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Autore: amy_m88    16/11/2010    1 recensioni
Lei, 22 anni; Lui, anni 24..
Lei, crede nel vero amore; Lui, vive d'avventure..
Lei, è single; Lui, è stato lasciato, abbandonato..
Lei, io, Amy; Lui, lui, lui!
Amy è a Parigi; Lui è a Parigi..
Quando il passato bussa alla porta lei risponderà. Risponderà perchè deve rispondere, o no?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '..Così Lontani..'
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D’ ora in poi posterò settimanalmente, ogni  MERCOLEDI’.  ( Che non significa domani, ma mercoledì 24 novembre)

Ringrazio chi continua a leggere e sperando che possa piacervi anche questo capitolo vi auguro buona lettura.

 

Capitolo 26 - God Bless You

16.30
Due ore dopo la visita di Robert Thomas Pattinson, damerino inglese dei miei stivali!


Luuuuuucaaaaaaa!” spero mi senta.
“Eccomi Amy!” efficiente come sempre, si presenta in camera mia. Si presenta in camera mia come solo poche ore fa ha osato presentarsi quell’inglese che risponde al nome di Rob Tom Pattz. “Qualche problema?” 
“Mi tradurresti queste righe?” leggo la lettera e lui mi ascolta con attenzione. “Cioè, non solo fa in cascamorto con quella giornalista. No, troppo poco! Rincara la dose baciando quella donna fatta per essere amata e non giudicata. E non una sera qualsiasi. Ferragosto, poco dopo San Lorenzo. Poco dopo la sera delle stelle cadenti. Stelle cadenti, desideri nascosti, desideri avverati, Stelle illuminate. Capisci? Poco dopo San Lorenzo! E poco importa che le stelle cadenti ci siano anche ad Ottobre, non mi interessa. Perché è la sera di San Lorenzo ad essere magica. Poco importa che quest’anno per me sia stato uno schifo. Poco importa che dei cromosomi vaganti per la galassia abbiano rovinato un anno della mia esistenza! Robert Thomas Pattinson ha rincarato la dose baciando quella donna che per lui ‘ era solo una collega di set’ la donna ‘ innamorata di Tay’… e adesso scrive queste righe, con che coraggio?” 
Luca non risponde. Ho detto tutto d’un fiato, come se fossero confessioni nascoste da troppo tempo.
“Io non voglio dare una seconda possibilità! Non voglio scottarmi una terza volta. Non per persone che non mi meritano. Con ‘persone’ , leggasi Rob Tom Pattz!”
Luca mi ascolta, sempre in piedi. Immobile.
“Preferisco Andrea! Preferisco Amy Florent! Capisci? Preferisco Amy Florent a Robert Thomas Pattinson!” riprendo fiato.
“Lo sai che hai il mio appoggio, qualunque sia la tua scelta! Ti ho fatto una promessa!” mi rassicura con il secondo sorriso. “E qualora servisse, sono pronto a confermarla qui e ora!” continua, accarezzandomi. “Quindi ti accompagno a Milano, e porterai questa lettera!” afferma prendendo in mano una busta già intestata. La risposta. “Chiamo Marta e andiamo!”
“Grazie!”
“E di che?”
“Di essere il mio gemello, Endymion!”
“Grazie a te, per aver protetto la mia Serenity, Mercury!”
“Dovere!” 
“Anche per me! Semplice dovere, Amy!” e mi lascia così, chiudendo la porta.

La Sailor dai capelli blu mi osserva dall’altezza del secondo scaffale sopra il mio letto. Sembra sia divertita dalla scenetta a cui ha appena assistito.
Mizuno, Mizuno, che dovrei fare secondo te? Forse potrei… ma sì! Ho ancora ventuno anni; le paladine sono tornate di moda; perché non provare? 
Smalto blu, vieni a me!! Che il vortice acquatico, risplenda! Tu che ne pensi, El?
Che sei un’ over venti solo sulla carta d’identità. 
Dimentichi la Patente B! Comunque ho solo imparato a sognare, e forse sto sognando tutto quanto.
Magari un cavallo bianco.
Forse, per cui… perché non rischiare? 
Vortice acquatico, risplendi! Per favore! 


“Ehi, sei arrivata finalmente! Ti stiamo aspettando da un decennio!” è Marta. Questo è il benvenuto nella mia macchina. Spero non pretenda anche le scuse. 
“Scusami, bionda!” dico comunque. Scuse per essermi fatta aspettare. Devo darle ragione: un decennio è troppo, metà delle nostre vite. Ha passato metà della sua esistenza ad aspettarmi. Le scuse sono il minimo. Che poi dieci anni siano in realtà dieci minuti è un dettaglio di poco conto.
“Guarda che sono qui perché me lo ha chiesto Endymion! Sai cosa penso di questa situazione!”
“Lo so, grazie Venus!”
“Ragazze!” Luca ci richiama all’ordine, almeno questo dovrebbe essere l’intento. 
“Prego, Mercury!” ribatte Marta rimettendosi a sedere.
“Non so se temere più la vostra passione per Jane; o stare in guardia dalle paladine della giustizia!” Luca è spaventato, da cosa lo sia non riesco proprio a capirlo. “Oh cielo!” un’altra esclamazione di perfetta indifferenza. “Come ti sei vestita?” il suo sguardo stupito si riflette nello specchietto retrovisore. 
“Su Luca, anch’io oggi ho scelto lo smalto giallo e la gonna arancio canarino! Non ti piacciono i miei guanti bianchi?” interviene Marta, cercando di tranquillizzare un ragazzo che in cinque minuti è passato dal rosa carne al rosso peperone.
“No, vi prego! Non… 
“Siamo le paladine della giustizia, siamo le guerriere che vestono alla marinara…e siamo venute fin qui per punire Rob… in nome della Luna!” 

LUCA POV

Oh no! Perché a me? Fortunatamente la macchina è troppo piccola per inscenare anche il balletto di presentazione. Ripeto, perché a me?
Fino a ieri la mia sorellina era così giudiziosa, cosa ne è stato di El? Dov’è quella Amy Florent tanto giudiziosa?
Non che Marta oggi sia Marta. Cioè, la gonna le sta d’incanto, ma lei starebbe bene con qualsiasi vestito. Cioè, dove sono le mie donne? Paladine…
“Bene, mi armerò di rose!” mi armerò di rose? Ma? E i miei ventuno anni?
“Ti amo anche per questo, Luca!” Martaaaa. Queste ragazze stanno impazzendo. “Ti dona l’azzurro lo sai, Amy?” continua senza notare il mio lieve rossore.
“Hai visto lo smalto?” sembrano bambine delle medie durante un pigiama party. 
Ora che ci penso le guerriere frequentavano la seconda media. Vabbè…
“Siamo arrivati! Puniamo Rob in nome della Luna, Mercurio,Venere e l’intero pianeta solare; e andiamo via!” sono rassegnato. 
“Torniamo presto, dearling!” promette Marta, baciandomi!
“Attenta alla catena!”
“Lo sai che la catena dell’amore è solo per te!” un altro bacio, e mi lasciano in macchina. 
Ah già! “Marta!” si volta stupita. “Rosa!” sorride e mi saluta.

Siamo uno più pazzo dell’altra. Sarà meglio seguirle. 
Mantello nero, vieni a me!! 

MARTA POV

Non so perché io, Marta, sia a Milano. Non so perché stia girando in piazza Duomo con una gonna arancio-canarino. Non so perché la ragazza davanti abbia scelto una gonna blu mare.
Però mi sto divertendo. E’ come se in un giorno fossi tornata ad avere dieci anni. Anzi, nessuna di noi aveva ancora raggiunto i dieci anni di vita quando le stelle ci mandavano messaggi top secret.

“Ti invidio Marta!” Amy? “Ti invidio!” ripete bloccandosi di colpo. Per poco non ci scontriamo.
“Cosa stai blaterando? Cosa mi invidi? Tu hai tutto! Il fratello che tutti vorrebbero avere! Una sorella meravigliosa! Robert Pattinson, e non un ragazzo qualunque, è in Italia per te! Io sono conciata in questo modo, per te!”
“Robert, chi è davvero? Non è nessuno!” 
“Ma per te è tutto! Credi che saresti qui se fosse altrimenti?”
“Tuo padre non ti ha abbandonato!” urla tra le lacrime.
Urla, e il mio tempo si ferma. Il tempo si ferma ed è come se cadessi nel vuoto. Sento solo il suo eco; i suoi pugni e le sue lacrime!
“Tuo padre non ti ha mai lasciato!” ripete, singhiozzando.
“Basta Florent!” ordino, facendo partire uno schiaffo che si posa sulla guancia destra di Amy. “Quando non sai cosa dire, stai zitta!” adesso tocca a me trattenere a stento le lacrime.
Mi fissa, almeno lei ha smesso di piangere. “Nel paesino sono rimaste quattro anime, le più pettegole! Prima di partire gli ho portato tre rose bianche! Perché credi abbia lasciato quel paesino sperduto? Non ho visitato Parigi solo per Luca! Ho scelto di partire perchè rimanere non…” le lacrime scorrono incontrollate ormai. Rimanere non mi avrebbe riportato papà. 
“Tuo padre è qui, Marta! Mettitelo in quella testa!” e sento il pugno di Amy colpire delicatamente il petto. “Come Antonio, come tutti!”
“Tuo nonno!” sussurro.
“Sì, mio nonno!” conferma. “E lo zio!” aggiunge. 
Lo zio! Come dimenticare il narratore. 
“Senti Mizuno! Il tuo vortice acquatico risplende sempre, mi stai facendo piangere più in questi mesi che in ventidue anni di vita!” 
“Beh, andiamo! Abbiamo una persona da punire nel nome del Sistema Solare!” 
“Sì, andiamo! Ma ricorda: non piangere per nessun uomo, mai più! Non permettergli di rubarti il sorriso! Altrimenti il fascio di luce… !”
“Grazie, Venus!”
“Dovere, Mercury!” 

AMY POV

Eccoci al momento della verità! 
Se sarà la fine o un nuovo inizio lo saprò oggi. Devo solo superare un ultimo ostacolo, insignificante.

“Marta, secondo te posso chiedere di Robert senza scatenare i media?”
“Quanto è vero che si possa chiedere di Endymion senza scatenare l’interesse delle Tenebre!” risponde. “Con Luca non ho di questi problemi!” conclude. 
“Il monosillabo affermativo sarebbe stato troppo semplice?” noto, divertita.
“Cioè, non che tu non utilizza perifrasi infinite per dire ‘sì’!” ribatte, ancor più divertita.
“Marta 1 Amy 0!” concludo.
“Brava Florent!”

Lo squillo di un cellulare mi riporta a Milano. E’ un SMS.
Per tutte le rose dai mille colori, datevi una mossa… altrimenti entro dalla finestra del terzo piano! M. Luca.. 
Perché mi sono ficcata in questo piano? E’ quello sbagliato!
Il fuoco e il fulmine quando servono sono irraggiungibili. Rabbia!
Amy, ti faccio una proposta. Se entro un’ora usciamo da questo hotel, io torno nel Sussex, recupero Ferrars e parto per le Hawaii! Però spicciati!

“Buongiorno, sto cercando Mr Pattinson! Mi potrebbe indicare la camera?”
“Ecco la seconda tessera! E’ sua! La sta aspettando!”
Mi sta aspettando? Tutta questa mise-en-scène per uno che mi sta aspettando?
Due addii in una giornata sono troppi!

Mi volto verso Marta che, in compagnia di Luca ( è sempre stato presente quel ragazzo, adorabile), alza il pollice. Chiudo gli occhi pochi secondi.
Secondi di raccoglimento.

Bolle di Nebbia, Azione Congelante, Vortice Acquatico, Cetra di Mercurio, Mercury Power… vi chiedo un ultimo sforzo. Tornate a me un’ultima volta!

Mi volto verso Luca, lui sorride mostrando una rosa rossa. 
Una rosa per crescere ha sempre bisogno d’acqua. Anche se per fare tutto ci vuole un fiore. Un fiore non cresce senza acqua. 
Ma sto divagando.

Ho la busta in mano. Una busta che grazie all’azione congelante è ghiaccio. Perché io sono più professionale di quanto la mia uniforme lasci supporre. Mercury Power…


“Robert! Scusami!” sono le uniche parole che riesco a dire. 
“Sei arrivata davvero!” il suo passo è deciso. Più deciso di quanto ricordassi.
“Scusami!” ripeto. Ho paura. Ho paura che tutto questo sia solo una scena già vista.
“Ti rendi conto di quanto mi hai fatto aspettare!” mi lascio cullare tra le sue braccia, la sua presa è forte ma dolce. 
Rob!”
“Mi piace il mio nome sussurrato da te!” mi bacia delicatamente la fronte, e io stringo maggiormente la presa.
“Sei solo uno stupido maschio!” complimenti Amy, il soggiorno a Parigi non ti ha insegnato proprio niente.
“Ti stavo perdendo! Non posso che darti ragione!” altro bacio. “Miss Florent!” mi piace il mio cognome detto da lui.
“Devi leggere la mia risposta, Rob!” e gli lascio la busta sulla scrivania o comunque su quella che dovrebbe essere una scrivania.
“Vuoi restare?” domanda quando ormai ho aperto la porta, pronta per andarmene. 
“No!” e declinando l’invito lo lascio immobile in mezzo alla camera.

E poi lo qualifichi stupido maschio!

Stupida, eh?

 

 

Qualche giorno fa ho avuto l’idea di raccogliere tutti i sogni di questi ultimi anni, così è nata una OS su Robert Thomas Pattinson.    

 INCONTRO IN PISCINA  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=596791&i=1

   
 
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