Fanfic su artisti musicali > Fall Out Boy
Ricorda la storia  |      
Autore: formerlydf    11/11/2010    0 recensioni
Sono i comprimari. Non ci sono epiche storie d'amore o gesti plateali per loro, e va bene così. [Joe/Andy]
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andrew Hurley, Joe Trohman, Patrick Stump, Peter Wentz
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Might be maybe not
Autrice: FormerlyDF
Traduzione di: Fae
Versione originale: http://formerlydf.livejournal.com/101861.html
Fandom: Fall Out Boy
Personaggi/Pairing: Andy Hurley/Joe Trohman, accenni di Pete Wentz/Patrick Stump
Rating: R
Warnings: slash
Parole: 2.606 la traduzione, 2.546 la versione originale
Disclaimer: tutti i personaggi sono realmente esistenti, tutti gli eventi narrati sono fittizi, non si intende dare rappresentazione veritiera di eventi o caratteri.


--


"Allora," dice Joe.

"Allora," dice Andy. E' sdraiato sul letto, la sua immagine vivida contro il piumone beige. Con la coda dell'occhio, Joe vede i numeri cambiare sull'orologio sopra il comodino in mezzo ai due letti.

"Vuoi un pompino?" chiede.

Andy alza le spalle. "Sì, perchè no."


--


"Ehi," lo stuzzica Pete, sorridendo come l'insopportabile stronzetto che è mentre Andy ripulisce la saliva di Joe dalla propria pelle. Far leccare a qualcuno dello sciroppo al cioccolato dallo stomaco di qualcun altro è l'obbligo più stupido nella storia dell'obbligo o verità, Joe ne é sicuro, e obbligo o verità è già una cosa sufficientemente stupida di per sé. "Sembravi piuttosto a tuo agio nel farlo, Joey"

Una volta Pete lo chiamava Joey soltanto quando erano fatti o ubriachi o entrambe le cose, ora lo fa quando è sicuro che Joe non lo picchierà per questo. Joe ingoia un altro sorso di birra e dice, asciutto, "Sì, è che mi piace leccare Andy dappertutto. Lo faccio di continuo."

La cosa divertente è che non sta davvero mentendo, il che è la ragione per cui Andy sta più o meno forse cominciando ad arrossire, solo un poco sulle guance e sul petto. Andy è l'unica persona che Joe conosca che arrossisce con tutto il corpo.

Joe ha assaggiato quel rossore, facendosi strada lungo il torso di Andy, mappando il suo petto con le labbra e la lingua e a volte anche con i denti, se si sente particolarmente audace. Gli piace leccare i suoi tatuaggi come se l'inchiostro dovesse avere un altro sapore, dargli un'altra sensazione sotto la lingua rispetto al resto della pelle.

"E' questo che intendevo," dichiara Pete, e Patrick rotea gli occhi.

"Tu sei fuori."

"Fuori di testa per te" replica Pete allegramente.

"Beh, fanculo a tutti, tocca a me" esclama Joe, ridendo e spintonando Pete e non pensando alla consistenza della pelle di Andy sotto la sua bocca. "Patrick, obbligo o verità?"


--


"Potrei scoparti, stanotte," dice Andy, la maglietta che si solleva mentre si stiracchia.

"Bel modo di creare l'atmosfera, Andrew," sbuffa Joe, voltandosi fino a sdraiarsi al contrario.

Andy ride. "Come se avessi bisogno di atmosfera."

"Non c'è più romanticismo nella nostra relazione" dichiara Joe malinconicamente, portandosi una mano sul cuore. "Com'è potuto succedere?"

Andy si piega sopra di lui e lo bacia a testa in giù, come Spiderman. "Meglio?" domanda contro le labbra di Joe. Gli fa solletico.

Joe mugola pensoso e non dice nulla, ma quando Andy comincia ad allontanarsi si allunga e se lo attira di nuovo vicino. "Hai ragione, non mi serve nessuna atmosfera, credo che stanotte dovresti scoparmi."

Andy ride. "Sei così romantico, Joe."


--


"Che stai facendo?"

Joe non alza lo sguardo verso Pete, si limita a tenere gli occhi fissi sull'immagine sfocata delle braccia di Andy contro la batteria. "Guardo Andy provare" dice dopo un secondo, perchè qualunque altra cosa sarebbe un'ovvia bugia. E' seduto fuori dalla sala prove e sta fissando Andy. Cos'altro potrebbe star facendo?

"Perchè?" domanda Pete.

Joe alza le spalle. "E' ipnotico," afferma, e lo è. E comunque non è che Pete abbia diritto di parola; a volte guarda Patrick trafficare su Garageband quasi per ore intere. Andy che prova alla batteria è molto più interessante.

Dopo un istante, Pete si allontana. Joe non lo guarda andar via.


--


"Oh cazzo," dice Andy, ricadendo contro la cuccetta. C'è un leggero velo di sudore sulla sua fronte.

"Sì," concorda Joe, premendo il viso contro la sua spalla. "E' stato piuttosto notevole."

"Devi farmi vedere quella cosa che hai fatto con la mano" gli dice Andy seriamente.

"Ma poi non avresti più bisogno di me," ribatte Joe, e Andy ride.


--


"Che succede tra te e Joe?" chiede Patrick a Andy. Joe, non visto, sbatte le palpebre e trattiene il respiro, aspettando la risposta.

"Che intendi?" ribatte Andy, la voce priva di inflessioni.

Joe non può vedere la scena, ma immagina che Patrick stia alzando gli occhi al cielo. "Non fare lo stupido. Che succede tra voi due?"

"Niente," dice Andy, "non è niente," e Joe decide che dovrebbe smettere di origliare le conversazioni altrui. E' da maleducati.


--


"Ciao," sussurra Joe sulla pelle di Andy, leccando la piega tra la coscia e il fianco.

Andy salta su e ridacchia senza volerlo, appena l'accenno di uno strilletto acuto. "Che diavolo, ti ho quasi dato una ginocchiata in faccia!"

Joe considera la cosa, premendo distrattamente le labbra contro la coscia, le dita a sfiorargli la curva della vita. C'è un livido che va schiarendosi, lì, della forma di un pollice. E' stato accidentale. Joe lo bacia.

"Sì," dice dopo un secondo, "avresti potuto."

"Sono sicuro che non saresti così calmo se ti avessi rotto il naso," gli dice Andy, sollevandosi sui gomiti in modo da poter guardare la testa di Joe, la sua schiena nuda. Allunga una mano, tracciando l'intrico dei muscoli sotto la pelle chiara. Joe rabbrividisce, solo un poco.

"Probabilmente no," dice, e lo lecca di nuovo.


--


Hanno cominciato questa cosa, qualsiasi cosa sia, quando Joe era più piccolo, non piccolo in modo paurosamente illegale ma comunque piccolo abbastanza da far sì che alle volte Andy riuscisse a farlo venire in quattro minuti o giù di lì. Persino quando era più piccolo, comunque, Joe era già adulto alle volte; nessuno si è mai preoccupato di lui come ci si preoccupava di Patrick, non allo stesso modo. Tutti si aspettavano che Joe si prendesse cura di se stesso, anche quando aveva quindici anni e andava in posti dove decisamente non sarebbe dovuto andare.

Andy non si è mai aspettato che Joe si prendesse cura di se stesso, di per sé; sapeva che poteva, e l'avrebbe fatto, ma tutto quello che si aspettava era che Joe fosse Joe, e chiedesse aiuto se ne aveva bisogno. A volte Joe lo faceva, altre volte no.

Non è questo il punto, comunque, se mai ci fosse un punto. Solo questo: è cominciata già da un po'.

Non ci sono stati accordi quando hanno iniziato, nessun cliché alla 'basta che non ti innamori', niente del genere. Succedeva tutto senza parlarne, e succedeva abbastanza raramente da consentire loro di non preoccuparsi che qualcuno ci leggesse cose inesistenti. Era solo un buon modo di scaricare la tensione quando erano in giro, insofferenti e bisognosi di qualcosa di familiare a cui aggrapparsi.

Ed è facile, lo è sempre stato, dividersi in PeteePatrick e JoeeAndy. Succede in modo organico, cosa che Joe ritiene che Andy dovrebbe apprezzare. Ammesso che Andy pensi a cose del genere, e su questo non conta poi molto. E' lui quello che pensa troppo.

Era piccolo, comunque. Ora è meno piccolo, e succede più spesso, ma continuano a non parlarne così tanto. Dopo tutti questi anni, ci si aspetterebbe probabilmente che entrambi conoscano le regole implicite; l'unico problema è che Joe non è sicuro di averle mai imparate.


--


"Ehi," dice Andy una mattina, mentre Joe è curvo sopra il suo caffè con una guancia quasi spiaccicata nei cereali. "Che succede?"

"Niente," risponde, e nella sua testa è un po' brusco, magari, ma per quello che possono vedere gli altri è solo insonnolito. Andy non coglie il riferimento, ma del resto non potrebbe; non sa che Joe stava ascoltando, quella volta. Forse non lo coglierebbe comunque anche se lo sapesse; forse non è una cosa così importante da fargli cogliere un riferimento al volo. "Sono stanco."

"Sì," concorda Andy. Tira fuori qualcosa dal frigo, una qualche sorta di colazione vegana che Joe cerca di non guardare mai troppo da vicino. "Essere in tour è fottutamente stressante."

"Sì," replica, anche se non è esattamente quello che intendeva. E' abbastanza vero, comunque, e per ora è una verità sufficiente.


--


Joe incontra una ragazza, una sera. E' più bassa di lui, bruna, con una fossetta sulla guancia sinistra e un sedere spaventosamente carino. Parla con lei per una sera intera; conosce la band, è una fan casuale ma cerca di non far sembrare chissà cosa il fatto di star parlando con Joe Trohman. Se avesse incontrato Pete o Patrick forse sarebbe già andata fuori di testa, ma Joe apprezza che non sia così. A volte il pubblico è un po' strano; in fondo, lui è solo un piccoletto ebreo di Chicago a cui piace suonare la chitarra. Non è grande. Non è famoso.

"Beh, non li avevo mai ascoltati prima, ma poi un amico mi ha passato uno dei loro album e mi hanno conquistata," dice Dakota - questo è il nome della ragazza, si chiama Dakota. Joe non sa se sia il suo vero nome, ma non pensa sia importante. E' una ragazza dolce; crede sia il tipo che a sua madre piacerebbe, se la incontrasse.

Sta per rispondere quando lei butta un'occhiata sopra la propria spalla e i suoi occhi si spalancano appena. Qualcun altro della band, probabilmente, ma Pete e Patrick se la sono svignata da qualche parte, e questo vuol dire -

"Ehi," dice Andy, dando una pacca sulla spalla di Joe. "Dobbiamo andare."

"Dobbiamo?" chiede, il suo cervello leggermente appannato. Non ha fumato, stasera, ma c'è fumo nell'aria. Anche considerando questo, comunque, pensava che dovessero rientrare più tardi.

"Sì. Andiamo." Andy lancia un'occhiata a Dakota. "Scusa se te lo rubo. Sono Andy."

"Dakota," risponde lei, e si stringono la mano brevemente.

Joe le sorride, dicendole "E' stato bello parlare con te, Dakota," prima di lasciarsi trascinare via da Andy. Quando sono abbastanza lontani, fuori dall'edificio e sul marciapiede, chiede "Pensavo che fosse più tardi?"

Andy alza le spalle, la mano ancora sulla sua spalla. "E' la mia vendetta," dice dopo un secondo. "Sai quante volte mi hai fatto andare in bianco, di recente?"

"L'ho fatto?" domanda Joe, e poi pensa, un attimo, in bianco? "Non volevo andare a letto con lei." Ci ha pensato brevemente, ma il suo cervello continuava a cambiare il colore dei capelli e ad aggiungere tatuaggi. Forse l'avrebbe fatto comunque, ma crede di no, non quando può già avere metà di quello che vuole. Non è tutto, ma è meglio di niente.

Andy resta in silenzio per un momento. "Beh, così possiamo essere di nuovo quelli responsabili e far sentire in colpa Pete e Patrick per essere in ritardo."

"E lo saranno senz'altro," concorda. La mano di Andy è tiepida contro la sua spalla e decide che si accontenterà di metà, per ora.


--


"Rimarremo appiccicati," fa notare Andy, ma Joe non riesce ancora a ordinare a se stesso di muoversi.

"...comodo" mugugna.

"Anch'io," ammette Andy, e Joe sbatte le palpebre per la sorpresa, le ciglia che sfiorano la clavicola dell'altro. "Ma sarà una rottura, domattina."

"D'accordo" borbotta, scendendo dal letto e stirandosi. Va in bagno e inumidisce un asciugamano, lanciandolo sullo stomaco di Andy prima di gettare una manciata d'acqua sul proprio petto. "Contento?"

"Assolutamente." Andy rotola giù dal letto e scivola nell'altro. "Vieni?"

"Arrivo." Dividono il letto, ora, a volte dopo e a volte senza aver fatto niente. Joe non lo chiede nemmeno più, perchè la risposta è sempre la stessa e ad un certo punto Andy gli ha detto di non preoccuparsi di chiedere. Potrebbe leggere qualcosa in tutto ciò, o magari forse no.

"Bene."


--


Gli capita di sentir parlare Pete e Patrick, una volta, accidentalmente. Origliare accidentalmente sembra essere uno dei suoi talenti.

"Oh dio, non so chi pensano di prendere in giro. Sono così incasinati. Credo siano più incasinati di noi," dice Pete.

Joe fa una faccia incredula che nessuno potrà mai vedere.

"Non credo che qualcuno sia più incasinato di noi," ribatte Patrick seccamente, facendo eco ai pensieri di Joe. Ed è vero, comunque; a volte, quando Patrick gli lancia occhiate che potrebbero essere di compassione, Joe le ignora pensando almeno non sono io quello che va a letto con un uomo sposato.

Non lo dice, però, perchè sarebbe uno stronzo e perchè in ogni caso Patrick davvero non se lo merita.


--


Va bene così, comunque, va tutto bene, perchè Joe e Andy sono la parte normale della band. Sono quelli più calmi, quelli meno intensi, quelli che ricevono meno attenzione e a cui la cosa sta perfettamente bene. Sono quelli sani. Anche Patrick è sano, a volte, ma si altera facilmente e comunque è completamente preso da Pete. Non li si può separare, a questo punto.

Joe e Andy sono i comprimari. Non ci sono epiche storie d'amore o gesti plateali per loro, per cui va bene così. Va bene così, va bene così, e Joe continua a ridere e fare battute perchè nessuno noti nulla.

Non è - non è che non sia felice. E' solo un po' pensieroso, a volte, un po' scontento, ma non è depresso o con il broncio tutto il tempo, perchè anche se a Pete piace affermare di essere contagioso, in realtà non lo è.

Beh. Forse solo un pochino.


--


"Tutto bene?" gli chiede Andy una volta, e Joe annuisce.

"Certo. Perchè non dovrebbe?"

Andy non dice nulla per un secondo, gli passa soltanto una mano tra i capelli e canticchia qualcosa quasi in silenzio. "Esci stasera?" chiede poi.

"Non so. Perchè?"

Questa volta Andy gli dà una risposta. "Ho appena preso un bel po' di fumetti, ma odio fare maratone di lettura da solo."

Potrebbe essere una bugia, ma Joe risponde "Certo, sicuro. Sarà divertente."


--


"Sai," dice Pete pensosamente, un giorno, "Andy ti guarda mentre provi, a volte."

Joe aspetta per vedere se ha altro da dire, ma a quanto pare è tutto. "Okay?" domanda.

"Sì," afferma Pete, ma Joe si limita ad alzare le spalle. Se Pete vuole che colga, dovrà spiegargli un po' più di così. Non lo fa, comunque, perchè è Pete e il criptico è la sua lingua ufficiale. Joe ci è abituato.


--


"Ciao," dice Joe, appoggiando la fronte contro la schiena di Andy, tra le sue scapole. Andy è rosso e accaldato; dovrebbe fare troppo caldo nel letto, ma non è così.

"Ciao," risponde Andy, anche se non ce n'è davvero bisogno. Non è che nessuno dei due sia stato da qualche altra parte nell'ultimo paio d'ore.

Joe è sudato e la sua bocca sa di cazzo e il suo cazzo sa probabilmente di culo. Espira, rilasciando l'aria sulla pelle della schiena di Andy. Si stanno coccolando, il che non gli sembra normale per due persone che in teoria hanno una relazione da 'amici con benefici', ma la gente che conosce è talmente lontana dalla normalità che probabilmente la cosa non ha importanza.

Andy si volta, colpendo il naso di Joe con la spalla prima di allungarsi e avvolgere un braccio attorno alla sua vita. Joe si accomoda con la testa sul cuscino, il naso ancora dolorante premuto contro la gola di Andy, e si addormenta.


--


Stanno guardando un film, un giorno, solo loro due. Non sono solo loro due perchè Pete e Patrick se ne sono andati; un giorno, pensa Joe, lui e Andy hanno scelto in prima persona di passare il tempo insieme invece di venire appaiati da qualcun altro.

E Andy lo guarda provare, e se lo tira accanto persino quando è caldo e sono in un letto abbastanza grande da poterlo occupare tutto, e inventa scuse per allontanarlo dalle ragazze.

E forse non è che non sia proprio niente, e forse non ci sono mai state regole fin dall'inizio.

Non è una realizzazione travolgente, perchè sono Joe e Andy e non hanno bisogno di epiche storie d'amore o di gesti plateali. C'è solo Joe che volta la testa da un lato e chiede, "Ehi, ti va di andare a cena fuori domani sera? Tipo, un appuntamento?"

"Sì, okay," risponde Andy, e sorride.


--


Risposte alle recensioni: rispondo sempre, qui in fondo alla storia: quindi se recensite poi ripassate a leggere la risposta, se vi va :P
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Fall Out Boy / Vai alla pagina dell'autore: formerlydf