Ciao raga! Eccomi
con un nuovo capitolo della mia magnifica (?) fanfic! Ci risentiamo a fine
capitolo! Buona lettura!
Capitolo 5: - Dubbi e
Preoccupazioni – Il Primo Appuntamento
Il sole sorse in
una tiepida mattina di maggio.
Una ragazza rossa
si svegliò.
Era al settimo
cielo, ancora si chiedeva se fosse stato tutto un sogno…
Il giorno prima
Ryan si era dichiarato a lei… davanti a tutta la scuola! E lei naturalmente
aveva accettato… come fare altrimenti?
Era molto presto,
ma lei non riusciva più a starsene a dormire… voleva rivederlo…
Si preparò e salì
fino al quarto piano. La camera di Ryan… aveva raggiunto la sua meta.
TOC TOC
Silenzio…
S: - Non risponde…
TOC TOC TOC TOC TOC
R: - Mmh… chi
diavolo è, a quest’ora…?
S: - Sono io! Apri!
Dopo un po’ Ryan
aprì la porta.
Aveva addosso solo
i boxer ed era ancora mezzo addormentato.
R: - Perché sei
venuta? È prestissimo…
S: - Ma… vèstiti!
*/////////////////////////////////////*
R: - …mmh… non mi
rompere… tanto ormai stiamo insieme, no? …comunque, perché sei venuta qui?
S: - No, volevo
solo sentirtelo dire.
R: - Volevi che io
ti chiedessi perché sei qui? ?__?
S: - No… volevo che
dicessi che stiamo insieme… avevo paura che fosse stato tutto un sogno…
R: - Ecco, ora hai
scoperto che è tutto reale. Ora mi fai tornare a dormire?
S: - Non mi dai
neanche un bacetto? é.è
Ryan si avvicinò a
lei e le diede un piccolo bacio.
R: - Bene, ora
torno a dormire…
S: - Però… ormai ti
sei alzato… perché non cominciamo ad andare giù?
R: - Uff… e va
bene… tanto, una volta che mi sveglio, non riesco più a riprendere sonno…
Strawberry chiuse
la porta e si mise ad aspettarlo fuori.
Dopo qualche
minuto, il ragazzo uscì dalla stanza.
S: - Ma… hai messo
l’uniforme? O.O
R: - Beh, che c’è
di strano?
S: - Dai, non fare
il finto tonto che non ti si addice!
R: - Ormai non sono
più quel genere di persona… grazie a te. – disse, e le diede un bacio sulla
fronte.
S: - Comunque stai
bene!
R: - Io sto bene
con tutto, non lo sapevi?
S: - Molto modesto…
R: - Andiamo?
S: - Sì! ^^
La ragazza lo prese
a braccetto.
Mentre camminavano,
vari ragazzi diedero loro delle pacche sulla spalla dicendo ‘Tanti auguri, eh?’
S: - Ma come ti è
venuto in mente di dirlo davanti a tutti ieri? ////////////////
R: - Perché, ti dà
fastidio? Ormai sono un uomo nuovo e voglio farlo sapere a tutto il mondo!
S: - Ti amo…
R: - Ti amo
anch’io… più di quanto tu possa immaginare…
Intanto, la coppia
era arrivata al bar.
S: - Ciao Junpei!
J: - Ciao ragazzi!
Allora, come va l’idillio?
R: -
Magnificamente! – disse, abbracciando la rossa da dietro.
S: - Yui non è
ancora arrivata?
Y: - EHI RAGAZZI!
PARLAVATE DI ME?
J: - Ah, ciao Yui!
Ben arrivata!
SMACK! (Bacio tra
Yui e Junpei)
Y: - Ciao Junpei! Buongiorno,
ragazzi!
S: - Ciao! Senti,
fammi un caffè…
R: - Due caffè!
J: - Ok…
I due si sedettero
ad un tavolino.
Bevvero i loro
caffè, poi Strawberry appoggiò una mano sul tavolo, e alla sua si sovrappose
quella del ragazzo.
Allora i due si
guardarono negli occhi, si avvicinarono, le loro labbra si stavano per toccare
quando…
A: - EHIIIII!!!
CIAO RAGAZZIIIII!!!!
R: - Ma c’è una
cospirazione contro di noi…?
I: - Può darsi!
Ciao!
S: - Ciao Iku… ciao
Aino… tutto bene?
I: - Sì… a parte
che non ricordo niente di quello che è successo ieri…
S: - Eri così
ubriaca che hai persino detto… ehm… quel che mi aveva fatto Ryan…
I: - Oddio! Dici
sul serio? Scusatemi!
R: - Non fa niente…
ormai sono cambiato… giusto?
S: - Giusto! ^^
Dopo un po’, suonò
la campana e i ragazzi andarono nelle rispettive classi.
Al termine delle
lezioni, andarono a mangiare tutti insieme (a parte Junpei).
Dopo mangiato…
R: - Ehi Strawberry
ti va di venire in camera mia…
S: - In camera tua?
Beh, ecco… ////////////////////////////////
R: - …a fare i
compiti?
S: - Ah… Sì, va
bene…
I due salirono mano
nella mano fino alla stanza del biondo.
Cominciarono subito
a fare i tanti compiti assegnati loro… i pensieri di Strawberry erano da
tutt’altra parte però… pensava al ragazzo che sedeva affianco a lei… com’era
bello… dolce… ed era tutto per lei, era tutto suo!
Le aveva detto un
sacco di volte che era cambiato grazie a lei… la ragazza ne era così felice…
Però, per un attimo
un pensiero le sfiorò la mente. Ryan aveva detto di essere cambiato, però…
Se fosse solo un
ipocrita?
Se stesse solo
recitando la parte del bravo ragazzo per ‘accalappiarla’ e usarla per scopi
poco puliti?
In fondo ci aveva
già tentato…
E poi come aveva
fatto a cambiare in così poco tempo, con tutto quello che aveva combinato?
La ragazza cercava
di scacciare questi pensieri, ma tornavano indietro come boomerang…
R: - Strawberry, va
tutto bene?
S: - Sì, sì… senti,
io ho finito… vado… ci vediamo…
R: - Ma come, se ti
mancano ancora sei esercizi?
S: - Ah, hai
ragione, non me ne ero accorta… beh, io ora ho da fare, quindi devo andare…
ciao…
R: - Un bacio non
me lo dai?
Strawberry avvicinò
velocemente le sue labbra a quelle del ragazzo e lo baciò, ma era un bacio
‘freddo’, senza sentimenti; poi si staccò subito.
R: - Strawberry, ma
che ti succede…?
S: - Niente,
niente! Ciao!
La ragazza corse
via.
R: - Che cosa ho
sbagliato ora? Fino a poco fa andava tutto benissimo… sigh… le donne non le
capirò mai…
La rossa andò in
camera, dove si sdraiò sul suo letto.
S: - Non so cosa
pensare… non riesco a capire se è sincero o no… non so cosa fare…
TOC TOC
R: - Strawberry,
sono io, apri!
S: - …
R: - Lo so che sei
lì!
S: - Lasciami da
sola a riflettere, per favore…
R: - Strawberry,
apri subito o ti giuro che butto giù ‘sta porta!
S: - Ma cosa vuoi…?
R: - Voglio sapere
perché mi hai trattato in quel modo prima, mi sembra ovvio! Apri!
S: - No!
R: - Ti ho detto di
aprire!
S: - Va bene, va
bene…
R: - Finalmente…
S: - Allora, cosa
vuoi?
R: - Semplicemente
sapere che cosa ti ho fatto!
S: - Se non lo sai
tu…
R: - Smettila,
Strawberry! Non so… ho fatto qualcosa di sbagliato? Spiegami…
S: - …
R: - Eppure ora
sono diverso…
S: - Ecco, è questo
il punto!
R: - In che senso?
S: - No, cioè,
veramente intendevo…
R: - Non fare così!
Dimmi tutto quello che pensi! Non mi arrabbierò, qualunque cosa tu dica…
S: - Davvero?
R: - Certo! Io ti
amo… e poi tu mi hai perdonato così tante volte…
S: - Ecco, io… tu…
non è facile da dire a parole… è che… non capisco se veramente tu sei cambiato
o stai recitando una parte…
R: - MA CHE DIAVOLO
TI SALTA IN MENTE, STRAWBERRY?!?
S: - …avevi detto
che non ti saresti arrabbiato…
R: - Hai ragione…
scusami… ho perso il controllo… io ti amo, ti amo sul serio Strawberry, sei
l’unica ragione della mia vita… dimmi come posso dimostrartelo, e io lo farò…
S: - “Che cosa devo
fare? Credergli? Oppure no? però… mi sembra così sincero…”
R: - Allora… ti
dirò una cosa che non ho mai rivelato a nessuno… sai, se io mi comportavo… beh,
nel modo in cui mi comportavo, c’era un motivo… quand’ero piccolo, avrò avuto
due, tre anni… la mia era una famiglia felice fino a quel giorno… mio padre
tradì mia madre con una donna molto giovane… aveva la tua età, forse anche
meno… ed ebbero una figlia… questa bambina venne a vivere con noi… mia madre
perdonò mio padre, ma quando vedeva quella neonata… la sua rabbia, la sua
disperazione per essere stata tradita… questi sentimenti… la portarono ad
abbandonarla… inizialmente mio padre si arrabbiò molto, ma poi per non
perderla, la perdonò e nessuno si curò più di rintracciarla, di niente… Ma io
ancora mi chiedo: che diavolo c’entrava quella povera bambina? Era una sua
colpa essere nata in quella situazione? Lei… era la mia cara sorellina… adesso…
avrebbe più o meno la tua età, Strawberry…
Una lacrima rigò la
guancia del ragazzo.
R: - Beh, è per
questo che io… sono diventato così… era… un segno di protesta verso i miei
genitori… all’inizio… partecipavo solo a qualche piccola rissa… poi però… la
cosa è diventata più grande di me e… non riuscivo più a fermarmi… forse, però…
lo facevo soprattutto perché ero solo… ma da quando ho conosciuto te ho capito
che non lo sono… perché ci sei tu qui per me…
La ragazza lo
abbracciò.
S: - Riuscirai…
riuscirai mai a perdonarmi per aver dubitato di te?
R: - Scherzi? Già
fatto! Anch’io avrei dubitato…
S: - E io che le
prime volte che ti vidi pensai che eri solo un bamboccio viziato…
R: - COME? Ma lo
sai che per quello che hai detto potrei anche lasciarti?
S: - Guarda che
quello che fino a tre minuti fa si disperava eri tu, caro!
R: - Io… ho bisogno
di te…
S: - E io ho
bisogno di te…
I due si baciarono.
R: - Senti, perché
non mi parli un po’ del tuo passato, Strawberry?
S: - Beh, io… sono
vissuta in un orfanotrofio… odiavo tutte le persone che c’erano lì… a parte
Iku…
R: - Ah, anche lei
stava lì?
S: - Sì, però
quando avevo 10 anni la adottarono… e io rimasi sola… anche perché non avevo un
parente… nessuno… neanche alla lontana… ero sola al mondo… poi ricevetti una
lettera che diceva che qui al Seirin avrei trovato un parente… e il resto è
storia…
R: - Certo che
anche tu… sei stata tutt’altro che fortunata…
S: - No, non è
così. Io mi ritengo fortunata… perché ho conosciuto te.
R: - Senti, e se ti
dessi una mano a trovare il tuo parente?
S: - Per me va
benissimo… andrebbe ancora meglio se tu avessi una mezza idea su come agire…
R: - Ehm… manco un
quarto…
S: - Non fa niente,
ti amo lo stesso ^^ e magari sarà il mio parente a venire da me, no?
R: - Ehm… non
saprei…
S: - Magari sei tu
il mio parente, no?
R: -
Ahahahahahahahahahahah!! Ma dai!!
S: - E che ne sai?
Magari ci esce fuori una cosa tipo ‘Beautiful’, dove tu sei il figlio della
cugina della madre della cognata della suocera del fratello!!
R: - O magari io
sono tuo padre!
S: - Beh, ma in
quel caso ci dovremmo lasciare, no?
R: -
Ahahahahahahahahah!! O magari sono tuo fratello!
S: - Già…
ahahahahah!! Sto schiattando
dal ridere!!
R: - Beh, alla fine
ci è tornato il buonumore, no?
S: - Hai ragione…
andiamo a mangiare?
R: - In mensa? Che
noia… perché non andiamo a cenare fuori?
S: - Sarebbe un
appuntamento? ////////////////////////////////
R: - Sì.
S: - “Il mio primo…
appuntamento…” ///////////////// Ok… senti, esci un attimo che mi cambio?
R: - Ah, e io che
te l’avevo chiesto apposta per vederti seminuda…
S: - Cretino! Spero
proprio che tu sia mio padre!
R: - pppppfffff…
ahahahah!! Ok, ho capito, vado!
La ragazza mise il
completino che aveva comprato per il ballo.
R: - Uao! Stai
benissimo!
S: - Grazie! Dove
andiamo?
R: - Per prima cosa
andiamo a prendere una moto!
S: - Ehm… perché
hai detto ‘una moto’ invece di dire ‘la moto’ o ‘la mia moto’?
R: - Ah Strawberry… La vedi questa? – disse tirando fuori una graffetta dalla sua
tasca – con questa faremo funzionare la moto!
S: - Cosa? No no…
non farò mai una cosa del genere!
R: - Dai… stai
sempre a fare la perbenista tu, eh? Se non facessimo così saremmo costretti ad
andare a casa mia a prendere la mia moto… e quindi a vedere i miei… e quando ti
vedrebbero, comincerebbero a farci il terzo grado, quando sapranno che stiamo
insieme farebbero di tutto per dividerci e…
S: - Ok, ok, ho
capito il messaggio… accetto… però se succede qualcosa non è colpa mia, eh?
R: - Sì, tanto non
succederà niente…
I due andarono
fuori dalla scuola, presero un motorino che trovarono per strada e con la
graffetta riuscirono a farlo partire (Ragazzi, queste cose non si fanno, mi
raccomando! NdAya).
Andarono a mangiare
in un ristorante italiano.
Quando finirono…
S: - Ora che
facciamo, torniamo già a scuola?
R: - Perché invece
non andiamo in un love hotel?
S: -
O///////////////////////////o
R: - Non fare
quella faccia, scherzavo!
S: - Sei sempre il
solito scemo!
R: - E tu la solita
credulona…
S: - Smettila!
Comunque, mentre venivamo ho visto un cartellone pubblicitario di un luna-park…
perché non ci andiamo?
R: - Ma dai, al
luna-park? È una cosa da ragazzini… -_-;;;
S: -
Tipregotipregotipregotiprego… é.è
R: - Come faccio a
resistere se mi fai quegli occhi dolci? Andiamo, va, prima che cambi idea…
S: - Grazie!
La coppietta salì
sul motorino e si avviò verso il luna-park che avevano allestito in piazza.
R: - In che
attrazione vuoi andare per prima?
S: - Uhm… non so…
scegli tu…
R: - Andiamo nella
casa degli spettri?
S: - A-ehm…
R: - Non dirmi che
hai paura…
S: - Allora aspetta
che trovo un sinonimo…
R: - Dai
Strawberry, andiamo!
S: - Va bene… ma
non mi prendere in giro poi, però!
R: - Ok…
I due andarono
nell’attrazione: Strawberry se la stava facendo sotto dalla paura, e per questo
stava avvinghiata a Ryan.
R: - Se ti attacchi
così a me ho una gran voglia di rifarla…
S: - Non ci pensare
neanche! Mi ha fatto una paura…
R: - E dai
Strawberry, è tutta finzione!
S: - Sì, ma sembra
così… così reale…
R: - Ma che razza
di fidanzata mi sono scelto…?
S: - Sei cattivo…
comunque ora andiamo nel tunnel dell’amore?
R: - A-ha! Vuoi
metterti a fare cose sconce su quella barchetta, eh?
S: - Ma sei scemo?
Quella al massimo è la tua aspirazione, mica la mia! Allora, si va o no?
R: - Ogni tuo
desiderio è un ordine, fragolina mia!
S: - ‘Fragolina
mia’?
R: - Sì, il tuo
nome vuol dire ‘fragola’, no?
S: - Vabbè…
andiamo!
I due salirono
sulla barchetta che li portava per il tunnel dell’amore.
S: - Oh Ryan, com’è
romantico!
R: - Tu dici? A me
non sembra proprio…
Strawberry si
sdraiò sopra a Ryan (NON pensate a quelle cose! NdAya) e cominciò a baciarlo.
S: - E ora?
R: - Molto meglio…
Dopo un po’…
S: - Mi sa che è
finito il giro… sarà meglio scendere…
R: - Ok. La prossima
volta andiamo al cinema. È più comodo H___H
S: - Cretino!
R: - Sì, sì,
intanto l’idea di baciarsi è stata tua, no?
S: - Sì, ma io non
pensavo a quelle cose… adesso andiamo sulla ruota panoramica?
R: - La ruota
panoramica? Ehm… non so… è già tardi… poi non ne ho tanta voglia…
S: - Perché non ci
vuoi andare?
R: - Ehm… no, io
non è che non ci voglia andare… cioè, veramente… /////
S: - Ah, ho capito!
Hai paura, vero? Soffri di vertigini?
R: - /////////////////////////////////////////////////////
S: - A-ha! Ho colto nel
segno, eh? Ma guarda un po’ ‘il dominatore incontrastato del Seirin’… scusa,
come facevi a far sottostare delle persone ai tuoi ordini se arrossisci per
ogni minima cosa e per di più soffri di vertigini?
R: - Non… non è
vero! /////////////////////////////
S: - Dai, andiamo,
se hai paura ti attacchi a me!
R: - Ma pensa un
po’ te… una ragazza che dice ‘ste cose al fidanzato…
S: - Se tu hai
paura, caro, non è certo colpa mia!
R: - Ok… ‘mo
andiamo, però!
I due salirono.
R: - Se vomito non
ti lamentare, eh?
S: - Che schifo…!
Comunque non ti preoccupare, dai! Se fai così è peggio…
R: - Ora fai la
parte della mammina premurosa?
S: - Sì, infatti ^^
Mi sa che sarò io a prendermi cura di te, altro che il contrario… ah, guarda,
siamo arrivati nel punto più alto! Guarda com’è bella Tokyo tutta illuminata!
R: - Non ci penso
proprio…
S: -
Daidaidaidaidaidaidaidaidaidaidai!! Guarda, Ryan! È bellissimo!
R: - Va bene,
guardo, ma solo per un momento…
Il ragazzo guardò
fuori dal ‘finestrino’ inghiottendo un po’ di saliva.
R: - Uao! È
fantastico!
S: - Che ti dicevo,
eh? ^^ hai ancora paura?
R: - No, ora non
più… perché ho un bel panorama da guardare… e soprattutto perché lo posso
condividere con te.
S: - Forse è un po’
scontata come frase… però volevo dirti… ti amo.
R: - È l’unica cosa
che volevo sentirmi dire da te in questo momento…
Le loro labbra si
unirono in un dolce bacio.
S: - Ah, Ryan, la
cabina si sta movendo… fra poco arriveremo a terra e poi scenderemo… uffa…
R: - Magari
facciamo un altro giro, no? ^^
S: - Molto
volentieri!
I due arrivarono
quasi a metà dell’altezza della ruota panoramica, quando improvvisamente si
spensero le luci e si fermò.
Megafono: -
Avvisiamo i gentili ospiti che c’è stato un corto circuito. Provvederemo a far
ripartire l’attrazione nel minor tempo possibile.
S: - O mio Dio! Ora
per quanto tempo dovremmo rimanere qui? Inoltre non si vede niente…
Strawberry tastava
l’area intorno a lei per trovare il fidanzato, ma appoggiò una mano giusto…
ehm… su una cosetta che si trova tra le gambe di Ryan…
R: - Poi sono io
che fa le cose sconce, eh?
S: - Non mi dire
che la cosa che ho appena toccato era… ehm…
////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
R: - Anche se non
ti vedo, scommetto che sei diventata tutta rossa.
S: - Infatti…
R: - Comunque se
vuoi puoi toccare ancora, eh? Magari la prossima volta avverti prima, che mi
preparo come si deve…
S: - E smettila!
Stavo solo tastando il posto a sedere per trovarti! Questo e nient’altro!
R: - Sì, sì, tu stai
sempre a trovarti scuse, eh?
S: - Senti,
finiamola qui, va!
La ragazza si
allontanò da lui
R: - No dai… torna
qui…
Il ragazzo si
spostò lateralmente cercando Strawberry.
Quando i loro corpi
si toccarono, Ryan alzò un po’ il braccio cercando la testa di lei con la mano.
R: - Ah, finalmente
ti ho trovato… ecco la tua testa… i tuoi capelli… - poi, portando la mano sul
volto spostandola verso il basso – i tuoi occhi… il tuo naso e…
S: - …le tue labbra…
I due si baciarono.
S: - Senti, perché
mentre siamo bloccati qua non parliamo un po’?
R: - Ok… chiedimi
quello che vuoi. ^^
S: - Uhm… quante
ragazze hai avuto?
R: - Ho perso il
conto da un bel pezzo… sicuramente le conti sulle dita di più di due mani… ma
nessuna fu come te…
S: - Scommetto che
questo lo hai detto a tutte…
R: - No, non è
così. Sul serio. Tutte le ragazze che ho avuto mi servivano solo per
divertirmi… per far arrabbiare i miei… e basta. Tu invece vali molto di più, e
lo sai… tu quante volte sei stata fidanzata?
S: - Solo con te. ^^
R: - Davvero...?
quindi io... sarei il tuo primo ragazzo…
S: - Già, e spero
l’ultimo ^^
R: - L’esperienza
che stai passando con me è così demoralizzante?
S: - Era un modo
per dirti che voglio passare il resto della mia vita con te, scemo!
R: - ^^
S: - Sai…
R: - Ah, è tornata
la luce! E sta ripartendo!
S: - Un po’ mi
dispiace… ;_;
R: - Anche a me…
però si sarà fatto tardi, meglio tornare subito a scuola…
I due salirono
sulla moto che avevano… ehm… ‘preso in prestito’, arrivarono a destinazione, la
lasciarono dove l’avevano trovata e salirono in camera.
R: - Buonanotte,
fragolina…
S: - Senti,
pensavo… se ora torno in camera sveglierò sicuramente Iku, e sono le due e
mezza di notte…
R: - Quindi è un
implicito auto-invito in camera mia?
S: - Esatto… spero
che non ti dispiaccia…
R: - Certo che no!
Forza, vieni!
I due entrarono
nella camera di Ryan.
Il biondo si
spogliò rimanendo in mutande.
S: - Non dirmi che
devi dormire così! /////////////////////////////////////////
R: - Se vuoi vado
anche a meno…
S: - No!
///////////////////////////////
R: - La solita
credulona…
S: - Ma io cosa mi
metto?
R: - Ti do una mia
camicia…
La camicia di Ryan
le andava quasi come un vestito, solo che era molto corto sotto, e la ragazza
cercava di tirarselo giù.
R:
- Ehi, guarda che se la tiri tutta giù, si vede qualcosa sopra…
S:
- /////////////////////////////////
R:
- Sì, ma non tirarmela per tutti e due i versi, che si rompe!
S:
- Senti, andiamo a letto prima che cambi idea…
R:
- A letto in che senso? H___H
S:
- Non quello che pensi tu! A dormire, intendevo a dormire…!
R:
- Va bene…
R: - Strawberry…
S:
- Sììì?
R:
- Perché ti allontani così da me?
S:
- Chi, io?
R:
- Sì, parlavo proprio con te!
S:
- Mica mi sono allontanata!
R:
- Nooo, ti manca solo un millimetro per cadere dal letto…
S:
- …
R:
- Guarda che se ti devo saltare addosso, lo faccio anche da quella distanza,
quindi…
S:
- …ho capito il messaggio… vengo…
R:
- E il bacio della buonanotte non me lo dai?
SMACK!
L’indomani…
S:
- …mmh… è già mattina…? Ryan, dobbiamo andare in classe, sveglia…
Il
ragazzo stava dormendo profondamente…
S: - …Ryan…
R:
- …mmh… [parla nel sonno]… Finalmente… ti rivedo…
S:
- “Chissà di chi parla… magari di una sua ex…” RYAN!!!! SVEGLIAAAAA!!!
R:
- Mmh... era tutto un sogno… ma… Strawberry? Che ci fai qui?
S:
- Come, non ti ricordi? Ieri sera siamo tornati tardi e io sono venuta a
dormire qui…
R:
- Ah, già…
S:
- A proposito, cosa stavi sognando fino a poco fa?
R:
- Che ritrovavo la mia sorellina…
S:
- …ah… senti, io vado in camera mia a mettere l’uniforme… ci vediamo giù, ok?
R:
- Ok!
Al
bar…
R:
- Ciao a tutti…
I:
- Ciao! Tu hai visto per caso…
S:
- Ciao ragazzi!
I:
- MA DOVE SEI STATA STANOTTE?
S:
- In camera sua…
I:
- Ah, auguri! Finalmente hai…
S:
- NON è COME PENSI TU! è che ieri siamo usciti e siamo tornati
tardi, quindi avevo paura di svegliarti…
I:
- Uao, Strawberry, te la sei studiata stanotte la scusa?
R:
- No, è vero, è proprio così!
Y:
- Ora ti ci metti anche tu, Shirogane…?
DRIIIN!!
R:
- È suonata la campanella… dobbiamo andare… ciao…
I, Y: - Ciao!
In
classe...
Abe:
- Allora ragazzi, vi volevo informare che domani ci saranno i colloqui con i
vostri genitori, abbiamo già mandato la comunicazione a casa, e quindi verranno
qui a verificare la buona funzionalità dei servizi scolastici, ecc ecc…
Al
termine delle lezioni…
S:
- Ryan, i tuoi genitori verranno?
R:
- Solitamente mio padre non viene… ma mia madre sì…
S:
- Pensi che mi debba presentare?
R:
- Forse… è meglio presentarti prima come amica… poi, quando ti conoscerà
meglio, magari le diremo la verità…
S:
- Però… tu vieni da una famiglia ricca, no? Non è che magari non andrò loro a
genio perché sono troppo povera, senza genitori, troppo brutta, ecc ecc…?
R:
- Hai ragione, può darsi che facciano così… meglio dire loro solo che sei
un’amica.
S:
- …ok… mi dispiace un po’ però…
R:
- L’importante è l’amore che proviamo l’uno per l’altro, no?
S:
- Sì, hai ragione ^^
I
ragazzi trascorsero quella giornata spensieratamente.
Di
certo non potevano immaginare quello che sarebbe successo l’indomani…
To Be Continued…