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Autore: pervertedsquirrel     25/11/2010    3 recensioni
Hermione è la perla più importante tra i mangiamorte di Voldemort, allevata per attuare il suo più grande piano. Ma quando il Signore Oscuro le assegna la sua più grande missione, essere amica col nemico giurato, Harry Potter, la ragazza non prevederà di innamorarsi perdutamente di lui. Tradotta dalla stupenda fanfic di perverted-squirrel. Traduttrice Giu1212hilary
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Insensibile

 

Era il giorno prima della festa.

 

Hermione aveva avuto un paio di giorni per pensare a ciò che era successo e finalmente era giunta ad una conclusione. Gli piaceva. E non un piacere amichevole. Una vera attrazione. Così in quei ultimi giorni se n’era andata in giro per la casa con sguardo compiaciuto. Più di una persona le aveva chiesto se stava bene. Certo che stava bene! Il bambino-che-è-sopravvissuto era attratto da lei! Non si era mai sentita meglio.

 

Certo, non era proprio una sorpresa. Di solito attraeva il sesso opposto come le mosche, e fu felice di riscoprire il suo talento. Hermione aveva qualcosa in più che la maggior parte degli altri Mangiamorte non avevano: l'attrazione. L'aveva usata per attrarre un paio di vittime nelle grinfie del suo padrone e non aveva mai esitato ad usarla a suo vantaggio. Non andava a letto con tutti, però. In realtà, Draco era stato l'unico che non aveva ingannato. Beh, lui e l'occasionale prendimi-sono-tua quando usciva la sera. Ma in realtà, non si era scopata l’intera Gran Bretagna. Era solo uno stratagemma.

 

Così, aveva pensato ad un piano. Ora che Harry era fondamentalmente nelle sue mani, poteva usarlo a suo piacere. Il bacio era stato solo l'inizio. Lo shock iniziale era ormai svanito e finalmente aveva trovato un perché delle sue azioni. Era stata la prima volta che non prendeva iniziativa e l'aveva colta di sorpresa. Naturalmente, non sapeva perché ne era uscita così sorpresa. Certo, aveva una fidanzata, ma comunque erano ancora a scuola, non era una relazione duratura. Inoltre, Ginny la trattava come una di quelle persone da manipolare. La considerava ancora sua amica, ma gli amici non durano. Non durano mai. Quindi, perché preoccuparsi?

 

Quel giorno era perfetto per iniziare il suo piano. La giornata precedente, Fred aveva annunciato a tavola che l'annuale Battaglia a Palle di neve Weasley si sarebbe tenuta quel pomeriggio. Hermione si era mostrata entusiasta fin dall'inizio, ma adesso fiammeggiava dalla gioia. Tutte quelle giornate di formazione finalmente sarebbero state adoprate. Sperava che non avrebbero esitato a lavorare. Una sfida l'avrebbe aiutata a non distrarsi facilmente. Sedurre Harry era troppo infantile, qualcosa troppo cliché a cui non pensava completamente. No. Voleva farlo cadere alla vecchia maniera. Sembrava piacergli chi stava fingendo di essere, quindi tutto quello che doveva fare era continuare a recitare. Sembrava così facile considerare di architettare un nuovo piano che si sarebbe svolto in più di un’occasione. Ma sarebbe servito ad una piacevole pausa.

 

L'unica cosa che doveva trattenere erano la sue emozioni. Aveva agito da stupida l’ultima volta! I suoi ormoni si erano ribellati. Sicuramente era quello il motivo. Il suo battito cardiaco, le mani che sudavano ...  tutte sensazioni normali al bacio. Era un adolescente; era tenuta a fare l'errore di permettere che le sue emozioni si scatenassero. Ma ora che sapeva cosa cercare, sarebbe stato più facile evitare che accadesse di nuovo. Non poteva baciarlo. Non fino a quando avrebbe avuto tutte le emozioni sotto controllo. Se l’avesse tentata, anche se (cosa che probabilmente avrebbe fatto... quel bacio era stato piuttosto intenso, ne avrebbe voluto di più) l’avrebbe evitato. Scappare, cercare scuse, fare qualunque cosa per evitarlo. Semplice come bere un bicchiere d'acqua.

 

"Hermione, cara, scendi a pranzo?" la voce della signora Weasley tuonò dalla porta.

Si era chiusa in camera di Ginny per la maggior parte del giorno, a leggere un libro che aveva preso in prestito dalla biblioteca della scuola, prima di partire. Era un romanzo su una strega innamorata di un troll. Un racconto epico d’amore, se avesse dovuto interpretarlo. Era bello sapere che l'amore esisteva in un mondo fittizio, facendole pensare che la sua vita amorosa nella realtà fosse migliore.

"Certo, signora Weasley. Arrivo fra un secondo." Mise un pezzo di pergamena sulla pagina in cui era arrivata e mise il libro sul letto.

Hermione si fece strada giù per le scale e vidi che tutti mangiavano già velocemente. Era come se non si preoccupassero dei loro sistemi digestivi. Beh, quando si sarebbero trovati nel bel mezzo della lotta a palle di neve, e avrebbero avuto dei crampi, non sarebbe andata ad aiutarli, ma si sarebbe trovata in un angolo a ridere. Quindi, con quel pensiero umoristico, si sedette accanto a Ron e accatastò una piccola porzione di panini con lo speck e insalata sul suo piatto. Pensava a come vincere, perché sapeva sarebbe successo.

"Allora, chi è pronto a farsi covare?" chiese Fred con un sorriso.

 

L'intera tavola lasciò sfuggire insulti e colorati commenti che Hermione non poté comprendere. Sorrise e tornò a mangiare, completamente concentrata sul gioco. Il suono di un apparizione interruppe le conversazioni intorno a lei e un uomo con una coda di capelli rossi legati al collo comparve. La signora Weasley si lasciò sfuggire un forte e stridulo "Bill!" e Hermione riconobbe chiaramente chi era. Harry aveva detto che era uno spezza-incantesimi per la Gringott e recentemente si era sposato. Poté vedere un orecchino sull'orecchio sinistro che assomigliava ad una enorme zanna e notò che il suo abbigliamento era molto rivoltante. Era molto diverso dagli altri Weasley, e lo ammirò per questo. Era bello sapere che non erano tutti cloni l'uno dell'altro.

 

Dietro di Bill c’era una donna straordinariamente bella, con lunghi capelli biondi argentei, occhi di un azzurro pallido, e quando rivolse un sorriso alla signora Weasley, Hermione poté vedere un paio di denti bianchi. Hermione pensò fosse la moglie di Bill.

"Molly est meravigliozo rivederti.” disse con voce gutturale, spesso con accento francese.

"Fleur, è sempre un piacere." Rispose la signora Weasley, dandole un abbraccio.


"Allora mamma, non è ancora iniziato?" chiese Bill, togliendosi il giubbotto di pelle e lanciandolo su una delle sedie.

 

La signora Weasley sembrò un tantino infastidita: "No, inizia dopo pranzo. Ma Bill, tu sei un uomo adulto ormai, non dovresti gingillarti con stupidi giochi."

"Oh, andiamo mamma, si è giovani una volta sola." Disse con un sorriso sbilenco.

"Beh, in entrambi i casi, mangia qualcosa prima di affrontare il freddo."
Disse la signora Weasley, facendo cenno al tavolo.

Bill annuì e mise una mano intorno alla schiena di Fleur, guidandola verso la sedia accanto alla sua. Iniziarono a mangiare ed Hermione dovette chiedersi come avevano fatto ad innamorarsi. Sembravano proprio gli opposti. Bill, con il suo abbigliamento di pelle a brandelli e una zanna a forma di orecchino, e Fleur con il maglione celeste e pantaloni della stessa tinta. Una immagine letterale del fuoco e del ghiaccio. Hermione era così occupata ad osservare la coppia che saltò in aria quando Bill incontrò i suoi occhi.

"Non credo ci siamo presentati." disse.

Hermione scosse la testa: "No, non lo abbiamo fatto. Io sono Hermione Granger, un amica di Ron ed Harry."
Evitò apposta di dire il nome di Ginny.

Bill tirò fuori la mano, che Hermione prese senza esitazione. "Piacere di conoscerti Hermione. Sono Bill e questa è mia moglie, Fleur.” Fece un cenno a Fleur che le sorrise.

"E’ un vero piasere conosciarti." disse educatamente.

"Lo stesso vale per te." rispose Hermione, stringendo la mano di Bill.


"Come stanno andando gli affari, George?" chiese Bill.


"Meglio che mai.” rispose George.


"Ho portato un prodotto nuovo." suonò Fred.


"Ma non so se funziona ancora ..." sputò fuori George.


"Non l’hai provato su nessuno?" chiese Bill.


"No noi-" Gli occhi di Fred guizzarono verso Hermione, e si fermò. "Sì ... speravamo di verificarlo durante la festa."

"Beh, che cos’è?" chiese Bill incuriosito.

Quando Fred e George esposero il loro ultimo prodotto, Hermione osò guardare il punto in cui Harry si trovava. Sembrava stesse giocherellando con un tovagliolo, con gli occhi completamente focalizzati su di esso. Se non lo conosceva bene, avrebbe pensato che stesse cercando di nascondere un rossore. No, non poteva essere arrossito. Era solo annoiato e aspettava che tutti finissero. Ma, quando Hermione guardò il suo piatto, vide che non aveva finito col cibo. In effetti, sembrava avesse preso soltanto pochi bocconi. Strano.

Non si rese conto di fissarlo finché non sentì un paio di occhi che la puntavano. Spostò gli occhi da Harry per un attimo, e vide Ginny che la fissava minacciosamente. Non avrebbe permesso che l’ovvia gelosia di Ginny le facesse effetto. La fissò di rimando e si appoggiò allo schienale della sedia, sfidandola a fare qualcosa. A quanto pare, Ginny non ci pensò su molto e rivolse l’attenzione alla conversazione principale. Hermione sorrise in trionfo e rivolse l’attenzione alla stessa conversazione.

"Allora, dov'è Charlie?" chiese George.

"Già, dov’è il vecchio Dragospiro?" aggiunse Fred.


La signora Weasley guardò Fred per un attimo prima di rispondere: "Sarà qui in tempo per Natale."


"Molto specifico, mamma." Disse Fred.


"Sì, giunta al punto." Aggiunse George.


"Oh silenzio voi due." Disse in un teso sibilo. "Ha avuto alcune cose da fare all’ultimo minuto in Romania."


"Charlie è sempre stato un maniaco del lavoro." Disse Bill allegramente.

Durante la mezz'ora successiva, l’allegria mantenne la conversazione. Hermione notò che Fleur continuava ad osservare Bill. Non riuscì a capirne il senso. Se si conoscesse qualcuno seduto proprio accanto a te, che motivo c’era di guardarlo in un modo che ti faceva pensare che la sedia era vuota? Onestamente, era una perdita di tempo. Se avesse voluto stancare i minorenni, almeno avrebbe dovuto farlo utilmente.

"Prendete i cappotti, signore, è tempo d’azione!" disse George mentre sfrecciava su per le scale.

 

Hermione alzò gli occhi al cielo quando tutti saltarono dalle sedie e seguirono il suo esempio. Hermione sfrecciò casualmente dalla sedia e li seguì a un ritmo più lento, cercando di allontanarsi dal traffico di persone che raggiungevano le loro stanze. Sentì la signora Weasley dire alcune parole suggestive tra cui alcune menzioni su quanto stupido ed infantile fosse il gioco. Hermione era d'accordo, ma sarebbe stato sicuramente divertente colpire la gente in faccia con palle di fango e freddo.

 

Ginny era già vestita di tutto punto quando entrò nella stanza. La testa rossa la spinse di lato fissando la parete di fronte ed Hermione si trattenne dalla voglia di darle un pugno nello stomaco. Avrebbe avuto la sua parte nella lotta. Così, senza ulteriori indugi, prese il cappotto invernale più pesante, guanti di lana e stivali di pelle spessa. Diede un ultimo sguardo alla stanza, e terminò.

 

Quando raggiunse il salone, vide che tutti erano già lì. Parlavano molto animatamente ed Harry fu il primo a notare il suo arrivo. C’era anche Fleur, infagottata in un brillante cappotto bianco con una pelliccia attorno al collo e guanti della stessa tonalità. "Eccoti. Ti stavamo aspettando."

 

Hermione era sorpresa: "Non dovevate farlo."

"Lo sappiamo.” disse Ron.


"Ma volevamo farlo." Aggiunse Bill.


"Inoltre, non sarebbe un gioco equo se ti lasciassimo qui, vero?" chiese Fred retoricamente.

 

Hermione sorrise al gruppo e seguì tutti fuori dalla porta d’entrata. La portarono in un giardino e poi in un campo aperto. Sembrava un frutteto, coperto da una coltre di neve fresca. Era circondato da alberi e occupava circa la metà di un campo da Quidditch di Hogwarts. In breve, era perfetto.

Fred e George fronteggiarono il gruppo e George si mise le mani a coppa sulla bocca, formando un megafono. "Allineatevi, io e Fred sceglieremo le squadre!"

 

"Oy! Chi vi ha nominato capitani?" urlò Ron alla coppia.

I due si guardarono l'un l'altro prima di rispondere all'unisono, "Noi stessi."


"Ora allineatevi, branco di nani!" urlò Fred.

 

Tutti composero un corteo ed Hermione venne schiacciata tra Harry e Bill. La spalla di Harry toccò la sua per un breve momento e lei non riuscì ad evitare di trattenere il respiro. Stai calma; non può farti questo effetto. Tu hai il controllo, non lui. Rimproverò a se stessa. In pochi secondi il suo corpo si rilassò e lei rimase in piedi, fiera di se stessa per la conquista sugli ormoni. Ora, tutto quello che doveva fare era non calcolarli e sarebbe stata pronta a tutto.

 

George scansionò il gruppo con gli occhi per un momento, "Ginny".

 

Ginny si avvicinò con un largo sorriso e diede il cinque al fratello. Diede ad Hermione un sorriso sornione e lei restituì lo sguardo. Se voleva giocare, avrebbe ottenuto una lotta infernale.

 

Fred osservò il gruppo come il fratello e il suo volto si illuminò quando lo colpì un’idea. "Harry".

 

Harry si avvicinò a Fred e lo guardò in modo strano. A quanto pare, non si era aspettato di essere scelto per primo. Hermione spostò l’attenzione da Harry e la focalizzò su George, che aveva afferrato il mento tra pollice e indice, pensando.

 

"Ron." Chiamò.

Ron raggiunse George e si mise vicino alla sorella.


Hermione tornò a guardare Fred e poté giurare di vedere un luccichio nei suoi occhi. "Hermione".

 

Lo stomaco di Hermione fece una giravolta mentre camminava lentamente verso Fred e Harry. Aveva sperato che lei ed Harry si trovassero in squadre opposte. In quel modo, avrebbe potuto seguirlo senza essere interrogata. Un flirt senza flop. Ma no, a quanto pare Fred aveva altre cose in mente. Cercò di non mostrare il suo disappunto mentre George e Fred sceglievano gli ultimi. Alla fine, la sua squadra si aggiudicò Fleur e George scelse Bill. Entrambe le squadre formarono un crocchio per pianificare la loro strategia.

 

"Va bene" esclamò Fred, "Voglio Harry con me davanti, ed Hermione e Fleur responsabili della nostra fortezza. Fate che sia alta e robusta. Usate le munizioni extra, e quando avete finito unitevi a noi. Lo scopo del gioco è quello di distruggere il forte della squadra avversaria. Niente incantesimi per renderlo impenetrabile, ma potete usarne alcuni per costruirlo più velocemente. Tutti pronti?" Tutti annuirono, "Va bene, al tre. Uno ... due ... tre!"

 

Hermione volò verso un albero vicino e cominciò a fare una base per il forte. Fleur non era molto lontana da lei e l’aiutò a formare la neve. Hermione disse un semplice incantesimo di attaccamento per far aderire nel modo più semplice la neve, mentre spianava la base. Non le piaceva ricevere ordini. In realtà, lo detestava. Era già tanto che non si era avvicinata a Fred per dargli quello che si meritava. Ma, ahimè, sapeva di non poterlo fare. Oh, come desiderava che quella missione finisse subito, così da poter smettere di trattenere tutte quelle sensazioni represse.

"La parte divertente arriva quando devi colpire la gente in faccia con le palle di neve." commentò Hermione, formando un'altra manciata di neve, e poi minimizzandola con la sua bacchetta.

"Perché dovrasti essere divertita?" chiese Fleur.

Hermione si strinse nelle spalle, "Perché è divertente."


"Beh sambra barbaro."


"Mai detto che non lo era." disse Hermione con leggerezza.


"Tu non sei come le altre ragazze, vero?"


"No."rispose Hermione, "Ma qualsiasi ragazza normale non sarebbe stata in grado di costruire questo forte prima del tempo, non è vero?"


E, come previsto, con un colpo finale della sua bacchetta, il forte fu terminato. Hermione lo guardò con orgoglio e si voltò a guardare Fleur. Sembrava avere uno sguardo passivo mentre ricambiava la sua occhiata. Hermione si strinse nelle spalle e cominciò a raggruppare le palle di neve come le avevano detto. A dire la verità, Fleur non le piaceva molto. Le sembrava il tipo di snob so-tutto-io che cercava di farla adattare in una situazione a cui non apparteneva. Hermione odiava impostori del genere.

 

Fleur l'aiutò con le palle di neve e quando ne ebbero fatto una cinquantina, decisero di smettere e andarono a unirsi a Harry e Fred. Hermione si affrettò a trovarli e modellò una palla di neve tra le mani, fino a raggiungere Fred. Lui sentì la sua presenza in pochi secondi e si girò verso di lei con un sorriso.

 

"Il forte è pronto?" Chiese.

Hermione annuì, "Sì."


"Eccellente. Ora vai con Harry e cerca di conquistare il loro forte. Io e Fleur rimarremo indietro e giocaremo in difesa".


"Io non credo-"

"Hermione, ascolta. Tu ed Harry siete amici, giusto? Beh, un bacio non dovrebbe cambiare niente. Ma tieni presente che le invenzioni mie e di George funzionano spesso." E con questo, egli scattò verso Fleur.

Hermione rimase lì, ammutolita, mentre lo guardava allontanarsi. Che intendeva dire con quello? Hermione guardò alla sua destra e vide Harry raccogliere una manciata di neve e formare una palla. Ricordando il piano, si avvicinò a lui e dimenticò il consiglio di Fred. Per il momento.

Quando raggiunse Harry, lui la stava già guardando stranamente. Cercò di non far trapelare le sue vere emozioni (fastidio, rabbia e una sensazione senza nome che non aveva ancora distinto), mentre gli diceva: "Fred vuole che io e te conquistiamo il loro forte."

Harry annuì, "Lo immaginavo."

"Allora, cosa proponi di fare?" Chiese Hermione.


"Improvvisare." Rispose semplicemente.

Hermione aprì la bocca per replicare, ma Harry stava già correndo verso il forte dell'altra squadra, sul lato opposto del campo. Emise un aggravato grugnito e lo seguì, con la palla di neve tenuta saldamente in mano. Si maledisse per non aver portato dei guanti di lana; la neve fuoriusciva da tutte le parti e le sue mani si stavano intorpidendo.

La fortezza era custodita da Bill ed Hermione si chiese vagamente perché Harry stesse ancora correndo a tutta velocità verso di lui. In un istante, se ne rese conto. Era l’esca. Fece una rapida scansione del campo e vide che Ginny e Fred stavano quasi facendo un incontro di wrestling e Ron aveva intrappolato Fleur contro un albero, con una palla di neve nella mano destra. Rapidamente, svignò intorno all'albero più vicino a loro forte e vide che Harry teneva Bill lontano. Aspettò fino a quando Harry portò Bill a pochi metri prima di colpire. Giocò il tiro a segno e sparò un Reducto, che spezzò il forte e spruzzò neve bagnata su tutto il luogo. Hermione si nascose dietro l'albero e sfuggì appena la doccia fredda.

"LA VITTORIA E’ NOSTRA!" esplose Fred in un boato.

Hermione uscì da dietro l'albero per vedere Harry e Fred che correvano verso di lei come razzi. Ebbe appena il tempo di prepararsi prima di essere schiacciata in un abbraccio di gruppo. Sentiva l'altra squadra che si lamentava e gemeva, e sorrise compiaciuta. Era bello vincere per la squadra. Oh, quanto le era mancato.

 

"E' stato brillante, non posso credere che sapessi esattamente cosa fare!" l’acclamò Harry.

Hermione dovette mordersi la lingua per trattenere di nuovo una risposta arrogante. A Harry piaceva la sua indole "innocente". Se voleva approfittarsi di lui, avrebbe esattamente recitato come quando si erano baciati. Ma hey, quanto poteva vantarsi per saper leggere segnali del genere! C'erano voluti anni per perfezionare quella tecnica e quando una sola persona le faceva complimenti (beh, a parte Draco, ma lui non contava, aspirava solo a farsi una scopata), non sapeva nemmeno rispondere. Fottuta Ironia.

Hermione decise di fare la timida, "Grazie! E' solo un dono di natura, credo."

"Beh, è stato dannatamente brillante!" esclamò Fred.


"Oi!" la voce di Bill suonò da lontano.


Il gruppo guardò Ginny, Bill, George e Ron. Ron scelse di parlare, "Vogliamo la rivincita!"


Fred sollevò un sopracciglio, "Tutte le rivincite che volete, tanto vi battiamo lo stesso!"

"Lo vedremo. Gioco fra cinque minuti." Disse Ginny con un occhiata pericolosa. Beh, pensò si trattasse di un occhiata pericolosa. Hermione pensò che la facesse sembrare stitica.

E così fecero un'altra partita. E un’altra ... e un’altra ancora. Ogni incontro aveva lo stesso risultato, Hermione distruggeva il forte della squadra avversaria e tutti si crogiolavano nella sua eccellenza. Fece di tutto per non urlare con tutta la forza che aveva nei polmoni. La “nuova” Hermione doveva essere modesta. Oh, beh, avrebbe avuto un cuscino per dopo.

Era l'ultima partita ufficiale ed Hermione si trovava al suo posto abituale, dal forte opposto. Era fortemente protetto e lei stava cercando di trovare una buona mira. Harry e Fleur erano una buona distrazione, ma Fred continuava a darle segnali con la mano, che erano atipici e ovvi. Dovette cambiare posizione cinque volte di seguito perché Fred continuava a cambiare le sue stupide tecniche. Quindi, rimase nascosta e vide che Fred cercava dei pretesti per lei. Perfetto. Ginny era di guardia al forte ed Hermione evitò di correre verso di lei, per sbatterla fuori dal forte e vincere la partita ancora una volta. Sarebbe stato troppo strano.

Pensò che Ginny avesse deciso di assumere la posizione di guardia. Certo, avrebbe cercato di accaparrarsi tutta la gloria. Ma non ci sarebbe stata gloria nella sua squadra. Hermione era una macchina omicida altamente qualificata! Specializzata in incursione e tortura. Ginny non aveva chance. E se le cose non fossero andate bene, aveva sempre in serbo di ucciderla e nascondere il corpo.

Whoa! Rallenta un pò, Hermione. Ricorda, devi essere inconspicua. –potrei portarla allo stato di inconscio, e poi seppellirla ... tecnicamente non l’avrei uccisa. I suoi polmoni la uccideranno per mancanza di ossigeno e tutto sarà stato causato dalla natura-Uhh, risposta sbagliata. Devi calmarti e concentrarti sul gioco.- Gioco?-Sì, la lotta a palle di neve che dovresti vincere per la squadra-Squadra?-Oh, stai zitta! Sai di non potercela fare da sola.-Certo che posso.-Lascia stare ...

Hermione spostò la bacchetta a pochi centimetri da Ginny, evitando i pensieri di omicidio, per il momento. Un muto Reducto e il forte venne mandato al kaput. Ginny si voltò e la sua faccia assunse lo stesso colore dei capelli. Hermione ridacchiò ad alta voce per la prima volta, mentre la sua squadra festeggiava avvolgendola in un abbraccio. La cosa cominciava a piacergli; avrebbe potuto intonare con loro una nuova marcia di vittoria dei Mangiamorte. Avrebbe aiutato a cambiare le prospettive di incendiare le case della gente e battere i piedi sulla cenere.

 

Harry era il più vicino a lei nella calca, e fu orgogliosa di sapere che quella volta non sentì nulla. Era completamente insensibile al suo contatto corporale. Fase uno: completata. Purtroppo, Harry rovinò quel momento stringendola più forte, urlando congratulazioni al suo orecchio e finendo col darle un bacio sulla guancia. Sì, ecco. Un bacio sulla guancia. Il suo viso stava arrossendo ma venne mascherato da tutti gli altri che seguirono il suo esempio e cominciarono a darle altri baci. Fleur le diede un doppio bacio sulle guance ed Hermione dovette ammettere che tutta quella attenzione la stava facendo sentire a disagio. Alla fine, chiusero il gioco dopo quell'ultima partita.

 

Hermione seguì tutti gli altri e strofinò via la saliva dalla guancia. Almeno, era quello che stava imponendo a se stessa di fare. In realtà, la guancia bruciava nel punto esatto in cui Harry l’aveva baciata. E si era convinta che sarebbe stato facile. Per Harry era ancora divertente e non sarebbe potuta andare avanti col suo piano se la cosa si fosse fermata a quello stato. Ma se continuava a creare acrobazie come quelle, non sarebbe mai accaduto. Dannazione.Trascrizione fonetica

 

Sentì un caldo sollievo quando entrò in cucina. C’era odore di cioccolata calda e di biscotti. Hermione si tolse il cappotto coperto di neve e lo mise con tutti gli altri vicino alla stufa in acciaio. Tutti si erano raccolti intorno al caldo fuoco nel soggiorno e le si trovò un posto a sedere su una delle poltrone. Harry e Ginny erano su un divanetto, una mano intorno alla vita dell’atra. Ma andiamo, potevano cercare di non comportarsi come una coppia normale per almeno dieci minuti, così da far passare la nausea? Ginny le indirizzò un sorriso maligno e sapeva che non sarebbe stato il caso di chiederglielo. Doveva imparare a convivere con questa situazione. Inoltre, più lo vedeva, più si abituava, e più forte diventava. In realtà, andava tutto a suo favore.

E così, con della cioccolata calda in mano, guardava il fuoco. Sentì il forte rumore di uno schiaffo o di un casto bacio e si raddrizzò per la tensione. Non si sarebbe voltata, avrebbe solo ottenuto una pessima reazione, e questo era l'ultima cosa che voleva. No, avrebbe fissato il fuoco senza curarsi di quella situazione. La pratica rende perfetti, dopo tutto. Nel tempo in cui avrebbe imparato ad essere insensibile a tutto, sarebbe stata un professionista. Tutto sarebbe stato perfetto.

Sentì del solletico sul naso, che cercava un’alternativa diversa, ma decise di ignorarla.

Tornata, finalmente :) Come vi sembra Hermione in questi ultimi tempi? Beh qualcosina sta cambiando, non notate? ;) ringrazio tantissimo roxy_xyz (sì, anch'io adoro i gemelli Weasley), debby91, odio il comportamento di Ginny, davvero, e patronustrip, che puntualmente commenta tutti i capitoli, grazie davvero :) Alla prossima :) Enjoy!

  
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