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Autore: Mavala    14/11/2010    2 recensioni
L'uomo perfetto esiste?è questa la domanda che si pone Isabella Swan,ragazza del tutto normale intenzionata a scovare l'uomo giusto per lei.Ma risucirà a trovarlo?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 2

Vieni nel mio mondo 

 

- L’ American la ringrazia e le augura buona serata.
Finalmente anche l’ultima chiamata era stata conclusa con buon risultati in quanto nell’aver fissato un appuntamento per i primi del mese successivo .
Stiracchiai le mie povere braccia ormai intorpidite dalla posa rigida .
Dopo aver esaurito i miei minuti di pausa a disposizione avevo atteso con impazienza il coming - out  che potesse dichiarare fine alla mia giornata lavorativa .Non dovetti aspettare molto infatti Esme lanciò un rapido sguardo all’orologio dove vi erano segante le 18:00, decretando la fine  .
Accaparrando tutto quello in mio possesso salutai con un sorriso le altre ragazze, il quale il loro turno si prolungava fino alle 21:00 ,per poi schioccare un sonoro bacio a colei che era stata la mia ancora di salvezza quel giorno.
Appena messo piede fuori dalla struttura, l’aria gelida di novembre mi colpì in pieno viso come una  cannonata senza darmi il tempo di abituarmi a quel cambio di temperatura.
Per essere tardi pomeriggio faceva un freddo polare. Piegai le braccia al busto aumentando la presa sulla borsa per poi avviarmi all’entrata del sottopassaggio della metropolitana ,distante 3 isolati da dove mi trovavo io .
La prospettiva di aspettare almeno una quindicina di minuti quell’ammasso di ferraglia che mi avrebbe condotto a casa mi procurava una secca scocciatura .
Aspettare non era il mio forte .
Lanciai un sonoro sbuffo e nel farlo rilasciai una nuvoletta di fumo provocata dal freddo finendo per disperdersi nell’aria.
 
 

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Ero arrabbiata ? No.
Furiosa? No .
Incazzata nera? Si!!!
Non solo mi era toccato aspettare più del previsto il mio unico mezzo di trasporto disponibile ma mi era anche toccato farmi una lunga corsa per evitarmi di bagnarmi visto che si era scatenato il diluvio,cosa che non mi riuscì molto bene a giudicare dalla quantità di acqua che mi ritrovavo appiccicata addosso .
Ormai ero zuppa fradicia da testa a piedi, potevano perfino stringermi riuscendo ad ottenere lo stesso risultato di uno straccio, avrei spruzzato acqua da tutte le parti .
Ma ciliegina sulla torta avevo ricevuto un'altra chiamata da mia madre .
Seduta ad aspettare l’arrivo della metro avevo iniziato con i miei soliti viaggi mentali finché un rumore fastidioso di una suoneria mi aveva riportato nel mondo reale. Il telefono in questione che non smetteva di squillare, non era di colui che seduto accanto a me fissava il cartellone di qualche pubblicità ma appurai che era il mio nel momento esatto in cui riconobbi la suoneria .
Non tutti andavano in giro con una suoneria di cartoni per bambini .
Sorpresa fu leggere il nome del mittente :Renèe .
Com’era possibile ricevere ben due chiamate nell’arco della stessa giornata da mia madre?
Non attesi molto a scoprire il vero motivo di quella telefonata inaspettata .
Per mia madre era fondamentale e di estrema urgenza avvisarmi dei dettagli della festa di fidanzamento di Rosalie per cui non si fece scrupoli a tenermi occupata per tutta la durata del tragitto che impiegai per arrivare a casa .
Ma prima di mettere la parola fine a quella inutile ,per me , ed utile ,per lei , conversazione ecco che arrivava la notizia eclatante che aveva avuto su di me lo stesso effetto di una tempesta ,la stessa che si stava scatenando fuori .
La cara Rosalie aveva ritenuto opportuno cambiare la data del ricevimento prefissato nell’ultimo fine settimana di questo mese ,per spostarlo alla fine di questa settimana.
Non potevo crederci che tra meno di 5 giorni avrei presenziato ad un banchetto pre–nozze.
Oltre ad avere una prospettiva amara di quello che mi aspettava avrei assistito ,oltretutto , alla condanna di quell’uomo che aveva avuto il coraggio di chiedere in moglie una donna come la mia adorata “sorellastra ” .
Non potevo di certo definirlo uno stolto ma potevo certamente affermare che stava per firmare un contratto con una vera arpia .
Il matrimonio è come una trappola di topi :quelli che son dentro vorrebbero uscirne ,gli altri ci girano intorno per poter entrarvi *.
Rievocai dai miei ricordi le parole di quel professore che aveva affrontato nella sua vita diversi divorzi come dargli torto se l’ultima sua moglie era scappata con un suo collega?
Personalmente ritenevo opportuno valutare a fondo l’affrontare quel passo del genere ,avrei  pensato e ripensato 100 volte invece che rischiare ,certamente non avrei preso mai in considerazione di sposarmi con il primo che mi sarebbe capitato al contrario di Rosalie che nemmeno dopo sette mesi aveva accettato la proposta  di Jacob.
Il matrimonio è una questione importante ,una grande avventura da vivere con la persona amata ,un legame che unisce per sempre due persone .
Con il passare del tempo,purtroppo,il per sempre era incluso prima che iniziasse l’era del divorzio.
Forse il mio era un parere di parte ,la mia avversione nei confronti di questo vincolo era nata dal disastroso esempio dei miei genitori per cui non avevo una bella opinione di tutto ciò .
Avevano divorziato quando ero ancora in fasce,la loro unione era stata festeggiata in modo frettoloso dall’arrivo della sottoscritta …ma non aveva funzionato . era questa la frase con cui mia madre aveva lasciato mio padre da solo in una casa che sapeva di famiglia .
All’inizio non riuscivo a capire come mamma e papà ,essendo una Famiglia, vivessero in case separate e lontani l’uno dall’ altro .Avevo sofferto per anni trascinandomi la convinzione di essere stata io la colpa di tutto ma crescendo avevo compreso che senza Amore non si potevano mettere radici.
Mi scrollai quei pensieri dalla testa ,ne avevo abbastanza di questa storia .
Arrivai sotto casa ,infreddolita ed incazzata, suonai al campanello il quale senza chiedere conferme di chi fosse dall’altra parte ,si aprì.
Al “clic” del suono del portone mi catapultai all’interno ricevendo immediatamente un lieve calore.
Non potei che sospirare di sollievo, finalmente ero a casa.
A passo spedito e cercando di sgocciolare il meno possibile oltrepassai l’uscio di casa.
Il tepore era ancora più avvolgente di come lo avevo percepito in precedenza ,adesso dovevo solo sbarazzarmi degli indumenti che indossavo e rilassarmi con un bagno .
- Alice?
Chiamai ad alta voce liberandomi nel frattempo della giacca e delle scarpe lasciate a caso sul pavimento .
- Alice non c’è .
Mi rispose una voce che di sicuro non apparteneva ne alla mia coinquilina, ne ad una donna .
Sfregandomi le mani e in punta di piede mi diressi in cucina dove ad attendermi con un grembiule stampati sopra dei fiorellini vi era la persona più cara che da un paio d’anni faceva parte della mia vita, Edward.
Due occhi verdi mi scrutavano dall’alto al basso con un sorrisetto impertinente sulle labbra .
- Hai deciso di farti una doccia vestita ,non sapevo che andasse di moda.
Mi beffeggiò accentuando il sorriso sulle labbra scoppiando infine in una risata .
Mi avvicinai a passo di carica e sferrandogli un piccolo pugno sul braccio decise che era meglio darsi una calmata.
- Smettila ,non è per niente divertente .Volevo vedere te in un improvviso acquazzone senza ombrello ,senza qualcosa con cui ripararti .E per di più sono incazzata nera .
Sbottai improvvisamente .
Nell’udire le mie parole smise di ridere per poi assumere un’ espressione accigliata .Era buffo quando assumeva quell’espressione , in verità lui era buffo sempre .
Nel mondo in cui arcuava le sopracciglia e quell’aria pensierosa gli conferivano un’aria da pagliaccio .
- Cosa è successo ? Chi ha osato fare arrabbiare la mia piccola gattina? La pagherà cara per questo affronto .
Tuonò in maniera scherzosa alzando il mestolo che braccava in mano per sollevarlo in aria .
Il suo sguardo puntato nel mio in attesa di una risposta.
- Rosalie.
- Rosalie ?
Ripeté con tono sorpreso, a differenza mia lui e quell’arpia andavano d’accordo ,non pappa e ciccia ma un rapporto civile come ci si dovrebbe comportare con persone normali, solo che Rosalie di normale aveva poco .
- Cosa ha fatto questa volta ?Vuole rubarti il lavoro ? Vuole frequentare gli stessi tuoi corsi ?
Scossi la testa.
Lui conosceva ogni dettaglio della mia vita e conosceva soprattutto l’indole di Rosalie nel rubarmi le mie idee ,i miei progetti o i miei amici. Era stato un inferno crescere con lei .
- Allora cosa?
Domandò sempre più confuso .Non era l’unico ad essere in quel limbo fatto di dubbi e confusione. Perché odiavo Rosalie a tal punto di non essere felice per lei ?Perché quella bambina dalle treccine d’oro era entrata nella mia vita?Perché era sempre stata cattiva nei miei confronti con calunnie e scherzi di pessimo gusto facendomi sgridare e deridere da tutti ..ecco perché odiavo la mia sorellastra.
- Bella ,ci sei?
Ritornai coi piedi per terra appena udì la sua voce che ebbe l’effetto di interrompere il vorticare dei ricordi .Affogai in quell’intenso verde menta mentre un odore sgradevole di bruciato giungeva alle mie narici .Contemporaneamente i nostri sguardi furono attirati dalla padella che ardeva sulla fiamma del paino cottura .
 - Oh merda!
Fu il primo a catapultarsi verso i fornelli ,per arginare i danni, ma fu tutto inutile ormai non era rimasto niente della cena se non un mucchio indefinito di carne carbonizzato .
- Vieni ad aiutarmi invece di star lì ferma a guardarmi .
Appena cercai di avvicinarmi lui scosse la testa -Lascia stare faresti altri danni , corri a farti un bagno che ne hai proprio bisogno.
- Hey ,guarda che ti ho sentito .
Ma lui non badò alla mia affermazione per cui continuò a ripulire indisturbato, assorto nei suoi pensieri ebbe un sussulto quando le mie labbra si posarono sulla sua guancia per un bacio e con un sorriso sui nostri volti abbandonai la cucina per recarmi in bagno .
 
 

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- Allora ?Allora?
- Allora cosa Alice ?
Il bagno appena concluso aveva avuto un effetto calmante più che rigenerante sul mio corpo .Aveva agito come un lassativo purificante sulla mia pelle mentre l’odore di fiore di loto che si espandeva per tutta la stanza, aveva avuto un altrettanto effetto rilassante nella mia testa ,allontanando i brutti pensieri .
Ma non appena avevo varcato la porta della mia camera mi ero ritrovata un fastidioso folletto che ronzava tra i miei trucchi indisturbata .
Il sospetto che stesse cercando di fregarmi qualcosa a mia insaputa aumentò non appena mi vide .I suoi occhi spalancati dallo stupore di vedermi a pochi passi da lei aveva confermato la mia tesi .
Con uno sguardo da cucciola indifesa e tante moine sulla quantità smisurata dei prodotti di cui io possedevo ,avevo ceduto donandole uno dei rossetti più costosi che avessi ,ma per Alice questo ed altro.
- Allora verrai con me a scegliere il vestito per la festa e mi lascerai scegliere il vestito anche per te ?
Alice mi guardava da sotto quelle ciglia folte con uno sguardo implorante come quello che aveva sfoggiato solo pochi minuti prima .
- Certo che verrò con te ma solo perché ognuna sceglierà il proprio abito .
Gli rivolsi un occhiata ammonitrice mentre sbrigavo ad indossare il pigiama per poi infilarmi sotto le soffici coperte ,calde ed accoglienti .
- Ma così non c’è divertimento ,dai Bella solo per questa volta !
Non ci sarei cascata questa volta ,non mi sarei fatta abbindolare da quattro chiacchiere e un po’ di sensi di colpa .No,era inammissibile che lei avesse avuto carta bianca sulla scelta dell’abito che avrei indossato al ricevimento .
- Si come no ,solo per questa volta e le altre volte che hai voluto scegliere ?Dove le mettiamo ?Al limite potrai scegliere i fermagli che ho intenzione di utilizzare per i capelli .
- Sei cattiva .
Non c’era modo di trattare con lei ,si finiva sempre con il litigare .
- Alice lascia in pace Bella .Sa scegliere da sola quello che vuole .
In mio soccorso arrivò Edward che con un recipiente stracolmo di patatine fritte fece irruzione nella mia camera .
- Ma …
- Niente ma Alice sennò niente patatine per te !
Affermò in tono minaccioso rivolto alla sorella .Vista che la nostra cena era stata distrutta avevamo optato di adeguarci con quello che avevamo a disposizione in casa .Per cui con buona volontà Edward aveva fritto la busta di patatine che conservavamo nel freezer mentre Alice faceva tutt’ altro che aiutare il fratello .
Mi spostai di lato per poter fornirgli spazio, almeno avrebbe potuto accoccolarsi anche lui sul letto insieme a noi.
- Dammi ,dammi …. Cantilenò Alice assumendo un espressione arrabbiata .Una cosa che avevano in comune questi due fratelli erano le loro espressioni ,impagabili e buffissime nei momenti meno opportuni .
- E adesso fate silenzio che sta’ per iniziare !Tuonò in maniera seria e minacciosa sistemandosi meglio sul mio letto e fregandomi il mio cuscino , ignorando bellamente le mie occhiate assassine.
- Cosa sta’ per cominciare ? Bisbigliò Edward al mio orecchio mentre sporgeva il recipiente nella mia direzione .Presi una manciata di quelle patatine che sicuramente sarebbero andate a depositarsi sui miei fianchi per guardarlo sbigottito . Ogni lunedì si ripeteva sempre la stessa storia ,dimenticava che andava in onda il telefilm preferito di Alice .
- Come ?Siamo rimasti che si è formata un ‘alleanza tra tre donne per distruggerne una , si deve scoprire il perché di tanto odio verso lei e si è riconfermata una coppia.
La sua espressione fu impagabile .Aveva capito ,stava iniziando la tortura per lui .Guardare un telefilm per ragazze non era la sua  prerogativa nella vita .
Soffocai una risata per non farmi scoprire da Alice ormai rapita dallo schermo della tv.
Riportai lo sguardo su di lui e con un verso strozzato e mani alla gola imitò le gesta di qualcuno che stava per essere strozzato .
- Smettetela . Trillò quella piccola scheggia ,era tanto minuta ma molto fastidiosa.
Così dopo aver ingurgitato abbastanza patatine da riempirmi la pancia decisi di sistemarmi come meglio potevo e guardare anche io quello che aveva catturato l’attenzione di Alice .
Forse per la stanchezza o complice quelle soffici carezze sui capelli da parte di Edward ,Morfeo decise che era arrivata l’ora di raggiungermi e con un “buona notte” sussurrato sprofondai nei miei sogni .
 
 
Un grazie a chi segue la mia storia e un grazie a _Miss_  per aver recensito .
 
*(Giovanni Verga)
Il telefilm è Gossip Girl
 
 

  
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