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Autore: _Ape_    10/11/2010    0 recensioni
One shot sulla mia classe e per la mia classe. Parla di un solito giorno di scuola (solito per me) e del comportamento dei miei compagni durante un'interrogazione di storia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ero totalmente scordata di aver scritto anche un secondo minicapitolo di questa fic °_° (scrittrice molto attenta), me ne sono accorta poco fa revisionando la cartella delle storie.
Comunque, ecco cosa succede durante l’ora di matematica a due povere cristiane che non ricordano il quadrato di 59 e lo chiedono al ragazzo del banco davanti (causa “libro con le tavole dimenticato”)

Ora di matematica. Anzi, ora di geometria. La prof ha mandato Benedetta alla lavagna per farle risolvere un problema sulla piramide quadrangolare regolare.

Al primo banco sulla destra della prof, Alessio osserva affascinato la perfezione con cui ha tracciato le linee della figura sul suo quaderno, rimembrando chissà quali strani ricordi riguardanti la corsa all’oro. La sua prodigiosa contemplazione viene però interrotta da qualcosa di sudaticcio che gli si posa sul jeans in corrispondenza dell’inizio del ginocchio ed inizia a grattarglielo dolcemente compiendo l’atto da lui ribattezzato “peri-peri”.

Solitamente, però, il peri-peri lo si fa sulla spalla di un amico per richiamare l’attenzione, sulla coscia lo si fa solo se si è in un qualche modo attratti dal compagno (o dalla compagna) in questione.

Il vero problema è che Alessio non è seduto vicino ad una ragazza.

Il caro ragazzo decide quindi di girarsi e di chiedere al compagno di banco con voce stridula e curiosa – Francesco, ma che fai? – ottenendo come risposta un risolino da parte dell’amico che si gira fulmineo dall’altro lato, rosso in volto.

Dietro di loro, assistono curiose alla scena Angela e Nunziana, che ridono sommessamente, ma di gusto.

- Voi quattro, si può sapere che diamine combinate? Siete ai primi banchi! Ma io non lo so, e fate sempre così! Eppure non sono cieca, sapete? Ma io non lo so, e perché voi dovreste esser esonerati dal risolvere il problema? Forza, muovetevi - li rimprovera la professoressa che continua a sbiascicare qualche altro “Ma io non lo so” anche dopo che i ragazzi si sono scusati e messi al lavoro.

- Bene, Nuny, al lavoro! Dunque...  “Una piramide quadrangolare di base regolare ha per...” – inizia Angela, che però continua a leggere il problema in mente.

- Ah, - esclama dopo aver finito la traccia – i numeri sono grandicelli, sarà una palla risolverlo… –

- Oh, Angiolina, come sei ingenua delle volte... – inizia Nunziana con il tono di chi la sa lunga – Io, invece, ho sempre lei a portata di mano – dice estraendo una specie di agendina dallo zaino.

Angela la guarda per un po’ con gli occhi sgranati e luccicanti, Nunziana ne accarezza la copertina di pelle marrone e decide di aprirla.

La sottospecie di agendina è in realtà una supermodernissima calcolatrice che ogni volta le due amiche usano per finire prima gli esercizi. Questa volta, però, qualcosa è andato storto.

- Oh, miseria! – impreca Nunziana – Questa cosa non si accende! -

Il volto di Angela sbianca – Come non si accende? Che vuol dire “non si accende”? –

- Che è scarica, maledizione! Ed ora che si fa? -

- Una soluzione la troveremo, ved... – nemmeno finisce la frase, che ad Angela viene un’illuminazione – Aspetta! – dice e si mette a scavare nello zaino.

Dopo un paio di minuti caccia dallo zaino una cosina bianca e mezza rotta, vagamente somigliante ad un chewing gum gigante raggrinzito e mangiucchiato.

- Non dirmi che quella è una calcolatrice! Angela, sembra una di quelle gomme che tanto piacciono a Lucia! -

- Infatti è una di quelle cosette che piacciono a sta’scema. – dice indicando Lucia – Io volevo darti questa – caccia una bella calcolatrice rosa confetto e la porge all’amica, che la guarda stranita – E’ di mia sorella, non ti preoccupare, odio ancora il color confetto – per un momento osserva Italia che si è vestita orrendamente addirittura per i suoi standard: pantalone rosa confetto, giubbino rosa confetto, sandali “all’ebreo” rosa confetto, fascia rosa confetto e, dulcis in fundo, una maglietta marrone che dà il colpo mortale al buon gusto. Angela continua ad osservare Nunziana chiedendosi che fare con l’orribile gomma da masticare che tiene ancora in mano, questa volta avvolta in un fazzoletto di carta, quando... Puff! Ecco che l’idea si presenta. Prende la sua fidata STAEDTLER, utilizzata per fare harakiri miliardi di volte, e si guarda intorno con l’aria di chi ha avuto un’idea brillante ed ha paura che gli altri la rubino.

Assicuratasi l’anonimato, punta nuovamente la fidatissima penna contro il petto, pronta a trafiggersi.

- Finiscila, stupida. – sbraita Nunziana che prontamente le toglie la penna di mano rimpiazzandola con una semplice ed inutile (se si vuole fare harakiri) BIC – Dobbiamo trovare una soluzione, e in fretta. -

- Ma la calcolatrice ce l’abbiamo, e la gomma l’ho messa nel porta pastelli di Lucia. – risponde Angela dipingendosi un ghigno soddisfatto in volto.

- Già, peccato che anche la tua calcolatrice sia rotta. – le annuncia Nunziana marcando particolarmente le ultime due parole.

- … Ah sì? – balbetta la ragazza sbigottita, per una volta che si è ricordata di portare l’ “affare”, se lo ritrova pure rotto.

-… Sì. Lasciamo perdere le calcolatrici che è meglio. Iniziamo il problema… - detto ciò, Nunziana si cimenta nella risoluzione del problema, seguita a ruota da una riluttante Angela che impreca contro tutti i santi del paradiso, gli angeli, i demoni e i costruttori di calcolatrici, o come si chiamano. In tutto questo, Benedetta ha appena capito di avere a che fare con un problema geometrico, e non un disegno di tecnica, come fino a questo momento aveva creduto.

Verso la fine del problema, Nunziana dice: - … Mi scoccio di fare il quadrato di 59… - ed osserva la cara compagna di banco sperando che faccia lei almeno per una volta le operazioni.

- … Prendo le tavole numeriche… - dice impassibile la ragazza, se c’è una cosa che odia, quella è proprio la matematica.

- Impossibile, non ce le abbiamo le tavole numeriche. – risponde accanita l’altra, ottenendo come risposta un’occhiata da cane bastonato da parte di Angela.

- Ho capito, va’… - Nunziana attira l’attenzione di Alessio lanciandogli una gomma dietro la testa.

- Ahi! Che diamine vuoi? – risponde con la tipica vocetta acuta il ragazzo.

- Dimmi il quadrato di 59! – bisbiglia la ragazza scoccando una fugace occhiata alla professoressa, troppo impegnata a far capire a Benedetta che una piramide geometrica non deve per forza esser situata in Egitto per essere tale.

- 3481! – risponde allegro Alessio senza prima consultare il quaderno o il libro delle tavole

- Come fai a saperlo? – Gli chiede Angela, che, nel dubbio, ha prima svolto l’operazione sul banco per poi ritrovarsi col risultato dettole dall’amico.

- In questi giorni non ho molto da fare, così ogni pomeriggio imparo i quadrati di tutti i numeri – risponde allegro il ragazzo con tono ovvio, come se imparare i quadrati dei numeri sia una cosa che tutti fanno.

- … Ovvio, no? – dice poi Nunziana all’amica

- Certo che lo è! – incalza l’altra con felicità

- Volete vedere quanti altri ne so? – chiede Alessio con gli occhi che brillano

- … Infondo, che male c’è… - risponde Angela, pronta ad interrogare l’amico.

 

***

Dopo molto, molto, molto tempo, ci ritroviamo ancora nella classe III C, dove un’annoiatissima Nunziana continua a fare i calcoli dei quadrati che l’amico Alessio ha imparato in un pomeriggio di noia.

- 161? – chiede Angela, ormai scocciata a morte.

- 25921 – risponde fiero il ragazzo

- E’ giusta, Nu’? –

Alla domanda, la povera Nunziana, che, ripeto, continua a calcolare sul banco i quadrati, annuisce flebilmente. Altri cinque minuti così e sia lei che l’amica sarebbero svenute.

- Ancora! – dice Alessio strepitante. Ha l’aria di un bambino di tre anni che guarda per la prima volta un cartone animato.

 - 162… - sbiascica meccanicamente Angela

- 26244! – ribatte felice Alessio, che ci ha preso veramente gusto

- 163… -

- Non chiedi conferma a Nunziana? – chiede con aria speranzosa il ragazzo, ci tiene a far vedere di saper veramente i quadrati.

- Ma si sa che è giusto… - la ragazza scocca un’occhiata all’amica che annuisce di nuovo.

- Anco… - sta per ripetere per l’ennesima volta il ragazzo, ma il trillo acuto della campanella lo interrompe.

- … Peccato… Va be’, ci vediamo domani, ragazze? – Dice allegro Alessio, ma le sue amiche si sono già dileguate, dal corridoio, infatti si sente la voce di Angela che si scusa con tutti i santi, gli angeli, i demoni e i costruttori di calcolatrici che aveva prima bestemmiato.

La professoressa, intanto, è fierissima di sé poiché ha appena insegnato la formula del perimetro del quadrato a Benedetta, che sicuramente domani considererà un lontano ricordo.

Passo alle recensioni del primo capitolo, che sono state ben 5! *_* Vi ringrazio!
Eryp92: Grazie mille per i complimenti! ^///^ Io sono Angela, e sono stata costretta a sorbirmi il "caro" Alessio Stalin per un anno. Ancora mi chiedo come avrò fatto a non suicidarmi davvero, con la penna °_°. Italia dimostra ogni giorno il suo gran gusto per i vestiti anche ora che siamo al liceo u_u. Anche io ho pianto come la fontana, in compenso ho trovato una bellissima classe qui al liceo, credo di poter scrivere qualcosa anche di questa nuova xD. Per quanto riguarda il "d'avanti", grazie per avermelo fatto notare ^^".
Rose07: Eccoti accontentata, un bel continuo per questa fic. Io stavo facendo harakiri con la penna blu, in quel momento xD. Grazie per i complimenti ^^
Sheba_Ema94: Grazie, grazie, grazie e ancora grazie! *///* Sei di Avellino? Allora siamo vicine xD! E mi spiace, ma la mia classe è inimitabile, non cederei nessuno di loro, nemmeno Alessio, infondo, ma molto molto molto infondo! xD
Tawara: FortunatA, sono femmina xP! Sì, tale Badioni mi sa tanto di Alessio, dovrei provvedere a farli incontrare.
Misty_Pan96: Io stessa imbratto il mio banco ogni settimana con un disegno diverso xD, e in classe mia c'è gente che attacca lo scotch trasparente sui muri scrivendoci frasi come "We wish you a marry Xmas and a happy new year", direi che siamo in situazioni simili xD. Perché non lo fai? Io mi sono divertita un sacco a scrivere questi due minicapitoli, e mi sono divertita ancora di più a rileggerli xD! Grazie per i complimenti! ^^
P.s. Scusate per l'HTML un po' sballato, ma io ed NVU sembriamo non comprenderci molto bene -.-"
  
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