare.
Ogni sguardo si sollevò su di se come se avesse fatto la peggiore delle gaffe.
-sarà una serata lunghissima- pensò già innervosita

Shade se ne stava dietro un pilone aspettando l’entrata della protagonista della serata.
Il re e la sua consorte erano appena entrati e stavano ringraziando i presenti ma a lui importava poco.
Si guardò intorno notando che alla festa era presente tanta gente, forse troppa. Si notava quasi subito chi fosse di nobili natii e chi no, ma nonostante tutte era tutti vestiti in modo impeccabile.
Il re annunciò la figlia e Fine fece il suo ingresso.
Rimase bloccato ad ammirarla per un po’. era meravigliosa.
Il suo viso era stato leggermente truccato e le donava un aria seria, ma pura e semplice, munito poi di una mascherina rossa la rendeva sensuale. I suoi capelli erano stati legati in uno chignon ma alcun e ciocche rosse erano libere e le incorniciavano il viso.
Fece un respiro profondo. Ne ebbe il bisogno. La sua principessa era bellissima anche se non sembrava a suo agio.
Gli ospiti mormoravano che la ragazza fosse imbarazzata ma lui sapeva che non era così. Ad ogni passo guardava la folla e lanciava un occhiata in basso, sin dall’inizio gli aveva raccontato le sue paure, ma sembrava cavarsela bene.
Tornò a guardare gli invitati, era così snervante quello che vedeva.
Fine era ancora coperta dal mantello, che impone la società, e già aveva a dosso gli occhi di una marea di uomini -Fine è solo mia- si ritrovò a pensare.
Ma non c’era fine al peggio.
La principessa aveva finito di scendere le scale e si sfilò di dosso il soprabito. Perse un battito nel vederla e la sala ammutolì.
La rossa era stupefacente.
Indossava un lungo abito di seta rosso pallido e non le si vedevano i piedi, ma non fu quello a sbigottirlo.
Quell’abito era indecente e se fosse stato per lui non gli avrebbe mai permesso di indossarlo.
L’abito le stringeva perfettamente al petto e le sue spalle bianche erano scoperte e non solo. Quell’abito da dietro le fasciava sola la parte del seno.
Infatti la schiena era del tutto denudata, se non fosse per quella fascetta stretta al petto.
Strinse le mani in pugno.  Aveva una gran voglia di imprecare, per poco la spaccatura non lasciava vedere anche il fondoschiena!
Dopo lo smarrimento iniziale la gente cominciò ad affollarsi intorno a lei per farle gli auguri.
Passò un’eternità prima che si potesse liberare di tutti e sospirò di sollievo quando, gentilmente aveva declinato ogni invito per ballare. Almeno per il momento.
-mio dio è meravigliosa questa sera- lo distrasse la voce della sorella accanto a lui -il suo abito poi è così…così-
-indecente!- la interruppe lui
-non è indecente, è molto affascinate-
-quell’abito è provocante! Ogni ragazzo in questa sala, ci scommetto, vorrebbe poter baciare le sue spalle e la schiena-
-probabile. Ma tra quelli ci sei anche tu, e poi mi pare che lei non abbia dato nessuna speranza a chi le ha chiesto di ballare-
-menomale- sospirò il principe.
Guardò la sorella che con un cenno del capo si infilò una maschera integrale, che lasciava scoperta solo la bocca
-come sto?- chiese facendo una piccola giravolta.
Anche lei indossava un abito lungo di seta, ma il suo era di un rosa pallido e anche se le lasciava scoperte le spalle, aveva piccole maniche che si allungavano dal petto fino alle braccia.
-sei meravigliosa- rispose atono indossando la sua di maschera.
Anche lui dovette metterne una integrale, era troppo il rischio di essere scoperti e non voleva correre rischi.
Fece un cenno del capo alla sorella prendendola sottobraccio e uscì dal suo nascondiglio.

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ciao a tutti!
finalmente dopo mesi e mesi ho aggiornato.
lo so che forse non ricorderete neanche più la storia ma sono un pò in un punto morto con tutte le fan fiction che ho in sospeso, quindi spero mi perdonerete l'enorme ritardo.
pultroppo oggi non posso rispondere ai vostri commenti, è passato troppo tempo e non ricordo molto a che cosa si riferissero, però spero che mi direte comunque cosa ne pensate di questo capitolo....
spero di poter aggiornare prima la prossima volta.
un grande bacio a tutti quelli che mi commentono e che semplicemente leggono....grazie tante del sostegno ^^


  
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