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Autore: maryc    22/11/2010    4 recensioni
Una Bella umana che però proviene da una famiglia di vampiri da cui è stata adottata quando era in fasce. Nella famiglia tutti, lei compresa, sono molto dotati, ma lei più di tutti. Ma loro le nascondono un segreto e per questo decide di andare a vivere un po' a Forks dove un Billy Black un po' titubante l'aiuterà a svelare parte del mistero. Ma non ha fatto i conti con un bel vampiro dai capelli bronzo e gli occhi dorati....è la mia prima ff spero vi piaccia
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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capitolo 38
Ciao dolci fanciulle, lo so, lo so dovevo postare ieri, ma oggi dovevo consegnare un report per un esame, ed io ovviamente l'ho iniziato sabato. Da ieri mattina ancora non chiudo occhio. Sono stata tutta la domenica e tutta la notte al pc per cercare di ultimarlo, e dato che mi trovo posto anche un capitolo, probabilmente il penultimo. Sicuramente ci saranno errori e mi scuso in anticipo. Ora vi lascio alla lettura. Bacioooooo, Mary.






POV BELLA

"Ora veniamo a noi. Pagherai per tutto. Per la prima volta e per questa volta. Pagherai per aver voluto far del male ai miei amici millenni fa, e pagherai per aver fatto del male ai miei cari e ai miei amici ora. Pagherai per aver insozzato in mondo con la tua presenza. Io potrò anche venire all'inferno con te, ma almeno tu non farai più del male a nessuno." Mentre dicevo queste parole mi avvicinavo sempre di più al demone. L'energia fluiva in me, i miei capelli fluttuavano in aria, ma non tirava un filo di vento, intorno al mio corpo l'aura è diventata dorata così come i miei occhi. Sento la presenza dei miei figli dentro di me. Insieme ce la faremo. Man mano che mi avvicino lei indietreggia. Leggo tanta paura nei suoi occhi.
"Devi dirmi come  hai fatto. Come hai fatto a venire a conoscenza dell'altra parte della profezia? Solo io la conosco." Urla in preda alla rabbia. Ma io non conosco l'altra parte della profezia e neanche mi interessa.
"Non conosco l'altra parte ed ora non mi interessa nulla della profezia. Ho altre cose da fare, e la prima è quella di annientarti." Più mi avvicino a lei e più sento la sua paura. Ho i sensi amplificati al massimo. Sento rumori che provengono da chilometri e chilometri di distanza. Sento tutto. Il mio olfatto percepisce tutti gli odori che mi circondano ed oltre. Alla mia vista non sfugge nulla, percepisco anche il minimo dettaglio. Mi sento potente, mi sento forte, mi sento imbattibile.
Tra le mie mani si forma una sfera anch'essa dorata. E' una palla di luce e la scaglio con tutta la forza contro il demone. Non riesce a schivarla e la viene colpita in pieno petto. Cade a terra e si rialza sanguinante.
"Non hai scampo." Ride in modo sadico.
"Credi?"
"Ne sono sicura." La determinazione e la verità delle mie parole bruciano sul suo volto. Sento dei passi che si avvicinano veloci. So già che sono i suoi scagnozzi, quei demoni senza valore. Aspetto che si avvicinino ancora, le faccio credere di non averli avvertiti. Appena sono vicini con uno schiocco di dita compaiono tanti fulmini che li colpiscono mettendo fine alla loro triste esistenza. Ne è sorpresa non si aspettava tutto ciò. La paura è sempre più presente in lei, mentre con la coda dell'occhi noto dei cambiamenti nei presenti, sono in una specie di trance, bene si stanno riprendendo, così posso intimare loro di scappare.
"No sorellina noi non andiamo da nessuna parte." Alice.
"Bene vedo che ti sei ripresa Alice, è un piacere rivederti, ma appena anche gli altri si riprendono andate immediatamente via di qui. Ah vedi che ho una sorpresa."
"Cosa? Sono curiosa. Ah noi non ci muoviamo di qui. Sei stata molto cattiva con noi. Ci hai lasciato con un bigliettino facendo cadere tutti nello sconforto. Non ti puoi immaginare come stava Edward. Bella mi dispiace per prima, noi eravamo consapevoli di ciò che facevamo ma non riuscivamo a controllare le nostre azioni. Mi dispiace, ed anche agli altri dispiace."
"Tranquilla sorellina, lo so. L'ho capito appena vi ho visti sbucare al suo fianco. Ora scusami, pensa agli altri, ma non intervenite in alcun modo, potrebbe essere pericoloso per tutti noi."
"Avete finito i convenevoli? Io sono qui."  Sibila il mostro.
"Oh ma io non mi sono dimenticata di te. Ti ho lasciato del tempo per permettere di riprenderti, non voglio combattere contro una schiappa."
Dai suoi occhi vedo scintille d'ira rivolte a me, e l'unica cosa che faccio è ridere.
"Non sei nella posizione di minacciarmi con lo sguardo. Ora vuoi dirmi tu la seconda parte della profezia? Sai sono molto curiosa."
"Non lo saprai mai, è il mio asso nella manica."
"Vedremo."
Non mi lascia il tempo di aggiungere altro che si scaglia contro di me, ma per fortuna i miei riflessi sono più che ottimi e riesco a deviare il suo pugno. Iniziamo a combattere  violentemente. Nessuno dei due si arrende, nessuno riesce a prevalere sull'altro. Il nostro testa a testa continua senza esclusione di colpi, entrambe siamo ferite, ma non molliamo, solo che io ho un motivo in più per non mollare.
Intanto tutti si sono ripresi e cercano di trattenere Edward e mio padre che vogliono venire ad aiutarmi. Ma io ho chiesto, anzi imposto, tramite il pensiero ai miei fratelli e  a Jasper ed Emmett di tenerli fermi.
"Bellaaaaa, no, non puoi farmi questo amore mio. Io devo essere al tuo fianco." Sentirlo chiamarmi amore mio mi riempie di gioia il cuore, solo che questa piccola distrazione la pago cara. Infatti si è accorta del mio momento di distrazione ed ha iniziato a colpirmi con i suoi poteri mentali, sono piegata a terra dal dolore, anche perché non riesco a reagire, non mi da tempo, mi colpisce in continuazione. Intanto ho lo sguardo verso Edward e tutti i miei cari. So che è arrivata la fine, lei è sempre più vicina e ride sguaiatamente.
"Non avvicinatevi...v-voi no-non potete nulla contro di lei. Ed...war...d ti amo. " Poi guardo tutti gli altri ."Grazie di tutto, vi voglio un mondo di bene. Grazie papà. Edward, prenditi cura di loro, amali come ami me."
"NOOOOOOOOO. Amore mio noooooooooooooo."
Il demone scaglia una palla di luce nera molto potente contro di me. Non ho neanche la forza di alzarmi per difendermi, è la fine. Angeli miei vi amo tantissimo e vostro padre vi amerà allo stesso modo.
Chiudo gli occhi aspettando la fine. Le immagini della mia vita mi scorrono davanti gli occhi. Mio padre, i miei fratelli, Mark, Jake, i licantropi, i Cullen, Edward, il mio amore, il nostro primo bacio, la nostra prima volta, i nostri ti amo, i nostri bambini.
Aspetto l'impatto con quella palla di luce.
"Addio stupida."
"Nooooooooooo." Un coro di dolore si leva dalla mia destra, ma riesco a distinguere le voci di Edward, mio padre, Esme e Jake. Poi niente più. Ha fatto subito non ho sentito nulla. Mi sembra strano però sento ancora tutti i rumori.
"Edwarddddddddddd." Apro di scatto gli occhi. Vedo un'ombra davanti al mio corpo. Quell'ombra ha i capelli bronzo e ora sta barcollando.
Mi...mi ha fatto da scudo con il suo corpo. Le lacrime arrivano agli occhi. Non riesco a parlare. Sono immobile.
Poi lui cade a terra con il volto rivolto verso di me e gli occhi spalancati.
"Ti...ti...a-amo." Le sue ultime parole. Mi scrollo, non deve accadere. Deve vivere.
Mi alzo e mi avvicino a lui. No amore mio, perché l'hai fatto? Lo abbraccio stretto mentre copiose lacrime scendono dai miei occhi.
"Perché? Perché? Perchéééééééééé?" Urlo con tutto il fiato che ho in corpo. L'aria nella radura si è cristallizzata. Nessuno fiata.
"Cosa posso fare per salvarti? Non devi morire, devi vivere, devi crescere i nostri figli. Non puoi lasciarmi Edward, non puoi lasciarci. Abbiamo due bambini, sono due gemelli bellissimi e ti vogliono un mondo di bene. Non ci puoi abbandonare." Una mano asciuga le mie lacrime.
"Amore mio...grazie...mi hai fatto...dei regali belliss-imi...prima il tuo amore e poi...due figli."
"Ssh amore non parlare non ti sforzare. Tu vivrai, staremo insieme tutti e quattro, saremo felici per l'eternità. Non ci abbandonare."
"Non conosco i nostri figli, ma li amo tantissimo. Li amo proprio come amo quell'angelo di madre che si ritrovano."
Tutti singhiozzano nella radura, nessuno osa avvicinarsi.
"Che scena commovente." Volto il mio sguardo verso il mio peggior nemico. Verso colei che mi sta portando via il mio amore. E' tutta colpa sua. E' colpa sua se Edward sta per morire. Non lo permetterò mai.
"Ma cosa sta succedendo?" Sento il loro profumo e tanto benessere. I nostri bambini si avvicinano sempre di più.
"Resisti amore mio, i nostri bambini sono vicini." Gli sorrido e lui ricambia, ma è sempre più debole. Devo trovare un modo.
Finalmente ecco spuntare due piccole figure saltellanti.
"Mammina, papino." Urlano insieme i nostri angeli. Dopo pochi secondi sono abbracciati a noi due, io piango mentre Edward singhiozza.
"Papino sei veramente bellissimo. Ma non ti preoccupare ti aiutiamo noi." Li guardiamo stupiti, ma Edward è sempre più debole.
"Bambini non so cosa volete fare, ma sbrigatevi, il papà è sempre più debole." Entrambi annuiscono e posano le loro mani sul corpo di Edward. Subito una luce dorata esce dalle loro mani avvolgendo completamente il corpo di Edward. La luce dura pochi secondi, ma non noto miglioramenti, anzi mi sembra che stia sempre peggio. Appena tolgono le mani si sorridono, ma allora perché mi sembra morto?
"Aiuto, non è possibileeeeeee. Cosa mi sta accadendo?" Urla il demone. Alzo lo sguardo verso di lei e noto che diventa sempre più trasparente.
"Solo con un sacrificio verrà sconfitta." Certo Edward si è sacrificato per salvare me. Non perdo tempo, creo la più potente bolla di luce e la scaglio con tutta la forza che mi resta contro di lei. La colpisco in pieno e cade a terra sempre più trasparente.
"Mammina per salvare papino devi sacrificare anche tu qualcosa per lui." Mi spiega tranquillamente EJ, come sa queste cose non lo so, ma faccio come mi dice. Sacrifico la metà dei miei poteri per lui, in tal modo mentre lui si riprende io inizio la trasformazione per tornare ad essere l'essere primo finalmente.
Mi concentro, poso entrambe le mani sul suo torace, all'altezza del cuore. Cerco i miei poteri e li trovo, li unisco, li concentro nelle mie mani e non so come sento che defluiscono da me. Intanto una luce dorata ha avvolto tutti e quattro noi. Anche i bambini hanno posato nuovamente le mani sul papà. Tutti e tre siamo molto concentrati, il rito dura molto, le forze mi abbandonano anche perché la mia trasformazione è iniziata e mi sento bruciare, ma devo tenere duro per lui, per noi.
Dopo qualche altro minuto Edward da segni di ripresa, ancora qualche altro minuto e vediamo i suoi occhi riaprirsi insieme ai miei. Nel momento esatto in cui apriamo gli occhi lui si è ripreso mentre io ho completato la trasformazione. Sono l'essere primo la mia trasformazione dura poco m a è infinitamente più dolorosa degli altri vampiri. Ci guardiamo con amore, ci avviciniamo e finalmente ci baciamo. Poci dopo ci stacchiamo.
"Ti amo." Lo diciamo all'unisono, poi ci voltiamo verso i nostri angeli che ci guardano sorridenti. Edward abbraccia tutti e tre e non smette di baciare i bambini che ridono spensierati e felici tra le braccia del padre.
Volto lo sguardo verso il demone, velocemente sta sparendo nel nulla.
"Tu, tu conoscevi la profezia."
"No, non la conoscevo e sinceramente ora non mi interessa più nulla. Tu stai scomparendo nel nulla, non farai più male a nessuno. Io sono finalmente libera. Libera della mia parte cattiva. Ora ho la mia famiglia di cui occuparmi, il mio compagno e i nostri bambini, e tu non sarai altro che un lontano e brutto ricordo. Addio."
"Ti odio." Le sue ultime parole prima di sparire definitivamente.
Urla di felicità si spandono per la radura. Tutti corrono verso di noi. Sono stritolata da vari braccia, calde e fredde, stessa sorte tocca ai miei bambini e ad Edward. Dopo vari abbracci, baci, singhiozzi torno finalmente tra le braccia del mio compagno che ha sulle spalle EJ mentre stratta nell'altro braccio c'è Nessie. Siamo felici.
"Bella, siamo molto arrabbiati con te, però dopo questa bellissima sorpresa siamo più che felici. Ma ci vorresti dire i loro nomi?" Mi dice subito Esme, mentre mio padre continua a singhiozzare per la felicità di essere diventato nonno, ma anche per la rabbia perché vorrebbe uccidere Edward.
"Innanzitutto vi chiedo scusa, non volevo lasciarvi con quel biglietto, ma non volevo che vi accadesse nulla di male, così ho pensato che magari se fossi stata fredda voi mi avreste odiata e avreste continuato tranquillamente la vostra vita. Non volevo che foste coinvolti in questa storia, come è accaduto, poteva andare diversamente." Abbasso il capo mortificata, mentre la stretta di Edward al mio fianco aumenta, ed io sono più che felice di stringermi di più a lui, ma so che poi gli dovrò dare molte spiegazioni.
"Inoltre papà potresti smettere di piangere è imbarazzante." Mi trucida con lo sguardo.
"Io faccio quel che voglio." Non ribatto.
"Allora la gravidanza è durata un mese data la natura mia e di Edward, perciò crescono anche più velocemente, ma una volta compiuti sette anni, ne dimostreranno diciotto al massimo venti e resteranno così per l'eternità." Sospiri di sollievo si innalzano.
"E' stato possibile questo, perché da umana ero la cantante di Edward. Il parto è stato naturale. Aro mi ha molto aiutato e non finirò mai di ringraziarlo. Grazie Aro, per tutto ciò che hai fatto per me in questi mesi, per essermi stato vicino." Mi fa un sorriso dolce che ricambio.
"Aro ti ringrazio anche io per tutto ciò che hai fatto per la mia famiglia." Anche Edward lo ringrazia di cuore.
"Giovane Edward non devi ringraziarmi, ho fatto con piacere tutto ciò. In fondo lei è la figlia di colui che per me è un figlio, perciò è come una nipote per me, e i vostri figli sono come dei pronipoti. Darei la mia non vita per loro." Le sue parole sono intrise di sincerità.
"Arriviamo ai nomi. La bellissima principessa che è nascosta sul petto del padre si chiama Renèesme Carlie Cullen. Il primo nome è l'unione di Renèe la donna che mi ha fatto diciamo da mamma per un po' di tempo quando ero piccola, ed Esme, il nome della donna che è come una madre per me ed è la madre del mio amore. - le sorrido dolcemente mentre lei mi abbraccia singhiozzando masticando un grazie. - Invece Carlie è l'unione di Charlie e Carlisle, i due nonni." Entrambi sono orgogliosi ed emozionati per la mia spiegazione.
"mentre il maschietto che sembra una scimmia alle spalle di Edward ovviamente si chiama Edward Junior, come il suo bellissimo papà." Edward mi guarda commosso per la mia scelta. Mi bacia una tempia.
"Grazie amore mio."
Dopo aver spiegato cosa ho fatto in questi mesi  tutti ci lasciano da soli. Alice e Rosalie, accompagnate dai loro compagni,sono partiti alla volta dei migliori negozi di Seattle per fare shopping per i loro nipotini, ho chiesto loro anche di comprare delle camere per i bimbi.
"Amore mi dispiace per tutto ma io..." Inizio a singhiozzare e lui mi posa un dito sulle labbra.
"Ssh amore, ho capito tutto non devi preoccuparti. Ora siamo insieme finalmente e siamo una famiglia. Mi hai fatto i doni più preziosi che potessi mai ricevere, te e i bambini, sono l'uomo più felice del mondo. Nessie è fantastica, è bellissima. Credo di essere molto geloso." Ridiamo entrambi lievemente, per non svegliare i bimbi che dormono tranquillamente tra le nostre braccia. Stiamo correndo verso Forks, verso casa nostra. Ma non abbiamo fretta di arrivare. EJ dorme tra le mie braccia.
"Mammina sei la mia principessa." Sussurra nel sonno ed io commossa gli poso un lieve bacio tra i capelli.
"Ora che c'è un altro uomo posso essere più sicuro. Ci divideremo il compito di tenervi lontani quei fastidiosi ammiratori che ti girano sempre intorno e che sono sicuro gireranno anche intorno alla mia principessa."
"Ed è ancora piccola, risparmi la tua gelosia per i tempi futuri." Lo prendo in giro.
"Papy..." Anche la piccola Nessie parla nel sonno, eh si hanno preso entrambi da me, intanto l'adorazione di Edward verso la sua principessa è aumentata. Sorrido dolcemente per la scena.
Dopo qualche ora arriviamo a casa mia, ormai nostra. Ci dirigiamo in camera da letto. Posiamo i bambini sul nostro letto, li mettiamo tra di noi, con un braccio Edward abbraccia tutti e tre e lo stesso faccio io.
Così passiamo la notte, mentre vegliamo sul sonno dei nostri piccoli non abbiamo mai distolto lo sguardo dai nostri occhi. Non abbiamo avuto bisogno di parole, ci basta guardarci negli occhi.
"Sono felice Edward."
"Anche io sono molto felice Bella. Ma ci resta ancora una cosa da fare."
"Cosa?"
"Lo sparai presto. Ti amo angelo mio."
"Io e te per sempre."

   
 
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