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Autore: Raffaley94    17/11/2010    4 recensioni
Un Diario trovato per caso al Ghirigoro cambierà molte cose nella vita di Hermione........"Mentre guardavo tra gli scaffali, notai un agenda in particolare. Fui tentata di prenderla e notai che era fatta di un tessuto particolare, ruvido quasi fossero dei fili di paglia intrecciati. Sulla copertina era disegnata una rosa bianca, simbolo del silenzio, posata su di uno sfondo celeste e le pagine era ruvide e gialle che davano all’agenda un aspetto vecchio, ma molto bello. Avevo sempre desiderato avere un diario tutto mio, un diario dei segreti e quell’agenda mi sembrava perfetta."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Un'altra persona

Premessa: questo capitolo direi che ha un rating che si avvicina al giallo, abbastanza sbiadito però xD. Meglio sempre precisarlo u.u xD

 

Guardai il diario, per verificare meglio che fosse veramente il mio.

- che ci fai Malfoy, tu, con il mio diario!? – gli chiesi, puntandogli la bacchetta contro. Non sapeva cosa rispondere, e lo leggevo nei suoi occhi, aveva la stessa faccia di tre anni fa, quando gli mollai uno schiaffo in pieno viso.

- avanti rispondi! – lo incitai.

- l’ho trovato – rispose con la voce tremolante.

- e ovviamente non ti è passata neanche per l’anticamera del cervello di ridarmelo.-

- beh l’ho trovato ed è mio-

- certo siamo ritornati nella preistoria.- essendo troppo concentrata a minacciarlo, non mi accorsi che con la mano destra aveva impugnato la bacchetta.

-STUPEFICIUM!- urlò contro il diario, che andò a finire dall’altra parte del corridoio. Cercai subito di riprendermelo, ma correndo mi sorpassò, lo riprese e scomparve al di là del muro. Sospirando, mi buttai a terra esausta. Avevo ritrovato il diario, sapevo chi me l’aveva rubato, ma non avevo idea di come riprenderlo. Ma cosa più importante, dovevo riferite tutto a Ginny. Il brutto era che quella sera avevo il turno, e non potevo di certo lasciare, ma per una volta non sarebbe morto nessuno. Correndo, mi diressi verso il dormitorio Grifondoro e arrivata nella nostra stanza feci più rumore possibile. Sbattei la porta, feci rumore con le scarpe, aprii e chiusi i cassetti, ma Ginny dormiva talmente profondamente che non aveva nessuna intenzione a svegliarsi, così incominciai s scuoterla.

- Ginny, dai svegliati è importante!-

- No, dai mamma un altro po’, è così bello stare qui in compagnia di Harry.- all’ultimo nome rimasi un momento perplessa, beh diciamo che se la svegliavo mi avrebbe sicuramente ucciso per la qualità del sogno che stava facendo, ma poco importava, dovevo assolutamente parlare.

- Ginny! – le gridai nell’orecchio.

- Si sono sveglia, ahhhhhhhhhh! – si spaventò di soppiatto, avendo messo il viso troppo vicino al suo.

- Mamma Herm, che paura. – esclamò, poi guardando l’orologio – ma sono le tre, che vuoi a quest’ora? –

- Ho scoperto una cosa importante. –

- ti prego, se è qualcosa che riguarda la scuola non la voglio sapere. – disse, mettendosi le coperte sopra la testa.

- No, riguarda il diario. –

- Ah bene allora sono tutta orecchi. – aggiunse, mettendosi a sedere.

Presi un po’ di fiato e incominciai a parlare.

- Il diario ce l’ha Malfoy, l’ho visto stasera, ce l’aveva nello zaino, l’ho notato dopo un breve scontro che abbiamo avuto. –

- E come fa ad averlo lui? –

- Non ne ho idea, ma so soltanto che dobbiamo recuperarlo. –

- Va bene, ma parliamone domani mattina, adesso ho sonno. – e sbadigliando, ritornò sotto le lenzuola. Dovevo assolutamente inventarmi qualcosa, alcuni incantesimi non funzionavano su di lui e quindi dovevo lavorare d’ingegno. Passai tutta la notte a pensare, ma d’idea non me ne venne nessuna, anzi una si, ma avevo bisogno di un particolare oggetto. Mi serviva il Mantello di Harry, così da poter seguire Malfoy senza essere scoperta. Se glielo avessi chiesto, mi avrebbe sicuramente domandato il motivo di questa esigenza e io non avevo nessuna intenzione a rivelarglielo, dovevo “prenderlo in prestito” ovviamente senza dirgli nulla.

Ormai erano le nove di mattina, ma essendo domenica dovevano ancora tutti svegliarsi. Harry però, era stato sempre mattiniero. Scesi in sala comune, e mi guardai in giro sperando di trovare Harry, ma di lui non c’era nessuna traccia, anzi una ce n’era, il suo zaino. Gli andai vicino lo aprii e misi il mantello nella mia borsa.

- cosa stai facendo? – chiese una voce alle mie spalle.

- io? Niente, volevo vedere se avevi fatto i compiti di Erbologia. – risposi, con la voce tremolante.

- ma come ti viene in mente, quella che fa i compiti qui sei tu, sei sicura di stare bene? – disse perplesso.

- si certo, adesso devo andare. – e corsi subito fuori dalla sala comune. Non sapevo fingere, maledetta la mia legge sul dire sempre la verità. Presi il mantello dalla borsa, me lo infilai sopra la testa ed incominciai la ricerca, obbiettivo, trovare Malfoy. Girai quasi tutta Hogwarts ma di lui nessuna traccia, possibile che quando la sua presenza era inopportuna c’era sempre, quando ti serviva mai? Una camminata però molto familiare mi rallegrò in qualche modo. Girai l’angolo e lo vidi. Eravamo al settimo piano e stava fermo davanti ad un muro. Ovviamente stava cercando di entrare nella Stanza Delle Necessità. Mi misi dietro di lui così da poter entrare facilmente. Quando le porte si aprirono però, non riconobbi quasi la stanza. Era piena di cianfrusaglie. Sedie, libri, scope e uno strano armadio verso il quale Malfoy puntava. Incominciò a formulare incantesimi che non conoscevo affatto e apriva e chiudeva l’armadio, come se sperasse di trovare dentro qualcosa. Purtroppo però per me, il fato volle che la mia imbranataggine facesse andare il mio piano all’aria. Sbadatamente inciampai in una sedia dietro di me.

- Chi c’è? – benissimo, se n’era accorto. Incominciai a gattonare verso l’uscita sperando di non farmi notare, ma all’improvviso, sentii levarmi il mantello di dosso.

- Ulalà, chi si vede qui, Granger. – disse puntandomi la bacchetta alla gola.

- come hai fatto a vedermi? –

- sai com’è, non sei capace di spiare, troppo rumorosa. – violentemente mi prese per i capelli e mi fece alzare.

- cosa vuoi, ancora quel diario. – mi sussurrò all’orecchio. La sua voce gelida mi faceva venire i brividi.

- è mio, devi ridarmelo. –

- tu dici? No voglio tenermelo ancora per un po’. – aprì la borsa e lo prese.

- ridammelo! – tentai di prenderlo, ma lui si girò e mi face cadere a terra. Nuovamente mi prese per i capelli e violentemente mi avvicinò a lui.

- facciamo una cosa, se tu farai quello che ti dico, io te lo ridò. –

- no, mai! – la mia risposta però non gli piace molto, e con la bacchetta mi provocò una bruciatura sulla gamba.

- ahhhhhh! – purtroppo non riuscii a trattenere l’urlo di dolore, dovevo resistere!

-  e questo è solo l’inizio, se non dici di sì, ti farò di peggio, molto peggio. – l’idea stranamente mi spaventava, eppure era solo Malfoy, ma mi sembrava un’altra persona.

- no mai, io non sono una tua schiava! – e di nuovo con la bacchetta mi provocò una bruciatura, questa ancora più profonda, questa volta però dal dolore gli lacerai la manica sinistra della tunica e vidi qualcosa che non mi aspettavo. Harry aveva ragione, ma come era possibile, era soltanto una ragazzino! Voldemort non poteva reclutare minorenni! Eppure qual segno sul suo braccio, non diceva bugie. Malfoy era marchiato.

Quando si accorse della manica si infuriò ancora di più di quanto non lo era prima. Mi lanciò a terra e mi strinse forte il braccio.

- allora Granger, se oserai solo dire una parola su quello che è successo e su quello che hai visto, giuro che ti ammazzo! E adesso di “di sì” ! – la sua voce possente mi incuteva terrore, non sapevo cosa fare. Inconsciamente feci cenno con la testa. Mi sembrava l’unica chance.

- benissimo. – disse, con un certo ghigno sul viso. Mi tenne le braccia ferme e incominciò a baciarmi sul collo, non riuscivo a muovermi. Quando tentò di slanciarmi  la cintura, notai che aveva lasciato cadere il mio diario a terra qualche metro più avanti. Velocemente gli mollai un calcio nel ventre e di corsa mi alzai, presi il diario e incominciai a correre. Correvo veloce, veloce non riuscivo a capire dove stavo andando. Sentivo dietro di me la presenza di Malfoy, mi stava inseguendo. Avevo paura molta paura. Perché non lasciavo semplicemente perdere quel maledetto diario? Era come se esserne separata mi faceva sentire vuota, era come se mancasse parte di me.

- INCIAMPANTE! – sentii la voce di Malfoy pronunciare l’incantesimo, che purtroppo mi fece inciampare. Cadendo per terra il diario mi scivolò dalle mani e avendo preso una storta, temevo purtroppo di essermi rotta la caviglia. Il piede mi faceva malissimo e non riuscivo ad alzarmi. Non sentivo più passi, molto probabilmente Malfoy se n’era andato e si era anche ripreso il diario. Rimasi lì per terra per qualche minuto agonizzante, poi mi sollevai sentendo una voce amica.

- ehi Herm, stai bene, che ti sei fatta? – mi chiese Neville preoccupato.

- ho preso una storta e credo di essermi rotta una caviglia. – risposi in preda al dolore.

- vieni ti porto da Madama Chips. – esclamò, prendendomi in braccio, non potendo camminare.

- ti capisco è doloroso, sai io una volta caddi dal tetto della scuola e mi ruppi il polso. –

- si Neville, lo so, c’ero anch’io. –

- ah si giusto, oh guarda chi c’è, Harry! – lo chiamò urlando, lui si girò e appena mi vide corse verso di noi. Con lui c’era anche Ron, sicuramente ero diventata di un colore che si avvicinava molto al rosso carminio.

- Herm che è successo? – chiese Harry

- ho preso una storta e temo di essermi rotta la caviglia. –

- Harry io dovrei andare a studiare in biblioteca, che ne dici la portate voi in infermeria? – disse Neville

- si certo. – rispose Harry, tentando di prendermi in braccio

- dai a me, ce la faccio, Herm non è pesante. – intervenne Ron, quando vide che Harry per un pelo non mi scaraventava a terra.

- wow Herm, sei una piuma! –

- grazie Ron. – ufficiale, la mia faccia assomigliava di più ad un peperone. Infondo Ron era un grande galantuomo.

 

 

Spazio autrice: benissimo eccomi qua dopo ben 17 giorni. Raga mi dispiace tanto, ma abbiamo fatto una settimana di occupazione e stavo molto indietro con le interrogazioni e la testa di scrivere non ce l’avevo proprio. Spero che questo capito vi sia piaciuto, non perché mi sembra essere venuto abbastanza bene xD, poi non so giudicate voi u.u. Il prossimo cercherò di pubblicarlo per la fine del mese se tutto va bene -.-‘. Grazie a tutti per le visite e spero che mi lasciate qualche recensione ;). Adesso passiamo alle recensioni dello scorso capitolo u.u

 

itsagoodbye_ : grazie per tutti questi complimenti, non li merito mica xD. Spero che continuerai a seguirmi ;), aspetto una tua recensione, un bacio grandissimo :*

Queen Alexia: grazie anche a te per il “bravissima” xD, sempre gentile =D, spero che il capitolo ti soddisfi u.u, commenta mi raccomando =)

emmawatson: mi disp ma presto non ho potuto aggiornare -.-‘, scuola maledetta, però alla fine ce l’ho fatta a pubblicare xD. Cosa vuoi farci Malfoy c’entra sempre xD e in questo capitolo è abbastanza cattivello xD, aspetto delle critiche u.u, ciaoooo :*

MaCcO: che dici, il capitolo ti piace? Draco mi è uscito un po’ troppo cattivo, ma mi piace così xD, sai come si dice i ragazzi cattivi attirano xD, non nel caso di Herm però u.u

 

Ps: mancano due giorni a Harry Potter e i doni della morte: parte 1 >.<, nn vedo l’ora!!!!!!!!

   
 
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