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Autore: strange dreamer    10/11/2010    1 recensioni
La storia di un tradimento, di una passione.
L'amore tra un uomo ormai adulto, Alberto, e un'ingenua diciottenne, Carlotta, che poi così ingenua non è... .
Meglio cedere alle tentazioni o rimanerne intrappolati?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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storia 2 "Alberto! Alberto, dai su! E' tardissimo. Hai lezione alle 8 e trenta oggi!"
"Oh cazzo. Meno male che ci sei tu amore". Sfiorai le labbra di Martina.
Erano le sette e venti. Sarei arrivato in ritardo, di nuovo. Luca e Matteo quel giorno non andavano a scuola. Si erano presi la varicella e non staccavano gli occhi da playhouse disney. Era quasi una droga per loro. Se nella mia epoca fosse esistito playhouse disney penso che tutti avrebbero desiderato prendere la varicella o qualche altra forma di malattia. Ho un vago ricordo dell'infanzia. Sarà che ho passato gran parte del mio tempo sballottato a destra e manca. Mamma lavorava troppo e mio padre troppo poco. Viveva più che altro di rendita. Spendeva i suoi soldi nel gioco e nelle belle donne. Mia madre sgobbava, ma "le piaceva tornare a casa, mettersi le ciabatte e pensare di aver dato il meglio in quella giornata". Io invece la mattina andavo a scuola e il pomeriggio passavo il tempo a casa di mia nonna,Clara. Ai tempi era ancora giovane e bella. Mio nonno era morto da poco, ma lei si era ripresa subito. Aveva versato due lacrimucce e si era guardata allo specchio per controllarsi il trucco. Era una tipa strana. A casa sua però mi divertivo un mondo. Aveva una grandissima libreria. C'era veramente di tutto. Da Freud a Collodi. A me piaceva troppo sfogliare i libri e sentire l'odore delle pagine, che cambiava in base all'anno di pubblicazione del libro. Poi qualche anno dopo morì. Tutti dicono che è morta per amore. Sentiva troppo la mancanza di mio nonno. Ma io non c'ho mai creduto.
Luca e Matteo erano stesi sul divano con la loro tazza di latte stretta tra le mani.
"Pigroni. Come state oggi?"
"Meglio papino." Luca mi sorrise. Mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia. Poi feci lo stesso con Matteo.
"Papà scappa. E' in ritardissimo". Li lasciai li sul divano, ancora socchiusi nella prima luce del mattino. E' strano come in primo mattino ci si sente dei feti appena usciti dalla pancia della mamma. Si rinuncia al calore del piumone e del cuscino, e nel giro di mezz'ora si è già in mezzo al traffico.
Salutai Martina, già dedita ai fornelli.
"Amore buona giornata". Le palpai il sedere. Non lo faccio mai. Ma quando lo faccio vuol dire che ho qualche programmino per la serata.
"Scemo." Sorrise e mi diede un bacio sulle labbra.
Mi chiusi la porta alle spalle. Un'altra giornata sarebbe incominciata.
  
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