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Autore: SmilingCigarette    11/11/2010    1 recensioni
Questa storia parla di Lauren, una ragazza molto speciale che arriva ad Hogwarts 25 anni dopo la sconfitta di Voldemort.
Misteri, amori, malintesi e nuove avventure.
Ebbene, la mia decisione è...
Expelliarmus!
Perchè ti hanno smistato a Corvonero?
Tu credi sia possibile trovare il vero amore a 14 anni?

Forse è stato un errore venire ad Hogwarts.
Ne sei sicura?
Quest'anno ce ne sarà da ridere!

Enjoy it :D
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Da Epilogo alternativo
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-Ebbene, la mia decisione è... Corvonero!
In quel momento stavo entrando dentro la paura stessa. Avrei desiderato essere smistata in Grifondoro, insieme al mio migliore amico, Alvin. Mia madre era babbana e da giovane aveva avuto modo di entrare nelle conoscenze dell'ormai anziano Arthur Weasley. Così, lei conobbe alcuni dei suoi innumerevoli figli e quando nascemmo io e Alvin fummo subito uniti, volenti o nolenti. Insieme fin dai tempi della culla. Da piccola avevo anche un debole per lui. E tutto sommato ancora ora, ma è diverso. Mi piace perchè è l'unica persona che sappia davvero farmi sorridere. Lui invece, è il mio esatto opposto: sempre allegro, disponibile e amico di tutti. Non so come faccia.
Ma intanto, le decisioni del cappello parlante, come tutti sanno, non si contestano, e mentre io sono qui, sola, nella sala comune dei Corvonero lui probabilmente sarà già in giro a divertirsi con i suoi nuovi amici. Esco dirigendomi silenziosa verso la sala grande. Forse lo troverò lì, intento a giocare agli scacchi dei maghi con qualche altro studente che dopo il primo turno si renderà conto di essere già stato sconfitto. Alvin possiede una dote eccezzionale per gli scacchi, e anche qualche tecnica incredibile che mi ha insegnato.
Entro nella sala grande guardandomi intorno, leggermente spaesata. L'insegnante che ci ha accompagnato allo smistamento, la zia di Alvin, sta conversando amabilmente con quella che dovrebbe essere la professoressa Lovegood, se ho ben capito.
Seduti in fondo ad uno dei tavoli, ci sono due ragazzi che giocano a scacchi, mentre una combriccola fa il tifo per il ragazzo biondo che, dò una rapida occhiata al gioco, sembrerebbe in netto vantaggio. Guardo i giocatori.
Il perdente porta dei capelli corti e neri, e indossa una collana di denti di drago. Indossa una spilla da prefetto, il che indica che è al quinto anno, con inciso il suo cognome: Nott.
Il ragazzo biondo ride.
- Insomma Nott, ti fai battere da uno del terzo anno?
Il ragazzo non risponde, cerca piuttosto di rimanere concentrato sulla partita. Guardo il volto del secondo ragazzo, quello acclamato. Fisico abbastanza muscoloso, ma non troppo. Occhi azzurri e lucenti, capelli biondi. Beh, basta guardarlo in faccia per poter dire che si tratta di un Malfoy. Mi era sempre stato detto che di gente del genere non bisognava fidarsi, che erano sporchi mangiamorte. Beh, la guerra era finita. Di sicuro non mi trovavo di fronte ad un futuro mangiamorte, ma il suo sguardo così magnetico e penetrante ispirava comunque un sottile velo di fifa.
Riguardo Nott che riflette ancora, fisso qualche minuto la scacchiera e vedo che il ragazzo sta per muovere la regina.
- Fermo!
Tutti i presenti si fermano a guardarmi. Mi rendo conto di aver urlato, ma ignoro tutti.
- Se muovi il cavallo in B5 puoi ancora vincere!
- Sei sicura? guarda il gioco. Ormai sono stracciato! E poi, chi saresti tu per consigliarmi?
- Qualcuno che, a quanto vedo, sa giocare a scacchi molto meglio di voi due messi insieme. Avanti, ascoltami, muovi il cavallo.
- D'accordo... Tanto ormai, cos'ho da perdere? Cavallo in B5.
Il cavallo di Nott ora è proprio accanto al re di Malfoy.
- Non dovresti seguire i consigli di una ragazzina del primo anno che molto probabilmente non ha nemmeno mai toccato uno scacco. Re in B5.
La pedina bianca viene distrutta.
- Hai soltanto perso più in fretta una delle poche pedine che ti rimanevano, Nott.
Mi blocco un secondo mentre Nott mi fissa, un po' arrabbiato, un po' disperato. Ma quella era esattamente la mossa che volevo che Malfoy facesse. Fisso Nott. Osservo meglio la sua spilla. Blu e nero. Ma allora è un corvo!
- Facciamo un accordo, Malfoy?
- Sentiamo, piccina.
- Suggerisco le mosse a Nott. Se vinciamo, lui toglierà 100 punti alle serpi, e ne darà 50 ai corvi. Se vinci tu... Beh, succederà tutto questo, ma a tuo favore. Ti va?
- Sei sicura di quello che dici piccola? 100 punti? Perderli già la prima sera per voi non sarebbe il massimo... Comunque, io ci sto. Nott?
- Io...
- Tu, taci, e accetti. Fidati, abbiamo la vittoria in pugno.
Mi guarda esterrefatto.
- Se perdiamo, questo diventerà un fatto personale Lovegood.
- D'accordo. ridacchio divertita.
Mi siedo sul banco accanto al mio compagno.
- Sentiamo Malfoy... Cosa diresti se riuscissi, per caso, a darti scacco matto in una sola mossa?
- Beh, dico che data la situazione, è assolutamente impossibile.
- Ahn sì? Beh, allora, io direi... Beh, sì, credo bene che potrei dire... Alfiere in C4.
Nott guarda la pedina avanzare stupito. Mi guarda. Sorride.
- Scacco matto, piccolo Christopher. dice lui.
Malfoy guarda disilluso la scacchiera. Lui, così sicuro di avere la vittoria in mano, è caduto.
- Oh, guarda un po' le clessidre... Pare che quella dei Serpeverde stia scendendo vorticosamente! lo prende in giro Nott.
Mi alzo e faccio per andarmene, quando Malfoy mi prende per il polso trattenendomi.
- Vuoi la rivincita, Christopheruccio caro? ipotizzo.
- Sì. E questa volta non riuscirai a battermi.
- Oh beh, se lo dici tu...
Piazzo tranquillamente le mie pedine, e intanto noto che un po' di gente, quasi tutti i presenti nella sala grande, si sono radunati a guardare.
In pochi turni ho già vinto.
- Scacco matto di nuovo, Malfoy. Per la seconda volta in meno di cinque minuti inoltre!
Il biondino sembra molto arrabbiato, ma non mi intimorisce affatto.
- Ora basta, mi ha stancato. Seguimi Lovegood, voglio che tu la pianti subito con questa tua insolenza. Come ti permetti di battermi?
Il gruppo di serpeverde, Nott e alcuni altri studenti ci seguono. Malfoy mi trascina fuori, nel giardino della scuola.
- Bene Lovegood, vediamo se riesci a tenere in mano la tua bacchetta nello stesso modo in cui maneggi gli scacchi.
Era chiaro, Malfoy mi stava sfidando in un duello.
Un duello poco leale, per giunta, dato che io ero ad Hogwarts soltanto da un giorno.
Tuttavia, quell'ingenuo prepotente non aveva nemmeno idea di in che guai si stava cacciando.
   
 
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