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Autore: BambolaMorta    12/11/2010    4 recensioni
Ronnie inizia a fare i babysitter a casa di Max, un compagno di scuola. Poco a poco scoprirà di non avere a che fare con una famiglia perfetta e si innamorerà di Max, che viene picchiato dal patrigno perchè "poco uomo".
(Dal capitolo 1)
Sembrava il lavoro più conveniente.
Sorvegliare bambini, blah.
In pratica fare il babysitter.
Gli rompeva terribilmente le palle, ma da quando papà era morto doveva collaborare con Justin, no? Almeno per avere il frigo pieno tutte le settimane...
CAPITOLO SECONDO MODIFICATO,RILEGGETE PER FAVORE!!!!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Max Green , Ronnie Radke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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chap 8 "Ronnie, che cosa vuol dire essere fidanzati? Cosa vuol dire davvero, intendo..."
Il ragazzo sospirò, senza staccare lo sguardo da Max che dormiva accoccolato sul divano insieme a Zacky.
Si voltò verso Lynn con un sorriso intenerito stampato in faccia. "Essere fidanzati vuol dire amarsi, nel 99% dei casi..."
Lynn, che stava disegnando una principessa, lasciò cadere sognante il pastello azzurro sulla moquette.
Tump.
Un rumore minimo, più leggero del russare di Zacky mezzo soffocato dalle braccia di Max.
"E tu Mimi lo ami?"
Ronnie fece si con la testa.
Aveva sentito di amarlo sin dalla prima volta che aveva incontrato i suoi occhi di smeraldo sulla porta di casa.
"Ehi Lynn, che ne dici se alla principessa spruzziamo della porporina argento sul vestito? Di sicuro farà invidia a tutte le altre che parteciperanno al ballo!"

Si svegliò sbadigliando e il profumo invitante della cena lo investì in pieno, facendogli brontolare lo stomaco.
"Mà, cosa c'è per cena?", mugugnò.
"Pollo alla messicana"
No, okay, rewind, calma.
Da quando sua madre aveva la voce così simile a quella del suo ragazzo?
Aprì di scatto gli occhi e un sorriso gli nacque spontaneo sul viso.
"Ronnie!"
Il ragazzo sorrise. "Lilith mi ha invitato a cena, visto che Jack è a Phoenix per lavoro e non torna fino a domani..."
"Dio, fa che almeno stavolta faccia un frontale con un tir!"
Ronnie soffocò una risata sulle labbra di Max.
Lo stava baciando.
Con sua madre in cucina.
"Ro...hmm...Ronnie...forse è meglio che non..."
Il più grande si staccò, leccandosi le labbra. "Non preoccuparti, sa già tutto. Ma non è opera mia"
Max sbuffò, alzandosi di scatto dal divano di pelle e dirigendosi con passi pesanti verso la cucina.
"Okay marmocchi, a chi dei due devo tagliare la lingua?!"
Lilith, ancora occupata ai fornelli, ridacchiò. "Eddiai Maxie, lasciali stare. Erano così contenti che non sono riusciti a non dirmelo!"
Max sospirò. "Scusa mamma, è che..."
Sua madre scosse la testa. "Non ti scusare Max, tu sei perfetto così. Io non sono Jack e sono contenta che tu abbia trovato in lui quello che cercavi. E poi guardalo, è un genero perfetto!"
Sua madre.
La sua splendida madre.
Gli veniva quasi da piangere.
Lilith se ne accorse. "Ehi, cos'è questa faccia da funerale? Piuttosto renditi utile, dormiglione: aiuta Ronnie a preparare la tavola, su, hop, hop!"
"Sissignore, agli ordini!"

"Max ti ha raccontato tutto, vero?"
Lilith aveva insistito per accompagnarlo alla porta, mentre Max metteva a letto i bambini.
Ronnie sospirò, annuendo.
"Sono una pessima madre, vero?"
"No, assolutamente", replicò Ronnie. "Senti, mia madre è scappata di casa quando io ero un bambino, se tu sei una cattiva madre allora lei cos'è?"
Aveva anche iniziato a darle del tu.
Lilith abbozzò un sorriso. "Grazie. Non solo per le cose carine che hai detto o perchè fai il babysitter ai miei bambini per una miseria ma...perchè ami Max. Ti si legge negli occhi, ogni volta che lo guardi lo accarezzi con gli occhi..."
Ronnie arrossì.
Lui e Max si erano tenuti persino la mano sotto il tavolo per tutta la durata daella cena, sbaciucchiandosi un po' mentre sua madre si era allontanata con una scusa e i bambini erano andati a vedere i looney tunes alla tv in salotto.
"Beh, penso sia normale, quando ci si ama..."
La donna annuì. "Bene, forse è il momento che vada. Probabilmente Max si starà già preoccupando per le cose che potrei averti detto..."
Ronnie soffocò una risatina al pensiero di Max intento ad origliare la loro conversazione.
"Alora ciao Lilith..."
"Grazie di tutto, Ronnie"
Il ragazzo si infilò veloce nella propria auto, cazzo aveva iniziato a fare freddo la sera...
Tirò fuori il cellulare scassato dalla tasca dei jeans e digitò un messaggio.

I love you

Tre semplici parole per far capire a Max che lo amava.
Davvero.

Angolino Cimitero:
Scusate è un capitolo un po' campato per aria...comunque ma checcarini adesso il loro legame è ufficiale *_____*
Beh, fatto sta che ho trovato un modo per far finire la storia un po' poco in linea con quella che era l'idea di amore, pace e fluffosità iniziale...non vi dispiace, vero?
Comunque...non ne ho idea di come si chiami il fratello di Ronnie nella realtà, ma l'ho chiamato Justin perchè è un nome che mi attizza parecchio XD e avete indovinato, il piccolo Zacky e il grosso Matt altri non sono che Zacky Vengeance e Matt Shadows degli a7x...dio, li amo *sbavicchia ma si ricompone subito -ke figuraccia, le bambole morte non sbavano, cacchio!!!- *
So, RIP
My heart's always with you :)
  
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