Avvistati:
Salve
Upper East Side…vi ricordate come si erano lasciati il nostro Re e la nostra
Regina? Beh…a quanto pare si erano veramente dati appuntamento sulla scacchiera
dell’Impero del Re Nero.
La
mia fonte, infatti, ha confermato che i due hanno avuto una accesa discussione
prima che C. entrasse nell’ascensore…che volesse fuggire?
Non
abbiate paura Bianchi…perché la vostra Regina ha raggiunto il Re e lo ha
convinto che…gia che c’erano, il tragitto lo potevano fare anche insieme…osservate.
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Chissà
che succederà lì dentro? Sono curiosa di sapere come saranno i prossimi
sviluppi, perché sapete quanto “io” ami impicciarmi degli altri…sapete di
amarmi.
XOXO
Gossip Girl
31
Dicembre, ore 04:13 a.m. Ascensore dell’Empire.
Era da poco più di dieci minuti che erano lì dentro e ancora nessuno dei due aveva proferito una sillaba. Non che in quel momento fossero in vena, ma avevano troppe parole, frasi, discorsi sospesi per aria che nessuno dei due avrebbe rinunciato al proprio orgoglio per iniziare a discuterne.
Orgoglio.
Un sentimento
che li aveva uniti sin da quando erano piccoli, prima in amicizia…poi in
amore…che entrambi pensavano di aver perduto quel giorno di due anni fa, quando
il Re non era riuscito a rincorrere la sua Regina.
“Perché non dice niente ora?!” sbottò tra se e se Chuck, guardandola di traverso. “Possibile che non abbia più intenzione di parlarmi?…” -Che senso aveva seguirmi?- disse a bassa voce, senza accorgersi di aver dato voce ai suoi pensieri.
Blair lo guardò di scatto risvegliandosi da chissà quale pensiero, al suono della sua voce. -Che vuoi dire?- chiese, girandosi per guardarlo meglio, appoggiando la schiena alla parete dell’ascensore.
C. si sentì come se avesse fallito nei suoi propositi di “silenzio-stampa”, ma ormai non doveva tirarsi indietro. Chuck Bass non si tirava mai indietro.
-Voglio sapere perché diamine mi hai seguito se poi sei più muta di una tomba- sbottò sentendo la rabbia salire.
-Allora te? Non hai detto niente da quando siamo qui dentro mr. Bass- rispose lei a tono. “Come se fosse colpa mia che siamo chiusi in questo ascensore” pensò chiudendo i pugni.
-Prima mi rincorri per dirmi una cosa e poi ti tiri indietro come se non fosse successo niente?! Non pensavo che fossi una tale voltaf…- ma non finì perché gli arrivò dritto uno schiaffo sulla faccia. Fu così rapido che neanche aveva visto che era partito, la cosa infatti lo stupì molto più che averlo ricevuto.
-Non ti permettere di aggiungere un’altra parola. Se me ne stavo zitta era perché non riuscivo a trovare le parole…non che non volessi più parlarti…- disse lei sibilando anche se poi infine la voce aveva cominciato a rompersi mentre sentiva un’ondata di lacrime travolgerla per l’ennesima volta quel giorno e gli occhi cominciare ad inumidirsi.
Chuck la guardò perplesso, mentre passava la mano nel punto in cui l’aveva colpito, facendogli frizzare la gota…“Ma per l’amor di Dio…parlami Blair”…ma non era paragonabile alla morsa che aveva la bocca dello stomaco in quel momento, tra angoscia, ansia e dolore alla vista di quegl’occhi umidi che tutte le notti sognava tormentandolo.
31
Dicembre, ore 04:27 a.m. Su un Taxi in coda sulla 8th Aveneu.
-Ma io mi
chiedo perché mi faccio sempre coinvolgere nei problemi di Bass e della
Waldorf- sbottò Dan guardando fuori dal finestrino, in maniera molto
svogliata…per non dire assai scocciata. Serena e Jenny gli riservarono subito
una occhiataccia che ignorò, mentre Nate rise sommessamente, comprendendolo in
un qualche modo.
-Perché sono
nei guai e sai bene anche te che essere chiusi in un ascensore durante un
blackout tira fuori il peggio delle persone, soprattutto se si è in due- gli
rispose Serena, guardandolo seriamente, nella speranza che capisse a cosa
alludesse, quando questi si girò verso di lei.
D. capì a
pieno la chiara allusione e si ritrovò a deglutire sonoramente. “E chi se lo
scorda” pensò distogliendo lo sguardo da lei, accettando la sconfitta
amaramente.
Nate che era
seduto davanti si girò confuso. -S. mi vuoi gentilmente informare di cosa state
parlando?- chiese pensando di essersi perso qualche passaggio della storia che
c’era stata trai due tempo addietro.
-Sono rimasti
chiusi nell’ascensore della casa di Blair, nell’ultimo blackout- spiegò Jenny
sovrappensiero, ben sapendo subito dopo che si era appena guadagnata anche lei
due occhiatacce. “Fantastico! Sto regredendo cerebralmente quanto mio fratello”
pensò mentre guardava dispiaciuta Serena per esserselo lasciato scappare.
Anche se fu la
risposta di Nate a sorprenderli maggiormente.
-Ah, capisco.
Non potevo di certo saperlo…avevo altri pensieri nella testa in quel periodo-
riflette prima di girarsi nuovamente verso la strada davanti a se, ricordando
il casino che c’era stato tra Catherine e Vanessa. Ricordo alquanto spiacevole.
Quindi si ritrovò a pensare che con i suoi trascorsi in quel periodo non gli
conveniva di certo fare il geloso, poi aggiunse, anche per distogliere
l’attenzione, sentendo gli sguardi su di se: -Ah, guardate! Siamo arrivati
all’Empire- e così finalmente, senza aggiungere altro, poterono scendere dal
Taxi.
31
Dicembre, ore 04:38 a.m. Ascensore dell’Empire.
Erano rimasti
nuovamente in silenzio dopo il breve litigio che avevano avuto e Chuck non
voleva rischiare di beccarsi un altro schiaffo, dato che l’altro frizzava
ancora. Da un paio di minuti aveva cominciato a guardare il Sidekick, ma la
copertura non era mai alta in un ascensore, ogni tanto riusciva a vedere
qualche tacca, ma poi spariva in fretta. Il post di prima era stato fortunato
nell’arrivargli. Ridacchiò tra se e se pensando alla possibilità che a Gossip
Girl gli si fosse fulminato il PC per via del blackout, così almeno avrebbe
lasciato loro un po’ di respiro o…altra alternativa, se fosse andata, come
tutti gli esseri umani, a dormire, ma non la credeva capace di provare
stanchezza…cosa che invece lui cominciava a sentire, non avendo il suo solito
“tonico serale” fra le mani. “Quando uscirò di qui, altro che dieci bicchieri,
ma cinquanta come minimo. Anzi…facciamo finche non casco a terra” pensò mentre
velocemente elaborava quella prospettiva che era sicuramente più allettante di
quella tesissima situazione. Guardò Blair, anche lei appariva molto
stanca…“…poi se aggiungiamo il cambio di fuso orario, sarà stravolta”. Scosse
la testa come a scacciare quel genere di pensieri, non doveva caderci di nuovo,
perché era rimasto a pezzi l’ultima volta ma era riuscito a superarlo. “Illuso”
risuonò nella sua testa. Si passò le mani sugl’occhi per poi fermare le dita
sulle tempie, pigiando, perché a tutto c’è un limite e la coscienza interiore
che ti parla mentre ragioni fra te e te, no! Non andava bene per niente.
-Adesso basta-
sbottò d’un tratto che Blair sobbalzò non aspettandosi questa sua reazione,
pensando immediatamente che ora avrebbe inveito contro di lei in un qualche
modo. Dando il via ad una animata discussione, come erano soliti fare un tempo.
Chuck, invece
si girò di scatto dalla parte opposta e afferrò il telefono d’emergenza che
installavano sempre sugli ascensore degli alberghi di lusso.
Per fortuna
aveva una alimentazione diversa, apposta per i casi come i blackout. Così
compose il numero della Reception e aspettò che qualcuno rispondesse.
Aspettò circa
una decina di secondi prima di sentire qualcuno rispondere dall’altra parte
della cornetta.
-Si?- la voce era del Concierge notturno.
-Sono Chuck
Bass- rispose deciso e con voce chiara, ma dato che conosceva abbastanza bene
tutti quelli che lavoravano nel suo Hotel, di giorno e di notte, non sarebbe
stato difficile per chiunque riconoscerlo.
-Signor
Bass…- rispose
abbastanza sorpreso -…mi dica-
-Io e una
delle ospiti dell’albergo siamo rimasti bloccati in ascensore. Vedete di
provvedere a tirarci fuori-
-Si,
signore. Provvederemo subito-
-Dimmi…qualcun
altro in albergo ha avuto problemi con il blackout?- chiese. Dopotutto si
doveva informare sulla situazione fuori da quella maledetta scatola.
-No, signore.
Abbiamo fatto un attento controllo dei piani e per ora non è stato riscontrato
nessun problema e…come?…signore sto…si…- d’un tratto cominciò a farfugliare, come se stesse parlando
con qualcuno vicino, anche se non riusciva a sentire la voce dell’altro
interlocutore.
-Che succede?-
chiese imperioso. Non aveva molta pazienza da sprecare con nessuno in quel
momento, dato che a stare chiuso lì si facevano sentire i principi di
claustrofobia. Nonostante non ne soffrisse affatto.
-Mi scusi
signor Bass, ma qui c’è una persona che vuole assolutamente parlarle. È…- ma non finì perché Chuck lo interruppe
con un “passamelo”, che non lasciava spazio ai discorsi futili.
-Nel frattempo
provvedi a tirarci fuori- aggiunse sospettando che fosse ancora lì.
-Certo…ecco
tenga- aveva appena
passato la cornetta a chiunque in quel momento avesse avuto voglia di
parlargli.
-Chuck?
Stai bene?- disse una
voce familiare, che riconobbe subito dopo aver aperto leggermente gli occhi per
la sorpresa.
-Nate! Sei
tornato adesso?!- chiese, mentre con la coda dell’occhio osservava che Blair a
quel nome si era fatta decisamente più interessata alla conversazione.
-Si. Con te
c’è Blair, giusto?!- per
un attimo la domanda lo spiazzo, ma poi ebbe il flash del post di quella sanguisuga
di Gossip Girl. “Se la trovo gli spacco il computer, questo è certo”.
-Si, è con me.
Te sei con Serena, se non sbaglio- affermò andando quasi sul sicuro.
-Si e non
ti preoccupare ti sta sostituendo egregiamente nel ruolo di “Direttore
temporaneo”-
-Perché?! Mi
dai gia per spacciato Archibald? Se fossi in te penserei per me, dato i vostri
rapporti?!- l’altro ridacchio cogliendo la sottile ironia. “Annotazione
mentale: prenderlo a calci” pensò di rimando Nate, non esprimendo.
-A parte
gli scherzi, con noi ci sono anche Dan e Jenny- aggiunse.
-Gli
Humphrey…- soppesò le parole con cui esprimersi -…e per quale motivo sono qui?-
-Eravamo
con loro quando c’è stato il blackout, sono venuti ad aiutarci-
Chuck stette
per un attimo in silenzio, con una mano sugli occhi. “Un giorno…forse…capirò
con quale criterio ragionano Nate e Serena” -Senti…ora riattacco se hai delle
notizie positive o negative riguardo alla “ex-luminaria” là fuori…beh, fammelo
sapere-
-Aspetta
c’è Serena che vuole parlare con Blair- aggiunse Nate, prima che potesse riattaccare.
-D’accordo, a
dopo amico- detto questo passo la cornetta a B. che afferrò, quasi che se lo
aspettasse. -C’è Serena che ti vuole parlare- disse, mentre le loro mani si
sfiorarono nel passaggio, facendolo quasi rabbrividire.
Poi mentre lei
cominciava a parlare con la sua cara “sorellina”, cominciò a guardarla. Non che
avesse molta scelta su cosa guardare, lo spazio era quello che era, ma questa
volta lo ammise anche a se stesso…era piacevole osservarla, nonostante tutto
quel tempo che avevano passato lontani. E in quel tempo…Dio, se lo aveva fatto
il capolavoro, perché solo adesso che erano tranquilli, senza rabbia,
tristezza, ne nient’altro di mezzo fra loro…beh, adesso si che aveva potuto
veramente vederla e per quello che era diventata.
…era diventata
una Titania.
Da una
semplice Ape Regina era diventata qualcosa di ancora più luminoso ai suoi occhi
ed altrettanto irraggiungibile…perché come in “Sogno di una notte di mezza
estate”, anche loro come i coniugi Oberon e Titania erano in conflitto.
“…come Oberon
e Titania” pensò quasi trasognando a quel paragone, ma poi sospirò cercando di
darsi una svegliata. “Ho un bisogno incredibile di dormire, se comincio con
questi paragoni. Non è nello stile di Chuck Bass” si passò una mano sui
capelli, come a togliere la stanchezza e per un attimo si fece più sveglio di
prima, innalzando le sue difese.
Poi Blair si
rivolse a lui e con aria alquanto seria gli parlò.
-Chuck…hanno
appena riferito a Serena che il nostro ascensore è bloccato tra due piani e non
c’è modo di farci uscire, dato che i pannelli sono fuori portata delle porte e
sarebbe troppo pericoloso tentare per la via della botola che c’è sopra
l’ascensore. Ci toccherà aspettare la fine del blackout, nella speranza che
ritorni presto alla normalità. Ma nel frattempo…siamo bloccati qui- per quel
discorso aveva avuto una calma impeccabile e non dava segno di irritazione,
cosa che lo colpì molto. Blair era cresciuta, pensando a quanto le era sembrata
impacciata all’ultimo blackout di, più o meno, cinque anni fa.
Dopo quella
breve considerazione ebbe un attimo di riflessione, poi le rispose.
-Va bene, se
proprio non si può uscire. Digli che aspettiamo qui, ma se per le sei di
mattina non sarà ripartito digli di chiamare coloro che in genere si occupano
di queste cose-
Blair riferì e
poi chiuse la cornetta.
Si guardarono
un po’ negli occhi, ma nessuno dei due al momento aveva voglia di parlare,
godendosi quell’attimo di silenzio “calmo” voluto…nonostante la situazione. Ma
almeno gran parte del nervoso era passato ad entrambi.
Chuck
controllò l’orologio Swatch che aveva al polso e osservo l’ora che si era
fatta.
04:59:57…58…59…erano
le 05:00 del mattino.
Ringraziamenti:
Chiedo perdono
in ginocchio, merito la flagellazione per il ritardo che ho accumulato. Cosa
assurda perché nella vita fuori da questo sito sono fissata per la
puntualità…ma questa è un’altra storia (citando “Irma la Dolce”).
Il motivo del
mio ritardo è semplice e sono due: il primo è la mia scarsa capacità di stare
bene di salute…me tapina ç__ç…la seconda è la crisi che c’è stata nelle
Università Italiane e purtroppo la Facoltà di Lettere (specialmente a Firenze)
ha avuto una crisi assurda e alcuni dei corsi che dovevo frequentare (del corso
Dams) si sono volatilizzati e questo mi ha mandato i nervi a fior di pelle,
perciò non avevo la serenità giusta per poter scrivere, dopo che sono tornata
dalle vacanze. Se qualcuno di voi che segue la mia storia frequenta
l’Università…beh, spero di avere la vostra comprensione e perdono.
Tornando alla
storia posso solo dire che Gossip Girl, per via del blackout non ci sarà per un
altro capitolo sicuramente, per la felicità di Chuck che ha azzeccato sul
computer spento…ma senz’altro ha lasciato la scia del suo operato nell’aria,
perciò anche se non potrà postare, rimarrà sempre come una presenza
onnipresente. E le sue spie sono dappertutto.
Spero che non
l’abbiate a male, ma non avevo altra scelta con il blackout…comunque…sappiamo
di amarla.
Per le
recensioni ringrazio:
__gIuLiNa__: Grazie per tutti i tuoi complimenti e spero
veramente di non averti deluso con questo capitolo, anche per via della assenza
di Gossip Girl, ma come ho gia spiegato sopra…tornerà presto. Quindi
aspettatela ancora più accanita di prima…non sarà così magnanima dopo la
faccenda del blackout. Dopotutto ha fatto una scommessa. Continua a seguirmi.
Bax
ele_06: A quanto pare non sono riuscita a fare più in fretta di così
per l’aggiornamento. Spero che mi perdonerai per questa mia grave mancanza.
Spero che il capito quinto ti sia piaciuto. Aspetto una tua recensione…anche se
so di non meritarmela. Bax
Korinne: Sorellina!!!!! Mi manchi da matti e spero che tu mi chiami
presto in questi giorni, così mi racconti come vanno le cose a Fiorano. Sono
contenta che la storia ti sia piaciuta e che tu abbia recensito ogni
capitolo…infatti ora risponderò a tutte le tue recensioni, partendo da quella
del primo capitolo fino al quarto:
1) Spero che con
questa storia sia riuscita a farti apprezzare di più questo telefilm che secondo
me ha un sacco di qualità, a livello di osservazione sociale e comportamentale
degli adolescenti “ricchi” e non. Sono colpita che il testo ti piaccia, spero
di essere migliorata ai tuoi occhi…ricordi i miei tentativi e le mie vecchie
storie? Ohioi…
2)
Addirittura
“Uragano”…mmm…lo sempre saputo di avere una qualche affinità con la pioggia. E
te ne sai qualcosa vero? Eheh…XD Ripensandoci è vero che la mia Gossip Girl mi
assomiglia, per via della mia abitudine di fare metafore e paragoni…non è stata
voluta, ma alla fine è risultata buona, no?! Dopotutto la vita è come una
partita di scacchi…non chiedermi come mi è uscita.
3)
Non pensavo
di procurarti il “batticuore”, me ne prendo tutta la responsabilità…mandami
pure il conto. Per quanto riguarda l’averlo fatto a posta…che dire…amo lasciare
le persone sui carboni ardenti e sai le lancette corrono e tutto è andato a mio
favore. Non volermene a male.
4)
Sorellina,
grazie…mi fa piacere un po’ di pubblicità, continua, continua. Sei esigente?
Nooo, ma dai…non me ne ero mica accorta (e guarda in sbieco verso l’alto) eheh.
Tanti Bax
Come promesso
non vi ho abbandonato, spero che i tempi stavolta siano a mio favore. Ringrazio
tutti coloro che hanno saputo attendere senza volermi uccidere (e sono in
pochi) e tutti coloro che vorrebbero ancora uccidermi (e siete in molti). Mi
inchino alla vostra clemenza e giuro che farò di tutto perché non capiti più…you know you love me.
XOXO oOBlackRavenOo