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Autore: reberebecca    15/11/2010    17 recensioni
Una ragazza, tutta coperta, spunta sulla strada, la sciarpa le risparmia solo gli occhi.
Sono nocciola. Sembra triste.
Subito dopo di lei spunta un fagotto. Tutto coperto. Se non fosse che sento battere il suo cuore giurerei che è un gomitolo che rotola sulla strada.
“Tesoro sbrigati! Si fa rosso sennò.”
“Mamma”
Dalla voce, è una bimba di sicuro, riprende a camminare più veloce. Ma inciampa e cade sull’asfalto coperto di ghiaccio.
“Tesoro, riuscirai mai a camminare retta per più di cinque minuti?!”
E’ buffa la bimba. Apro il finestrino.
“Mamma la bua”
E lo sento.
Il suo odore … mi travolge.
Un’ondata di adrenalina mi smuove ogni centimetro del corpo, invadendomi completamente. Gli occhi mi si scuriscono. Tremo. Subito dopo il dolore nel petto sembra squartarmi. Sono senza fiato, mi sembra di aver perfino bisogno di respirare.
Lo trovata! E’ lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Buongiorno a tutte.
Sono commossa del vostro interessamento per questa storia.
E’ una storia senza pretese, come ho già spiegato  è una promessa che devo mantenere.
Per ora nessuna mi ha fatto una domanda che non abbia risposta in questo capitolo.
Ringrazio con tutto’l cuore:
Queen Alexia, chihuahua, Dark night, theangelsee69,
 franz1000 ,  scricciolo89 ,  _sari_26_  e  vittoriaKf
Che hanno recensito la mia storia. Grazie angeli miei.
Un grazie speciale anche a ila74cullen  Senza di te sarei persa.
 
 
 
Capitolo 3
 
Bella
 
Camino spedita lungo la strada, sbatto nervosamente i piedi in tutte le pozze, tanto  bagnarmi è il male minore, oggi.
Ma perché sono venuta in questo posto? Chi me lo ha fatto fare? Aveva ragione mia madre.
“Bella, tu odi Forks, lì non c’è altro che pioggia. Rimani qui con noi, ci divertiremo” ed io?
 “No, vedrai starò benissimo, tu ora hai Phil.”
Benissimo un corno.
Che ne sapevo che qui c’è il padre dei tutti maniaci!
Sbuffo fortemente nella speranza di sbollire ma non funziona.
Com’è possibile? E perché io?
E vero quel che è vero , la mia vita fino a oggi era piatta, noiosa e senza grandi prospettive ma a me piaceva così. Vivere nell’anonimato e annoiarmi il sabato sera.
 La mia vita era… No, sarà ancora così. Sì. Quell’arrogante presuntuoso. Come si permette.
 Della mia vita faccio quello che voglio.
Il livello della rabbia sale ancora con l’ennesima pozza che prendo in pieno , sono zuppa, persino le mutande mi si sono incollate  addosso. Maledetto pick- up, ti dovevi spegnere proprio oggi?
 Almeno aspetta di morire a casa! Finisci il tuo dovere, portami a casa e poi crepa. No, dovevi essere la ciliegina sulla torta di questa giornata infernale.
Al  diavolo la pioggia, la città  incluso quel buco che chiamano scuola, la mia macchina e per finire al diavolo Edward - sono figo- Cullen.
Il rumore di una macchina che si avvicina, mi distrae dai miei pensieri.
“Bella, dai sali in macchina, ti prenderai un malanno” Mi dice mentre mi affianca con la macchina lungo la strada.
Parli del diavolo … “Sparisci Cullen.”
“Non sei per niente simpatica, sono solo preoccupato per la tua salute”  replica sorridendomi.
 Un brivido mi attraversa tutta la schiena. Dio, una donna potrebbe uccidere per un uomo così.
No. Bella, riavvia il cervello, ricordi gl’insegnamenti di tua madre: “niente ragazzi prepotenti, causano guai e stai lontano dalle religioni strane”. Sì.
“Grazie” sfodero un finto sorriso che sa tanto di smorfia “ Ma hai già fatto abbastanza per me, oggi.”
In un attimo è dietro di me, le sue braccia mi circondano e mi attira a sé.
E’ stato velocissimo.
Sono completamente appiattita al suo corpo.
 E’ duro, freddo, è una statua vivente ma con un profumo squisito.
-
“Che cosa ti sconvolge tanto? Il fatto che sono un vampiro? O che sei mia?” Ecco. Secondo lui?
“Io non sono di nessuno!” Cerco di imprimere più rabbia possibile, ma parlare con la bocca a contato con il suo petto, fa si che la mia voce suoni più simile a quella di un pulcino bagnato che pigola.
“Capisco, è perché sono un vampiro! Ma non ti farò del male. Te lo prometto. Anche perché mi è impossibile. Non potrei neanche volendo” il suo respiro mi soffia nei cappelli. Li sta annusando fortemente, di continuo. Non capisco di cosa stia parlando.
“Ma sei un maniaco, o cosa? Io non sono tua! Puoi essere anche Belzebù o un Monaco Buddista per me non fa differenza!” spero con questo di aver chiarito una volta per tutte la mia posizione “E smettila di annusarmi!”
“Non respingermi, Bella, non lo fare. Ti prego” la sua voce è dolce, supplichevole.
“Perché io? Io non sono nessuno, sono una ragazza normale.”
“No, non lo sei. Sei bellissima, intelligente, dolce sei fantastica e sei mia” Detta così sembra convincente. Ma io sono ostinata.
“Ancora! Ti ho detto che non sono tua.” Cerco di distanziarmi da lui ma è impossibile.
 Spingo forte con i palmi, cercando di non pensare che le mie mani sono appoggiate su un ammasso di muscoli sinuosi capaci di eccitare anche una scolaretta tredicenne, ma è inutile, sembro solo più goffa.
“Non rendere tutto più difficile. Se solo tu lo vorresti potrei farti sentire così bene...”
La sua bocca si sposta sul mio collo mentre parla, con il respiro traccia linee continue sulla pelle scoperta. Raggiunge  l’orecchio e poi ci infila la punta del naso, ora il suo respiro mi tocca lo stomaco e volendo essere sincera anche qualcosa di più giù.
“Potrei farti felice…” con le labbra prende il lobo del mio orecchio e lo ricopre di piccoli baci.
“Chiedimi qualsiasi cosa, qualsiasi, voglio solo renderti felice”
Ora basta.
“Edward, voglio che mi lasci. Questa è violenza!”
Si scosta, nei suoi occhi un’infinita tristezza, ed io, oltre ad una sensazione di mancanza per questa lontananza, mi sento anche in colpa.
“Mi dispiace Edward, ma non puoi avvicinarti così ad una ragazza e dirle “Ciao sono il tuo vampiro, ora appartieni a me!” non siamo nella preistoria, mancava solo la botta in testa.”
“Non è andata così, lo sai, solo che la tua vicinanza mi ha inebriato la mente e ho accelerato la conversazione…” Allunga la mano e mi accarezza la guancia con la punta delle dita. C’è qualcosa di estremamente dolce  in questo gesto e nel suo sguardo.
Ai suoi occhi  mi sento davvero speciale.
“Ti ammalerai. Entriamo in macchina. Ti accompagno, prometto che sarò un gentiluomo” sorride e assume una posa di giuramento, una mano sul petto e con l’altra fa il segno dei boyscout, ma i suoi occhi sono birichini.
Alzo scettica un sopraciglio, per niente convinta della sue parole. “Sei stato nei boyscout?”
“No, ma pensavo di avere un approccio più contemporaneo con te. Il novecento mi sembra un po’ antiquato per te, per non parlare del metodo preistorico … sai la botta in testa …”
Riesce a farmi ridere, in effetti a pensarci bene… ma quanti lati ha quest’uomo? Mh,vampiro, in un attimo è riuscito a farmi sentire a mio agio in sua compagnia.
“Ma quanti anni hai?” esprimo il mio dubbio a voce alta
“ E poi a me le cose antiche piacciono” Lo dico con un’alzata di spalle. Giusto a titolo informativo, non altro.
“Bene, è già un passo avanti, perché io sono abbastanza antiquato e per rispondere alla tua domanda, diciamo che ti ho aspettata parecchio “
Vorrei stare qui a replicare ma ha ragione.
“Va bene” Sospiro sconfitta, ma solo per ora. “Ma dobbiamo mettere in chiaro molte cose.”
“Come vuoi, abbiamo tutta l’eternità davanti a noi” Mormora con aria leggera.
“Cosa? Di che cosa stai parlando?”
“Oh, tranquilla, saprai tutto. Ora andiamo.”
 
Mentre viaggiamo in macchina ho mille domande in testa, ma non sono sicura di volerle porre e soprattutto non sono sicura di voler sapere le risposte.
“Dai, spara!” Mi dice tranquillo.
“Forse non lo farò” Dico poco convinta.
“Posso capire i tuoi timori, ma in sostanza te l’ho già detto. tutto il resto sono solo dettagli”
Be, se questo è vero, forse posso togliermi qualche curiosità.
Salto domande sui suoi fratelli, per ora non mi interesano e neanche quelle personali , non ho intenzione di conoscerlo meglio.
“Hai detto che mi hai aspettato tanto, perché? E cosa ti fa pensare che sia io quella giusta?”
“Ogni vampiro può avere un solo compagno, che sia maschio o femmina non ha importanza il procedimento è lo stesso. Il suo odore ci chiama come una luce nella notte più buia È istintivo. Il tuo odore..” dice prendendo un profondo respiro.
“Mhmm … chiama solo me. Ma non è solo l’odore, una volta trovata, la tua anima gemella te ne innamori al primo sguardo. Come se non bastasse.”
Come? Voglio chiedergli ma non faccio in tempo perché lui continua con la voce seria con cui ha iniziato, ma con più dolcezza. “Tutto ti differenzia da qualunque donna su questa terra. Prima di tutto sei immune a me.” Lo dice con una smorfia come se fosse qualcosa di orrendo.
“Ma c -come?” Balbetto senza capire.
“Chiamalo Karma o equilibrio naturale delle cose. Forse perché sarebbe troppo facile per un vampiro prendersi un umana.” Fa una pausa, come se stesse valutando se sia il caso di dire di più, poi il suo sguardo cambia addolcendosi completamente.
“Innamorarsi è solo una conseguenza, un passo ovvio a quello che tu già rappresenti per me.”
Allunga la mano e mi passa le ditta tra i capelli. E’ un gesto intimo ma in questo momento non mi dà fastidio.
Sono intrappolata nel suo sguardo, nel odore che emana di cui l’aria che respiro è satura. La strada davanti a noi scorre senza importanza.
“Senza di te morirei” Lo dice  tranquillamente. Senza provare alcun dolore.
“Ma sarebbe un sollievo, perché vivere senza te è molto più che doloroso, è impensabile.”
Ora sì che sento il dolore nella sua voce.
Esce dal suo profondo, è come se rievocasse un dolore in parte già vissuto.
Quanto ha sofferto prima di trovarmi? Questo dolore sembra raggiungermi, trasformandosi in senso di colpa, in pena.
Ed io? Posso farmi condizionare da tutto questo? Posso stargli accanto per non vederlo morire?
 Sì e no. No non mi farò condizionare, ma non posso neanche vederlo morire.
“Io non posso” Che frase stupida ho scelto, ma lui sembra capirmi. Le sue dita vagano sui miei capelli, sul collo, sembra un gatto che si struscia sulla sua padrona.
 E forse lo sono, la sua padrona. Perchè se tutta questa follia fosse vera, sarei la padrona del suo futuro.
Oh, al diavolo! E troppo per una giornata sola, troppo per me.
“Sono io che non posso, Bella.” Sospira. Mi cattura le mani con le sue, accarezzandole dolcemente.
Mi giro per distogliere lo sguardo da lui e mi accorgo che siamo parcheggiati di fronte a casa mia. Il tempo è volato.
“Non posso starti lontano. E non lo farò. Ti ho perso una volta e non ti perderò ancora. Tu appartieni a me. Sei mia da quando sei nata.”
Porta le nostre mani intrecciate alla bocca, e le sfiora con piccoli baci.
Io lo odio. Lo odio, perché fa tremare il mio corpo. Il mio corpo traditore che risponde a lui come una calamita.
“Ti darò un po’ di tempo, non molto. Per me è già insopportabile non prenderti ora, adesso che sei vicino a me.” Si passa le mie ditta sulla faccia tra un bacio e l’altro.
 Le sta adorando. Sono sconcertata per le parole e i gesti che usa con me.
“Mi è così difficile resisterti” La sua voce è cosi suadente. 
Questo vampiro mi farà impazzire.
Lo conosco solo da un giorno e mi ha già scombussolata, non oso pensare come sarà nei giorni a venire.
   
 
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