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Autore: Mapi    17/11/2010    4 recensioni
Amori,sogni e speranze per i ragazzi di Hogwarts.
Voldemort e i suoi seguaci tramano un nuovo piano.Riusciranno a spuntarla?
Questa ff è una Draco-Hermione,ma ovviamente tutti i personaggi sono coinvolti.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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7-guantini e bacini


                                                                                *******Guantini e Bacini********



La mattina più facilmente,ma anche a pranzo e a cena, potevi scegliere se sederti al tavolo della tua casa per fare colazione oppure spostarti con qualche altro compagno al tavolo di un'altra casa.
Non era strano,quindi, se qualche Grifondoro sedeva al tavolo dei Tassorosso,oppure se vi si trovava un Corvonero con loro. L'unica eventualità che non potevi avere era quella che qualcuno scegliesse di sedere al tavolo dei Serpeverde.Non erano molto avvezzi ad aprirsi ed accogliere qualcuno al loro tavolo. In qualche possibile ,ma remota, occasione qualcuno di loro si intratteneva con gli altri.Ma a loro  tavolo proprio mai.Non si fidavano,semplicemente,di nessuno e molto spesso neanche dei loro compagni di casa.
Quindi era normale che Luna entrando nella sala grande si guardasse intorno per scegliere con chi sedere.
Luna Lovegood era una ragazzina molto carina e socievole,un pò "lunatica" ma molto simpatica. Lei era veramente un Jolly,sedeva sia con i Tassorosso che i Grifondoro,e ovviamente con i compagni della sua casa.Vedendola entrare Hermione alzò una mano e le fece segno di raggiungerla.
< Buon giorno Luna! Pronta per la partita? > chiese cordialmente  alla bionda.
< O si! Siete sole per questo? gli altri sono già agli spogliatoi? >
< Si. E di corsa anche. > disse Eveline sorridendo.
Luna si sedette e chiacchierò amabilmente con entrambe le ragazze per il resto della colazione.Fino a che...
< Vi è piaciuta la festa di sabato? >  domandò Luna.
< Si moltissimo,non ero mai stata ad una festa > Eveline attirò su di se lo sguardo delle altre che però non domandarono nulla. Sapevano quanto l'amica fosse reticente nel raccontare il proprio passato.
< E a te Hermione? >
< Si molto mi sono divertita e non siamo stati espulsi.Il massimo no? > rispose la grifoncina prendendo un sorso di latte caldo e perdendovisi dentro.
< Perché sei arrossita? >
Sempre più convinta che la sua amica facesse la finta svampita rispose < O no,è il latte caldo! > si discolpò in fretta.Anche se il suo rossore non aveva niente a che fare con il latte.Ma , era bastato un lieve accenno alla festa per riportarla indietro nel tempo, e ripensare al suo lento con un certo biondino.
< Bene.Sabato ce ne sarà un'altra.Questa sarà più carina. Il tema è natalizio e tutti devono indossare qualcosa di rosso. >
< Sempre nella vostra sala comune? > chiese Eveline.
< No,sicuramente nella stanza delle necessità.Ma per il momento non so divi altro.Mi informerò con le altre. >
< Potrebbe essere difficile accedervi... > iniziò Hermione. < dovrete creare un pensiero per trovare la stanza! >
< O si sono sicura che penseranno anche a questo! > tutte e tre le ragazze scoppiarono a ridere. Era ovvio che ci avrebbero pensato, Hermione partecipava alla seconda festa e già aveva capito quanto le compagne di Luna fossero pazze.
< Ci sarò Luna! > concluse infine la mora.< Anche perché altrimenti Ginny non mi darà tregua. >  e risero di nuovo.Dopo qualche altra fetta di pane imburrata erano pronte per andare.
< Ho dimenticato la sciarpa al dormitorio. > disse quasi all'improvviso Luna < Fa niente,andrò senza. >
< Sei pazza,fa freddissimo fuori,andiamo a prenderla. > suggerì  Eveline.
Luna annuì ma alzandosi dalla panca colpì qualcosa con il piede, si chinò a prenderla < E questi di chi saranno? > stringeva nelle mani un paio di guantini.
< Sono di Harry gli devono essere caduti. Glieli dobbiamo portare gli servono per la partita. >  Hermione li aveva riconosciuti all'istante.
< Ma faremo in tempo? >
< Facciamo così voi andate  a prendere la sciarpa io corro agli spogliatoi,ci vediamo agli spalti. >
< Ok a dopo. > disse Luna che insieme a Eveline si stavano già incamminando verso il dormitorio della Corvonero.
< A dopo > rispose Hermione  
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La partita di Quiddicht Serpeverde contro grifondoro si sarebbe disputata.La visibilità era ottima nonostante tutta la neve che era caduta e che ancora era presente su tutto il campo.Ma per fortuna per i giocatori e gli spettatori,che non si sarebbero bagnati,quella mattina non nevicava.Faceva freddo,molto freddo.E  mentre i giocatori si preparavano ed attendevano negli spogliatoi che la partita avesse inizio,tutta la scuola si dirigeva agli spalti per assistere all'ennesimo scontro tra due case che non erano rivali solo nel  Quiddicht.
Pancy Parkinson e
Daphne Greengrass camminavano tranquille per raggiungere la tifoseria dei Serpeverde.Non erano grandi amiche,nella casa delle serpi tutti erano utili e nessuno indispensabile.Le amicizie si sceglievano accuratamente,perché quella persona non ti avrebbe mai dovuto tradire e avrebbe custodito i tuoi segreti,e quindi la scelta doveva essere ponderata.Per questi ragionamenti loro non erano di certo amiche,e lo sapevano entrambe,ma vi era un rapporto civile che con gli anni si era mantenuto,ma nulla di più.
< Non noti niente di strano in Draco? > chiese di getto la Parkinson ,approfittando del momento di solitudine,scrutando la sua vicina negli occhi.
< Cosa dovrei notare? > Dafne sapeva che Pancy aveva un debole per Draco e sapeva anche che se lei faceva quella domanda era per indagare.
< Non lo so è distratto e assente...non cerca più un contatto con quelli della sua casa. > "Non mi cerca più" avrebbe voluto dire.Ma non erano confidenze da fare.Mai mostrare le proprie debolezze,potrebbero essere sfruttate per colpirti.Ma era proprio quello che avrebbe voluto dire.Erano passati da  fidanzati ad amanti a niente, tutto era sfumato,nessuna spiegazione,nessun motivo. A un certo punto non l'aveva più cercata.E si sa l'orgoglio e il risentimento di una donna rifiutata è spropositato.
< E' stato sempre solitario. > rispose allora Dafne.
< Sarà,ma lo vedo strano. >
< Forse ha a che vedere con l'Oscuro! > sussurrò allora la bionda.< Suo padre è in prigione. >
< Sarà... > Pancy non credeva a una parola. Non era riscattarsi il primo pensiero di Draco.Non poteva spiegarlo,lo sentiva come donna,era il suo istinto femminile che parlava.
Il discorso decadde e le due continuarono in silenzio. Pancy aveva capito che Dafne non sapeva niente,e Dafne dal canto suo era soddisfatta di se stessa.
Mentre svoltavano per la tifoseria qualcuno che correva e molto affrettato gli venne addosso facendole sbattere nelle colonne di legno che reggevano gli spalti.
< Permesso! > aveva urlato quella persona ma non abbastanza in tempo in modo che le due ragazze si spostassero.
< Graenger sta attenta a dove vai e non osare mai più toccarmi > disse Pancy con la faccia disgustata.
< Si più veloce la prossima volta e spostati prima! > Hermione non si era nemmeno fermata a guardarle, e sapeva che era colpa sua,ma non gli avrebbe mai chiesto scusa,non se lo meritava,anche con un semplice incidente quel carlino di ragazza la doveva insultare. Corse via più velocemente che poteva,tra pochi minuti sarebbe iniziata la partita e Harry aveva perso  i suoi guantini dopo la colazione. Quei cosi gli erano valsi un attacco di un dissennatore,li avrebbe dovuti indossare o lo avrebbe affatturato.
Superò Madama Bumb che camminava per quel corridoio per raggiungere il campo.
< Buon giorno > non si potè fermare ma il buon giorno di Madame risuonò chiaramente.Stava per raggiungere gli spogliatoi, stava per superare il piccolo sgabuzzino dove si tenevano le palle da Quiddicht quando la porta si aprì e lei si sentì afferrare per un braccio e trascinare dentro.
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Draco Malfoy non era mai in ritardo,mai. Non aveva bisogno della sveglia per svegliarsi,non aveva bisogno di ricordelle per non mancare gli appuntamenti, era sempre puntuale,semplicemente mai in ritardo.Ma quella mattina non si era svegliato in tempo e non aveva potuto saltare la colazione perchè doveva giocare e aveva bisogno di forze,quindi era la sua prima volta in cui non arrivava in tempo.
Correva verso il campo ed improvvisamente si sentì chiamare.
< Signor Malfoy ho bisogno di lei > Madama Bumb andava al campo e lo aveva fermato."Anche questa poi" pensò scocciato.
< Mi dica.. > disse Draco voltandosi ed arrestando la sua folle corsa per non aggiungere altri minuti a quelli già persi.
< Prima di cambiarsi venga nella saletta delle pluffe,ho bisogno che un giocatore mi firmi il certificato di autenticità degli strumenti che userete per la partita. > era una congiura?
< Madame sono in ritardo le posso mandare qualcuno della squadra? >
< No signor Malfoy. Deve essere il capitano.Ci vorranno pochi minuti e poi stia tranquillo l'aspetterò,sono l'arbitro no? >
Draco non disse nulla e seguì la professoressa,sarebbe stato inutile controbattere,avrebbe potuto aspettare e farlo cambiare almeno,ma poi sarebbe stata lei quella in ritardo e non lui.
Si infilarono nella saletta,la professoressa prese il foglio e Draco lo firmò. La professoressa se lo infilò nel mantello prese un altro documento e glielo pose.
< Mentre consegno questo al preside firmi questo e poi si cambi la aspetto al campo. > ed uscì dalla stanza. Draco firmò anche quel foglio e lo lasciò sulla scrivania.
Si diresse alla porta, l'aprì ,stava per uscire quando < Buongiorno! > avrebbe riconosciuto quella voce ovunque e non aproffitare della situazione era decisamente poco Serpeverde.
 Così spense la luce estrasse la bacchetta e non appena la ragazza passò davanti alla porta l'afferrò da dietro per un braccio e con un incantesimo non verbale si appropriò della  sua bacchetta,richiudendo la porta.
< Ma che succede? > o h non aveva considerato che lei urlasse. La spinse verso una parete della saletta e le poggiò una mano sulla bocca.
< Silencio > un altro incantesimo.
Era buio intorno a loro ed Hermione non aveva idea di chi potesse essere il suo aggressore. Con il braccio ancora libero cercò la sua bacchetta nel mantello,ma dove si aspettava di trovarla la bacchetta non c'era. Doveva avergliela sottratta con un incantesimo non verbale e in più non poteva sciogliere l'altro incantesimo e urlare finché qualcuno non la sentisse e accorresse per aiutarla. Era fregata ed iniziava ad avere paura. Cercò di dimenarsi ,ma la stretta era forte.
La paura non le impediva di ragionare,era molto coraggiosa,ma senza la sua bacchetta poteva far poco.
< Non essere spaventata! > era un sussurrò ,una voce che non conosceva o forse si?
La mano del ragazzo scivolò sul suo braccio, e in un attimo si fermò alla sua vita. L'altra mano si insinuò tra i suoi capelli e accarezzò la nuca. Le dita erano delicate e calde,con un unico gesto spinse verso di se facendo incontrare le loro bocche. Hermione poggiò entrambe le mani sul petto del ragazzo e cercò di spingerlo via,ma lui non glielo permise. Non potendo fare altrimenti si fermò e aspettò  sperando che stando ferma lui capisse che non voleva essere baciata e che quello era un rifiuto. Ma non aveva considerato una piccola cosa,lui con la propria lingua iniziò a tracciare il contorno delle sue labbra,chiedendo un bacio più profondo.Non voleva violarla,le stava chiedendo il permesso.Hermione completamente soggiogata dalle sensazioni che quel gesto gli provocarono dischiuse leggermente la bocca, e il ragazzo non se lo fece ripetere due volte così  insinuò la sua lingua  iniziando ad accarezzarle il palato. Era una danza, che a quel punto nessuno dei due voleva interrompere. Le mani si allacciarono al collo di lui e accarezzarono  i capelli che risultavano setosi.Hermione non aveva mai toccato capelli così. In un attimo le venne in mente che visto il buio doveva cercare di individuare più indizi possibili per poter svelare l'identità del misterioso baciatore,quindi spostò le mani ai lati della faccia circondando il viso. Notò che i capelli le sfioravano il dorso quindi non erano poi tanto corti. Scese ancora e seguì il profilo del volto,ritornò un attimo su e accarezzò i suoi occhi chiusi,aveva sopracciglie lunghe, ricominciò a scendere,spalle larghe,ma non troppo.Ancora più giù, pettorali e muscoli delle braccia rigorosi,la sua mano scese ancora  fino ai suoi addominali, ben definiti. Doveva essere un bel ragazzo almeno.
Draco dal canto suo di certo non si stette fermo. Con una mano sulla vita e l'altra tra i capelli decise che quest'ultima doveva abbandonare il suo nascondiglio. Così la spinse giù,scostò il mantello facendo bene attenzione che quella mano sfiorasse il profilo del suo seno,accidentalmente ovvio, e poi la posizionò alla vita.Circondò questa con le braccia si abbassò leggermente in modo da  sollevare Hermione, stringendola a lui e facendola scontrare con il suo corpo che di li a poco sarebbe scoppiato per la felicità del non essere respinto e per  l'eccitazione.
Con quel gesto dolcissimo la grifoncina aveva perso tutto il suo terrore.Il ragazzo non voleva farle decisamente del male.Voleva solo baciarla e senza accorgersene lei stava ricambiando.Si accorse inoltre che quel ragazzo era alto.Più alto di lei sicuramente,e forte,tanto da tenerla sospesa per vari minuti.
 Il bacio fu interrotto da una risata.
Lui aveva sorriso sulle sue labbra.
< Mi stai studiando vero? > ancora un sussurrò.
Draco la rimise giù. Ma non si allontanò subito,aspettò che lei ritrovasse il suo equilibrio.Poi però si allontanò.Lasciò la bacchetta di lei sulla scrivania li vicina.Strinse la sua e pensò "finitem incantem".Hermione non si accorse di questo cambiamento.
< Adesso esco non ti voltare o la magia di quel che abbiamo condiviso finirà. > le disse. Desolata per non aver capito ancora chi fosse, la ragazza sospirò ed emise un piccolo suono ,capendo così di aver riavuto la sua voce.
< Aspetta > lo riprese alla cieca per un braccio. < Dimmi chi sei? >
< No.Al momento giusto > strattonò il braccio e la lasciò li,aprendo la porta quanto bastava per poter uscire senza essere visto.Draco si richiuse la porta alle spalle,si poggiò un attimo.Si passò la lingua sulle labbra che avevano ancora il sapore di lei e poi scappò verso gli spogliatoi. Adesso era veramente in ritardo.
Nella stanza ancora scombussolata per quanto era successo,Hermione cercò di calmarsi facendo un gran respiro.Tanto profondo da sentire l'odore della polvere, del cuoio delle pluffe e dei bolidi, e di....muschio bianco. Allora capì dimenticandosi tutto.Chi era? dov'era?cosa doveva fare prima di essere trascinata via e baciata da Draco Malfoy?
                                                             ********************************************************
Harry Potter era un ragazzo molto preciso,non perdeva mai niente,ma quella mattina quei dannati guantini non li trovava proprio. 
< Harry dobbiamo andare sta iniziando la partita. > Tutti erano usciti restavano solo lui e Ginny.
< Lo so,ma non trovo i guantini! > disse Harry un pò disperato.
< Li hai lasciati al dormitorio? >
<  No,ne sono sicuro! >
< Aspetta ti aiuto. > Ginny si avvicinò al borsone infilandoci le mani dentro insieme ad Harry per poter  cercare.
Il ragazzo non seppe bene cosa fu,se la vicinanza se le loro mani che si sfioravano,se i capelli di Ginny ricaduti davanti al suo viso spingendo verso di lui l'odore di lei,ma  non riuscì a resistere.Prese una mano della ragazza e la attirò verso di se stringendola per la vita e facendo combaciare le loro labbra. Bellissime labbra. Dopo qualche minuto di smarrimento Ginny rispose al bacio avvicinandosi a lui e facendo scivolare le sue mani nei capelli di Harry. Erano entrambi sprofondati in un altro mondo,dove non esisteva niente al  di fuori di loro. Quel  mondo era un'esplosione di colori e intense emozioni. "Ed era solo un bacio" pensò Harry e cosa sarebbe successo se fossero diventati più intimi?In quel momento niente pesava dentro di lui.Tutto era al giusto posto.
Dopo un lungo minuto si separarono.Tutti e due boccheggianti in cerca di aria.Ma non appena il contatto fu interrotto il peso che prima era svanito ripiombò sul suo cuore.
< Scusa non dovevo. >
Ginny che per un momento aveva sperato, si ricredette e abbassò la testa trovando molto più interessanti le sue scarpe. < Non scusarti >
< Si invece! è stato un errore... >  a quelle parole gli occhi di Ginny scattarono per cercare quelli di Harry.
< Un errore? > era furiosa. Poteva capire tutto, le sue paure,le sue angosce ma dirle che era stato un errore non doveva proprio. < è un errore baciarmi per te? >
Harry stava per rispondere ma quella di Ginny era una domanda retorica e non lo fece neanche iniziare < Sei un idiota Harry Potter. >
Si voltò e fece per andarsene. < No Ginny aspetta >
< No, sono stanca di aspettare,ho una partita da giocare > e uscì non voltandosi neanche una volta.
Il ragazzo dagli occhi verdi restò li dentro a darle ragione,era veramente un idiota.
 Guardò il borsone < Maledetti guantini! > sospirò in fine.

Quel giorno fu il primo giorno per molti:il primo giorno che Ginny non giocò al cento per cento delle sue capacità,che Hermione si sedette sugli spalti per non guardare la partita ma restare immersa in quelle sensazioni che non aveva mai provato,neanche per Ron,che Harry perse il boccino che finì nelle mani di un  Draco Malfoy,al massimo della sua forma, decretando la vittoria dei Serpeverde.






Angolo scrittrice:
Tengo moltissimo a questo capitolo....Mi sono divertita tanto a scriverlo,ora magari fa schifo.In tal caso vi prego di dirmelo.Ma vi giuro che io ci ho messo me stessa...
Fate attenzione,Hermione capisce solo chi l'ha baciata,ma  questo non centra nulla con i messaggi.A tempo debito scopriremo anche chi manda questi benedetti messaggi....
Fatemi sapere cosa ne pensate...

Risposta recensioni:
Elve89:Ciao Elve...tranquilla il lavoro è lavoro e non si può sfuggire...Si ho fatto succedere un pò di cose...e per il futuro ne prevedo altre.Per confermare il vizzietto di Draco,un altro bel bacino...Mi hai ispirato il titolo del capitolo...era già scritto ma mancava il titolo...Quindi ti dedico questo chappy.Giusto per non morire di solletico ho aggiornato;D bacino al prossimo,
Angyr88:Anche questo capitolo è lungo,quindi nasconditi da qualche parte per leggerlo in santa pace...Kiss me again resterà per sempre tra le mie storie preferite...è l'unica tra l'altro delle storie originali,anche perchè preferisco leggere di solito di personaggi già esistenti..mi scatena la fantasia...basta altrimenti piango...Cosa ne pensi di questo capitolo? ;*
Barbarak: non so come dirti grazie sei sempre la prima a recensire....e quindi GRAZIE...Tutto romanticissimo come piace a noi! ahahah...Draco è una serpe,ma innamorata....e quindi molto protettiva....
Spero che anche questo capitolo sia di tuo gusto...galeotto fu il bacio!


Bacino e a presto....Mapi.




Dimenticavo....Ho bisogno del vostro aiutino per un capitolo futurissimo,quindi vi butto lì una domandina: Come fanno,secondo voi ,gli uomini ad ottenere quello che vogliono?
perchè su come fanno le donne sono espertissima ma su l'uomo ho qualche dubbietto....rispondete numerosi...Soprattutto se ci fossero uomini,giusto per illuminarmi!
   
 
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