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Autore: LenoreF    18/11/2010    1 recensioni
Sono Sidney Becher, ma mi considero Sidney e basta, visto che non ho idea di dove siano i miei genitori. Ho 13 anni. Segni particolari: senza futuro.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Green Day and Me'
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In effetti mi addormentai quasi subito.
Me ne stavo sdaiata sul fianco sinistro, fissando la parete grigia. Oh, che allegria.


«Hei, Sid» sentii chiamare.
«Milton?»
«Si, ciao sorella»
«Ciao fratello»
«Hai mostrato il nostro segreto a qualcuno» disse.
«Come fai a saperlo?» chiesi.
«So tutto, cara sorellina. Io vivo in te» disse.
«Ah, già» sospirai.
«Sei arrabbiato?» chiesi.
«No. Hai fatto bene»
«Perchè?»
«Poi vedrai, aspetta»
«Uffa Milton, sai che io odio aspettare!» lagnavo.
«Lo so. Però devi aspettare» rispose.
Mi rispondeva sempre così.
«Prometti che non ti arrabbierai con me?» mi chiese.
«Perchè dovrei arrabbiarmi con te?»
«Poi capirai..» mi disse.
Iniziavo a preoccuparmi.
«Milton, che succede?» chiesi. 
«Scusa per avertelo tenuto nascosto» mi disse.
«Cosa, Milton?» chiesi.
Lui non rispose. Un leggero venticello mi mosse le ciocche dei capelli, come se qualcosa si fosse spostato.
«Odio quando fai così. L'ho sempre odiato» risposi.



«Sidney?» sentivo Trè chiamarmi.
«Che cazzo vuoi?» chiesi.
«Ah, siamo pure acide. Se vuoi ti lascio dormire sull'aereo» disse.
Un altro sogno. Cosa mi aveva tenuto nascosto Milton?
«Scusami. Avevo fatto un sogno, e..Vabbè, lascia perdere» dissi mettendomi seduta.
«Che cosa hai sognato per essere così scazzata? Come salvare il mondo dalla fine imminente?» chiese.
«No. Mio fratello Milton» risposi.
«Ah» rispose lui.
«Oh ragazzi, che vi date una mossa?» chiese Billie.
«Arriviamo» dissi, alzandomi.
Milton stava cercando di mettermi in guardia da qualcosa, ne ero certa. Era solo questione di tempo.
Ma quanto tempo? Anni, mesi, settimane, giorni, minuti o addirittura secondi?
«Sidney, sveglia!» mi urlò Trè battendomi le mani vicino alle orecchie, notando che mi ero fermata.
«Eh? Ah, scusami Trè..» dissi, sospirando.
Seguii gli altri fuori dall'aereo. Presi il mio borsone e poi entrammo in un altra macchina.
Se non fosse stato per Trè che ogni tanto mi prendeva per un braccio e mi trascinava, sarei stata ancora ferma impalata fuori dall'aereo.
Ero immersa nei miei pensieri, cercando di capire cosa voleva dirmi Milton.
Le sue parole mi risuonavano nella testa.
«Sidney? Cazzo, che hai fatto?» mi chiamava Mike.
Mi tirò un braccio.
«Sidney?» mi richiese.
«Che c'è?» risposi.
«Sei praticamente in estasi» disse Billie.
«Ah..No, ho fatto un sogno strano» dissi sgrullando la testa, cercando di riprendermi.
«Sarà» disse Mike, alzando le spalle.

Arrivammo fuori l'hotel.
Trè si buttò fuori dalla macchina.
«New York, dai il benvenuto ai Green Day!» urlò Trè, spalancando le braccia.
Io lo fissavo da dentro la macchina.
Sospirai, facendo "no" con la testa.
«Hei, superstar, prenditi i bagagli» disse Billie, aprendo il cofano.
«Grazie, signor Billie Joe Armstrong» disse Trè scocciato, avvicinandosi al cofano.
«Di niente mr.Cool» rispose lui.
Io scesi dalla macchina.
«Te lo porto io? Tu ormai sei nel mondo dei sogni strani» disse Mike.
«No, vabbè, faccio io» dissi, togliendogli il borsone dalle mani.
Ci indicarono le stanze. Io seguii Trè nella sua.
«Hei hei hei hei» disse Billie, afferrandomi dal cappello della felpa.
Lo guardai.
«Tu vieni da me, con Trè non ti ci lascio» disse Billie.
Alzai le spalle e entrai nella camera del chitarrista.
«Quella ragazza è strana» disse Trè.
«Sarà una crisi adolescenziale» disse Mike.
«Ci vediamo dopo, ok?» chiese Billie.
Gli altri due annuirono, poi entrarono nelle propie stanze.



Io intanto mi ero buttata sul divano.
«Che hai sognato, Sidney?» mi chiese Billie.
«Milton» risposi.
«Eh, ecco perchè sei così vaga»
«Già..Approposito, il telefono» dissi io, ricordandomi improvisamente che lo avevo nel borsone.
Frugai nelle tasche, e dopo un po lo trovai.
«Eccolo» dissi.
Un aggeggetto nero, con un ciondolo attaccato.
«Sarà bene che te lo porti dietro, e che mi prenda il tuo numero» disse Billie.
Glielo diedi.
Poi lo accesi, Chissà da quant'è che non lo usavo.
«Io vado a chiamare Adrienne..Mia moglie» disse Billie.
«Si, va pure» gli risposi.



Scusate ragazzi, sto dormendo in piedi .____.
Inoiscool: tu ci scherzi, io a casa mia ti aspetto davvero! Voglio vedere i tuoi capelli, cribbio xD Oggi a Roma tempo di merda, eh? Via del Corso tutta sotto la pioggia, e pensa che dovevo farmi tipo Piazza Navona-Piazza di qualcos'altro-Piazza S.Pietro a piedi, ma alla fine l'abbiamo fatta col bus xD E io, invece di sentire la guida che parlava, ascoltavo i Green Day con le cuffiette. E ho picchiato anche qualche mio compagno di classe, che mi sfottono sempre e dicono che i Green Day puzzano ._. E ovviamente ho rischiato la sospensione per aver quasi lanciato uno zaino addosso alla prof, dopo che me lo avevano lanciato addosso. Insomma, i miei compagni mi adorano *--*
Always Green: Oh, una nuova recensitrice (o come si dice) *---* Chebellooo xD Quindi scrivo bene xD Grazie, spero che continui a seguirmi *w*



   
 
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