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Autore: Miroku90    21/11/2010    2 recensioni
"Hinata pianse a lungo. Si sentiva sola.
Si sentiva come imprigionata in un giardino di rovi. Ogni movimento che faceva per compiacere suo padre si trasformava in sbaglio.
E da quegli sbagli lei ne usciva ferita."
Okkay, dopo questa storia è ufficiale: sono pazzo. o.o
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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One-Shot scritta in uno dei miei rari momenti di serietà e profondità intellettuale.

Pff... * Rido * Ma anche no xD
O forse sì ? =_^
Dedicata agli innumerevoli fan della coppia NarutoxHinata.
E' comunque una storia brutta anzi bruttissima. Fino all'ultimo ero in dubbio se pubblicarla o meno. Menomale che esiste il tasto “rimuovi storia” sul sito xD



Il giardino dei rovi.



Hinata era una ragazza timida. Timida ed insicura. Timida, insicura e senza talento.
Ma aveva un grande cuore. E questo suo padre non lo capiva. Per lui essere sensibili e gentili erano dei sentimenti che un ninja non poteva permettersi. E il fatto che il suo clan fosse uno dei più influenti e potenti del paese non poteva tollerare la debolezza della figlia.
Perché Hinata era debole. Perdeva in combattimento addirittura con sua sorella minore.
Hinata era debole. E quindi non meritava di essere un membro della casata Hyuga.
Quando affidò sua figlia alla maestra Kurenai, Hiashi Hyuga, si sentì sollevato.
Finalmente s'era liberato di quell'essere incapace.
Incapace di combattere, incapace di eseguire le tecniche segrete del suo clan, incapace di essere... la figlia che avrebbe voluto.
Hinata pianse a lungo. Si sentiva sola. Si sentiva come imprigionata in un giardino di rovi.
Ogni movimento che faceva per compiacere suo padre si trasformava in sbaglio.
E da quegli sbagli lei ne usciva ferita.
Lei che adorava le rose perché erano belle ed eleganti spesso si dimenticava delle spine sul gambo.
E si feriva di nuovo. Cercando di perfezionare la sua arte da guerriera finiva sempre con deludere quella crudele figura paterna.
Ma la ragazza non pensava che suo padre fosse crudele.
Lei era troppo buona.
Troppo sensibile.
Troppo gentile.
Ma in un mondo di ninja sembra che non ci sia posto per questi sentimenti.
Hinata piageva.
Perché, malgrado si sforzasse, falliva sempre le missioni con i suoi compagni.
Falliva miseramente perché non riusciva ad uccidere i propri nemici.
Diventando, ben presto, un peso anche per i suoi compagni.

Voleva migliorare Hinata ma non ce la faceva.
Sembrava che quel maledetto giardino non avesse una fine e ogniqualvolta faceva un passo si trovava sempre di più nelle profondità del roveto.
Il roveto che la feriva con le sue spine.
Un roveto dove la luce del sole non filtrava.
L'oscurità invece era abbondante.
Come una bestia ti prende e sembra consumarti lentamente ma in realtà sei già stato divorato.
Hinata si sentiva perduta.
Sola.
Senza amici.
Senza amori.
Questo un cuore grande non lo poteva sopportare.
Per questo Naruto tirò fuori la ragazza da quel giardino per portarla in un castello dove lei era la principessa e lui il suo principe.


Hinata non piange più.
Perché sa che c'è Naruto ad aspettarla quando fa tardi agli allenamenti.
Hinata non piange più.
Perché non sbaglia più le missioni. Non è più un peso per il suo gruppo.
Hinata è forte.
Perchè è riuscita a diventare chunin senza entrare a far parte di quel mondo di sangue e dolore che i ninja conoscevano.
Hinata non è più sola.
Perché un altra persona con un grande cuore l'ha tirata fuori dal suo giardino di rovi.
Hinata ride.
Perché il sorriso del suo amore è il suo sole che ha distrutto la bestia che l'aveva inghiottita anni prima.


Hinata e Naruto.
Due persone, due grandi cuori che continueranno fino alla fine ad amarsi.

Il giardino dei rovi piangeva.
Perché non aveva più la sua prigioniera.













Mio primo try per una storia scritta a mo di poesia. (senza però sforzarmi più di tanto).
Si accettano critiche. (Il mio istinto mi dice che ce ne saranno a palate). o.o
Un saluto dal vostro pervertito di fiducia :D

  
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