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Autore: Maharet    21/11/2005    4 recensioni
Marco c’era sempre stato. Per quanto si sforzasse di tornare indietro con la memoria nessuna tappa importante della sua vita era stata affrontata senza di lui. In ogni foto sbucavano i suoi occhi scuri, quei riccioli ribelli che era riuscito a domare soltanto tagliandoli quasi a zero, il sorriso enorme e contagioso con cui affrontava la vita. E poi c’era lei, Sara. La solita coda di cavallo legata stretta stretta dietro alla nuca, gli occhiali che le scivolavano sul naso e gli occhi sempre un po’ lucidi e sgranati. Soprattutto quando c’era Marco. Soprattutto PER Marco...E' la prima storia che scrivo dopo tanti anni di inattività, quindi qualche commentino mi farebbe piacere.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nuova pagina 1

Sara si svegliò di soprassalto allo squillo del telefono. Guardò la sveglia… era quasi sera, d’altronde, le ricordò il terribile cerchio alla testa che la colse non appena scese dal letto, era riuscita ad infilarsi sotto le coperte soltanto verso le sette del mattino. Maledicendo tra i denti l’abitudine di lasciare il cellulare acceso la notte (anche se di notte in questo caso non si poteva propriamente parlare), rispose senza neppure guardare il numero che lampeggiava sul display.

- Allora ti ha chiamata?

Sara si prese qualche secondo per realizzare:

  1. con chi stava parlando

  2. chi avrebbe dovuto chiamarla

  3. che, indipendentemente dalla sua identità, la persona di cui al punto 1 sarebbe stata punita in maniera incredibilmente crudele per quell’attentato al suo sacro riposo.

- Veramente mi hai appena svegliata tu… ma mi spieghi come fai ad essere sempre così fresca e pimpante?

- Tesoro ti sei scordata che il mio turno al bar inizia alle sei? Sono abituata a non dormire!

- Ma io no – piagnucolò Sara con voce lamentosa – ho ancora sonno, voglio tornare a letto!

- Mamma mia che lagna che sei. Fatti una bella doccia calda, io passo a prendere una pizza, sono da te tra mezz’ora.

Martina riattaccò senza darle neppure il tempo di reagire. Sara gettò un’ultima occhiata carica di desiderio al letto ancora caldo e con un sospirò si diresse in bagno. Quella pazza scatenata sarebbe stata capace di buttare giù la porta se non le avesse aperto al secondo trillo del citofono!

Venti minuti (e varie imprecazioni) dopo il cellulare riprese malignamente a squillare proprio mentre lei era in procinto di infilarsi i jeans. Saltellò su un piede solo fino al comodino ed incastrò il telefono tra spalla ed orecchio mentre finiva di vestirsi.

- Ti deciderai mai a chiedermi che pizza voglio PRIMA di essere in pizzeria?

- Scusa?

Sara si immobilizzò sul posto, e allontanò con aria orripilata il telefono dall’orecchio il minimo indispensabile per leggere il numero sul display. Non era Martina. E fin qui ci era già arrivata, a meno che la sua amica non avesse subito un intervento alle corde vocali dopo la loro ultima telefonata. Il numero però era criptato, quindi, si ritrovò a pensare con orrore, poteva anche essere… Con un autocontrollo che non credeva nemmeno di possedere riavvicinò la bocca al microfono…

- Flavio?

- Chi è il gorilla geloso? Ma non mi avevi detto che vi eravate lasciati?

Con lo sguardo vitreo Sara si lasciò scivolare sul tappeto e strinse le ginocchia contro il petto.

- Marco?

- Sono commosso, già al terzo tentativo ti sono venuto in mente io!

- Beh ammetterai che negli ultimi cinque anni non sei stato esattamente in cima alla lista delle mie chiamate!

Marco rimase in silenzio e Sara si mordicchiò un’unghia, nervosa. Non avrebbe voluto dirgli una cosa del genere, aveva parlato senza riflettere.

- Senti scusa io…

- Nemmeno tu mi hai più cercato.

Sara boccheggiò un istante, sconvolta. Stava per rispondergli a tono quando suonarono alla porta.

- Aspetta un secondo è arrivata Martina…

Aprì all’amica e la trascinò quasi dentro, portandosi l’indice alle labbra ed indicando il cellulare appoggiato sul tappeto. ‘Marco’ compose con le labbra senza emettere alcun suono. Martina le fece segno di tornare al telefono e si diresse in cucina.

- Eccomi scusa…

- Hai sentito quello che ti ho detto prima?

- Sì – rispose controvoglia la ragazza giocherellando con una ciocca di capelli – però avevo i miei motivi.

- E non hai mai pensato che avrei potuto starci male?

- Non lo so Marco forse non ci volevo pensare in quel momento, perché stavo male anche io… E poi tu avevi i tuoi amici, una ragazza, non sei certo rimasto da solo!

- Sì ma tu eri la mia migliore amica!

Quella frase la colpì come una pugnalata. Non aveva mai pensato seriamente che Marco potesse stare male per lei. Nell’egoismo dell’adolescenza si era convinta di essere stata l’unica a soffrire per la fine del loro rapporto. Improvvisamente si sentì malissimo.

- Ci sei ancora?

- Sì…

- Non volevo farti sentire in colpa scusami…

- No hai ragione tu sono stata una stronza! – Sara chiuse gli occhi e tentò il tutto per tutto – Vorrei almeno farti capire perché l’ho fatto… Possiamo vederci?

- Ora?

- No c’è Martina da me stasera. Domani pomeriggio?

- Ok dammi il tuo indirizzo passo a prenderti alle quattro!

Sotto lo sguardo interrogativo dell’amica Sara spiegò al ragazzo come arrivare a casa sua, poi lo salutò velocemente e chiuse la comunicazione.

- Gli dirai che eri innamorata di lui?

- Ci proverò. In fondo non sono più una bambina no?

Martina le si inginocchiò accanto e la strinse tra le braccia.

- E gli dirai che lo ami ancora?

Sara si stupì ancora una volta di come non ci fosse bisogno di parole tra di loro.

- Non lo so…

- Dai ora basta piagnistei! C’è un’enorme pizza bollente che ci aspetta ed un armadio pieno di vestiti tra cui scegliere cosa ti metterai domani!

Sara scoppiò a ridere e si rialzò dal tappeto, seguendo l’amica in cucina.

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Ta-daan... curiose di sapere se si chiariranno o meno? Sto scrivendo quella parte proprio ora e vi confesso che mi sta facendo impazzire, non sono mai soddisfatta...

Ma passiamo alle mie fedeli recensitrici:

- Damned88: ammiro la tua costanza nel leggere 6 capitoli tutti insieme (vabbè che non sono poi così lunghi...). Spero tanto che continuerai a seguire!

- Marochan: addirittura senza parole *-* sono a dir poco commossa! Mi ha fatto davvero molto piacere la tua recensione!!!

- Naco: anche a me Martina piace tantissimo, forse più di Sara. Sarà che ho sempre sognato un'amica così energica che mi desse una svegliata al momento giusto! Sicuramente il suo ruolo nella storia è fondamentale, soprattutto perché lo è anche nella vita della protagonista!

   
 
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