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Autore: flowerburst    19/11/2010    1 recensioni
Un ragazzo che si trova a parlare parlare e parlare, lo leggete così, uno che parla e parla. E parla continuamente, potrebbe sembrare davvero uno che delle cose non ne sa niente.
E' un po' il mio stile, è un po' quello che scrivo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Poi ho capito che non eravamo tanto a caso lì. Sì, insomma, Sguenda, te devi anche capire che non è che fosse stato proprio una cosa facile arrivarci, lì alla fermata. Immaginati: io che corro come un cretino appena sceso all’aeroporto di Venezia. Cristo il fuggi fuggi che c’era, una marea di gente che non t’immagini, e poi gli inglesi che son scesi assieme a noi dall’aereo che ci dicevano che non si dovrebbero comportare così gli italiani che vanno all’estero, sennò danno un brutto esempio del loro paese, come stavamo facendo noi, scherzavamo. Eh, penso sia stato proprio questo a farli incazzare. Che poi quelli che si lamentavano erano solo due, un tizio che ha dormito per tutta l’ora e mezza del viaggio, e quella che doveva essere sua moglie, una bassa e bionda, con i capelli ricci, ne aveva anche pochi, quindi c’ha avuto anche un bel coraggio a parlare, sì. Che poi tutti ti guardano quando parli e mica guardano solo gli occhi o le labbra, anzi, di solito si guarda uno dall’alto in basso e quindi quei suoi pochi capelli medio corti biondo scuro e pure radi erano lì davanti ai nostri occhi. Figurati! Una zazzera malconcia in mezzo a venti italiani che al massimo avevano diciotto anni e questa qui che parla e parla in inglese dicendoci di stare calmi e di dare il buon esempio. Ma stai nemmeno scherzando? Insomma, dài! Ti pare? Ho anche la voglia di scherzare, di dire “cazzo sono arrivato a casa” dopo un viaggio di chissà quanti giorni, che poi son stati ventitré, in Inghilterra con la gente che quando le passi di fianco non capisce un’acca di quello che dici e quindi ti diverti ancora di più a prenderla in giro. E quindi questa ci dice di dare il buon esempio appena scendiamo dall’aereo. E io avrei avuto anche la voglia di dirle “Inglesina cara, ma te lo sai che sei appena sbarcata in Italia? Abituati, perché qui i tizi son meno calmi di noi.” Ma dimmi te, Sgu. »
  
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