The
Song of Innocence
Terzo capitolo.
“Li
detesto. Non riesco a sopportarli. Odio i marmocchi.”
Lei
lo sapeva bene.
“Oh
Dende” balbettò
Bulma sconcertata. Il piccolo neonato dormicchiava nel cesto, senza
rendersi conto di ciò che stava accadendo. La donna, quasi
spaventata, si allontanò dalla cesta.
“Oddio, è un bambino!”
esclamò Gohan ancora più sorpreso, guardando la
culla atterrito.
Nello stesso tempo gli altri ospiti si stavano spostando verso il
cortile esterno per curiosare.
“Cosa c'è Bulma?” la
voce rilassata di Goku si fece più vicina.
“N-non lo so... c'è un
bambino qui!” Bulma si voltò e guardò
l' amico con occhi
smarriti. In quel momento l' infante aprì gli occhi e, forse
spaventato da tanta gente, si espresse in un acuto pianto.
“Cos'è questo rumore,
Donna?” Arrivò anche un Vegeta piuttosto
infastidito. Aveva sempre
odiato i vagiti dei mocciosi, soprattutto quelli striduli e lagnosi.
Avanzò fino a trovarsi davanti la donna impaurita e la cesta
a
terra. Si abbassò, osservandone il contenuto più
da vicino. “E
questo cosa diavolo sarebbe?” chiese acidamente alla donna,
guardandola irritato.
“Non ne ho idea Vegeta...
qualcuno deve averla lasciato lì!” Bulma non
riusciva a
distogliere lo sguardo da quel bambino e sul gruppò
calò per
qualche momento il silenzio. Il neonato aveva folti capelli neri,
nasino piccolo, appena pronunciato e occhietti di un azzurro
profondo. Non doveva avere più di un mese probabilmente.
Aveva
smesso di piangere, continuava ad osservarli tutti con gli occhioni
spalancati, curiosa di tutta la gente attorno a lei.
Bulma lo guardò e notò un
ricami sul polso della piccola tuta grigia. 'Misaki'.
“Oh, è una bambina!”
“Non mi interessa se è
una bambina o cosa. Io in casa non la voglio questa
mocciosa!”
disse freddo Vegeta, voltandosi ed incamminandosi verso il salone.
“Aspettate!” Goten
interruppe il nuovo velo di silenzio. Si era avvicinato alla cesta
curioso e vi aveva trovato un foglietto. “C'è un
biglietto qui!”.
A quelle parole il principe
dei Sayan si fermò, voltandosi abbastanza incuriosito. Bulma
prese
il foglio dalle mani del piccolo Son, ma quello che lesse la
colpì
profondamente.
“Allora mamma? Cosa c'è
scritto?” Trunks guardò la madre incuriosito.
Bulma era abbastanza
pallida ed alzò gli occhi dal biglietto, dirigendoli verso
Vegeta.
“C'è scritto.. auguri..!”
Tutti i presenti tirarono un
sospiro denso di tensione e il principe guardò la moglie
smarrito,
per qualche istante. “Cosa diavolo vuole dire?” Si
avvicinò a
passi svelti e strappò il foglio dalle mani della turchina.
“Cosa
significa, Auguri??” Senza aspettare il sayan
strappò la bambina
dalle braccia di Bulma, e la tenne per la piccola caviglia destra. La
piccola ovviamente, ritrovandosi capovolta esplose in un fragoroso
pianto.
“Potrebbe essere un'
arma.” Vegeta la guardò arcigna, mentre con la
mano sinistra
preparava un' onda. “C-cosa? Vegeta, ma sei impazzito? E' una
bambina?” replicò Crilin, impaurito.
“Sta zittò, tappetto.”
decretò egli, caricando ancora di più l' onda. In
quel momento Son
Goku gli posò una mano sulla spalla. Non smetteva di
sorridere.
“Dai Vegeta, rilassati! E'
solamente una bambina dopotutto.” si guardarono per un lungo
istante.
“Karoth, possibile che tu
sia così ingenuo? Abbiamo passato di tutto negli ultimi
anni, sempre
per colpa di qualcosa che prima sembrava insignificante! Non mi va di
passare di nuovo guai per colpa di qualcosa che si potrebbe sradicare
fin dall' inizio!” replicò acidamente in principe.
La piccola
piangeva e strillava, spaventata. “Avanti, Vegeta.. come
può una
bambina essere un problema? Non credo possa fare male a
nessuno!”
intervenì Gohan, osservando la piccola che piangeva.
“E allora quel biglietto?
Non credi sia un po' strano?”
“Beh...” questa volta a
parlare fu Yamcha, portandosi una mano dietro la testa, esibendo la
solita smorfia da ragazzo, quando giovane proprio non era.
“Le feste qui fanno il
giro della città, o anche di più!! E' probabilme
che la madre
sapeva della festa.. e.. vi avrà lasciato la piccola!
Potrebbe aver
pensate che alla Capsule Corporation i soldi per crescere una bambina
ci sono!” Finito il piccolo discorsetto rimase in silenzio.
Vegeta
non replicò, ma continuò a guardare irritato la
bambina piangente.
“Io non sento nulla di
pericoloso in lei, Vegeta!” aggiunse Goku, con un sorriso
tranquillo. Il principe gli lanciò un occhiataccia.
“Tu non
sentivi nemmeno in me qualcosa di pericoloso!”
“E avevo ragione no?”
“Vegeta, dammi la
bambina!” intervenne Bulma, osservando la piccola
singhiozzare,
rossa in viso. Il sayan glie la porse sempre tenendola per la
caviglia e la lasciò cadere senza grazia tra le braccia
della donna.
Bulma prese a cullare la piccola, guardandola dolcemente. Era proprio
una bella bambina. Tra le braccia della donna, la piccola si
placò
subito, facendo uno sbadiglio, sintomo di stanchezza.
“E' così bella! Chissà
chi è la madre...” osservò la giovane
Videl, rapita da quegli
occhioni azzurri e curiosi. “E ora, Bulma?”
intervenne Chichi,
osservando la piccola.
“Beh.. la ospiteremo.. fin
quando qualcuno non la verrà a reclamare!” disse
la donna,
cullandola. Trunks dal canto suo osservava la scena rapito. Aveva
sempre sognato un fratellino o una sorellina come l' aveva Goten.. e
ora la madre stava cullando una bambina così piccola. Era
felice, si
sentiva realizzato. Adesso aveva anche lui una sorellina con cui
giocare. “Mamma perchè non la teniamo con
noi??”
La donna alla domanda del
figlio rimase in silenzio. Adottare quel 'dono del cielo' sarebbe
stato magnifico.. ma Vegeta non avrebbe mai voluto.
“Non lo so piccolo, per
adesso la teniamo fin quando qualcuno non la
reclamerà.” Disse
convinta, anche se, nel profondo, sapeva bene che gli orfani non
vengono quasi mai reclamati dai propri genitori.
“E'
proprio bella però!”
Trunks era poggiato alle
sbarre della sua vecchia culla, occupata ora dalla bambina. Bulma gli
era accanto e annuiva. Aveva qualcosa di familiare quella piccola dai
capelli nerissimi e gli occhi azzurri. “Ed ha anche un bel
nome..”
“Già, Misaki.. mamma dai,
non puoi adottarla? Voglio una sorellina!”
Bulma lo guardò. Sapeva
bene quanto il figlio desiderasse un fratellino con cui giocare, o
una sorellina. Allo stesso tempo sapeva quanto Vegeta detestasse i
marmocchi.
La donna sospirò. Vegeta
sicuramente era nella Gravity Room. “Va bene.. ci
parlerò. Tieni
d'occhio la bambina!”
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Rieccomi
con il terzo capitolo! Diciamo che stiamo entrando nel vivo della
storia!!
Spero vi piaccia, ci metto tutto l' impegno per scrivere al
meglio!!
RINGRAZIAMENTI!
BeNnY: io vedo Videl come una ragazza forte.. non so, come la figlia! Almeno meno timida dell' impacciato Gohan! Ahah! Sono contenta che la storia ti piaccia, commenti sempre, sei troppo dolce *-* Dimmi se questo nuovo capitolo ti piace!! ^^
Ragazzi, commentate! Anche una piccola critica.. per me è importante ^^'