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Autore: vampirosolitario91    25/11/2010    5 recensioni
Due fratelli, due cacciatori, gli unici in grado di proteggere la terra dalle creature maligne che si nascondono nelle tenebre, tra vampiri, fantasmi, zombie... I nostri eroi dovranno affrontare di tutto e di più...
Come sempre la mia coppia preferita SasuSaku e molte altre...
Fanfiction ispirata alla serie televisiva Supernatural, aspetto i vostri commenti kiss Vampy
Genere: Azione, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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9- confusione Un altro capitolo fresco fresco per voi...
Grazie a ladyvampire90 - mali6 - narutiana - Anime_Love - Ainsel, siete meravigliose ragazze trovate sempre qualche minuto per lasciarmi una recensione, ve ne sono davvero grata.
Questo capitolo è dedicato a mali6, una promessa è una promessa. ^_^


Un bacione a tutte kiss Vampy

***9° Capitolo - Confusione***

La mattina arrivò presto e Tsunade andò nella camera dei ragazzi a svegliarli ma non appena aprì la porta li vide ancora addormentati e non ebbe il coraggio di svegliarli, fece la stessa cosa con Sakura, al contrario con sua figlia e Shikamaru.

<< dai Tsunade non rompere >>

<< si mamma lascia dormire anche noi >> la supplicò la figlia

<< mi dovete dare una mano muovetevi, a contrario di loro voi ieri vi siete riposati >>

<< che palle >> dissero insieme i due giovani

Verso le 10 del mattino Sakura venne svegliata violentemente da un fulmine.

<< dannazione!! >>

Decise di alzarsi per poi ripartire.
Andò in bagno, si fece una doccia veloce, si vestì e scese.
A quell’ora il bar iniziava a riempirsi, era abbastanza frequentato ma non da gente normale, era un punto di ritrovo dei cacciatori.

<< giorno >> salutò Sakura

<< buon giorno, hai dormito bene Sakura? >> chiese premurosa Tsunade

Ormai la considerava una figlia, lei e Ino erano cresciute insieme e da piccole erano inseparabili.

<< si, ci voleva proprio, ero stanchissima.. Vado a controllare la moto >>

<< hai intenzione di partire già? >> le chiese Ino

<< si, tanto ormai mi sono riposata, sono pronta per partire >>

<< Sakura, la tua moto è nel garage sul retro, l’abbiamo messa al riparo, è da ieri sera che continua a piovere >>

<< ok, grazie >>

Uscì dalla porta sul retro iniziando a correre per non bagnarsi verso il box.
All’interno oltre alla sua moto c’era pure la macchina di Sasuke.

“ però, è carina come macchina.. “ pensò lei avvicinandosi alla vettura.

Lasciò stare per un attimo la sua moto e si concentrò sull’auto.

“ Una Scevy Impala del 67’, nera, sedili in pelle, cerchioni.. “ e continuò, immersa nella concentrazione non si accorse della figura che era appena entrata.

La osservò gironzolare attorno alla macchina per mettersi infine davanti al cofano, si avvicinò lentamente a lei senza fare rumore e le mise una mano sulla spalla facendola spaventare, Sakura si girò immediatamente con il cuore a mille, ritrovandosi davanti due occhi neri.

<< Ti ha dato di volta il cervello? Mi hai fatto venire un colpo.. >> disse lei cercando di calmarsi

<< eri vicino alla mia macchina >> disse lui calmo

<< e allora? La stavo soltanto guardando, non te la mangio mica sai? >>

<< non mi fido molto, saresti capace di distruggermela come stavi per fare ieri >>

<< ieri avevo un buon motivo >> rispose lei

<< tsk! >>

<< tsk! >>

I due si girarono in direzioni diverse, per non guardarsi, vista la situazione lei raggiunse la sua moto e la esaminò attentamente.
I danni erano molto gravi, il motore era andato come la maggior parte della carrozzeria, ecc..
Si avvicinò agli attrezzi appesi alla parete e ne prese alcuni per cercare di aggiustarla, non aveva voglia di rimanere li, certo le piaceva ma lei preferiva l’avventura.
Sasuke controllò la sua auto, fortunatamente non aveva subito danni gravi a parte l’ammaccatura sul muso, tirò un sospiro di sollievo.
Al contrario la moto era quasi distrutta gli dispiaceva e non capiva il perché.
Si avvicinò alla rosa, capendo che lei di motori non capiva nulla.

<< se continui così, alla fine non ti resterà nulla >>

<< senti non iniziare, me la so cavare benissimo da sola vattene per favore mi serve silenzio >> facendo segno con la mano di andarsene

<< non me ne vado >>

<< ? >>

<< manco morto ti lascio da sola con la mia auto >>

<< non le faccio niente, non vedi che sono occupata? >>

<< appunto, se dovesse accadere qualcosa alla tua moto sicuramente ci andrebbe di mezzo anche la mia macchina >>

<< che pessimista >> sussurrò la rosa

<< sono realista >>

<< ma se manco mi conosci, che ne sai magari sono un’esperta di motori >> disse lei con fare altezzoso

<< oh certo.. Te ne intendi proprio.. >> iniziò lui con un strano ghigno sul volto

<< certo >>

<< sei così tanto brava che stai usando il pappagallo per svitare quella vite >>

Subito Sakura guardò in direzione dell’attrezzo che stava usando e in effetti il moro non aveva tutti i torti.

<< eh eh.. L-l-l’ho fatto solo per vedere se tu te ne intendevi.. >> disse imbarazzata cercando una scusa

<< si certo.. Dai qua >>

Le prese di mano l’attrezzo, le loro mani si sfiorarono provocando rossore sul viso della rosa.
Sakura osservò il moro lavorare, d’altronde non aveva nulla da fare.
Le dava la schiena, si era seduto davanti alla moto e aveva iniziato a lavorare.
Non era brutto come ragazzo anzi, era molto carino.
Alto all’incirca 1,85, corpo tonico e muscoloso, capelli e occhi neri.
La maglietta grigia che indossava per colpa della pioggia si era bagnata aderendosi al suo corpo, permettendo alla ragazza di vedere le spalle ben sviluppate.
Questi pensieri la fecero arrossire ancora di più.

<< passami la chiave inglese >>

Ma immersa nei suoi pensieri non sentì la richiesta.
Sasuke non ricevendo l’attrezzo si girò e incontrò il suo sguardo.
Non vedendola reagire si alzò e andò verso di lei, ma ancora niente, le mise una mano sulla fronte per controllare che non avesse la febbre e soltanto al contatto con la mano fredda di lui si riscosse, trovandoselo a 10 cm di distanza.
Grazie a questa vicinanza poteva osservare il viso di lui, era davvero bello.

<< non hai la febbre… >> disse lui svegliandola dai suoi pensieri

<< … >>

<< ho capito, ti eri incantata della mia bellezza >> disse lui spavaldo

<< m-m-ma cos-cosa dici.. >> tutta imbarazzata, colta sul fatto

<< si lo so che sono bello e che vorresti baciarmi >>

<< s-si certo convinto.. >> ancora rossa come un peperone

<< allora perché sei diventata tutta rossa? >> chiese lui avvicinandosi

<< h-ho caldo >> cercò una scusa, indietreggiando

<< si certo, hai caldo >> disse avanzando.

<< si ho caldo >> aveva riacquistato un po’ di coraggio ma non durò molto, visto che si ritrovò con le spalle al muro.

<< io non penso sia il caldo.. >>

Ormai l’aveva intrappolata, le sue braccia ai lati le impedivano di fuggire e il suo corpo era bloccato da quello del ragazzo.
Sakura vide lentamente il viso del moro farsi sempre più vicino al suo, le loro labbra stavano per sfiorarsi, il suo cuore era ormai impazzito, avvertiva il respiro di lui sulla bocca, era inevitabile.

  
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