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Autore: DarkSun    09/11/2010    4 recensioni
Forse me lo sono chiesto solo io, ma se Hagen venisse rapito dagli anti e lo minacciassero dicendogli: o ti tagliamo i capelli, o ti castriamo, secondo voi lui cosa sceglierebbe?
Sì, la risposta è ovvia, ma è ovvia nel senso più Georgistico del termine.
Sono convinto che anche Bill Kaulitz preferirebbe farsi rasare a zero. Anche se adesso i suoi capelli sono già corti, ma ho la sensazione che presto torneranno lunghi. Vedete, il nostro strambo front-man ( strambo e man sono eufemismi, ovvio) è un essere così complesso e noioso nella sua stessa complessità che io mi sostituirei a Piero Angela solo per potergli dedicare una puntata di Super Quarck.
Lo ammetto, sto imparando l’italiano e seguo i documentari.
Sono un uomo dotto, IO.
è il turno di Gustav: è davvero così buono e paziente?
Buon divertimento ^^
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gustav Schäfer
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Confessions. Tutto quello che i Tokio Hotel non dicono.'
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Le confessioni di Gustav Schafer:

Muri di convenienza

 

Pausa!

Alleluia!

Sono Gustav Klaus Wolfgang Schafer, conosciuto meglio come “ batterista tranquillo” dei Tokio Hotel.

Muahahahahahah.

Dopo aver sentito questa più e più volte, mi sono dato alle risate sguaiate come Tom.

Tanto per chiarirci, io e quegli altri tre esibizionisti con i capelli strani, stiamo provando per il nuovo tour, ma per fortuna adesso abbiamo una pausa.

Con il vostro permesso, prima di dare ulteriori informazioni su quanto sia bello far parte degli Hotel di Tokyo, vado a sedermi un po’su un comodo divanetto.

Bene.

La prima cosa che dovete sapere è che qui sono tutti degli idioti.

E sto per dimostrarvelo.

Iniziamo dal più idiota.

Lui, Mister Pantaloni Grandi Per Evitare Figuracce. Ah-ah!  Secondo voi Tom Kaulitz si veste così perché gli piace? Di certo non è un patito dello stile Hip-Hop, come vuole farvi credere, altrimenti non suonerebbe ( male, certo) una Gibson: il suo stile da giamaicano scolorito è dovuto al fatto che, ehm, si emoziona facilmente, come dice suo fratello. Evidentemente Billi ha esperienza in materia.

Ma non soffermiamoci troppo su questo.

Tom Kaulitz è un idiota perché, purtroppo per lui, non ha un briciolo di materia grigia in quella sua mente pervertitamente pervertita. Sta provando un assolo per questo show, forse ha capito che fa il chitarrista e che non suona l’organo.

Uhm.

Ma poi mi tocca parlare di un certo Listing.

Insomma, Listing sta a piastra come io sto a batteria.

Non c’è esempio migliore per definirlo. Secondo me si è messo con una ragazza con i capelli cortissimi giusto per potersi vantare ancor di più di quanto sia liscia e setosa la sua chioma.

Non ho ancora avuto modo di notare se i suoi capelli fanno swissh. Accidenti, la prossima volta ve lo dico, care fans.

Forse me lo sono chiesto solo io, ma se Hagen venisse rapito dagli anti e lo minacciassero dicendogli: o ti tagliamo i capelli, o ti castriamo, secondo voi lui cosa sceglierebbe?

Sì, la risposta è ovvia, ma è ovvia nel senso più Georgistico del termine.

Sono convinto che anche Bill Kaulitz preferirebbe farsi rasare a zero. Anche se adesso i suoi capelli sono già corti, ma ho la sensazione che presto torneranno lunghi. Vedete, il nostro strambo front-man ( strambo e man sono eufemismi, ovvio) è un essere così complesso e noioso nella sua stessa complessità che io mi sostituirei a Piero Angela solo per potergli dedicare una puntata di Super Quarck.

Lo ammetto, sto imparando l’italiano e seguo i documentari.

Sono un uomo dotto, IO.

Tornando al nostro soggetto, sono fermamente sicuro che domani potrei svegliarmi e trovare quello spilungone ancora più alto o con i capelli fucsia.

Credeteci o no, Bill è un alieno, per quanto mi riguarda.

Le questioni sono due: o lo innaffiano oppure usa delle parrucche talmente credibili da sembrare vere.

Ma se io avessi saputo che il futuro cantante dei Tokio Hotel per questo tour avesse ingaggiato due sorridenti gemelli stilisti per farsi vestire da albero di Natale, avrei rifiutato di far parte dei Devilish.

Purtroppo quello che vede nel futuro, tra di noi, è solo Tom, l’idiota di cui sopra, che mentre sto guardando un film si siede accanto a me e mi racconta il finale.

Un amore di ragazzo,no?

E poi ci sono io: il tranquillo e silenzioso Gustav dei miei stivali.

Se nelle interviste non parlo  è per non mettere in imbarazzo i miei compagni di band, non perché sono tanto buono e caro. Certo posso esserlo, ma non sempre.

“ Forza Gusti, è ora di tornare sul palco, dobbiamo provare World Behind My Wall!”- mi annuncia Bill, frizzante come l’aspirina per il mal di testa.

Solo che lui, invece di farlo passare, lo fa venire, il mal di testa.

Questo è uno dei momenti in cui fingo di essere buono.

Altro che World Behind My Wall.

Io mi porterei una parete dietro solo per poterci sbattere contro la testa.

  
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