Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: MedusaNoir    17/11/2010    3 recensioni
Flashfic di 500 parole su Merope Gaunt e sulle sua scelta.
"Scegliesti? - Ho scelto. - Emon? - Morte. - L'avrai." (V. Alfieri)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merope Gaunt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Scegliesti?

                Ho scelto.

                                Emon?

                                           Morte.

                                                      L'avrai.


(Vittorio Alfieri, Antigone)



Or

Avevo scelto. Non potevo continuare a tenere soggiogato lui, il mio tesoro, il mio grande amore. Avrei sofferto, ne ero conscia, ma speravo inutilmente che lui si innamorasse di me, senza che una pozione magica o un incantesimo ci tenesse uniti.

Il ragazzo che viveva sulla collina era stato il mio primo e unico amore: era bello mentre correva sul suo destriero, con i capelli neri scompigliati dal vento. Avevo desiderato molte volte che fosse mio e, benché non fossi una vera Strega, ero riuscita a tenerlo legato a me con una pozione d’amore. Era stato il primo a dirmi che ero bella, ad accarezzarmi il viso, a baciarmi le labbra e a ricordarmi ogni giorno quanto fossi importante per lui. Siamo scappati dai nostri genitori, abbiamo deciso di vivere lontano dove il nostro amore non sarebbe mai stato ostacolato.

Ma le parole sono inutili se si è coscienti di quanto siano effimere: volevo che mi guardasse con il suo vero sguardo, quello che amava donare alla sua precedente amante, e che solo così mi dicesse quanto fosse innamorato di me. Non aveva senso continuare a fingere che tutto fosse perfetto. Poco prima che nascesse nostro figlio, smisi di dargli la pozione e cominciai a vedere i suoi occhi cambiare lentamente, abbassarsi di fronte alla mia vista, il suo amore svanire dentro di loro; diverse volte ebbi un cedimento, allungando il braccio verso l’ampolla che racchiudeva la nostra storia e desiderando che mi chiedesse di drogarlo ancora con il finto amore, ma non desistetti. Per una volta nella mia vita avevo avuto il coraggio di fare qualcosa, di scegliere per me stessa, e ora era arrivata la mia seconda occasione, potevo scegliere senza sbagliare, senza manomettere dei sentimenti così importanti.

Si svegliò come dopo un lungo e bellissimo sogno e mi guardò, sorpreso, terrorizzato. Notò la mia pancia e capì cosa era successo. Corse via senza dar peso alla mie lacrime e alle mie suppliche, senza il coraggio di guardarmi in volto: ero una Maganò, disprezzata sia dai Maghi sia dai Babbani.

Non sapevo che fare, vagavo per Londra senza una meta, accasciandomi ogni tanto su un marciapiede, senza che un qualunque passante provasse compassione per me. Anche i bambini mi evitano, impauriti dai miei occhi storti e dal mio viso sporco; sarebbero scappati terrorizzati se solo avessero visto il devastante lacerarsi della mia anima.

Non potevo tornare a casa, mio padre non mi avrebbe accettata, ma sapevo che erano altri i motivi per cui non desideravo tornare. Era giunta l’ora di un’altra scelta indipendente, la mia ultima scelta e non volevo che qualcuno mi impedisse di portarla avanti. Potevo salvare il mio corpo con qualche semplice incantesimo che avrei potuto fare anch’io, ma non avrei salvato la mia anima. Andavo avanti solo per il mio bambino.

Alla fine mi accasciai davanti alla porta di un orfanotrofio e bussai, inerme.

 

- Vorrei… che si chiamasse Tom, come suo padre…

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MedusaNoir