D’ ora in poi posterò settimanalmente, ogni MERCOLEDI’.
( Che non significa domani, ma mercoledì 24 novembre)
Ringrazio chi continua a leggere e sperando che possa
piacervi anche questo capitolo vi auguro buona lettura.
Capitolo 26 - God Bless You
16.30
Due ore dopo la visita di Robert Thomas Pattinson, damerino inglese dei miei stivali!
“Luuuuuucaaaaaaa!” spero
mi senta.
“Eccomi Amy!” efficiente come sempre, si presenta
in camera mia. Si presenta in camera mia come solo poche ore fa ha osato
presentarsi quell’inglese che risponde al nome di Rob
Tom Pattz. “Qualche problema?”
“Mi tradurresti queste righe?” leggo la lettera e
lui mi ascolta con attenzione. “Cioè, non solo fa in cascamorto con quella
giornalista. No, troppo poco! Rincara la dose baciando quella donna fatta per
essere amata e non giudicata. E non una sera qualsiasi. Ferragosto, poco dopo
San Lorenzo. Poco dopo la sera delle stelle cadenti. Stelle cadenti, desideri
nascosti, desideri avverati, Stelle illuminate. Capisci? Poco dopo San Lorenzo!
E poco importa che le stelle cadenti ci siano anche ad Ottobre, non mi
interessa. Perché è la sera di San Lorenzo ad essere magica. Poco importa che
quest’anno per me sia stato uno schifo. Poco importa che dei cromosomi vaganti
per la galassia abbiano rovinato un anno della mia esistenza! Robert Thomas Pattinson ha rincarato la dose baciando quella donna che
per lui ‘ era solo una collega di set’ la donna ‘ innamorata di Tay’… e adesso scrive queste righe, con che coraggio?”
Luca non risponde. Ho detto tutto d’un fiato, come
se fossero confessioni nascoste da troppo tempo.
“Io non voglio dare una seconda possibilità! Non
voglio scottarmi una terza volta. Non per persone che non mi meritano. Con
‘persone’ , leggasi Rob Tom Pattz!”
Luca mi ascolta, sempre in piedi. Immobile.
“Preferisco Andrea! Preferisco Amy Florent! Capisci? Preferisco Amy Florent
a Robert Thomas Pattinson!” riprendo fiato.
“Lo sai che hai il mio appoggio, qualunque sia la
tua scelta! Ti ho fatto una promessa!” mi rassicura con il secondo sorriso. “E
qualora servisse, sono pronto a confermarla qui e ora!” continua,
accarezzandomi. “Quindi ti accompagno a Milano, e porterai questa lettera!”
afferma prendendo in mano una busta già intestata. La risposta. “Chiamo Marta e
andiamo!”
“Grazie!”
“E di che?”
“Di essere il mio gemello, Endymion!”
“Grazie a te, per aver protetto la mia Serenity, Mercury!”
“Dovere!”
“Anche per me! Semplice dovere, Amy!” e mi lascia
così, chiudendo la porta.
La Sailor dai capelli blu mi osserva dall’altezza
del secondo scaffale sopra il mio letto. Sembra sia divertita dalla scenetta a
cui ha appena assistito.
Mizuno, Mizuno, che dovrei fare secondo te? Forse potrei… ma sì! Ho ancora ventuno anni; le paladine sono
tornate di moda; perché non provare?
Smalto blu, vieni a me!! Che il vortice acquatico,
risplenda! Tu che ne pensi, El?
Che sei un’ over
venti solo sulla carta d’identità.
Dimentichi la Patente B! Comunque ho solo imparato
a sognare, e forse sto sognando tutto quanto.
Magari un cavallo bianco.
Forse, per cui… perché
non rischiare?
Vortice acquatico, risplendi! Per favore!
“Ehi, sei arrivata finalmente! Ti stiamo
aspettando da un decennio!” è Marta. Questo è il benvenuto nella mia macchina.
Spero non pretenda anche le scuse.
“Scusami, bionda!” dico comunque. Scuse per
essermi fatta aspettare. Devo darle ragione: un decennio è troppo, metà delle
nostre vite. Ha passato metà della sua esistenza ad aspettarmi. Le scuse sono
il minimo. Che poi dieci anni siano in realtà dieci minuti è un dettaglio di
poco conto.
“Guarda che sono qui perché me lo ha chiesto Endymion! Sai cosa penso di questa situazione!”
“Lo so, grazie Venus!”
“Ragazze!” Luca ci richiama all’ordine, almeno
questo dovrebbe essere l’intento.
“Prego, Mercury!”
ribatte Marta rimettendosi a sedere.
“Non so se temere più la vostra passione per Jane;
o stare in guardia dalle paladine della giustizia!” Luca è spaventato, da cosa
lo sia non riesco proprio a capirlo. “Oh cielo!” un’altra esclamazione di
perfetta indifferenza. “Come ti sei vestita?” il suo sguardo stupito si
riflette nello specchietto retrovisore.
“Su Luca, anch’io oggi ho scelto lo smalto giallo
e la gonna arancio canarino! Non ti piacciono i miei guanti bianchi?”
interviene Marta, cercando di tranquillizzare un ragazzo che in cinque minuti è
passato dal rosa carne al rosso peperone.
“No, vi prego! Non…”
“Siamo le paladine della giustizia, siamo le
guerriere che vestono alla marinara…e siamo venute
fin qui per punire Rob… in nome della Luna!”
LUCA POV
Oh no! Perché a me? Fortunatamente la macchina è
troppo piccola per inscenare anche il balletto di presentazione. Ripeto, perché
a me?
Fino a ieri la mia sorellina era così giudiziosa,
cosa ne è stato di El? Dov’è quella Amy Florent tanto giudiziosa?
Non che Marta oggi sia Marta. Cioè, la gonna le
sta d’incanto, ma lei starebbe bene con qualsiasi vestito. Cioè, dove sono le
mie donne? Paladine…
“Bene, mi armerò di rose!” mi armerò di rose? Ma?
E i miei ventuno anni?
“Ti amo anche per questo, Luca!” Martaaaa. Queste ragazze stanno impazzendo. “Ti dona
l’azzurro lo sai, Amy?” continua senza notare il mio lieve rossore.
“Hai visto lo smalto?” sembrano bambine delle
medie durante un pigiama party.
Ora che ci penso le guerriere frequentavano la
seconda media. Vabbè…
“Siamo arrivati! Puniamo Rob
in nome della Luna, Mercurio,Venere e l’intero pianeta solare; e andiamo via!”
sono rassegnato.
“Torniamo presto, dearling!”
promette Marta, baciandomi!
“Attenta alla catena!”
“Lo sai che la catena dell’amore è solo per te!”
un altro bacio, e mi lasciano in macchina.
Ah già! “Marta!” si volta stupita. “Rosa!” sorride
e mi saluta.
Siamo uno più pazzo dell’altra. Sarà meglio
seguirle.
Mantello nero, vieni a me!!
MARTA POV
Non so perché io, Marta, sia a Milano. Non so
perché stia girando in piazza Duomo con una gonna arancio-canarino. Non so
perché la ragazza davanti abbia scelto una gonna blu mare.
Però mi sto divertendo. E’ come se in un giorno
fossi tornata ad avere dieci anni. Anzi, nessuna di noi aveva ancora raggiunto
i dieci anni di vita quando le stelle ci mandavano messaggi top secret.
“Ti invidio Marta!” Amy? “Ti invidio!” ripete
bloccandosi di colpo. Per poco non ci scontriamo.
“Cosa stai blaterando? Cosa mi invidi? Tu hai
tutto! Il fratello che tutti vorrebbero avere! Una sorella meravigliosa! Robert
Pattinson, e non un ragazzo qualunque, è in Italia
per te! Io sono conciata in questo modo, per te!”
“Robert, chi è davvero? Non è nessuno!”
“Ma per te è tutto! Credi che saresti qui se fosse
altrimenti?”
“Tuo padre non ti ha abbandonato!” urla tra le
lacrime.
Urla, e il mio tempo si ferma. Il tempo si ferma
ed è come se cadessi nel vuoto. Sento solo il suo eco; i suoi pugni e le sue
lacrime!
“Tuo padre non ti ha mai lasciato!” ripete,
singhiozzando.
“Basta Florent!” ordino,
facendo partire uno schiaffo che si posa sulla guancia destra di Amy. “Quando
non sai cosa dire, stai zitta!” adesso tocca a me trattenere a stento le
lacrime.
Mi fissa, almeno lei ha smesso di piangere. “Nel
paesino sono rimaste quattro anime, le più pettegole! Prima di partire gli ho
portato tre rose bianche! Perché credi abbia lasciato quel paesino sperduto?
Non ho visitato Parigi solo per Luca! Ho scelto di partire perchè
rimanere non…” le lacrime scorrono incontrollate
ormai. Rimanere non mi avrebbe riportato papà.
“Tuo padre è qui, Marta! Mettitelo in quella
testa!” e sento il pugno di Amy colpire delicatamente il petto. “Come Antonio,
come tutti!”
“Tuo nonno!” sussurro.
“Sì, mio nonno!” conferma. “E lo zio!” aggiunge.
Lo zio! Come dimenticare il narratore.
“Senti Mizuno! Il tuo vortice acquatico risplende
sempre, mi stai facendo piangere più in questi mesi che in ventidue anni di
vita!”
“Beh, andiamo! Abbiamo una persona da punire nel
nome del Sistema Solare!”
“Sì, andiamo! Ma ricorda: non piangere per nessun
uomo, mai più! Non permettergli di rubarti il sorriso! Altrimenti il fascio di luce… !”
“Grazie, Venus!”
“Dovere, Mercury!”
AMY POV
Eccoci al momento della verità!
Se sarà la fine o un nuovo inizio lo saprò oggi.
Devo solo superare un ultimo ostacolo, insignificante.
“Marta, secondo te posso chiedere di Robert senza
scatenare i media?”
“Quanto è vero che si possa chiedere di Endymion senza scatenare l’interesse delle Tenebre!”
risponde. “Con Luca non ho di questi problemi!” conclude.
“Il monosillabo affermativo sarebbe stato troppo
semplice?” noto, divertita.
“Cioè, non che tu non utilizza perifrasi infinite
per dire ‘sì’!” ribatte, ancor più divertita.
“Marta 1 Amy 0!” concludo.
“Brava Florent!”
Lo squillo di un cellulare mi riporta a Milano. E’
un SMS.
Per tutte le rose dai mille colori, datevi una mossa… altrimenti entro dalla finestra del terzo piano! M.
Luca..
Perché mi sono ficcata in questo piano? E’ quello
sbagliato!
Il fuoco e il fulmine quando servono sono
irraggiungibili. Rabbia!
Amy, ti faccio una proposta. Se entro un’ora
usciamo da questo hotel, io torno nel Sussex,
recupero Ferrars e parto per le Hawaii! Però
spicciati!
“Buongiorno, sto cercando Mr
Pattinson! Mi potrebbe indicare la camera?”
“Ecco la seconda tessera! E’ sua! La sta aspettando!”
Mi sta aspettando? Tutta questa mise-en-scène per uno che mi sta aspettando?
Due addii in una giornata sono troppi!
Mi volto verso Marta che, in compagnia di Luca ( è
sempre stato presente quel ragazzo, adorabile), alza il pollice. Chiudo gli
occhi pochi secondi.
Secondi di raccoglimento.
Bolle di Nebbia, Azione Congelante, Vortice
Acquatico, Cetra di Mercurio, Mercury Power… vi chiedo un ultimo sforzo. Tornate a me un’ultima
volta!
Mi volto verso Luca, lui sorride mostrando una
rosa rossa.
Una rosa per crescere ha sempre bisogno d’acqua.
Anche se per fare tutto ci vuole un fiore. Un fiore non cresce senza acqua.
Ma sto divagando.
Ho la busta in mano. Una busta che grazie
all’azione congelante è ghiaccio. Perché io sono più professionale di quanto la
mia uniforme lasci supporre. Mercury Power…
“Robert! Scusami!” sono le uniche parole che
riesco a dire.
“Sei arrivata davvero!” il suo passo è deciso. Più
deciso di quanto ricordassi.
“Scusami!” ripeto. Ho paura. Ho paura che tutto
questo sia solo una scena già vista.
“Ti rendi conto di quanto mi hai fatto aspettare!”
mi lascio cullare tra le sue braccia, la sua presa è forte ma dolce.
“Rob!”
“Mi piace il mio nome sussurrato da te!” mi bacia
delicatamente la fronte, e io stringo maggiormente la presa.
“Sei solo uno stupido maschio!” complimenti Amy,
il soggiorno a Parigi non ti ha insegnato proprio niente.
“Ti stavo perdendo! Non posso che darti ragione!”
altro bacio. “Miss Florent!” mi piace il mio cognome
detto da lui.
“Devi leggere la mia risposta, Rob!”
e gli lascio la busta sulla scrivania o comunque su quella che dovrebbe essere
una scrivania.
“Vuoi restare?” domanda quando ormai ho aperto la
porta, pronta per andarmene.
“No!” e declinando l’invito lo lascio immobile in
mezzo alla camera.
E poi lo qualifichi stupido maschio!
Stupida, eh?
Qualche
giorno fa ho avuto l’idea di raccogliere tutti i sogni di questi ultimi anni, così
è nata una OS su Robert Thomas Pattinson.
INCONTRO IN PISCINA http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=596791&i=1