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Autore: Haemoglobin    18/11/2010    6 recensioni
Il vecchio ed il nuovo Greg Sanders si erano incontrati ed abbracciati, incastrandosi come un puzzle eccentrico.
Una cortissima fanfic in cui Greg si prende un minuto di tempo per pensare a sè stesso.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg Sanders
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just a little bit Tired

Just a little bit Tired

 

 

Sometimes it's fated/
Assassinate It/
For fear of growing old.
I can't stop growing old/
I can't stop growing old/
I can't stop growing old.

-.-.-.-.-.-

Alcune volte è il destino/
Che noi assassiniamo/
Per il terrore di invecchiare.
Non riesco a smettere di invecchiare/
Non riesco a smettere di invecchiare/
Non riesco a smettere di invecchiare.

(Placebo, This Picture)

 

 

 

 

 

 

Era steso sulla schiena sopra al suo letto sfatto, stanco e scarmigliato, con ancora addosso la giacca e le scarpe. Gli occhi gli si chiudevano, ma lui lottava per tenerli aperti: c’era ancora da lavare i piatti, sistemare il bagno e pulire il fornello, sul quale il sugo di carne colato dal pentolino era ormai cementificato più che asciutto.

 

Greg sbadigliò, si stiracchiò, e si alzò con un grugnito.

Mentre imboccava la via della cucina, lo sguardo gli cadde su tre paia di boxer che giacevano abbandonati a terra, e sospirò chinandosi a raccoglierli; mai avrebbe immaginato, da ragazzino, quanta ragione avesse sua madre quando lo sgridava esclamando “E i boxer? Credi che ci sia la fatina delle mutande che viene a raccoglierli ogni notte?!”.

Di Fatine delle Mutande, riflettè Greg, ce n’erano state di diverse (anche se non nell’ultimo periodo; era troppo impegnato in troppi fronti lavorativi per pensare ad una relazione), ma nessuna che rimanesse a lungo.

Di solito, doveva arrangiarsi da solo… Non che la cosa gli pesasse, almeno quando aveva un minimo di tempo libero. A volte pensava con nostalgia al laboratorio, pulito e sicuro, con orari meno flessibili. Sentiva di aver lasciato là dentro, oltre a provette e camice, una sorta di innocenza che ora non aveva più. Da quando aveva lasciato il laboratorio per avventurarsi nel vero mondo della scientifica, si sentiva più vecchio: il suo sense of humor saltava fuori meno spesso di prima, si sentiva più malinconico. Forse “cresciuto” è la parola adatta, pensò distrattamente Greg mentre strofinava un piatto con una spugnetta di metallo. Naturale. Se apri il guscio del mondo e vedi che il tuorlo è marcio, non puoi pretendere di rimanere la stessa persona che eri prima di vederlo. Aveva conosciuto la morte, la fame, la malattia, la follia, seza che nessuna di queste cose lasciasse dentro di lui un trauma significativo; ma ognuna di queste esperienze portava via un piccolo pezzo di lui, sostituendolo con un altro di forma diversa, più adatta alla sua nuova persona.

La parte che gli era stata tolta era quella sciocca: nessuno avrebbe più visto Greg Sanders con un guanto di lattice in testa mentre si dimenava sulle canzoni di Marilyn Manson. Almeno, sorrise pensandoci, non in laboratorio.

La parte di lui che era arrivata, quasi come un pacco regalo, era la maturità: era più calmo, più spesso sapeva cosa dire e fare al momento giusto. Sapeva gestirsi.

Il vecchio ed il nuovo Greg Sanders si erano incontrati ed abbracciati, incastrandosi come un puzzle eccentrico.

 

 

Chi aveva sicuramente apprezzato di più questo cambiamento erano i suoi colleghi: erano più aperti con lui, si fidavano di più… Era una sensazione piacevole, appagante.

Certo, la vita alla centrale non era ancora facile, ancora a distanza di anni si sentiva “quello nuovo”, il tecnico di laboratorio con i capelli pietrificati dal gel, ma…

Bip.

Il cercapersone squillò, strappando Greg dalle sue riflessioni con un sussulto; posò spugna e straccio sul lavello e si infilò la giacca, mentre chiamava Catherine per sapere dove dirigersi.

Stancante o no, era il suo lavoro, la sua vita, la sua crescita. E Greg ne era più che fiero.

 

 

Fine

 

 

 

 

Scettro dell’autrice

La mia prima fanfic su CSI, che seguo fin dalla più tenera età. Greg è sempre stato il mio personaggio preferito, anche ora che è così cambiato.

Ho voluto fare una piccola riflessione sulla sua maturazione, e spero che vi piaccia.

Grazie mille ai lettori e recensori, se ce ne saranno :)

 

  
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