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Autore: Naco    22/11/2005    3 recensioni
E' trascorso un anno da quando Kagome e Inuyasha sono giunti nella nostra epoca per recuperare l'ultimo frammento della shikon no tama. E in un anno tante cose cambiano... oppure no?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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VI

IL SEGRETO DEL CIONDOLO

Milena credette di essere morta quando sentì uno strano tepore avvolgerla. Aprì gli occhi e vide il suo corpo e quello di Alessio avvolto da una luce rosa pallido… una luce che aveva già visto, anche se non riusciva a ricordare dove…

Era uno strano calore carico di dolcezza, quasi volesse proteggerla e custodirla contro il male… Avvolta da quel calore si rese conto che la sua mente era vuota, come se fosse cullata da un sogno senza sogni, in un mondo fatto di luce e calore, accanto al suo Alessio per sempre…

"Milena! Milena!"

Una voce la stava chiamando… Era una voce che conosceva, ma non sapeva dirsi di chi fosse… Guardò nella direzione del suono e vide il volto di Alessio sorriderle.

"Milena svegliati!" le stava dicendo…

 

 

"Milena svegliati!"

"Alessio…" bisbigliò aprendo lentamente gli occhi.

"Milena finalmente!"  esclamò la voce di Inuyasha.

La voce del mezzo demone la risvegliò completamente e solo in quel momento si rese conto che la luce era scomparsa e che si trovava ancora nella radura in cui aveva incontrato Naraku, il corpo senza vita di Alessio ancora stretto tra le sue braccia. I ricordi la colpirono come un pugno: la morte vicina, l'urlo, la vista di Alessio… Pochi minuti dopo i suoi occhi erano completamente velati di lacrime.

"Milena…"

Il mezzo demone si inginocchiò accanto a lei, ma non gli ci volle molto per capire che per Alessio non c'erano speranze.

"Milena… ma cosa è successo? Cosa... come hai fatto a…?" chiese, senza sapere neanche lui cosa chiedere precisamente alla ragazza. Quando era arrivato, aveva visto soltanto un tenue bagliore scomparire e una Milena rannicchiata su se stessa, che teneva stretto a sé il corpo senza vita di Alessio.

Milena lo guardò interrogativa.

"Eh?" fece.

Inuyasha per tutta risposta le indicò un punto imprecisato davanti a lei. Osservando attentamente l'oscurità, la ragazza scorse una pelle bianca quasi completamente affumicata.

Milena si portò le mani al viso.

"Na… Naraku? Non l'avrò mica…?"

"Ucciso? No, ma hai distrutto il suo travestimento. Ma si può sapere come hai fatto?"

Milena ancora incredula stava per dichiarargli la sua ignoranza sull'accaduto, quando sentì delle voci conosciute chiamarla.

"Sango, Miroku san, Kaede sama!" esclamò, mentre i tre correvano verso i due giovani.

Appena arrivati non riuscirono a trattenere un'esclamazione di sorpresa nel vedere Alessio fra le braccia di Milena.

"Ma cosa… cosa è successo a…?" chiese Sango incredula.

"Milena ha messo in fuga Naraku." Tagliò corto Inuyasha.

"COSA?!" esclamarono i tre increduli.

Milena annuì: "Non so neanche io come possa essere accaduto, eppure… Quando ho visto il corpo di Alessio ormai morto, ho desiderato solo raggiungerlo presto e non ho potuto fare a meno di chiudere gli occhi rassegnata…. Poi, quando ormai credevo di essere morta, una strana luce rosa mi ha avvolto e provato una sensazione di pace e tranquillità…"

"Una luce rosa che infonde pace e tranquillità?! La shikon no tama!" esclamò Inuyasha.

Milena lo guardò, gli occhi rossi per le lacrime che avevano ripreso a scorrerle lungo le guance.

"Ma come è possibile? La sfera ce l'ha Kagome, io ho solo….?" E istintivamente guardò la sfera che aveva appeso al collo e a stento riuscì a non gettare un urlo per la sorpresa: il ciondolo emanava una strana luminescenza come….

"La shikon no tama!"

Inuyasha guardò gli altri. "Una nuova sfera?" chiese più a se stesso che agli altri.

 

 

"Non esattamente…." Esclamò una voce dietro di loro. Tutti si voltarono pietrificati.

"Kikyo!" esclamò la vecchia Kaede alla vista della sua defunta sorella.

La sacerdotessa passò fra i presenti in un silenzio sepolcrale e si inginocchiò accanto a Milena. Si voltò un attimo per incrociare lo sguardo dell'hanyou a pochi centimetri da lei, ma poi tornò a fissare la ragazza che aveva di fronte.

Come aveva potuto non accorgersi che quella non era la sua reincarnazione? Eppure sapeva che la sua rivale non avrebbe mai cercato di intromettersi fra lei e Inuyasha, che avrebbe sofferto in silenzio, per un amore non corrisposto, come del resto avrebbe fatto anche lei, solo 50 anni prima… Eppure… eppure i suoi occhi erano così simili a quelli di Kagome… lo stesso amore, profondo, sofferto, la stessa determinazione, la stessa voglia di lottare pur di salvare i propri cari, sembrava quasi…

Kikyo si sorprese di non essersi accorta di tutti quei particolari al loro primo incontro… Ma forse, il motivo era la paura di vedere QUELLA ragazza davanti a lei, la reazione del suo Inuyasha….

L'attenzione di Kikyo si spostò sul motivo per cui li aveva raggiunti.

"Non c'è dubbio… è proprio lei…!" bisbigliò quasi a se stessa.

"Allora tu ne conosci la storia, sorella?" chiese la vecchia sacerdotessa stupita. Possibile che non ne sapesse nulla?

La ragazza guardò la sorella più giovane e sorrise "Furono i Taiji-a, quando mi consegnarono la shikon no tama a raccontarmi la storia… a suo tempo, quando anche tu avresti potuto capire, avrei dovuto raccontare anche a te il segreto della kaze no tama."

"La kaze no tama?!" chiesero i presenti.

"Voi tutti sapete che nella sfera sono presenti due forze… quella bel bene e quella del male e che, a seconda di chi la usi, una delle due forze prende il sopravvento…. Questa è più o meno la storia della sfera, ma non è completamente vero…"

"Che… che significa?" chiese Sango.

"La storia che sto per raccontarvi era sempre stata considerata una legenda e, quindi, priva di fondamento. Nessuno aveva mai visto la kaze no tama e quindi nessuno poteva dimostrare che questa storia fosse vera."

"Ma cos'è precisamente la kaze no tama?" insistette.

Kikyo alzò lo sguardo verso il cielo "Tempo fa… quando gli dei decisero di creare il nostro mondo, diedero a quattro entità il compito di governare i quattro elementi che costituiscono l'essenza del creato: l'aria, l'acqua, il fuoco e la terra. Le quattro inizialmente convivevano in pace, regnando ognuno sul proprio elemento. Ma poi iniziarono i primi contrasti, finché la convivenza divenne intollerabile: i demoni del fuoco e della terra, considerando i loro elementi più forti degli altri due, vollero sottometterli. Gli altri due però non erano certo degli sprovveduti e i quattro demoni ingaggiarono una lotta senza quartiere, che sconvolse tutti gli elementi della natura: maremoti, inondazioni, eruzioni vulcaniche, bufere, terremoti…. La terra, da luogo solare quale era, divenne un inferno.

Così i Kami supremi decisero di intervenire ed inviarono sulla terra una sacerdotessa dalla potenza straordinaria, il cui nome era Midoriko. La potente miko imprigionò  le quattro entità in due sfere: la kaze no tama, in cui racchiuse l'hi no kami e la kuuki no kami, gli dèi del fuocoe dell’aria, e la shikon no tama, che invece custodisce la mizu no kami e lo tsuchi no kami, gli dèi dell’acqua e della terra, e nascose le due sfere agli antipodi del mondo, in modo che non potessero ritrovarsi, sebbene in realtà i due demoni opposti avrebbero continuato a cercarsi per sconfiggesi l'un l'altro.

"Ma allora perché 'shikon no tama'?" chiese Sango.

Kikyo la guardò e sorrise: "Midoriko sperava che mai nessuno sapesse dell'esistenza di un'altra sfera, così fece credere a tutti che i quattro kami fossero tutti racchiusi nella shikon no tama. E' per questo che ha assunto quel nome. D'altra parte la sfera aveva enormi poteri e Midoriko aveva poteri straordinari. Chi avrebbe osato non crederle?"

"Cosa ne è stato di Midoriko?"

La ragazza sbuffò: "L'enorme dispendio di energie l'aveva lasciata senza forze e quindi non più in grado di proteggere il mondo… non si sa bene che fine abbia fatto, ma c'è chi dice che i Kami superiori l'abbiano portata con loro, mentre secondo altri la sua anima si reincarna nelle miko destinate a proteggere la sfera."

I presenti ascoltarono il racconto ammutoliti: se i quattro kami fossero stati evocati, per il mondo sarebbe stata la fine!

Milena non potè non soffermarsi a guardare la sfera. "Ora capisco perchè il desiderio mio e quello di Kagome sono stati avverati contemporaneamente… le due sfere 'volevano' incontrarsi di nuovo…." Poi il suo sguardo cadde sul corpo esanime del ragazzo che ancora abbracciava e i suoi occhi si velarono di lacrime. Possibile che il ciondolo che lui stesso le aveva donato era stata in qualche modo la causa della sua morte? Ma perché?

Inuyasha guardò la ragazza impotente. Capiva benissimo il suo dolore, anche lui l'aveva provato e sapeva che nessuno, solo il tempo avrebbe potuto aiutarla a dimenticare. Già… il tempo che cicatrizza le ferite, ma non le cancella mai del tutto… come era avvenuto per sua madre e poi per Kikyo… se non fosse stato per Kagome…

D'improvviso il triste destino della ragazza ancora nelle mani del suo odiato fratello lo colpì.

"Kagome!" esclamò all'improvviso e tutti si voltarono a guardarlo

"Kagome è stata catturata da Sesshomaru e ha detto che l'avrei rivista solo se avessi salvato Milena!" spiegò.

"Cosa?! Possibile che sapesse dell'esistenza dell'altra tama?" chiese Miroku.

"Impossibile! Questa storia non la conoscevo nemmeno io che appartengo alla tribù dei Taiji-a!"

"Sicuramente ne avrà sentito la presenza" spiegò la defunta miko "La sfera sembra morta, segno che in questo momento le due entità non stanno combattendo tra loro, perciò il suo potere non è molto forte ora come ora… ma abbastanza per essere avvertito da uno youkai potente come Sesshomaru o dallo stesso Naraku…."

"Allora è per questo che Naraku li ha attaccati! Per avere la sfera!"

"No, Sango," Milena scosse la testa con forza "Naraku ci odiava e voleva semplicemente vendicarsi… solo questo..." E una lacrima solitaria bagnò il suo viso.

"Resta il fatto che devo trovare Kagome e salvarla dalle mani di mio fratello!" esclamò l'hanyou rivolto ai suoi amici, dimenticarsi che a pochi passi da lui vi era Kikyo.

Miroku era però molto più pratico: "Ma Inuyasha non puoi sapere dove l'abbia portata, il tuo olfatto non è così forte! Senza contare che gli manca ancora un frammento e che questo è ancora qui nella foresta e la sfera di Milena è con noi… qualunque cosa abbia in mente, non può attuarla senza questi due elementi fondamentali!"

Inuyasha annuì, profondamente colpito eppure… dove poteva essere la sua Kagome?

 

 

Fu una goccia d'acqua gelata a svegliarla. Kagome avrebbe voluto indugiare in quel dolce sonno senza sogni né dolore ancora un po' e cercò con tutte le sue forze di non svegliarsi, ma una nuova goccia gelata la costrinse ad aprire gli occhi.

Kagome si guardò intorno: era in una caverna, parecchio profonda anche, constatò, ma non riusciva a capire se ci fosse qualcuno con lei o se fosse completamente sola, perché era troppo buio. Si sedette e lentamente cercò di ricordare cosa fosse accaduto nelle ultime ventiquattro ore e come mai si trovasse in una grotta. All'improvviso ricordò la scena a cui aveva involontariamente assistito e sentì nuovamente una fitta al cuore, più forte di quelle che l'avevano colpita ore prima. Rivide, come in un film, Kikyo e Inuyasha stesi sull'erba, i petali di ciliegio attorno a loro, quasi a conferire una certa sacralità a quella scena…

Non era riuscita a sopportare oltre quella vista: era scappata nel bosco, sola con il suo dolore poi… poi era caduta e aveva visto Sesshomaru, ma lui non l'aveva guardata freddamente, anzi era stato… gentile… e poi? Non ricordava nulla, solo un dolore lancinante alla testa … e al cuore… Sicuramente era stato il principe dei demoni a tramortirla e a condurla in quell'oscura e fredda caverna. Ma perché? Voleva usare lei per arrivare al suo fratellastro? No, lui era troppo fiero per abbassarsi ad usare una stupida umana per avere il suo trionfo. E Inuyasha l'avrebbe cercata? O preso completamente da Kikyo non si era neanche accorto della sua assenza? D'altronde ora che aveva trovato anche il frammento…

"Vedo che ti sei svegliata." La fredda voce di Sesshomaru la distrasse dai suoi pensieri.

"Dove mi hai portata?" chiese per nulla intimorita.

"Abbastanza lontano perché Inuyasha non senta il tuo odore."

"Sarà impegnato a sentirne un altro." Fece lei acida e Sesshomaru non potè fare a meno di pensare che gli esseri umani quando erano gelosi, erano anche peggiori dei demoni.

"Può darsi… ma può anche darsi che lui in questo momento ti stia cercando."

Kagome sgranò gli occhi: "Davvero?"

Lui le sui avvicinò finché la ragazza potè sentire il suo alito sulla pelle. "Vuoi vedere?"

Kagome, sebbene non potesse essere vista fece un cenno di assenso.

La determinazione di quella ragazza lo spaventava e allo stesso tempo lo attirava: anche se non si trovava più nel suo corpo, il suo sguardo restava lo stesso: fiero, pronto a lottare, ma al contempo dolce, incredibilmente fragile. In quell'istante, nel buio di quella caverna, Sesshomaru si scoprì a comprendere i sentimenti di suo fratello e quasi a condividerli…

"Allora?" chiese Kagome.

Il volto della ragazza era a pochi centimetri dal suo e per un attimo lo colse il forte impulso di baciarla.

Si allontanò da lei spaventato dei suoi stessi pensieri e si alzò dandole le spalle.

"Allora aiutami a trovare l'ultimo frammento."

 

 

CONTINUA…

 

NdNaco: dunque dunque… naturalmente, chiunque conosca la Trama del manga sa che tutta questa storia delle due sfere è una mera invenzione della mia mente malata. Confesso che l’idea dei quattro spiriti protettori dei quattro elementi non è del tutto frutto della mia immaginazione, ma ricordo precisamente di aver letto da qualche parte l’introduzione dei quattro elementi, anche se non ricordo esattamente dove (del resto sono passati più di tre anni da quando scrissi questa storia ^^ Vogliate perdonare questa dimenticanza!).

Tuttavia, l’idea delle quattro divinità divise in due sfere è assolutamente originale, o almeno spero.

Per quanto riguarda il parino Kagome/Sesshomaru, ho notato che c’è chi già è pronto a fucilarmi, mentre altri già hanno comprato i fiori d’aranci per la sposa.. Calma, ragazzi, senza fretta… la storia è lungi dall’essere terminata!

Bene, non ho altro da dirvi se non grazie a voi che leggete! I vostri commenti mi rendono davvero felici!

A presto!

   
 
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