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Autore: Harira    13/11/2010    3 recensioni
Si avvicina il compleanno di Zaraki e la nostra Rukia ha una grande responsabilità: assicurarsi, su ordine di Byakuya, che Ichigo non diserti i festeggiamenti.
Ma la piccola Shinigami ha anche un altro grande progetto: vuole conquistare il cuore di Ichigo e, per farlo, è veramente disposta a tutto.
Seguito di "Happy Birthay Rukia-chan!"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Adoro svegliarmi a casa Kuchiki, nella Seireitei. Di solito, al momento del risveglio, si viene già deliziati dal profumo di qualche squisita pietanza che è stata preparata per la colazione. La finestra della mia stanza, poi, si affaccia sul magnifico giardino di Ciliegi di mio fratello Byakuya e, in primavera, la luce del mattino entra nella mia stanza filtrata dai fiori rosa, dando alla parete di fronte una tinta di sogno.
Quel mattino, però, non era primavera, ma un frizzante mattino di novembre. Aprendo la finestra, avvertii subito una brezza fredda. La sera prima mi ero addormentata accompagnata dal ticchettio della pioggia sul tetto della casa ed ora, osservando il cielo limpido contrastare con il rosso delle ultime foglie ancora tenacemente aggrappate ai loro alberi, avevo una netta impressione di pace e di serenità.
La mattinata non avrebbe potuto incominciare in modo migliore, o forse sì, ma soltanto se mi fossi svegliata a Karakura, nell'armadio di Ichigo. Sorrisi al pensiero dei rumori della famiglia Kurosaki alla mattina presto, con le due sorelline di Ichigo che lo chiamano a colazione e il signor Kurosaki che parla con il ritratto della moglie.
A casa di Byakuya, invece, il mattino è un momento in cui, per eccellenza, regna il silenzio. La servitù si impegna nelle proprie faccende parlando a bassa voce, per non disturbare mio fratello che, appena sveglio, è piuttosto irascibile. Di solito, Byakuya esce dalla sua stanza con un cipiglio piuttosto battagliero, guardandosi attorno con sguardo omicida, come se fosse disposto ad uccidere chiunque gli rivolga la parola prima che abbia avuto il tempo di sedersi a fare colazione.
Quella mattina, aspettai di sentire il leggero rumore della porta della sua stanza che veniva fatta scorrere e dei suoi passi in corridoio, quindi mi preparai velocemente indossando l'uniforme da Shinigami e ravvivandomi i capelli con il pettine ed uscii nel corridoio seguendo, a debita distanza, Byakuya-nii-sama verso la sala da pranzo.
Sul basso tavolino di legno laccato erano state preparate le nostre colazioni preferite, come al solito, in modo impeccabile.
Byakuya chinò brevemente il capo di fronte al posto vuoto lasciato da mia sorella Hisana, quindi sussurrò qualcosa che non riuscii ad afferrare e si concentrò sulla colazione, brandendo la propria tazza di cioccolata calda con una spruzzata di peperoncino e sorseggiandola con calma.
-Quali programmi hai per oggi, Rukia?- mi domandò poco dopo, con ancora la voce di chi si è appena alzato dal letto.
-Oggi è il mio giorno libero, quindi, per prima cosa, pensavo di fare visita a Ukitake Taicho per informarmi della sua salute- risposi.
-Non si è sentito bene ieri sera?- chiese mio fratello, alzando solo in quel momento gli occhi su di me.
-Ieri è uscito dall'ufficio prima del solito perché si sentiva male-
Byakuya sorseggiò di nuovo la propria cioccolata calda.
-Nulla di grave, spero-
-Non credo, però vorrei rendermene conto di persona-
Byakuya-nii-sama osservò un punto imprecisato fuori dall'ampia finestra chiedendosi, così immaginai, se gli avrebbe fatto piacere che i propri sottoposti si preoccupassero per la sua salute.
Soffocai una risatina immaginandomi Renji presentarsi a Villa Kuchiki con uno di quei curiosi cesti di prodotti medicinali a base di erbe che si trovano nel Mondo Materiale.
Il resto della colazione proseguì, come da manuale, con dialoghi di quel genere. Alla fine, Byakuya mi propose di accompagnarmi a far visita al Capitano Ukitake prima di andare in ufficio ed io, ovviamente, accettai di buon grado. Mi capita così raramente di fare qualcosa assieme a Byakuya-nii-sama che, appena ne ho l'occasione, non me la faccio certo scappare.
-Ah, Rukia- mi richiamò Byakuya mente mi stavo già alzando da tavola -Tra poco avremo un'enorme seccatura-
-Di che si tratta?- domandai, piuttosto sorpresa. Era raro che Byakuya si sbilanciasse così riguardo a qualcosa.
-Tra qualche giorno è il compleanno di quel folle di Zaraki. Ovviamente dovrò essere presente ai festeggiamenti e suppongo che anche tu sarai invitata. Potresti assicurarti che lo Shinigami Daiko si presenti?-
-Certo, Nii-sama-
-Ottimo- commentò Byakuya -Se ci sarà Kurosaki, forse Zaraki mi lascerà in pace una buona volta-
Sorrisi tra me per le preoccupazioni di mio fratello e andai a prepararmi per fare visita al Capitano Ukitake.

La mattina scorse via tranquillamente, il Capitano Ukitake stava meglio di quanto mi fossi aspettata, per fortuna. Pranzai a villa Kuchiki, come sempre, e poi mi feci aprire il Cancello per andare nel Mondo Materiale a trascorrere il pomeriggio con Ichigo, visto che avevo la scusa di doverlo invitare al compleanno di Zaraki.

Trovai Ichigo in cucina intento a strafogarsi di torta al cioccolato. Si era sporcato la faccia fin quasi alle orecchie e dovetti trattenermi dal leccargli via il cioccolato dalla guancia. In compenso, gli gettai addosso un asciugamano.
-Pulisciti, dai!-
Ichigo tagliò una fetta di torta un po' meno generosa di quella che stava addentando e la mise su un piattino.
-Tieni, Rukia- mi disse, porgendomi il piatto.
Lo osservai piuttosto colpita. Ichigo non era il re indiscusso della gentilezza. Certo, non si tirava mai indietro se un amico aveva bisogno del suo aiuto, ma era davvero una frana con quei piccoli gesti di gentilezza quotidiana come, appunto, offrire cibo alle persone mentre lui si stava cacciando una torta intera in bocca.
Sorrisi.
-Grazie, Ichigo-
La torta era squisita. Talmente dolce che avrebbe potuto farmi svenire, ma con un pizzico di amarognolo proprio alla fine, quel qualcosa di speciale che la rendeva unica.
-Chi ha fatto questa torta?- domandai tagliandomene un'altra fetta.
Ichigo biascicò qualcosa a bocca piena.
-Shinigami Daiko, non si mangia con la bocca piena!- lo rimproverai ridendo.
Improvvisamente, mi ricordai il motivo ufficiale della mia visita.
-Ohi, Ichigo, venerdì sarà il compleanno del Capitano Kenpachi...-
Ichigo finse di strozzarsi con la torta.
-No, ti prego, dimmi che non sono invitato!-
-Byakuya-nii-sama mi ha mandata qui apposta- replicai.
Lui sospirò.
-Povero me! Quello mi ammazzerà, lo sai perfettamente che mi ammazzerà! Ecco perché tuo fratello mi ha invitato, Byakuya vuole vedermi morto stecchito!-
-Non credo che Byakuya-nii-sama voglia che tu muoia. E poi, come Shinigami Daiko, hai il dovere di presentarti se vieni convocato-
-Ah, quindi “invito” da voi significa “ordine”?-
Sorrisi.
-Forse.... a volte-
-A parte gli scherzi, Rukia, ti ricordi cosa ha cercato di farmi al tuo ultimo compleanno? Ne sono uscito vivo per miracolo!-
-Lo sai come sono quelli dell'Undicesima, Ichigo. Dai, presentati, non vorrai abbandonarmi... ehm... non vorrai lasciarmi sola con Renji che beve sake assieme a Madarame fino a perdere i sensi?-
Ichigo mi fece una linguaccia.
-In effetti quello scemo di Renji ci dà parecchio dentro ultimamente eh?-
-Dai, se dici così sembra che sia un ubriacone! E' solo che Ikkaku-san lo istiga un po'. Probabilmente berrei anch'io alle feste, se non fossi astemia-
Ichigo assunse un'aria pensierosa.
Che stesse anche lui ricordando il mio ultimo compleanno? Era stata una serata così bella ed avevo potuto stare con lui tutto il tempo. A dispetto della mia malinconia nel ricordami di Kaien-dono, alla fine mi ero proprio sentita bene, grazie a quel baka di uno Shinigami Daiko.
-Va bene, verrò- mi concesse alla fine Ichigo -Ma ad una condizione-
-E sarebbe?-
-Che ci sia una torta come questa- mi rispose, indicando il piatto vuoto.
Detto questo, si voltò verso il frigorifero e si mise a rovistare negli scaffali.
-Che stai cercando?- domandai, incuriosita.
-Ci servono 200 grammi di cioccolato fondente...- commentò Ichigo spostando un barattolo di yogurt.
-Mi... mi stai dicendo che vuoi fare la torta adesso?-
-Mi stai dicendo che non sai cucinare una banalissima torta al cioccolato, Rukia?-
Tentai di non arrossire.
-Ce-certo che la so cucinare! Però adesso non... non ho tempo, Ichigo. Devo tornare nella Soul Society immediatamente!-
Ichigo emerse dal frigorifero e mi fissò piuttosto stupito.
-Come sarebbe a dire “immediatamente”? Ma sei arrivata solo da dieci minuti!-
-Sono anche troppi per un semplice invito! Vedi di non mancare al compleanno, Ichigo, ci vediamo venerdì!-
Detto questo, gli scoccai un rapido bacio sulla guancia e uscii di casa sua correndo più veloce che potevo in un gigai.
Non avrei mai permesso che si rendesse conto che non avevo mai fatto una torta in vita mia!

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Oh, eccoci qua!
Allora, spero che questo primo capitoletto molto casalingo e molto shojo non dispiaccia troppo, se vi aspettate dei combattimenti in questa storia temo che resterete delusi (anche se, per il compleanno di Zaraki, non posso promettere che riuscirò ad impedire che si faccia a botte xD).
Sono particolarmente contenta di aver deciso di scrivere in prima persona, cosa che di solito evito come la peste. Mi piace questa Rukia che si impanica perché non vuole far vedere ad Ichigo che non sa cucinare, dopotutto lui la sfotte sempre per i suoi disegni osceni (e ricordiamo i biscottini di Byakuya, qualcosa di inguardabile xD).
Beh, spero che vi sia piaciuto, scriverò presto (speriamo) il prossimo capitolo =)
  
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