Tram
Sono pronto.
Ora lo faccio.
Stringo il pennarello viola nella tasca.
Viola come è il cielo a volte al tramonto.
Viola come l'uva.
Il pennarello scotta nel giubotto.
Il tram si ferma davanti a me.
Salgo, automaticamente, come faccio sempre.
Ho il cuore in gola.
Mi avvicino a una finestra.
Mi guardo in giro, non voglio che nessuno mi veda.
Tiro fuori il pennarello e poi la vedo.
Una ragazza mi sta guardando.
Solo guardando.
Ma mi fa esitare e mi chiedo se devo proprio farlo.
Si lo voglio fare.
Lo devo fare.
Stappo il pennarello e scrivo.
"ΛΛ War" *
Il mio motto, il mio mantra, il mio simbolo.
Da quel giorno.
Il giorno in cui mia madre è tornata dall'Iraq.
Ma lei non mi abbraccerà più, non mi ascolterà più.
La ragazza continua a guardarmi.
La sfido con lo sguardo, con un misto di paura, e orgoglio.
E fa la cosa che non mi sarei mai aspettato.
Mi sorride, semplicemente.
Per fortuna si aprono le porte e scendo.
Mi ha sorriso.
Salve a tutti! Ho aggiornato più velocemente questa volta.. perchè questo ragazzo mi ha colpito molto, e poi ero in vena di cose tristi.
* Sarebbe "abbasso la guerra" ma non trovavo il simbolino giusto.. e non volevo scriverlo per esteso.
Spero che vi sia piaciuto, come è piaciuto a me.
Noemi: grazie, ti adoro, sei tu che mi fai andare avanti con questa FF :)
Rossafujoshi.