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Autore: jess_rose    17/11/2010    1 recensioni
Ecco una storia stupida, completamente senza senso e probabilmente senza ne capo ne coda...va bhe. In questa stupida fanfiction, un ragazzo cerca di capire cosa i suoi amici musicisti stanno architettando alle sue spalle per un giorno così idiota come 1° Aprile. Se non vi fosse ancora chiaro questa storia non ha senso, l'ho scritta di getto senza un motivo preciso (in verità è perchè non avevo nient'altro da fare...) per cui se siete degli antipatici musoni la mia ff non vi piacerà, ergo vi sconsiglio di leggerla.E con questo...vi saluto!
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco quei fottutissimi stronzi dei miei amici. Pensavano di sfuggirmi andando in sala registrazione senza avvisarmi, ma io da bravo segugio li ho trovati, ah ah ah!

-Guarda che ti abbiamo chiamato ben ventisei di volte!- Oooook! Mentre mi chiedo come fa Duff a sapere quello che sto scrivendo, continuo a tenerli d'occhio uno ad uno con i miei occhi da aquila!

-Ma se ieri sei andato dall'oculista!- Ma cazzo, Duff! Smettila di interrompere la mia fanfiction! Guarda che mi basta premere “canc” per eliminarti da questa storia! (no dai, scherzavo! Non piangere piccola lettrice innamorata del biondino!).

Duff ringrazia una persona che in teoria dovrei vedere solo io e riprende a giocare con Steven e Axl. Il gioco di questo capitolo si chiama “sei sporco qua!” (regole del gioco: se vedi un tipo un po' sfigato, gli indichi una macchia immaginaria sulla sua camicia e dici “sei sporco qua”. Il credulone abbasserà lo sguardo per vederela e tu da simpatico ragazzo giocherellone, gli picchierai la punta del naso col dito).

-Sei sporco qua!- dice Axl a Steven, il quale abbassa lo sguardo e si becca una ditata sul naso. Biondino e pel di carota si smascellano dalle risate come se fosse la prima volta che fanno questo gioco, mentre è da più di mezz'ora che assisto alla stessa scena. Duff prova a giocare pure con Izzy, ma sembra del mio stesso parere visto che non lo degna di uno sguardo, ma accende invece la radio e inizia a ballare la solita Izzy-dance, con l'aggiunta di un bel moonwalk.

Mentre guardo quei movimenti leggiadri, mi chiedo come mai nessuno di q.f.s.d.m.a. (quei fottutissimi stronzi dei miei amici!) non abbia ancora provato a farmi anche solo uno dei loro soliti scherzetti, come infilarmi delle lamette Gillette nel cilindro , piastrarmi i capelli o a nascondermi le chitarre e lo zio Jack (se qualcuno di voi osa fare anche solo una di queste cose, gli strappo le unghie e le uso come plettri per la mia Les Paul!). É troppo strano...Voi che dite? Stanno architettando qualcosa e l'autrice è dalla loro parte? Izzy e la sua danza hanno ipnotizzato pure gli altri? La capra sotto la panca crepa davvero? Sono tutte domande a cui è difficile trovare una risposta. Ma il sospetto mi attanaglia! Devo sapere subito!....meglio provare a chiedere.

Partiamo da Axl, che mi sembra il tipo più losco.

-Axl sai che giorno è oggi?- lui mi guarda e fa -Scusa ma la macchia enorme sulla tua maglietta, mi impedisce di pensare ad un risposta!-

Macchia!? Sulla mia amata t-shirt dei Damned!?!? Cazzo! Abbasso la testa ricordandomi all'ultimo momento di una cosa...il rosso mi colpisce il naso è se la ride insieme a Duff.

Che brutti str...ora li ammazzo...anzi per punirli mi sa che svelerò ogni fatto sulla loro vita privata. O meglio ancora...adesso comincerò a raccontare tutto dall'inizio, così imparano. AH AH AH!!!

Mi ricordo ancora il giorno in cui ci siamo incontrati la prima volta...(questa è la vera storia dei Guns N' Roses quindi dimenticatevi quello sapete perché é falso, e leggete qui).

Era una notte buia e tempestosa...no, scherzo (ma ho sempre sognato di dirlo...)!

Era pomeriggio se non ricordo male, e il sole se ne stava tranquillo sopra la mia testa. Camminavo per una viuzza di Los Angeles. La scuola quel giorno sembrava introvabile, così avevo deciso di terminare la ricerca e cominciare a vagabondare (questo è ciò che avevo detto alla nonna...rischiando più volte di essere colpito dalle sue ciabatte).

Cercavo una maniera per far spostare a Ola il coprifuoco (magari potevo farle una serenata con la mia chitarra oppure comprarle delle ciabatte più leggere), quando un giovanotto biondo (ovviamente impedito) cade dal suo skate davanti hai miei occhi spiaccicandosi sull'asfalto. Essendo io un tipo gentile mi avvicino per aiutarlo ignaro che nei minuti seguenti (se non per il resto della mia vita!) me ne sarei pentito amaramente (no, dai: ti voglio bene Steve!).

-Stai bene?- gli chiedo preoccupato.

Il biondo comincia a lamentarsi. Evidentemente non stava così bene.

Gli tendo una mano per aiutarlo ad alzarsi e all'improvviso cala il silenzio. Alza la testa e mi guarda come se venissi dalla luna. Infatti...

-Ma tu sei un alieno?- E già da qui avevo capito che non era molto a posto .

-Non che io sappia...- gli rispondo.

Inizia squadrarmi con occhio sospetto.

-Non sapevo che gli alieni somigliassero così tanto agli umani!- Tira fuori da chissà dove un frammento di kryptonite e me lo avvicina alla faccia. Borbotta qualcosa tipo -A quanto pare non è parente di Kal-El...- (non chiedetemi nulla perché ho capito meno di voi...) e lo mette via così come lo ha tirato fuori. Intanto mi guardavo attorno in cerca di una qualsiasi via di fuga: avevo già preso in considerazione l'idea della fuga alla ninja con palla di fumo...purtroppo ero a corto di fumo.

-Mi hai rotto lo skate E.T.!- dice accennando all'ammasso di segatura accanto a lui.

-Se guardassi dove metti i...- comincio io. Ma lo skater mi interrompe prendendomi l'indice della mano, in cerca di qualcosa. Mi molla con aria delusa.

-Sei un semplice umano?- mi chiede con la stessa faccia che fa un bambino quando apre il regalo di Natale, e ci trova dentro un maglione. Mi dispiaceva deluderlo, così ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente.

-Sono un semplice umano che suona la chitarra come un Dio!- Con mio piacere, i suoi occhi si illuminano e un sorriso a ventidue denti (un po' gli erano caduti dopo lo schianto) gli compare sul volto.

-Wow! Anch'io suono!-

-Cosa?- gli chiedo curioso. É sempre bello trovare qualcuno con la tua stessa passione!

-Il triangolo elettrico!- É ufficiale: è scemo!

-Ma non esiste-

-Ma da che pianeta vieni? Certo che esiste!-

-No che non esiste!-

-Certo che esiste!-

-No che non esiste!-

-Certo che esiste!-

-No che non esiste!-.....e abbiamo continuato così fino all'una del mattino circa, quando un ragazzo biondino alto più o meno come Godzilla, interviene nella nostra conversazione.

-Avete un po' di malto?-

Io penso subito “che cazzo vuole questo tipo?”. Ma il suonatore di triangolo elettrico lo guarda e fa -Non sapevo che gli angeli fossero punk!-

-Ma io...-

-Wow! Un alieno e un angelo qui davanti a me!-

-Io non...-

-Sei venuto a prendermi?-

-NON SONO UN ANGELO!!!-

Il biondo n°1 si zittisce e comincia a borbottere strane formule matematiche. Di nuovo estrae dal nulla qualcosa. Una calcolatrice, con cui inizia a fare dei calcoli complicatissimi pieni di radici quadrate e di logaritmi.

Una lampadina gli si accende nel cervello. Forse aveva trovato la soluzione....

-Allora sei una fata!- Inizia frugare nelle tasche del biondo n°2 e ne tira fuori della polvere bianca. Ignorando completamente le sue proteste, se ne butta un po' in testa e spiccando un salto, urla -Pensieri felici!!!- e cade a terra collezionando una bella figura di merda.

Ma lui non è un tipo che demorde. Si rovescia tutto il resto sui capelli e fa un altro salto ottenendo lo stesso risultato.

-Se vai avanti così, finirai presto l'album...- dico a bassa voce.

-Mi è parso di levitare per un attimo...-

-Certo...-

-Ma bravo! Guarda cos'hai fatto. Hai finito tutta la mia roba!- Si lamenta il fatt...volevo dire, si lamenta la fata.

-Ma sull'Isola che non c'è è pieno di polvere magica!-

-Polvere magica?! Per caso quella roba te la sei pure sniffata?-

-Sniffare la polvere magica? Certo che sei proprio una strana fata...-

-Non sono...lasciamo perdere. Adesso tu, moquette ambulante, e il tuo amico riccioluto mi pagate fino all'ultimo centesimo!-

-Cha cazzo c'entro io?- (mi chiedo perché la gente mi deve sempre mettere in mezzo...???)

-C'entri eccome! Ora tirate fuori i soldi!-

-Non preferiresti dei deliziosi cerali Cheerios?- chiede un'ape sorridente che si appoggia sulla sua spalla. Godzilla la schiaccia con una manata e ricomincia sbraitarci contro. Nessuno dei due, a parte me, trova strano che quell'ape abbia appena parlato...

-Ora risarcitemi!-

-Ecco fatina!- Steven tira fuori dal portafoglio un centinaio di banconote gliele mette in mano. Io lo guardo scioccato. Il gigante strabuzza gli occhi e già riuscivo ad immaginare quanta polvere magica si sarebbe comprato con tutti quei soldi. Le guarda incredulo un paio di volte, ma appena si accorge di qualcosa di strano, gliele butta in faccia e inizia a sbraitare.

-Cosa me ne faccio dei soldi del Monopoli! Sei un idiota!-

-Guarda che se ti arrabbi così ti vengono le rughe...-

-Che cazzo...- Lo zittisce mettendogli l'indice sulle labbra.

-Non ti preoccupare! Io ho sempre una soluzione...- Tra le sue mani appare un volantino che ci mostra con la faccia di chi la sa lunga. Sopra c'era scritto che due ragazzi cercavano un chitarrista, un batterista e un bassista come componenti di una band.

-E con questo?-

-Diventeremo ricchi! Ti potrò pagare l'aereo fino all'Isola che non c'è per prendere altra polvere magica!-

-Finiscila con questa storia. Non sono una fata! Sono un uomo. U-O-M-O. Uomo!!! E poi non ho nemmeno le ali!-

-Ci sono anche fate uomini, e loro hanno le ali retrattili.- Se non fossi un ragazzo gentile, in quel momento sarei andato a comprargli un altro skateboard solo per farlo cadere con le mie mani. Anche l' “U-O-M-O” sembra pensarla allo stesso modo.

-Ti prego, tienimi o lo picchio...- mi dice.

In quelle poche ore passate insieme avevo già capito che era inutile discuterci, quindi per cambiare argomento, prendo il volantino e lo metto tra i due.

-Comunque...io suono la chitarra, tu il triangolo elettrico e tu invece?-

-In teoria il basso...- mi risponde il biondino.

-Come “in teoria”?-

-Quello che ho detto: in teoria!-

-Cioè non lo sai suonare bene?-

-Certo che lo suono bene, ma solo in teoria-

-Cazzo vuol dire in teoria!-

-Nel senso che lo studio sui libri...- Fin qui mi sembrava una cosa abbastanza normale, finché non ha aggiunto -...ritaglio le immagini del basso e suono quelle anche se non fanno alcun rumore a parte quello della carta stracciata!-

-Oddio...-

-Ma non è un problema!- dice tranquillo l'amante delle creature fiabesche -Che differenza vuoi che ci sia tra un basso in fotografia e uno reale...e poi il triangolo elettrico è lo strumento base di ogni bravo batterista...-

-Oddio...- ripeto.

A pensare a queste cose di qualche anno fa, mi chiedo ancora come abbiamo fatto a diventare così bravi...

 

 

 

Salveeeeeeeeee!!!

WOWOWOWOWOW!!!! 6 recensioni!!!!! Non me lo aspettavo *O*, Grrrraaaazzzziiiieeee!!!!!!!! In questo capitolo mi sono un po' distratta dall'obbiettivo, ma spero vi sia piaciuto comunque o almeno non vi abbia fatto venir voglia di bastonarmi...fatemi sapere ovviamente :D!

  
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