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Autore: SummerRestlessness    23/11/2010    2 recensioni
What if...le due persone che per definizione sono destinate a stare insieme in realtà alla fine non stessero insieme?
E se non ci fosse alcun destino? ...
Premetto che io faccio parte del Team Edward sia per quanto riguarda i libri sia per i film della saga di Twilight...
e che non ho mai creduto che Jacob sia la persona giusta per Bella...
Solo ho immaginato che le cose sarebbero potute andare diversamente e quanto diversamente...!!!
Questa storia si colloca idealmente tra "New Moon" ed "Eclipse"...
spero piaccia anche alle fan di Edward (come me)! P.S. I titoli dei capitoli sono versi di "Gravity" di Sara Bareilles, da cui ho preso anche il titolo della ff...
ReEdited
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward, Bella/Jacob
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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2. Something always brings me back to you

La sera in cui tutto è cambiato, ero sotto le coperte nel mio letto e leggevo un libro. Edward era a caccia; non sarebbe stato con me quella notte e a dire la verità mi sentivo sollevata. Da quando mi aveva lasciata per interminabili mesi e poi era ritornato, facevo tutte le notti lo stesso sogno: lui che diceva di non volermi più e io che correvo da sola nel fitto del bosco.

Quello che a lui non raccontavo, però, era che nel bosco, invece di Sam, mi trovava Jake.

Ed in un certo senso era stato così.

Quando Edward non c'era, Jacob mi aveva preso con sé, aveva curato le mie ferite... e non parlo solo di quelle che mi ero fatta andando in moto. Mi aveva scaldato con il suo sorriso, era stato la mia droga per stare meglio mentre il mondo attorno era diventato buio e freddo. Era stato il mio anti-Edward. Mi aveva trattenuta con i piedi per terra, mentre la mia mente non chiedeva altro che perdersi tra le nuvole inconsistenti e piene di illusioni della mia fantasia, in cui Edward c'era ancora.

Poi, da quando era tornato, ogni notte che Edward stava in camera mia a guardarmi dormire, temevo che mi sentisse parlare di questo nel sonno. Temevo che capisse che sognavo Jake.

Anche per questo quella notte mi sentivo finalmente... libera.

Ad un tratto, sentii un rumore alla finestra, come di un ramo che vi avesse sbattuto contro. Feci appena in tempo a scostare le coperte per alzarmi che vidi all'improvviso qualcosa, o meglio qualcuno entrare con un balzo dalla finestra, lasciata per metà aperta in una delle poche giornate non piovose di Forks.

- Jake! Oddio, mi hai fatto prendere un colpo! - esclamai in direzione del mio miglior amico.

Potevo ancora chiamarlo così? Dopo tutto quello che era successo tra noi non sapevo cosa provassi per lui, ma di sicuro lui era ancora e sarebbe sempre stato il mio migliore amico.

- Ehi, Bella! - mi sorrise per un attimo - Scusami. Ma non potevo certo suonare il campanello e farmi aprire da Charlie a quest'ora, no?

Mi fece un sorriso disarmante e non potei che rispondergli con una smorfia: - Certo che no...

Rabbrividii al solo pensiero di quello che avrebbe detto mio padre vedendolo lì, poi finalmente gli chiesi: - Ma cosa ci fai qui?!?

Si sedette sul mio letto, facendomi cenno di sedere di fianco a lui e diventando subito serio. Quando mi abbandonai sul materasso, sorprendendomi del calore che emanava il suo corpo sulla mia pelle anche senza che mi toccasse, iniziò a parlare: - Bella. Noi siamo amici, vero?

Sorrisi rassicurante a quella domanda infantile: - Ma sì, Jake.

- … e gli amici non si devono tenere nascoste le cose, vero?

Feci per rispondergli ma mi zittì con un gesto gentile della mano e continuò a parlare: - So che ultimamente le cose non vanno benissimo tra te ed Edward. Me l'hai detto tu l'altro giorno che hai sempre paura che lui ti lasci... ancora. E lo vedo nei tuoi occhi che non è più come prima. Non sei più raggiante e felice come lo eri qualche tempo fa. E dato che siamo amici e che tu non stai bene, è mio dovere dirtelo e fare di tutto perché questo cambi... e sempre dato che siamo amici e che gli amici non dovrebbero avere segreti tra loro...

-          Jacob Black! - sbottai più divertita che realmente irritata dal suo inutile divagare - Vuoi arrivare al punto?!?

Lui non sembrò particolarmente colpito dalla mia reazione. Mi guardò intensamente, poi avvicinò il suo viso al mio e mi baciò.

Sulle prime, la mia reazione fu quella di allontanarlo, di gridargli qualcosa del tipo "Ma cosa fai???” o “Sei impazzito?" e poi magari di ridere insieme a lui di quello che aveva fatto... perché era una cosa ridicola.

Invece, quando le sue labbra calde toccarono le mie, dopo essermi ripresa dallo shock iniziale, risposi al suo bacio. Non riuscivo a staccarmi, sembrava un incantesimo.

Fu allora che mi accorsi che Jacob non era solo il mio migliore amico. E non solo perché, ovviamente, ci stavamo baciando, ma semplicemente era un dato di fatto. Solo che non me n'ero resa conto prima.

Sapevo da tempo che lui aveva una cotta per me, ma lo consideravo un problema passeggero: amavo Edward e tutto quello che ci poteva separare non era contemplato nella mia mente.

Mi staccai da lui con le labbra che bruciavano e scrutai i suoi occhi per vedere cosa trasmettessero: gioia, pura gioia incontaminata di un bambino che ha ottenuto il giocattolo che voleva. E poi qualcos'altro, qualcosa di più profondo...

“Possibile che lui sia davvero...?”

- Lo sapevo - disse raggiante - Mi ami anche tu.

Inorridii d'istinto alla parola che aveva usato e alla sua convinzione: - Ehi, non allarghiamoci. Prima di tutto, sei tu quello che mi ha baciata.

Si alzò dal letto, scandalizzato: - Bella, hai risposto al mio bacio... stai tentando di negare?

Confusa, mi gettai a pancia in su sul letto, fissando il soffitto: - Non lo so, Jake. Oddio, cos'hai fatto?

- Cos'ho fatto IO???

- Ok, ok, non ti scaldare, Charlie ti potrebbe sentire... Cosa abbiamo fatto… va meglio?

- Sì, grazie.

- Invece a me non va meglio, grazie tante. Cosa diavolo...?

- Bella.

Si sedette di nuovo accanto a me e mi guardò calmo, prendendomi le mani.

- Volevo solo farti capire quello che io so da tempo. Io e te...siamo fatti per stare insieme.

Lo guardai sbalordita: - Cosa...? Ma io sto con Edw... Noi siamo Bella e Edward. - conclusi senza trovare un senso a quello che stavo dicendo.

- Ok. Allora non siamo fatti per stare insieme... ma io voglio stare con te. E so che anche tu vuoi stare con me.

Di nuovo quel sorriso, presuntuoso e testardo.

Sorrisi a mia volta. Sì, amavo quel sorriso. Amavo il suo essere così deciso, orgoglioso, definitivo. Amavo persino la sua sicurezza in se stesso, irritante di primo acchito.

- Bella, non c'è niente da sorridere.

Con sua sorpresa, a queste sue parole smisi di sorridere e cominciai invece a ridere di gusto. Aveva assunto nel dire quelle parole per ammonirmi, un'espressione imbronciata che avrebbe fatto invidia ad un bambino di cinque anni. Impossibile trattenersi, davanti a quegli occhioni marroni corrucciati.

- Scusami! - esclamai non appena riuscii a riprendere fiato, ma mi accorsi che la sua attenzione non era più rivolta verso di me.

Prese in mano la foto incorniciata che tenevo sul comodino vicino al letto e la guardò per un lungo istante. Poi, la rimise a posto piano, quasi con timore reverenziale.

Abbassai gli occhi verso il pavimento. Non volevo vedere quella foto; sapevo fin troppo bene cosa ritraesse.


 

 


N.D. Summer
Ok, inizio ad esagerare con i flashback??? Nella prossima puntata un altro ancora!!! Ma prometto che se la ff dovesse continuare mi limiterò! :P Commentateeeee

   
 
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