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Autore: NiNieL82    18/11/2005    4 recensioni
[REVISIONE COMPLETA DELLA STORIA: CORRETTO TREDICESIMO CAPITOLO]
Ilaria ha una bambina di nome Hannah avuta da una relazione sbagliata e complicata che l'ha fortemente segnata. Vive a casa di Peter Jackson, regista splatter, e di sua moglie Fran Walsh che l'hanno adottata dopo la morte dei genitori di lei, grandi amici di vecchia data della coppia. Inevitabilmente verrà coivolta nella fantastica avventura di Peter che vuole trasportare sul grande schermo IL SIGNORE DEGLI ANELLI, libro scritto dal Tolkien anni prima.
La giovane verrà quindi a contatto con il cast e la sua vita cambierà per sempre. Proprio quando credeva che non avrebbe più amato, che non avrebbe più affidato la sua vita a nessun altro se non sua figlia, il destino le mette davanti un gruppo di ragazzi che le faranno d'amici, da mentori e tra cui troverà il grande amore.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billy Boyd, Dominic Monaghan, Elijah Wood, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'inizio di una straordinaria avventura'
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Non mi odiate per il capitolo precedente

Non mi odiate per il capitolo precedente. Lo so Wolfie che Orlando non lo farebbe mai quello che ha fatto. Ma non credo che nessuno starebbe bene se la persona che ama la preferisce ad un altro. E per quanto riguarda Dom.. Non ho spiegato bene forse.. Mi spiace. Lei ha detto che ha bisogno che ha bisogno di un amico, prima di un’amante, solo che, scossa dalla reazione di Orlando, ha reagito male anche con Dom. comunque avete azzeccato. Ilaria è confusa. So che nel capitolo precedente non si è comportata bene. Ma pensate anche che Ilaria ha uno strano passato alle spalle e che quello che ha vissuto l’ha resa molto forte, da una parte, debole da un’altra. E quella parte è quella dei sentimenti.Bene. Che Ilaria abbia scelto Dom è palese. Piuttosto… Cosa farà ora per riacquistare l’amicizia di Orlando? Leggete figliole e lo saprete.Buona lettura. 

 

VADO A VIVERE DA SOLA

 

Peter Fran e Philippa stavano nel salotto a discutere della sceneggiatura del film quando Ilaria entrò. I tre continuarono a parlare tra di loro di Hobbit, Elfi e Nani così che Ilaria fu costretta a fingere un colpo di tosse per attirare la loro attenzione. Tutti si bloccarono e la guardarono ed Ilaria, sorridendo e sedendosi sul divano, schiarì la voce portando un pugno chiuso davanti alla bocca e annunciò a bassa voce:
“Voglio andare a vivere da sola. Ho trovato una casa, mi ha aiutato Billy e, infatti, dovrei andare a vivere vicino a lui. Ho un lavoro e non sono più una bambina. Volevo solo
che voi siate a conoscenza della mia decisione…”
“Cosa? Cosa?” chiese Fran, seduta a gambe incrociate su di un cuscino sul pavimento che, a quanto pareva, non aveva capito una sola parola di quello che aveva detto la figlia adottiva.
“Vuole andare a vivere da sola” disse Philippa guardando Fran come se fosse una bomba ad orologeria pronta a scoppiare.
“Beh… Infondo ha diciassette anni, per legge è maggiorenne e può fare quello che vuole” intervenne Peter calmo.
Fran socchiuse gli occhi e disse:
“Non sai badare ancora bene a te stessa e vuoi andare a vivere da sola?”
“Non è vero” intervennero Peter e Philippa. “Sai che Ilaria è molto matura per l’età che ha... In determinati aspetti, almeno” continuò Peter guardando notevolmente agitato lo sguardo assassino della moglie.
“Sapete benissimo che per me Ilaria è come una figlia. E come tale la tratto. Per me è ancora troppo giovane per andare via di casa. Ha una figlia a cui badare. Non riuscirebbe a stare dietro alla casa, alla bambina e al lavoro assieme. È troppo…”
“Fammi provare almeno” supplicò la ragazza, piano.
Philippa mise una mano sulla spalla di Fran e disse:
“Fattene una ragione. Ilaria è una donna ormai. Lo è diventata tre anni fa, quando ha messo al mondo Hannah. E non siamo noi che possiamo bloccarla. È grande abbastanza per decidere per sé. E so che ce la può fare. E credo che sono poche le ragazze di cui lo direi. Ragazze molto più grandi di lei, per giunta. In questi quattro anni ha stupito tutti, me compresa.”
“Vero” disse Peter. ”Ilaria non ha mai dato un problema, da quando Hannah è nata.
Come non fai ad avere fiducia in lei?” e dicendo le ultime parole fece un occhiolino alla ragazza che sorrise guardando la faccia sorniona del padre. “Se vuole andare a vivere da sola ha al mia benedizione” continuò, mettendo le mani in tasca.
Fran lo guardò corrucciata,facendo ridere i presenti, Ilaria compresa. E poi, muovendo la mano come per dire ‘Uff lasciatemi perdere’ disse:
“Va bene. Ma se qualcosa va male... Sappi che casa Jackson è sempre aperta per te” e dicendo questo ricevete l’abbraccio di Ilaria che, buttandosi addosso alla mamma seduta sul pavimento, la fece cadere all’indietro. Rimasero un attimo zitte a fissarsi negli occhi e poi scoppairono a ridere come due bambine.

“Allora… Come và?” chiese Sean Astin sedendosi a mangiare con Ilaria.
Era passata una settimana da quando aveva litigato con Orlando. E da altrettanto tempo con Dom non aveva avuto nessun contatto, di nessun tipo.
Ilaria guardò Sean vestito da Sam. L’uomo non lo sapeva, ma, per Ilaria, assieme a Billy, era uno dei pochi che riusciva a darle un po’ di tranquillità. E in quel momento solo Dio sapeva quanto ne aveva bisogno.
“Stasera mi portano i mobili” sorrise Ilaria, mangiando la sua insalata.
“Allora sabato festeggiamo” disse Elijah avvicinandosi al tavolo di Sean e Ilaria, ricevendo subito un buffetto alquanto forte da John Rhys Davies che con il solito tono nanesco, disse:
“Tu sei il protagonista e dovresti essere il più serio di tutto il cast. Non è il comportamento consono ad una star del tuo calibro.”
“Quello che dico anche io…” si aggiunse Billy.
Ilaria sollevò la testa. Era da un po’ che non si trovavano tutti allo stesso tavolo a parlare e a mangiare tranquilli e questo la fece felice. Ma quando sentì la voce di Billy, non poté fare a meno di guardare l’amico. E vide che con lui c’era anche Dom.
“Che festa?” chiese Dom sorridente.
“Per la nuova casa d’Ilaria. Ricordi, qualche settimana fa... Ne parlavamo io ed Ilaria mentre tu facevi, come il tuo solito, l’idiota” disse Billy.
Dom aggrottò la fronte e poi, aprendo la bocca, disse:
“Aaaaaaaaahhhhhhh! Ho capito. E quando mi inviti a vederla?”
Ilaria sbarrò gli occhi. E sentì il cuore perdere un battito.
“Quando tutto sarà pronto. Nessuno ci è mai entrato.”
“Nessuno tranne me” puntualizzò Billy sorridente.
“E me” disse Elijah alzando la mano.
“Perché lui si e io no?” si lamentò giustamente Dom.
“Perché io mi sono presentato di nascosto. Avevo seguito Bill” rise Elijah ricevendo un altro pesante bufetto da Sean stavolta che mormorò minaccioso:
“E’ mai possibile che non fai altro che dire scempiaggini, tante volte?”
“MA E’ LA VERITA’!” si lamentò Elijah grattandosi la testa.
Sean lo fulminò con lo sguardo. Ilaria sapeva perché. Inutile negarlo. Sean voleva che Ilaria e Dom ricominciassero a parlare. E quello era il momento adatto.
Dal giorno del suo compleanno, non avevano più parlato. E quella era la prima volta che lo vedeva ridere assieme a lei e Billy, mentre prendevano in giro il povero Elijah, la ragazza si sentì come sollevata. E per un minuto non pensò che, poco lontano, Orlando, la guardava di nascosto, ancora risentito dal fatto che non riuscisse a resistere al suo diktat di stare lontano da quello sguardo allegro e splendente della ragazza.

Il sabato dopo, Billy, l’aiutava a scaricare gli scatoloni. O meglio, scaricava gli scatoloni. Da solo.
Ilaria si era trasferita quella mattina e ancora con gli occhi lucidi ricordava gli occhialoni tondi di Peter appannarsi e Fran che non finiva mai di raccomandarsi con la ragazza, quasi che partisse in guerra e non pochi isolati più in là.
Ora invece rideva guardando Billy che, rosso in viso, portava le scatole, mentre lei, con Hannah in grembo, sorrideva e scherzava con lui.
Alla fine, sbuffando, lasciò andare lo scatolone e disse:
“Questo era l’ultimo.”
“Grazie Billy. Se non ci fossi tu dovrebbero inventarti, lo sai?” sorrise Ilaria dando alla figlia l’ennesimo cucchiaio di yogurt alla frutta.
“Complimenti. Primo per la faccia di culo. Dopo quello che ho fatto, hai anche il coraggio di prendermi in giro. Secondo perché, nonostante tutto, hai buon gusto nell’arredare.”
“Grazie!” sorrise Ilaria baciandogli una guancia, mentre lui si sedeva davanti a lei. Il ragazzo sorrise e prendendo Hannah in braccio, le baciò una guancia e la guardò mentre Ilaria continuava a darle da mangiare.

La sera stessa, la casa era gremita.
Truccatori, acconciatori, cameraman, responsabili di scena. Gli attori. C’erano tutti quella sera a casa di Ilaria, per festeggiare con lei l’acquisto della nuova
casa. Certo. Ilaria non si stupì di non vedere arrivare Orlando. Ma si commosse, quando, aprendo la porta, vide Dom, sorridere e chiederle:
“Scusi.. Mi hanno detto che qua c’è una festa. Hanno detto bene?”
Ilaria sorrise a sua volta e stringendo Dom gli sussurrò:
“Sono contenta che tu sia qui!”
Dom sorrise e rispose:
“E secondo te mi potevo perdere la festa d’inaugurazione della casa della ragazza più bella del mondo.”
Ad Ilaria venne da ridere. Dom non riusciva ad essere mai serio e aveva detto quella frase con un espressione tanto buffa che la ragazza non poté fare a meno di ridergli in faccia.
Dom, allora, fingendosi offeso disse:
“Ma dico io! Si può ridere se qualcuno ti fa un complimento. Cose da pazzi.”
Ilaria rise ancora di più e spostandosi da una parte cercò di scusarsi:
“Dai entra, pazzo”
“Pure!!!” si lamentò scherzosamente Dom, mentre Ilaria, ridendo chiudeva la porta.

{Qualche giorno più tardi… Due giorni prima dell’inizio della pausa natalizia del film. A casa di Ilaria.}.

Driiinnn

Ilaria alzò la testa e guardò la sveglia. Erano le 10:30.
-Andrà Fran ad aprire – pensò nascondendo la testa sotto il cuscino.

Drrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnn.

Stavolta Ilaria si sollevò, svegliando anche la bambina che dormiva accanto a lei e guardandosi attorno disse:
“Cazzo! Fran non andrà mai ad aprire alla porta di casa mia…” e alzandosi come un fulmine, si vestì e prese la bambina in braccio.

Drrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn

“ARRIVOOOO!!!!” urlò spazientita Ilaria.
-Ma chi cavolo è che viene a rompere le palle di mattina presto. Specialmente di domenica mattina- pensò la ragazza sbuffando.
Quando aprì la porta si rese conto di chi aveva di fronte solo quando Hannah con la sua vocetta limpida, disse:
“Sio Orlando!” e tese le braccia al collo del ragazzo, passando così tra le sue braccia.
“Non venga mai detto che a me non mi muoiono dietro le ragazze” sorrise Orlando.
“Orlando che ci fai qui???” chiese stupita Ilaria.
Orlando schiarì a voce e disse:
“Sono venuto per parlarti.”
Ilaria lo guardò ancora più stupita e spostandosi lo fece entrare.
Inutile dire che Orlando la osservò. Aveva i pantaloni di una tuta che mettevano in risalto il fondoschiena tondo ma non abbondante; la pelle bianca lasciata nuda dalla canottiera intima nera, dove non arrivava il pantalone. La pancia piatta. I fianchi tondi. Il seno grande ma non esageratamente. E i capelli… Li piegò davanti a lui in una coda alta, lasciando che qualche ciuffo fosse libero di svolazzare da una parte all’altra, vicino alle orecchie. Camminava scalza mentre si avvicinava al tavolo e, mettendo al collo di Hannah il bavaglino, disse:
”Fai vedere a zio Orlando quanto sei brava a mangiare lo yogurt da sola.”
Orlando si perse per un po’ a guardare Hannah mentre mangiava l’alimento con un cucchiaio più grande di lei, facendo smorfie talmente assurde da far ridere il giovane londinese, che, ogni tanto, buttava l’occhio anche sulla mamma, intenta a preparare il caffè.
Quando le porse la tazza, il ragazzo rise e piano disse:
”Mi sa che ora devi fare un bagno alla bambina.”
“Mi sa proprio di si” sorrise Ilaria e prendendo la figlia in braccio disse: “Dai. Andiamo a farci belle. Quante volte la mamma. ti ha detto che devi sempre essere bella e pulita davanti ad un signore. Ah?” scherzò poi, baciando una guancia della bambina che giocava con un ciuffo libero dei capelli della madre.
Orlando provò una stretta al cuore. Ilaria con la figlia diventava ancora più luminosa, più dolce, più amabile. E questo era una cosa a cui lui per primo non poteva pensare, specialmente dopo quello che era successo.
Aspettò qualche secondo e poi la rivide apparire. Sorridente, mentre gli diceva:
“Adesso è nel suo box a giocare. È una delle poche volte che rimane nella sua cameretta. Altrimenti sta sempre nel lettone con me...”
“Scusami!”
Ilaria si bloccò e guardò Orlando. Dire che quel giorno la stava sorprendendo era poco. Arrivava lì senza preavviso, le chiedeva pure scusa. Non sapeva cosa aspettarsi, ora.
“Scusarti. Ma ti pare... Tu non hai nulla da scusarti..” disse Ilaria imbarazzata.
“No. Ho molto da farmi perdonare. E sono qui perché voglio che tu me lo dica. E non pensare che per me sia facile. Sai quanto sono orgoglioso e restio a chiedere scusa. A chiunque…”
“Sai benissimo che, solo presentandoti a casa mia, hai ottenuto la grazia piena.”
“Voglio sentirtelo dire.”
Ilaria si sollevò e abbracciandolo, disse, commossa:
“Certo che ti perdono.”
E stretta al ragazzo rimase ancora qualche minuto, mentre Hannah dentro la sua cameretta giocava felice, ignara che la mamma, in quel momento, si sentiva la ragazza più felice del mondo. Questo perché aveva di nuovo fatto pace con Orlando e, in vista della partenza del cast per Natale, quella era una buonissima notizia.

   
 
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