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Autore: Beatrix Bonnie    10/11/2010    5 recensioni
-Seguito de La setta degli Eletti-L'oscuro nome di Reg, la foto di un bambino dai capelli rossi che sembra appartenere al passato, la sua bacchetta magica, la corrispondenza con una ragazza di nome Priscilla e degli strani incidenti che avvengono a Doolin. Che cosa collega tutto questo con un'organizzazione segreta di nome Extraiures e con l'oscuro passato di un professore del Trinity? Sarà la sete di vendetta di una sorella perduta nel tempo a dare finalmente la spiegazione agli assurdi fenomeni che sconvolgeranno il terzo anno di Mairead, Edmund e Laughlin.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Trinity College per Giovani Maghi e Streghe'
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CAPITOLO 13

Vittoria strappata






Laughlin restò parecchio soddisfatto per la vittoria della sua squadra, ma evitò di darlo troppo a vedere, visto che Mairead avrebbe potuto benissimo scagliargli addosso una fattura se solo avesse osato sorridere.

Al contrario Edmund non condivise il lutto dei suoi compagni per la sonora sconfitta dei Llapac, perché aveva ben altro a cui pensare. Avendo scelto tre materie opzionali invece di due, si ritrovava con una quantità di lavoro superiore a quella dei suoi compagni. Per di più, usava ogni suoi minuto libero per scoprire qualcosa sugli Extraiures, senza grandi risultati in realtà, visto che non aveva nessun indizio da cui partire.

Le vacanze di Natale si avvicinarono rapidamente, ma come al solito per lui non significavano nulla di più che restare al Trinity da solo. Ormai rassegnatosi all'idea, fu invece piacevolmente sorpreso quando scoprì che Mairead non sarebbe tornata a casa da Reammon.

«Ti ricordi del signor Coincleach, il direttore del Museo?» gli spiegò un giorno a pranzo. «Be', ha affidato a papà la cura di una mostra sui monili germanici altomedioevali che abbiamo trovato nella Foresta Nera, quindi per tutte le feste è occupato. Io è meglio che resti a scuola».

Edmund ebbe il forte presentimento che lei e Laughlin si fossero messi d'accordo per restare a fargli compagnia un anno ciascuno, ma non ebbe modo di confermare i suoi sospetti. Comunque fosse andata, era certamente molto grato ad entrambi.

Laughlin tornò a casa dai suoi, anche se non era particolarmente felice di rivedere Bearach.

Il castello si svuotò, lasciando liberi i pochi studenti rimasti di girovagare tranquilli per la scuola senza essere disturbati da nessuno. Edmund e Mairead passarono un Natale sereno, mangiando le prelibatezze del banchetto e scartando i regali che avevano ricevuto. Quelle furono le prime feste che Mairead passò lontana da suo padre, ma l'atmosfera natalizia del castello, accresciuta dall'abbondante nevicata, contribuì a diminuire la sua nostalgia di casa.

Terminate le vacanze, un nuovo pensiero si affacciò nella mente di Mairead: all'inizio di febbraio si sarebbe svolta la partita contro i Llapac. Questo significava che gli allenamenti di Quidditch vennero fissati tre volte alla settimana, sotto ordine preciso di Leonard che non era intenzionato a lasciarsi sfuggire la vittoria, sebbene il vantaggio dei Nagard fosse parecchio elevato. Li stordì con lo studio di nuovi schemi di gioco, li stremò con gli allenamenti, li incitò con lunghi discorsi, il tutto con l'obiettivo di creare la miglior squadra possibile.

Ma nemmeno il duro lavoro di Leonard poté fare nulla contro la Allen.

La notte prima della partita Mairead sognò nuovamente Reg, ma questa volta con una vividezza tale che si svegliò di soprassalto con la fronte imperlata di sudore. A giudicare dal colore del cielo doveva mancare qualche ora all'alba, ma l'incubo che aveva fatto le impedì di riaddormentarsi con tranquillità.

Dopo essersi rigirata nel letto per l'ennesima volta, decise di alzarsi, anche se il sole era sorto da poco. Indossò la divisa di Quidditch e scese in ingresso con la scopa sulle spalle. Spiò dentro la Sala Mor, chiedendosi se sarebbe riuscita a recuperare qualcosa da mettere sotto i denti, ma l'immenso salone era avvolto nel silenzio. Quando fece per tornare sui suoi passi, per poco non investì un esserino verde che le arrivava alla vita.

«Golly è dispiaciutissimo, signorina, non voleva fare del male!» esclamò l'elfo, afferrando le grosse orecchie e tirandole verso il basso.

«Non fa niente» rispose Mairead, sorpresa dalla comparsa del piccolo elfo. Non aveva mai visto nessuno di loro in giro per il Trinity, ma effettivamente dovevano essere proprio gli elfi domestici a tenere in ordine il castello, spazzare le aule e preparare la cena.

«Golly non dovrebbe farsi vedere da nessuno, no, no, ma di solito a quest'ora non ci sono in giro i signorini» si lamentò l'elfo, con gli occhioni sgranati in cerca di una scappatoia a quella che lui riteneva una catastrofe.

«Tranquillo...» cercò di rincuorarlo Mairead. Poi le venne in mente un'idea. «Ehi, potresti farmi un favore?»

All'idea di aiutare qualcuno per rimediare al suo disastro, gli occhi dell'elfo si illuminarono per l'eccitazione. «Qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!» cantilenò dondolandosi da un piede all'altro.

«Mi troveresti qualcosa per colazione?»

L'idea di Golly di “colazione” era più simile ad un pranzo di nozze. Condusse Mairead nei sotterranei, dove c'era la cucina, alla quale si accedeva facendo l'inchino ad un arazzo di Zaocoonte O'Saoirse, il liberatore dell'Irlanda magica. Gli elfi la accolsero come se fosse la regina di Spagna (uno dei pochi stati magici che avesse mantenuto l'antico ordinamento monarchico): le portarono il latte che aveva chiesto loro in una tazza di ceramica decorata in oro e le offrirono dieci diversi tipi di torte, insistendo perché assaggiasse una fetta di tutte.

Dopo una mezz'ora abbondante e uno stomaco decisamente più pieno di quanto fosse consentito a un giocatore che si apprestava a disputare una partita di Quidditch, Mairead riuscì a scappare dalla cucina, solo dopo aver promesso che sarebbe tornata a gustare altre loro prelibatezze.

Arrivò in campo che era comunque relativamente presto, così decise di salire in sella al suo manico di scopa per volare un po', scacciando la tensione. Quando si accorse che cominciava ad arrivare gente dal castello, segno che non doveva mancare molto all'inizio della partita, tornò in spogliatoio.

«Dove ti eri cacciata?» le domandò Beatrix, quando la vide arrivare. «C'era qui la tua roba, ma...» disse, accennando con il capo alla borsa abbandonata a terra di Mairead.

«Ero in campo a volare» spiegò la ragazza, alzando le spalle.

Quando tutta la squadra si fu riunita, Leonard cominciò ad illustrare gli schemi di gioco. «Tutto chiaro?» domandò alla fine.

La squadra bofonchiò qualcosa che doveva essere un segno d'assenso. «Bene, allora andiamo a vincere!» esclamò il capitano e a quelle parole i ragazzi si riversarono in campo.

«Accogliamo con un applauso la squadra dei Raloi: il capitano Connery seguito da Boenisolius, Hook, il nuovo Cacciatore Weaving, Connery, O'Sharey e infine la Battitrice McKonnit» annunciò la voce del professor Ballerinus, mentre un boato partito dalla curva verde salutava l'entrata in campo dei suoi giocatori.

«Ma ecco la squadra dei Llapac: la Capitana Allen, seguita dalla nuova Punta Swift, Moran, Wildem, Judge, Tobin e infine Yates» esclamò l'insegnante, all'arrivo dei giocatori blu.

«I capitani si stringano la mano» ordinò mister Timberlen e Leonard si fece incontro alla Allen, senza tuttavia lasciarsi incantare dal suo fascino che invece aveva invischiato suo fratello Lucius l'anno scorso.

Non appena mister Timberlen lanciò in aria la Pluffa, Mairead si gettò a capofitto per recuperarla e riuscì a strappala da sotto il naso a Swift. Senza troppi impedimenti i Cacciatori Raloi si involarono verso i pali.

«Weaving compie la sua prima azione nella squadra... ma la Allen para il tiro!» esclamò Ballerinus.

Cecelia Allen aveva afferrato la Pluffa senza troppe difficoltà e poi l'aveva rilanciata a Moran. I Cacciatori Llapac erano piuttosto bravi nei tiri a lunga distanza, ma ciò faceva sì che fossero facili prede dei Battitori e Seamus e Era non erano affatto tipi da risparmiarsi.

«Moran, Wildem passa al nuovo cacciatore Swift e... ahi, ottimo bolide di McKonnit»

Swift fu colpito in pieno stomaco e lasciò cadere la Pluffa, velocemente recuperata da Gordon che si appiattì sul suo manico e sfrecciò verso i pali. Ma ancora una volta la Allen riuscì a parare il tiro. Le sue ottime capacità di gioco impedivano ai cacciatori avversari di arrivare in vantaggio.

«Llapac in possesso di palla, Moran passa a Wildem...»

Mairead intercettò con la coda dell'occhio Milo che le faceva un segno, che significava tentare la mossa Parkin's Princer. Milo e Gordon allora si affiancarono a Wildem e cominciarono a stringerlo, mentre Mairead gli volava incontro ad alta velocità. Wiledm, riconoscendo la mossa, cercò si sfuggirvi, sterzando e cambiando velocità, ma alla fine Milo e Gordon si aprirono giusto in tempo per far passare tra loro Mairead, che riuscì a strappare la Pluffa dalle mani dell'avversario. Si appiattì sulla scopa per evitare un bolide di Judge e tirò nell'anello più basso.

«Allen para anche questa! Giocatrice spettacolare!»

Mairead urlò per la frustrazione. Non era possibile giocare contro la Allen! Mentre la giovane Raloi sfogava la sua rabbia urlando, Swift segnò il primo punto per la sua squadra.

«Dieci a zero per i Llapac» annunciò Ballerinus, segnando i punti sul tabellone alle sue spalle.

Era allora decise di riportare la situazione a vantaggio dei Raloi, spedendo Bolidi all'impazzata contro i giocatori avversari. Con le azioni di distrazione di Era, Gordon riuscì a segnare il primo anello per i Raloi, portando il punteggio a dieci pari.

«Swift, Moran, di nuovo Swirt... la McKonnit è un'indemoniata!» esclamò Ballerinus, divertito dall'esuberanza della giovane Battitrice che aveva spedito un bolide contro Swift.

Milo recuperò la Pluffa e fece per passarla a Gordon, ma la Moran intercettò il passaggio.

«Moran tira agli anelli, ma Connery para con destrezza. Ora la palla è in possesso dei Raloi».

Leonard passò la Pluffa a Milo, che insieme a Mairead risalì il campo. Solo davanti agli anelli avversari, Milo fece per tirare, ma improvvisamente si voltò e lanciò la palla a Mairead che ne approfittò per tirare all'anello centrale.

«E Boenisolius segna!» esultò Ballerinus, segnando i punti sul tabellone.

Mairead lanciò un grido di soddisfazione, mentre la Allen passava la Pluffa a Wildem. Seamus spedì un Bolide contro il Cacciatore avversario e nello sterzare per evitare di essere colpito, Wildem lasciò cadere la palla, velocemente recuperata da Gordon.

«Raloi in possesso di palla, Weaving si sposta verso i pali... ahi, è stato colpito!»

Tobin aveva lanciato un bolide contro Gordon, cosicché la Pluffa passò nuovamente ai Llapac. Moran e Swift raggiunsero i pali e Moran tirò all'anello più basso proprio mentre Judge spediva la palla di ferro contro Leonard. Il portiere Raloi fu obbligato a scartare di lato per evitare il Bolide, ma questo permise alla Moran di centrare l'anello.

«Un altro punto per i Llapac: siamo venti pari» annunciò Ballerinus.

I Cacciatori Raloi fecero di tutto per guadagnare altri goal, ma la Allen riusciva a parare tutti i loro tiri con una destrezza straordinaria. L'unica speranza era che Beatrix acciuffasse il Boccino prima che i Llapac riuscissero a rimontare.

Proprio in quel momento Beatrix notò uno scintillio d'oro all'altezza dei pali difesi dalla Allen. Controllò che la Yates fosse sufficientemente lontana, poi si lanciò all'inseguimento del Boccino. La Cercatrice avversaria notò subito che Beatrix era schizzata verso gli anelli e poi vide anche lei il brillio, ma ormai era troppo tardi: per quanto spronasse la sua scopa, la Connery era in netto vantaggio. Beatrix allungò le mani verso il Boccino e finalmente le sue dita strinsero il freddo metallo.

«Connery acciuffa il Boccino d'oro! I Raloi vincono la partita per centosettanta a venti».

I giocatori si radunarono a terra.

Avevano vinto, ma con che fatica! E il punteggio guadagnato era talmente basso che i Nagard sembravano una meta irraggiungibile con i loro trecentonovanta punti.

Leonard aveva l'umore a terra. L'unico sorridente era Milo, che, quando anche i Llapac scesero dalle loro scope per dirigersi verso gli spogliatoi, si avvicinò alla capitana avversaria e le disse: «Bella partita, Allen».

«Grazie Milo» rispose la ragazza, con un sorriso gentile.

E poi raggiunse la sua squadra, lasciandosi alle spalle un Milo con l'aria ebete. Nonostante la vittoria strappata con i denti, Mairead non riuscì a trattenere un sogghigno.



Ecco qui il capitolo della settimana: un po' meno misteri e un po' più di Quidditch, ma non disperate! La suspance non vi abbandonerà fino agli ultimi capitoli... solo dal sedicesimo cominceremo ad avere qualche informazione in più!

Come al solito, qui abbiamo l'immagine del capitolo: è Cecelia Allen, in tutto il suo splendore! Da notare anche che ha una Nimbus 2001: mica male la ragazza! XD

A presto!

ps. mi faccio un po' di pubblicità: ultimamente mi sono fissata con Gellert Grindelwald (vedi il mio avatar, se non fosse esplicito!) quindi nuntio vobis che sto progettando una storia in 4 racconti che abbraccia tutta la sua salita al potere, partendo da dopo la morte di Ariana fino all'uccisione di Grindelwald da parte di Voldemort. Progetto a lungo termine, in realtà, ma per chi volesse, presto ci sarà un assaggio della storia nel racconto “Il Cristallo di Ghiaccio”, che sarà pubblicato alla fine del contest a cui partecipa. Grazie a tutti dell'attenzione --- fine dello spazio pubblicitario! =)

@ Julia Weasley: ebbbrava la mia lettrice-suppositrice, che ha rivelato il suo lato latinista! I misteri si infittiscono e si contorcono sempre di più, ma, giuro, sono tutti legati tra di loro! Lo so, Reg è tenerissimo! Mica per niente voglio scrivere una storia solo su di lui! ;-) Quanto al misterioso ragazzo... be' nemmeno io voglio spoilerare, scherzi! Comunque io sono abbastanza affezionata al Sole24, soprattutto per l'inserto culturale della domenica; ma anche il resto non è male (le notizie generali, obviously, non l'economia! O.O). La pianta è magica? Si saprà nel capitolo 16! XD A presto!

@ chiachi89: carissima, prenditi pure tutto il tempo che ti serve! Anzi, per me è un onore sapere che, seppur oberata di impegni, perdi tempo a recensire i miei capitoli! Io, comunque, mi diverto a far fumare i vostri cervelli, aggiungendo un sacco di indizi che non fanno che creare altro caos! Tanto i misteri si risolveranno solo alla fine... ah, tempo proprio che Edmund si perderà Mairead per parecchio tempo: mi diverto a torturarlo un po' sulle questioni amorose! ;-) A presto!

@ MissyMary: ah, mi spiace, ma questo capitolo è stato dedicato soprattutto al Quidditch, ma dal prossimo tornano i misteri, promesso! Spoiler no, mai! Non posso! u.u Contro la mia etica professionale! A presto!

@ darllenwr: se l'Irlanda magica fosse un paese di relax, io non avrei niente da scrivere! =) La lezione del prof Saiminiu mi servirà più avanti, nel quinto racconto, dove avremmo di nuovo a che fare con i Lucht Siuil (in realtà introdotti grazie a una tua vecchia curiosità, per cui ti sono debitrice!). Spero che ti sia piaciuto il disegno e la rappresentazione della Allen durante la partita! A presto!

@ Sydelle: grazie, carissima! Prenditi tutto il tempo che vuoi, tanto la storia non scappa! A presto!

@ Earane: no, non sono affatto incosciente: sono perfida! u.u Scherzi a parte, continuo ad aggiungere misteri perché in realtà sono tutti collegati! E poi mi diverto un sacco a leggere le vostre supposizioni: “Secondo me gli extraiures non sono cattivi, o almeno non sono nati come sanguinisti, Saiminiu era uno di loro o vi era strettamente connesso ed è innervosito perché altri (o un piccolo gruppo di extraiures ribelli) si sono permessi di usare quel nome per cause ignobili.” Ti assicuro che questa è un'interessante teoria! ;-) Brava! Alla prossima!




EDIT: procede anche per questa storia l'opera di sistemazione dei dialoghi! Ah, le immagini dei vari capitoli sono già nelle note dell'autrice vecchie... guardatele da lì! ^^

   
 
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