Oggi è stata la solita giornata, amore mio, la solita giornata senza te. Mi sono svegliato, lavato e vestito, ho bevuto un caffè e mi sono accorto che ero di nuovo in ritardo. Questa volta il capo mi avrebbe licenziato sicuro! Così ho fatto le scale di corsa, sono inciampato nel solito tappettino della portinaia e sono uscito seguito dalle urla di scuse di lei. Prima di salire sul tram ho preso il giornale al volo. Come al solito c’erano le vittime del finesettimana. Questa volta era un lord che, probabilmente ubriaco, non aveva visto cambiare il semaforo. La foto era molto buffa, con lui penzoloni fuori dal finestrino vicino al sedere di una bella poliziotta e sono scoppiato a ridere. Improvvisamente mi sono assopito e ho fatto un sogno strano, con certe buche e l’Albert Hall. Dopo il lavoro sono andato a vedere un film tratto da un libro che avevo letto qualche mese fa. C’era l’esercito di quei maledetti inglesi che vinceva la guerra, se ne sono andati tutti ma io sono rimasto per vedere come l’avevano reso. Dopo il film (in fondo non era male) ho preparato la cena. Come vorrei farti vivere, anche solo per una giornata così banale, per averti un altro giorno nuovamente accanto a me!