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Autore: dubious3    13/11/2010    3 recensioni
La Quarta Guerra Mondiale Ninja è ormai iniziata e le grandi potenze stanno per scendere in campo. Ma basta il minimo intervento esterno per sconquassare la precaria bilancia dell'equilibrio.....(Nota:Spoiler fino al capitolo 510)
Genere: Avventura, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto Shippuden Renegade.'
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Cap. 23. L'Assedio della Foglia. Parte 6

 

Minato Namikaze stava riprendendosi dal colpo subito poco prima, quando vide qualcosa che cercò di afferrarlo.

Una grossa mano, infatti, si avvicinò a lui nel tentativo di afferrarlo, ma lo Yodaime riuscì a schivare l'attacco.

Minato vide che la mano apparteneva a Naruto, che riusciva a controllare l'estensione di chakra, sebbene a fatica.

l'ex-Hokage osservò bene la mano del ragazzo e pensò tra se. "Ce la stai facendo figlio mio. Continua così!"

"Ma che bella dimostrazione d'orgoglio paterno!" Si udì una voce nella testa del Namikaze.

Minato pensò rabbioso. "Sto facendo già tutto quello che mi hai chiesto. Non mi stai torturando abbastanza?"

Minato sentì una risata crudele.

"Se non riesci a svolgere bene i tuoi obblighi, Minato, allora no".

Lo Yodaime strinse i pugni ed digrignò i denti.

"Rilassati, comunque". Continuò Monzaemon. "Dato che mi sento buono, ti aiuterò. Ho già evocato alcuni dei miei tentacoli. Credo che te ne servirebbe qualcuno".

Quindi sbucarono dal terreno numerose di quelle protesi abominevoli, che subito cercarono di catturare Naruto.

Il ninja biondo evitò numerosi colpi ed usò la sua mano artigliata di chakra per tagliare quelle protesi,ma esse ricrescevano.

"Cosa diavolo posso fare? Devo inventarmi qualcosa". Pensò il ragazzo.

"Ragioniamo. Ho avvertito una presenza negativa fuoriuscire da quei tentacoli, quindi c'è qualcun'altro che osserva questa battaglia. Devo trovarlo".

Naruto quindi si diresse a tutta velocità verso questa presenza negativa.

Minato intanto osservò che c'era qualcosa di strano.

Nonostante l'Uzumaki stesse raggiungendo Monzaemon, quest'ultimo non stava controllando i suoi movimenti mentalmente.

Cosa al quanto strana, che non aveva una chiara spiegazione, a meno che non si fosse trattato di un piano del suo padrone.

"Un agguato!" Realizzò lo Yodaime, quindi iniziò a correre verso Naruto.

"Naruto, asp..." Provò a continuare Minato, ma una fortissima scossa lo lasciò a terra e lo paralizzò.

Una risata malvagia, intanto, echeggiava nell'aria.

 

Lo scontro di Tsunade contro il Tuono Purpureo si stava facendo sempre più brutale.

Il nemico infatti giocava con la propria vittima attaccandola con scariche elettriche ed colpi evasivi.

La donna si difendeva come poteva, ma l'avversario era troppo veloce e veniva subissata da quegli attacchi.

"Eheheh, ora voglio proprio togliermi questo sfizio. In confronto a quello che mi hai fatto, questo dolore è nulla". Ghignò Kenpachi emettendo una scarica elettrica dalle braccia.

"Non ci credo.....come puoi aver fatto questo?" Si chiese ancora la donna, stupita ed addolorata da ciò che era diventato uno dei suoi ex collaboratori.

"Come posso averlo fatto? Come non avrei potuto farlo, dopo che Konoha ha mandato la mia famiglia al macello!" Urlò il nemico intensificando la scarica elettrica e facendo contorcere la Godaime per il dolore.

"Mi....spiace....davvero.....Tanaka". Biascicò la donna.

"Non pronunciare mai più quel nome!" Gridò ancora più forte l'uomo che si faceva chiamare Kenpachi. "Quell'uomo era un debole, un pezzente attaccato a questo villaggio di ipocriti e ad un pidocchioso pezzo di merda! Tradire Konoha è stata la mia decisione migliore, così come vendermi a Monzaemon. Guardami bene ora!"

La donna alzò i suoi occhi per incrociarli con quelli bestiali del nemico.

"Io ho il potere adesso,il potere per fare ciò che desidero. E tutto grazie a Monzaemon". Pronunciò ancora Kenpachi.

"Sei..solo...uno schiavo". Replicò Tsunade visibilmente stanco. "Il tuo padrone..chiunque sia..ti sta solo sfruttando,e...si...libererà di....te".

Kenpachi gli rise in faccia crudelmente, quindi gli rispose.

"Oh, lo so bene. Quell'uomo è un essere mostruoso,ma, sai che ti dico: perché dovrebbe importarmi qualcosa? Anche Konoha mi ha usato e sfruttato. Perché dovrei tornare da voi idioti a fare il cagnolino? Perché dovrei far valere, o anche solo credere in quei valori che voi tanto decantate, ma che poi ignorate altamente?

Perché mai dovrei rinunciare a tutto questo potere e a questo.....gran divertimento?"

Tsunade non rispose. Sul suo volto scorse una singola lacrima, poi abbassò gli occhi.

La donna quindi con un gesto afferrò il braccio del nemico all'altezza del posto, quindi mormorò alcune parole e strinse una presa micidiale, che interruppe il flusso elettrico dal braccio. Kenpachi tentò di divincolarsi dalla stretta, ma essa premeva con forza enorme il suo trigger point.

"Se non riesco a far tornare in te quei valori che un tempo animavano il tuo agire, Tanaka". Affermò Tsunade con una voce fredda e dura, ben diversa dalla prima. "Allora ti farò tornare la paura che avevi di me, a forza di colpi!"

Tsunade quindi approfittò del momento per stringere l'altro braccio, quindi colpì il nemico con un calcio allo stomaco che lo fece rantolare. Il corpo del nemico scomparve in una nube elettrica, che colpì e stordì la donna.

Kenpachi comparve da dietro e sparò un fulmine che colpì la schiena di Tsunade, quindi si gettò sulla donna e la tempestò di colpi in vari punti del corpo.

"Ti schiaccerò lentamente, maledetta!" Gridava mentre la colpiva con dei cazzotti micidiali.

Tsunade sentì il suo che il suo corpo stava per cedere, ma per effettuare la sua tecnica curativa doveva allontanarsi un poco.

Il Godaime Hokage quindi approfittò di questa posizione per bloccare il pugno di nemico con il metodo di prima e colpirlo con un diretto al volto.

Kenpachi sputò moltissimo sangue e si ruppe qualche dente, ma non smise l'assalto: infatti bloccò le gambe dell'avversaria e la strinse in una morsa triangolare.

"Sei davvero disperata e patetica, Tsunade. Ed io che avevo ammirato una sciocca come te! Se non altro sei una buona incassatrice: il che mi rende torturarti ancora più piacevole". Affermò Kenpachi gongolante.

Il Tuono Purpureo quindi diresse la grande energia della aura elettrica su corpo della Godaime, e quest'ultima gridò dal dolore.

"Fa male, vero? E credo che questo ti farà pure peggio. Guarda, penso che per il tuo protetto sia arrivata la fine".

 

 

Naruto ormai era giunto davanti a quello che sembra il creatore di questi tentacoli, e percepì un sentimento di malvagità immenso.

"Dimmi, dove diavolo è finito Madara? Non sento il suo chakra, e nemmeno quello di Kabuto".

Monzaemon rispose con un ghigno.

"Non pensare a loro. Sono io il tuo avversario per ora. Difenditi".

Dal terreno vicino a Monzaemon fuoriuscirono ormai i famigerati tentacoli che andarono ad attaccare il giovane ninja biondo.

Naruto evitò tutti i colpi e controbatté lanciando un Rasenshuriken.

Monzaemon usò un'enorme massa di tentacoli per parare il colpo, quindi si leccò le labbra e così pronunciò.

"Sei davvero rapidissimo, i miei complimenti. Immagino che allora debba scoprire altre carte. Rilascio dell'Eco Blu".

I tentacoli in attimo diventarono di un bagliore blu intenso, così come l'occhio di Monzaemon.

I tentacoli si rilanciarono all'assalto, solo che stavolta erano molto, molto più rapidi, e l'Uzumaki stava faticando a schivarli tutti.

Il giovane ninja stava pensando ad un piano, quando notò una cosa: il chakra di Rock Lee si stava intensificando sempre di più, fino a raggiungere dei livelli assolutamente portentosi.

Naruto quindi pensò che il ragazzo volesse sbloccare le Otto porte del chakra.

Dai tentacoli quindi fuoriuscirono delle fiamme gialle che circondarono l'area, mentre sentì che il chakra di Rock Lee si stava concentrando in solo punto.

Allora Naruto capì.

"Quel bastardo mi ha chiuso in un angolo!" Esclamò il giovane. "In qualche modo mi ha condotto sulla traiettoria del colpo".

Il giovane ninja guardò bene i due rospi che in questo periodo lo avevano aiutato tantissimo. Egli non avrebbe permesso che loro si facessero del male.

"Shima, Fukusaku. Grazie". Disse Naruto, e prima che i due rospi potessero o fare qualunque cosa, Naruto aveva già composto dei sigilli e li aveva rimandati a casa.

Il giovane quindi si gettò in pieno tra le fiamme, e Monzaemon rimase a guardare gongolante.

Poco dopo, un'enorme ondata di chakra invase la zona.

Alla fine del cataclisma tutta l'area venne distrutta. Il giovane Uzumaki era riuscito a salvarsi, anche se l'esplosione l'aveva colpito di striscio, ed ora era debole e ansante.

L'Uzumaki si accorse purtroppo che il chakra dell'amico era definitivamente scomparso.

E purtroppo non solo quello: egli non sentiva più l'energia di molti dei suoi compagni tra i quali vi erano Tenten, il suo maestro Kakashi. Essi erano sicuramente morti, perché non riusciva più a sentire la loro presenza.

Mentre la traccia di Monzaemon era ben presente, assieme a quel dannato sorriso malvagiamente diverito.

L'Uzumaki si accasciò per un attimo, vinto dalla rabbia e dal dolore di non essere riuscito a salvare tantissima gente a cui teneva, di non essere riuscito a rifare il miracolo della lotta con Pain, e soprattutto di aver fallito ancora a salvare le persone a lui care.

"Ti senti un fallimento totale, vero?" Chiese Monzaemon. "Credo di sapere cosa tu possa provare in questo momento. Tutta quella gente credeva in te, e tu l'hai delusa e lasciata morire in maniera ignobile. Che messia fallito! Come puoi salvare il mondo se non riesci a salvare nemmeno le persone a te vicine? ".

Naruto guardò negli attentamente il suo nemico con occhi serissimi.

Il nemico ricambiò lo sguardo con altro sornione dei suoi.

"Ma oggi mi sento generoso. Ti concederò la possibilità di salvare almeno una persona, così non potrai dire che è stata una giornata tutta da buttare".

Monzaemon schioccò le dite, e da molto distante venne spedita nella zona di combattimento una Tsunade svenuta.

Naruto si lanciò in fretta per raccogliere il corpo della donna, ridotto in stato pietoso: era molto sanguinante, pieno di graffi ed ematomi vari.

Quindi comparve da davanti quello che doveva essere colui aveva ridotto il Godaime Hokage in questo stato:l'essere che si faceva chiamare Tuono Purpureo.

Kenpachi quindi si lanciò contro i due con due lame di chakra sguainate da davanti, mentre da dietro giunse Minato.

Naruto lottò con tutte le sue forze contro i due nuovi nemici, ma si sentivano le sue ferite e doveva pensare anche a proteggere Tsunade. Dopo aver riuscito a bloccare ed evitare vari attacchi di Kenpachi, alla fine Minato gli saltò dietro e gli infilò un kunai con forza nella schiena.

Naruto ruggì dal dolore, quindi Kenpachi incalzò ancora evocando un grosso Cannone Pacemaker per poi saltare in alto ed attaccare il ragazzo da dietro.

Il colpo fu di uno violenza immane: ci fu un'esplosione e una grossa porzione di terreno venne distrutto.

Naruto ormai aveva esaurito le forze, e anche i chakra. Orami non aveva più energia.

Il giovane quasi svenne, ma venne sorretto e bloccato dal padre.

In quella posizione guardò bene il nemico negli occhi un ultima volta, e gli fece una domanda.

"Chi..sei...veramente?"

Monzaemon si avvicinò e gli disse all'orecchio.

"Lo scoprirai, fidati. Avrai tutto il tempo per scoprirlo. Posso solo dirti che hai sprecato la tua chance di salvare una persona. Peccato".

Quindi l'uomo schioccò le dita, e Kenpachi sparò un fulmine contro il corpo del quarto Hokage, centrandolo proprio nella fronte.

Naruto si divincolò e pianse. Lo Yodaime Hokage voleva girarsi e guardare da un'altra parte, ma qualcosa glielo impediva.

Quindi, costretto da una forza misteriosa, Minato colpì il figlio alla nuca.

L'Uzumaki in una frazione si secondo abbassò la testa, quindi gli si chiusero le palpebre, e infine svenne.

L'eroe di Konoha era infine stato catturato.

 

 

Monzaemon osservò soddisfatto la sua preda più ambita.

L'ultimo dei Jinchuriki era finalmente suo.

"Bene, bene. Konoha è caduta, l'esercito dell'Alleanza è sbandato, e l'Uzumaki è mio. Vediamo quali altre vittime ho catturato".

Con un gesto i tentacoli si ritrassero nella sua veste, e alla punta di essi comparvero numerosi ninja svenuti. Kiba Inuzuka , Shino Aburame , Hinata Hyuga ed altri.

Monzaemon quindi fece un conto dell'andamento di questa impresa bellica.

"Abbiamo poi catturato numerosi ninja di vari clan importanti, in possesso di tecniche segrete molto potenti. Abbiamo poi raccolto vari campioni di sangue di ninja in possesso di abilità innate, più un Byakugan. Sono certo che questi prigioneri ci potranno dare tanto".

Il capo dell'Akatsuki quindi attivò una auricolare e lo sintonizzò con qualcuno.

"Qui Monzaemon a Shrieker, rispondi. Hai catturato i ninja che ti avevo assegnato?"

Si sentì una voce dall'auricolare.

"Qui Shrieker, missione compiuta. I bersagli sono stai catturati e messi al sicuro, solo che mi trovo molto distante da qui. Sono in attesa di ordini".

"Bene Shrieker. Non posso teletrasportarvi tutti, quindi porta quelli che hai raccolto alla prima nave cargo a portata di mano e torna ad Inferos. Qui chiudo".

Monzaemon concluse la conversazione, quindi prese il corpo inerte del ragazzo e se lo caricò in spalla. Minato si sentì morire in quel momento e si avvicinò a Monzaemon con aria supplichevole, quindi si inginocchiò davanti a lui.

"Ti...prego...risparmia...mio...figlio!" Singhiozzò quasi.

Monzaemon sorrise crudelmente.

"Certamente. Per il tuo ragazzo ho progetti molto più grandiosi che morire per l'estrazione del demone. Come hai pensato tu tanti anni fa, è il prescelto".

Minato deglutì e alzò la testa, capendo che Monzaemon non riservava nulla di buono, e sopratutto chiedendosi come lo scienziato potesse essere venuto a conoscenza della profezia.

Monzaemon si voltò verso Kenpachi, e quest'ultimo sembrava smanioso di fare qualcosa.

"Capo, ora che tutti i nostri obbiettivi sono stati raggiunti, posso fare ciò per cui mi hai dato i poteri?" Chiese il Tuono Purpureo, leccandosi le labbra.

"Si". Rispose lo scienziato. "Non abbiamo quasi nulla da fare qui. Non appena tutte le nostre truppe saranno uscite da Konoha, potrai procedere". Quindi usò gli auricolari.

"A tutti i comandanti dell'invasione, ordinare evacuazione del villaggio. Ripeto, evacuare il villaggio".

Minato ebbe un brivido nel sentire tutto ciò. Il gruppo quindi uscì dal villaggio della Foglia, dirigendosi verso la foresta esterna.

I tre si misero in una posizione poco elevata non molto distante dal villaggio.

Quella che era un tempo la grande rocca del mondo degli shinobi, ora giaceva nella più completa rovina. I fuochi avvampavano dappertutto e una folla di soldati uscì dal paese.

Quando Monzaemon capì che non c'era più nessuno dei suoi nel villaggio, fece cenno a Kenpachi.

Quest'ultimo saltò ed accumulò un grande globo di energia nelle mani. Minato pensò istintivamente di fermarlo, ma il suo corpo non riusciva a muoversi.

Kenpachi lanciò quindi un Grande Pacemaker di dimensioni enormi, che si schiantò sul villaggio in brevissimo tempo.

L'enorme sfera di energia esplose, emettendo un sinistro ed intensissimo lampo viola, che costrinse lo Yodaime a chiudere gli occhi.

Quando Minato li riaprì, vide che il villaggio non c'era più. Era stato spazzato via dalla furia del colpo, e persino gran parte del monte Konha era stata distrutta.

Lo Yodaime non poté fare altro che accasciarsi e sbattere i pugni a terra.

"La fine del vecchio mondo degli shinobi". Disse Monzaemon ammirando tale prova di distruzione. "E la nascita di un mondo nuovo. Il mio".

 

 

 

Angolo dell'autore:

Me: (rinchiuso in un bunker e con un arsenale di armi di vario calibro,

incluse due testate nucleari e Chuck Norris) Non cercate di uccidermi! Non è finito nulla.

Esercito di Fan: bene, lo speriamo per te.

Tsunade: questa te la faccio pagare. Non appena Chuck Norris si toglie di mezzo...

Comunque, questo è il penultimo capitolo del preludio. Ringrazio come sempre i miei lettori.

La frase che dice Tsunade è mutuata da quella di Emporio Ivankov in One Piece.

  
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