History of Guy Fawkes (Parte 15)
<<<<<<TUTTO IN REGOLA <<<<<<
Fu tempo di agire, tutto il
Gunpowder Plot si mise all’opera. C’era chi perfezionava i piani, chi si
procurava i materiali necessari, chi aspettava impaziente il suo compito...
Ci volle molta calma e
pazienza, infatti si fecero i primi giorni del 1605:
Si davano molti appuntamenti
nel solito “Duck and Drake”, dove tra una birra e l’altra Thomas Percy annunciò
di essere finalmente riuscito ad affittare una cantina:
-udite gentiluomini, la cantina
è nostra! La numero tredici per la precisione, nascosta bene a differenza delle
altre dodici...dovremo effettuare qualche piccola modifica però, non si può
passare tra le guardie con i nostri barilotti, bisignerà per forza metterli di
nascosto!- disse Thomas Percy.
-e come possiamo fare?-
-ci ho già pensato! Quando
l’ho affittata, l’ho controllata da cima a fondo, in alto alla parete sinistra
cè una piccola finestra, larga appena per permettere ad un uomo molto agile e
magro di passare...la notte qualcuno potrebbe introdurre i barilotti
furtivamente!- rispose.
Tutto il gruppo si guardò
borbottando –chi mai potrebbe farcela?-
-gentiluomini!- si alzò in
piedi Guy –non solo darò fuoco alle polveri, ma sarò ben felice di introdurre
io quei barilotti! Potrete fidarvi di me!- fece un sorriso e guardò tutti gli
uomini del Gunpowder Plot.
-ma certo Guy!- disse il suo
amico Thomas –sei tu l’uomo adatto per questo lavoro, non ci sono dubbi!-
Guy fece un finto inchino
sorridendo –e quanti barilotti dovrei introdurre?-
Rispose Francis Tresham,
colui che li aveva procurati –chiamiamoli pure barili, non barilotti...
ragazzo, ti avviso in anticipo che ti aspetta un gran lavoro, perchè i barili
da sistemare saranno trentasei!-
Il Gunpowder Plot rimase in
silenzio, Guy compreso, trentasei barili?! Dovevano forse far esplodere tutta
Londra? –se non sono troppo invadente, signor Tresham- disse Guy –tutti questi
barili carichi di esplosivo, quanto ne contengono per la precisione?-
Tresham sorrise –esattamente
2 mila e 500 kg di polvere da sparo...inizialmente ne avevo procurato una
ventina di barili...ma ho ritenuto necessario prenderne altri sedici, almeno
avremo la piena assicurazione che tutto salterà per aria!-
Guy sentì le sue gambe cedere
e si sedette per riprendersi -2 mila e 500 kg di polvere da sparo...- sussurrò
–ma...ma avete idea dei danni che provocheranno tutti quei barili? Facendo un
calcolo approssimativo basandomi sulla mia esperienza...tutta quella polvere da
sparo farà saltare in aria non solo il parlamento...ma tutti gli edifici di
Westminster...e anche l’Abbazia! Per non parlare dell’onda d’urto che romperà i
vetri di tutta la città per almeno un miglio di raggio!-
Cifre da capogiro, tutta la
cospirazione se ne rese conto –a mali estremi, estremi rimedi, non le pare
signor Fawkes?- disse Francis Tresham.
-ma come farò a farli
esplodere senza rimanerne coinvolto?- chiese.
-a questo ci stiamo ancora
pensando...- disse il suo amico Thomas –per adesso si sta parlando di costruire
una miccia che parta dalla cantina al più lontano possibile dal luogo
dell’esplosione, in modo che avrai il tempo necessario a fuggire in tempo...ma
è un piano ancora da perfezionare-
Guy cominciò ad avere qualche
dubbio sull’esito di tutta quella follia.
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Thomas Percy decise di
portare Guy a far visitare la cantina, le guardie li fecero passare e dopo aver
percorso un lungo e buio corridoio, nel quale era possibile fare luce solo con
una lanterna, arrivarono alla loro cantina.
Guy si guardò intorno –avevi
ragione, questa cantina è più isolata rispetto alle altre!-
-l’ho scelta apposta, in
questo modo daremo meno nell’occhio!- prese dal suo vestito una chiave
abbastanza grande e arruginita e dopo averla inserita in un grosso lucchetto,
anch’esso arruginito, scansò la pesante catena, finalmente ebbero accesso alla
cantina.
Non era molto spaziosa e in
più c’era un pesantissimo odore di chiuso, evidentemente oltre a Thomas Percy
non l’aveva mai affittata nessun’altro. Guy notò che era piena di vecchi
stracci e legna –questi cosa ci fanno qui?- chiese alzando qualche straccio.
-li ho portati in modo da
poter coprire e nascondere i barili fino alla riapertura del parlamento a
febbraio...in questo modo per tutti questi giorni anche se qualcuno volesse
controllare questa cantina non si accorgerebbe di nulla!-
-davvero geniale, Percy!-
ammise Guy dandogli una pacca sulla spalla. Poi notò la finestrella sul lato
sinistro della cantina e si avvicinò –quindi dovrò passare di qua...- ci si arrampicò
sopra per vedere se ci sarebbe passato, Percy rimase a guardarlo, era situata
ad almeno due metri di altezza.
Notò che riusciva a
sgataiolarci fuori con semplicità, capì comunque che per passare di lì serviva
un notevole lavoro di addominali e agilità, quindi si accorse di essere quello
più adatto a differenza degli altri membri, anche perchè se uno di loro sarebbe
caduto da quella finestrella malamente si sarebbe come minimo rotto l’osso del
collo.
Si diede una spolverata al
vestito e sorrise –si, penso di poterci riuscire!-
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Sarebbero cominciate notti
lunghe per Guy, Tresham gli mostrò i barili e oltre ad essere stati molti
pesavano sui settanta kg l’uno.
Decise di dividersi il lavoro
in sei giorni, sei barili a notte, con un po’ di sforzo ci sarebbe riuscito
molto facilmente. Si procurò quindi due scale molto resistenti, con il quale
avrebbe prima salito e poi sceso il muro di cinta di Westminster. Il suo amico
Thomas gli avrebbe dato una mano.
Guy, restando all’interno
delle mura di Westmister, si faceva passare i barili da Thomas, che rimaneva
all’esterno. Dopo di che Guy trasportava un barile alla volta di fronte alla
finestrella della loro cantina, la apriva e ci entrava all’interno facendo
attenzione a non farsi male.
Infine dall’interno, con un
po’ di forza, riusciva a farci entrare i barili, che copriva poi con gli
stracci e la legna.
Dopo di questo si arrampicava
di nuovo sulla finestrella e chiudendola correva di nuovo verso il muro di
cinta per risalire la scala che poi avrebbe tolto, naturalmente.
Tutto questo nel raggio di
circa quindici minuti, perchè se no le guardie che avevano i turni la notte si
sarebbero presto accorti di loro.
Tutto questo lavoro riuscì
alla perfezione, non ci fù alcun intoppo o ostacolo, sembrò andare tutto liscio
come l’olio.
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“Duck and Drake”:
-io proporrei un brindisi a
Guy per la sua incredibile forza!- disse Thomas alzandosi in piedi e agitando
la sua birra –se ora siamo qui a festeggiare la riuscita della parte più
complicata del piano è solo grazie a lui!-
Tutto il gruppo annuì e
insieme alzarono le loro birre –a te Guido!- urlarono, Guy sorrise e si alzò
per unirsi al loro brindisi.
-non hai nulla da dire Guy?-
chiese Thomas incitandolo.
Guy si grattò la testa –bè...
ammetto che è stato un compito non semplice, ma comunque questo e altro per la
nostra fede cattolica! Ho anche dimostrato a tuo fratello Robert di essere
stato all’altezza della situazione!- disse guardandolo e facendo un sorrisetto.
Robert lo guardò male –la tua
è stata solo una gran fortuna, non crederai davvero di essere così in gamba?-
Guy gli mise il boccale di
birra davanti agli occhi –non possiamo finirla di litigare? Questa è una serata
di festa!-
Robert gli fece cadere la
birra con uno schiaffo e alzandosi dalla sedia lasciò il locale, lasciando Guy
e il resto del gruppo immobili.
-non prendertela Guy!- disse
Thomas dandogli una pacca sulla spalla –è fatto così, non cambierà mai, il suo
è solo orgoglio!-
Tutto il gruppo riprese a
festeggiare non pensandoci più.
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Purtroppo non giunsero buone
notizie, l’apertura del Parlamento fu rinviata a causa di un possibile attacco
di peste a Londra, per non rischiare si decise per i primi di novembre dello
stesso anno.
I piani del Gunpowder Plot
dovettero cambiare, non era poi tanto negativo, avrebbe voluto dire “tanti mesi
per organizzarsi il meglio possibile”...ma poi si resero conto anche dei
possibili rischi, si sarebbe potuto sapere del complotto oppure le polveri si
sarebbero potute deteriorare...
Passarono alcuni mesi, si
fece settembre, il Gunpowder Plot decise che era meglio dare una controllata ai
barili per constatare che fosse tutto in ordine e pronto, Percy diede la chiave
a Guy perchè potesse andare a fare tutto il necessario.
Le guardie lo lasciarono
passare senza alcun problema e sempre senza problemi ebbe accesso alla cantina,
notò che tutto era perfettamente in ordine. Si avvicinò agli stracci e alla
legna per darci una sistemata ancora migliore e far si che nessun barile fosse
visibile.
Sentì un leggero scricchiolio
sotto i suoi stivali e si accorse che della polvere da sparo era sparsa un po’
per terra, guardò lungo il corridoio che non arrivasse nessuno, rientrò in
cantina e cercò di spingere sotto gli stracci tutta la polvere lì sparsa.
-mi scusi- disse una voce
sicura, maschile alle sue spalle, per poco non gli venne un infarto, si alzò in
piedi di scatto, era sicuro che non ci fosse nessuno –chi è lei?-
Guy si voltò cercando di
nascondere sotto gli stivali la polvere da sparo che non era riuscito a
sistemare –s-sono John Johnson!- balbettò sperando che non si fossero accorti
di nulla.
La guardia lo guardò stranito
–bè, signor John Johnson, io e il mio collega dobbiamo dare un occhiata alla
sua cantina, sà, è per la sicurezza...-
Guy, con fare goffo, li fece
passare –certo, certo, fate pure!- si fece da parte e con un sospiro di
sollievo si accorse che le guardie non guardarono a terra e non si accorsero di
quella polvere da sparo. Tastarono la legna e gli stracci e una di loro si
accorse di qualche barile –ehi David, qui ci sono dei barili!- l’altra guardia
si avvicinò per accertarsene.
Il cuore di Guy cominciò a
battere a mille e si avvicinò alle guardie rimettendo a posto gli stracci il
più velocemente possibile –provviste!- disse lui sudando freddo.
-provviste?- chiesero.
-si, si, esatto! Non sono
mie, sono del signor Thomas Percy, io sono il suo servitore...provviste per
l’inverno, acqua...un po’ di tutto insomma, questa cantina è sua infatti, spero
che sia tutto in regola, così posso riferirglielo e lui potrà stare più
tranquillo che nella sua cantina tutto è a posto!- non si rendeva conto neanche
lui di ciò che stava dicendo ma in qualche modo doveva distrarre quelle guardie
–allora? Tutto a posto?- richiese notando la loro espressione sempre più stranita.
-si...- disse uno –si, è
tutto a posto signor...signor?-
-emm..John Johnson!- disse
con una certa insicurezza –bene, grazie del vostro lavoro guardie, siete state
davvero gentili!- disse con un sorrisone e stringendole le mani con
riconoscenza, le guardie lasciarono la cantina borbottando qualcosa su Guy, non
ne fu sicuro ma gli parve di sentire qualcosa come “quell’uomo è pazzo!”
Non appena vide che le
guardie scomparvero dal corridoio riprese a respirare regolarmente, coprì per
bene i barili che i due uomini avevano scoperto e richiuse la cantina, ci
sarebbe tornato la notte del quattro novembre.
Continua!!
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Nota di Isa: Guy ha rischiato davvero grosso questa
volta! Ma in confronto a ciò che accadrà nel prossimo capitolo non è nulla!! Stay Tuned!! “remember remember the 5th of november
Gunpowder treason and Plot, we see no reason why gunpowder treason should ever
be forgot!” ;)
Ps: lo sapevate che Guy è detto “the romantic caped
figure of such evil villainy”?ovvero l’esempio dell’uomo nascosto da un
mantello che ispira tanto romanticismo ma è molto malvagio ;) ad ogni modo se non ci avete mai fatto caso,
se guardate attentamente l’immagine del Gunpowder Plot (si trova anche in
internet scrivendo appunto il nome della cospirazione e sono presenti solo 8
dei 13 cospiratori, messi in cerchio) Guy è la prima persona che salta
all’occhio (essendo al centro) e se lo guardate ancora più attentamente
noterete che a differenza di tutti gli altri uomini presenti è l’unico che assume
uno sguardo tanto dolce e malinconico! Coincidenza?^^