Capitolo 5 - Cornetto e cappuccino al sapore di morte (giorno 1 , ore 09:00)

La notte era stata piuttosto turbolenta, un paio di creature si erano ammassate fuori il veicolo sbattendo contro la corazza e questo non aveva di certo favorito il sonno dei ragazzi.
Erano più o meno le 9:00 quando i ragazzi si svegliarono e insieme a loro anche la ragazza che avevano tratto in salvo.
-Ciao- Gian la salutò e la stessa cosa fece Angelo.
-Ciao...ma...voi chi siete?- domandò lei.
-Io sono Gianfranco mentre lui è Angelo- Rispose il ragazzo -Ti ho tratta in salvo ieri mentre eri circondata da un branco di zombie , ma forse non ti ricordi-
-I...I miei amici ?-
-Non voglio darti false speranze...quando ti ho trovata eri da sola e non credo che siano riusciti a sopravvivere in questo inferno...Piuttosto , tu come ti chiami?-
-Io...mi chiamo Vanessa- rispose lei.
-Molto piacere-disse lui.
-Ehi , mi sento escluso dal discorso !- a parlare era stato Angelo.
Gian diede un pugno in testa all'amico , che si iniziò a grattare la testa per il fastidio , suscitando il riso della ragazza.
-Bhe almeno sei utile a qualcosa...fai ridere- disse sospirando Gian.
-Sei di quì ?-
-No , ero in gita con la scuola- rispose lei
-Capisco...bhe dobbiamo muoverci, non possiamo rimanere quì per sempre...angelo preparati- Si rivolse alla ragazza - Tu non muoverti , ti porto io , hai una piccola ferita alla gamba-
-Una ferita ?!?!? non sarà mica...- Sussultò Angelo.
-No non è un morso possiamo stare tranquilli-
Gian prese Vanessa in braccio , lei arrossì vistosamente.
-Non preoccuparti con me sei al sicuro- Disse lui
-S...s...si- rispose imbarazzata lei.
Gian si alzò con calma e con una mano aprì la porta sul retro del corazzato. Il sole illuminava la strada piena di veicoli fermi , in lontananza si vedeva un gruppo di zombie , ma per ora non potevano essere un fastidio.
Si incamminarono sulla strada che li avrebbe portati a casa e ogni tanto Angelo si fermava a controllare qualche auto sperando di trovare un veicolo funzionante , ma quasi nessuno lo era, alcuni avevano il telaio danneggiato , altri non avevano benzina , altri ancora erano inutilizzabili e al loro interno erano presenti i cadaveri delle persone che erano morte in incidenti o che erano state parzialmene divorate...ogni tanto si incontrava anche qualche zombie chiuso a chiave in macchina.
-Orribile...-commentò Gian -è meglio andare a piedi...in mezzo a queste carcasse sarebbe comunque difficoltoso muoversi con un veicolo-
-Hai ragione-rispose Angelo.
Continuarono a camminare fino a fermarsi davanti una rosticceria
-Non credo che stamattina abbiano sfornato cornetti...ma possiamo trovare qualcosa da mangiare-suggerì Gian
I ragazzi si accostarono al negozio e Angelo entrò a controllare , mentre gli altri rimasero fuori a fare la guardia.
L'attenzione del ragazzo appena entrato fu attirata dallo zombie "panettiere" che stava divorando le interiora di una donna , non appena sentì l'odore di Angelo, però, gli si scagliò contro a bocca aperta cercando carne fresca.
-Ma porca putt...-Fulmineamente angelo impugnò la pistola e dopo averlo spinto via con un calciò sparò un colpo in mezzo la fronte dello zombie.
Gian entrò in fretta nel negozio - che è successo ?-
-Niente- rispose Angelo - non preoccuparti-
Gian poggiò delicatamente Vanessa su una sedia.
-Va tutto bene ?-chiese.
-Si tutto bene- rispose sorrridendo la ragazza.
-Mi fa piacere....sei stata fortunata ad incontrarci-Esclamò Gian, per poi girarsi a frugare tra gli scaffali.
Angelo girava per il negozio -Tsk ..quì dietro c'è una macchinetta del caffè...vediamo di riuscire a fare una colazione decente...ho proprio voglia di cappuccino-