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Autore: MiaStonk    25/11/2010    7 recensioni
Il seguito di 'Buon Sangue Non Mente'. Vecchi personaggi,le solite incomprensioni,gli stessi sentimenti. Nuove vicende,nuovi personaggi,nuovi amori.
Un assaggino del primo capitolo: 'La giovane Baston sospirò,scuotendo il capo prima di continuare. “Insomma,Rose credeva di odiare il ragazzo di cui in realtà era innamorata.. Roxanne non si era resa conto dei sentimenti di Lysander.. tu..” Indicò James,arricciando il nasino “Ci hai messo sette anni per accorgerti di me..e Al ignora completamente che Katie Jordan ha una cotta per lui da..” si finse pensierosa “bhè,praticamente da sempre!”
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Buon Sangue Non Mente'
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I giorni successivi che videro il rientro degli studenti ad Hogwarts furono probabilmente i più difficili. In molti vi erano espressioni nostalgiche,apatiche in altri ansia e frustrazione. Per i cugini Weasley fu difficile fingere che alla Tana non fosse successo nulla. Ron,da perfetto Grifondoro orgoglioso si rifiutava di scrivere a Rose mentre James e Roxanne ricevevano fin troppe lettere dai rispettivi genitori. Ginny non faceva altro che dire a suo figlio di quanto fosse felice per lui e Lisa mentre George consigliava alla sua ‘piccolina’ di mollare quel ‘Percy versione Corvonero’ come amava appellarlo o le suggeriva gli scherzi più crudeli da rifilargli. Naturalmente Hugo non era stato immune alla rabbia delle povere vittime che l’avevano costretto per giorni ad essere il loro ‘elfo domestico’,un paradosso per il figlio di Hermione Granger.
 
Rose era in pena per suo padre certo, ma c’era ben altro che la turbava al momento.  Hugo senza saperlo aveva toccato un altro tasto dolente: durante i loro giorni lontano dal castello non aveva ricevuto nessuna visita dal gufo di Scorpius,senza contare che da quando si erano rivisti lui sembrava stranamente diverso. Era assente,sempre accigliato e intento a pensare a chissà cosa e diverse volte,Rose ebbe l’impressione che lui stesse evitandola. Durante l’uscita settimanale ad Hogsmeade entrambi erano ai ‘Tre Manici di Scopa’,a far loro compagnia due burrobirre e un silenzio che sembrava straziare il cuore di Rose. La ragazza aveva cercato più volte di conversare,ma qualsiasi argomento era stato spento dalle risposte monosillabiche del Serpeverde fin quando anche lei si era arresa. Dopo pochi minuti,il ragazzo si rialzò facendo cenno alla Grifondoro di fare lo stesso.
 
“Siamo appena arrivati.. e qui si sta bene,lo preferisco al vento gelido che soffia lì fuori !”  Rose indicò l’uscita,alzando le sopracciglia con fare ovvio. Scorpius nemmeno si degnò di guardarla,sbuffò sprofondando le mani in tasca.
 
“Bene..allora resta qui”  Senza aggiungere altro si allontanò,lasciando la ragazza a fissare l’uscio letteralmente a bocca aperta e con un’espressione mista a incredulità e delusione.
 
Rientrata al castello,si era recata nei possibili posti in cui il ragazzo poteva trovarsi,non avendo però molta fortuna. Rimaneva la sua sala Comune,così fu lì che si diresse aspettando che suo cugino tornasse così da potergli chiedere la parola d’ordine. Passarono diversi minuti,ma di Albus nessuna traccia,Rose si sedette  poggiando la schiena al freddo muro di pietra,attanagliata dai suoi dubbi. Un colpetto sulla spalla la ridestò e rialzando il capo sorrise nello scoprire che si trattava del suo migliore amico. Si rialzò rapidamente,piantandosi dinanzi a lui.
 
“Vengo con te Al! “ E indicò con il capo l’entrata alla Sala. Il ragazzo la fissò a lungo,inarcando un sopracciglio e sospirando visibilmente seccato.
 
“Rose,non potreste trovare un altro posto per i vostri ‘giochini’ ?” Enfatizzò con una smorfia l’ultima parola,beccandosi un pugno sul braccio dalla Grifondoro.  “Ahia!”
 
“Nessun giochino..devo parlare assolutamente con Scorpius!” Gli si avvicinò,lo sguardo supplichevole. Non avrebbe dovuto nemmeno fingere perché era sul serio ad un passo dalle lacrime.
 
“E’ successo qualcosa? Tu stai bene?” Prontamente lo Slytherin l’abbracciò,mentre sussurrava la parola d’ordine ed entravano nella Sala Comune dei Serpeverde. Inutile dire che parecchi volti erano contorti in smorfie di disgusto nel vedere una Grifondoro tra loro,ma nessuno amava mettersi contro Potter o peggio contro Malfoy per cui preferirono restarsene in silenzio,impegnati nelle loro faccende. Rose replicò alla domanda del cugino con un semplice cenno di diniego,guardandosi intorno ma non scorgendo nessuna chioma platinata. Sospirò,riposando i suoi occhi in quelli di Albus che senza attendere la sua richiesta annuì,incamminandosi verso i dormitori. La piccola Weasley attese impaziente e leggermente a disagio in un covo di Serpi,mentre con le spalle al muro guardava le scale. Alcuni istanti dopo uno Scorpius decisamente annoiato e trasandato le fu davanti,e mani in tasca la fissava impaziente.
 
“Cosa c’è?” Sbuffò rumorosamente,preoccupandosi di guardare ovunque tranne che nei suoi occhi. Rose dovette far fronte a tutto il suo autocontrollo per non prenderlo a calci e dopo un profondo respiro si costrinse ad usare un tono quanto più pacato possibile.
 
“Potremmo parlare fuori di qui?” Spostò lo sguardo sulla stanza affollata in un gesto eloquente “Non mi sento a mio agio con tutte queste Serpi!”  Accennò ad un sorriso e ad una battuta,con l’intento di smorzare la tensione.
 
“Io sono una Serpe Rose,sono un Malfoy.. l’hai forse dimenticato?” Usò un tono decisamente brusco e gli occhi che la fissavano erano cupi e cattivi.  “O fingi che sia qualcun altro?”  La ragazza lo fissò,sgranando gli occhi, non riuscendo a capire cosa egli volesse dire con quelle insinuazioni.
 
“Cosa c’entra questo,adesso?”  Era decisamente più confusa di prima,cercò di avvicinarlo ma lo Slytherin indietreggiò distogliendo lo sguardo.
 
“Niente..allora,cosa c’è di tanto urgente?” Richiese spazientito.
 
“Cosa c’è? Te ne sei andato lasciandomi sola ad Hogsmeade!” Aveva alzato il tono di voce,ma prontamente cercò di controllarsi,schiarendosi la voce. “Senza contare che sono giorni che a stento mi parli e..”
 
“Tutto qui?” Chiese perentorio,fissandola dall’alto della sua statura. Rose ammutolì,guardandolo sempre più confusa.  Quello non poteva essere il ragazzo di cui si era innamorata,non c’era un briciolo dello Scorpius che aveva imparato a conoscere. Ma chi era quell’involucro di pelli? E dov’era il meraviglioso sorriso che rivolgeva solo a lei? Non lo riconosceva. Restò ad osservarlo fin quando non fu lui a smuovere la situazione.   “Lo prendo come un si…” Portò una mano tra i capelli,scompigliandoli distrattamente   “Visto che non c’è altro,io me ne torno a dormire..” Non la guardò,proprio come aveva fatto ai ‘Tre Manici di Scopa’ ma imboccò le scale del dormitorio senza attendere che la ragazza replicasse.
 
 
Il suo letto sembrava il posto più tranquillo,un dolce rifugio pur se dalla sua agonia non sarebbe potuto scappare. Era riuscito ad evitare le domande di Albus una volta rientrato nella stanza che condividevano,giustificandosi con un mal di testa atroce. Ed ora,circondato dalle verdi tende del suo letto a baldacchino poteva crogiolarsi nei suoi pensieri,senza che nessuno lo distraesse. Poggiò un braccio sulla fronte,a coprire gli occhi che si costrinse a tenere chiusi. Desiderava scacciare quelle immagini dalla sua testa,ma incuranti della sua sofferenza,esse tornavano a tormentarlo. Gli sguardi di rabbia di suo padre,di delusione e tristezza di sua madre. Le parole d’odio che solo un Malfoy avrebbe potuto pronunciare,gli epiteti rivolti a coloro che per Scorpius erano importanti come la sua stessa vita o forse di più perché di se stesso non gliene fregava nulla. Era a causa di tutto questo che doveva decidersi a cambiare le cose,doveva farlo per il suo bene. Lei veniva prima di tutto,prima della sua felicità,della sua salvezza. Si voltò,affondando la testa nel morbido cuscino in cui soffocò un pianto sommesso. Nessuna spalla su cui piangere,nemmeno quella del suo migliore amico. Scorpius Malfoy era destinato ad essere solo,a vivere senza di lei.
 
 
“Non ti ha detto nulla.. non si è confidato con te?” Rose parlava a suo cugino,in piedi vicino al lago. L’aria era fredda ed entrambi erano avvolti nei loro mantelli più caldi.
 
“Rose,te lo ripeto..” Albus sospirò,portando una mano al viso  “E’ da ieri che non ci parlo..quasi..” Si interruppe,riflettendo egli stesso solo ora sul comportamento dell’amico  “Quasi volesse evitarmi..”
Rose sbuffò,incrociando le braccia e riportando lo sguardo al di là del lago. Non aveva voglia di parlare ancora con suo cugino,non aveva voglia di parlare con nessuno eccetto che con l’unica persona che la stava evitando. Restarono in silenzio,quasi certamente ognuno si chiedeva le ragioni che avevano spinto Scorpius ad ignorarli. Presumibilmente i loro dubbi sarebbero stati chiariti da lì a poco poiché il ragazzo in questione si avvicinò ai due,fermandosi a pochi passi da loro. Rose lo trovò subito diverso,sembrava più pallido di quanto non lo fosse solitamente e sotto agli occhi di un grigio insolitamente cupo spiccavano due occhiaie che probabilmente non si erano mai viste su quel volto perfetto.
“Al,vorrei parlare con Rose da solo..potresti..” Nemmeno ebbe tempo di finire che il giovane Potter annuì energicamente,posandogli la mano sulla spalla e dopo una veloce occhiata alla cugina si incamminò verso il castello. Così restarono da soli,nel freddo vento di gennaio a fissarsi a lungo prima che si decidessero a parlare.
 
 
Albus rientrò, incamminandosi lungo i corridoi pensieroso e curioso di chiarire al più presto i suoi dubbi in merito a Scorpius. Era quasi arrivato di fronte alla Sala Grande quando si fermò,osservando due ragazze a pochi passi da lui. C’era Katie che rideva,piegata in due e con le lacrime agli occhi. Al ragazzo sfuggì un sorriso,non l’aveva mai vista ridere a quel modo,così di gusto e inaspettatamente si trovò a pensare a quanto fosse bella. Non ci aveva mai badato prima d’ora. Probabilmente Katie rideva così solo con Roxanne che ora si trovava dinanzi a lei e gesticolava animatamente improvvisando qualche smorfia e qualche acuto strillo. Si accorse di suo cugino e si affrettò a sbracciarsi per richiamare la sua attenzione,così anche la Corvonero si accorse di Albus e sembrò voler contenere la sua ilarità,portò una mano ad asciugare le lacrime che giacevano ai bordi dei suoi occhi per il troppo riso.
 
“Sera ragazze.. che succede?” Al che le aveva raggiunte,alternava lo sguardo sulle due palesemente incuriosito di scoprire le regioni dello smisurato divertimento di Katie.
 
“Al !”  Roxanne urlò il nome del cugino,tanto da farlo indietreggiare. Aveva un’espressione teatralmente sconvolta e indicava Katie con un braccio.  “Ho chiesto a Katie di scrivere una mia biografia,ma non riesco a decifrare la sua risposta tra le sue risate!”  Ancora la Corvonero era piegata in due,si reggeva la pancia con le mani e supplicava la sua migliore amica di smetterla. Stavolta anche Albus rise, mentre la Grifondoro agitava le mani in aria,saltellando indispettita. “Insomma! Sono un genio incompreso io” Sbottò in una serie di smorfie. “Bene,andrò a chiedere a Lisa o a Rose!” E senza attendere oltre si era allontanata correndo nei corridoio cantando un’allegra canzone babbana insegnatale da zia Hermione.
 
Katie poggiò la schiena al muro di pietra,inspirando profondamente nel tentativo di calmarsi mentre si sventolava con una mano,sperando di riottenere un colorito normale. Al si poggiò anch’egli al muro,voltandosi a guardarla. Si chiedeva perché non riuscisse a smettere di sorridere,probabilmente era a causa dello sproloquio di sua cugina.
 
“Nella mia famiglia è iniziato un giro di scommesse su chi possa essere il più matto..” Sospirò Al,battendosi un colpetto sulla fronte. La Corvonero rise ancora,scuotendo il capo.
 
“Adoro Roxanne,adoro suo padre e ognuno di voi..” Si scostò leggermente dal muro,continuando a fissarlo. “Se essere come voi vuol dire apparire come dei matti,allora dovrebbero esserlo tutti !” Il ragazzo si limitò ad annuire,ridendo anch’egli. Infondo la pensava esattamente come lei.
 
“Come va tra Rox e Lysander?” Riprese lo Slytherin portando per qualche istante lo sguardo verso la Sala Grande. Katie sospirò,alzando le spalle.
 
“Al solito.. tua cugina combina guai,Lys si arrabbia e dopo poco li vedi ridere insieme..” Accarezzò le pieghe della gonna in un gesto distratto. “Immagino sia quello che accade quando ami qualcuno.. e Lys è innamorato di Roxanne da quando erano bambini,per cui…” Lasciò la frase in sospeso,certa che Al ne avesse afferrato il senso. Difatti il ragazzo annuì con decisione,portando una mano a grattar la nuca.
 
“Già..oltre ad essere matti siamo un po’ tardi in questo genere di cose..” Riposò i suoi occhi verdi in quelli scuri di Katie,alzando le spalle come a scusarsi e poi ricordò la conversazione con Lisa e si scoprì ad arrossire.
 
“Ah..”  Katie abbassò lo sguardo prendendo a mordersi un labbro nervosamente. Sembrava volesse dir qualcosa,ma che allo stesso tempo combattesse per non farlo. “Al,io..”  Non continuò,un turbinio di biondi capelli e forme decisamente troppo pronunciate si avvicinò al ragazzo,intrappolando il suo braccio. Dai colori della divisa Katie capì che si trattava di una Serpeverde.
 
“Ti ho cercato ovunque.. “ La bella Slytherin guardava il giovane Potter con occhi sgranati e sognanti non mancando di lanciare occhiatacce alla Corvonero che decisamente a disagio si apprestò a salutarli prima che Albus riuscisse a fermarla come era sua intenzione fare,invece la vide allontanarsi visibilmente deluso.
 
 
Nella loro stanze le quattro Grifondoro ridevano di gusto alle parole di una megalomane Roxanne mentre Dominique cercava di imbellettare il viso di Lisa con alcuni cosmetici babbani.
 
“Dom odio quella robaccia!” Lisa in presa al panico si era rialzata,brandendo una spazzola come arma di difesa e puntandola contro la giovane Weasley.
 
“Non essere sciocca.. a James piacerà!” Replicò pronta la bionda,trattenendo una risata. Amava stuzzicare Lisa a quel modo pur sapendo che non l’avrebbe avuta vinta. Si divertiva semplicemente ad ammirarne le reazioni,ogni volte più strambe.
 
“E se non piacerà a James,qualcun altro cadrà ai tuoi piedi.. insomma non vorrai fermarti a mio cugino?” Roxanne si unì alla conversazione pur restando stravaccata sul letto di Lily.
 
“Certo che voglio fermarmi a lui! Io lo amo!” Aggiunse la Baston,arrossendo improvvisamente dopo essersi accorta di ciò che aveva detto. Tutte risero,mentre Lily fingeva conati di vomito e Rox simulava un pronto intervento reggendole la fronte e i capelli. L’ilarità delle ragazze fu interrotta improvvisamente quando la porta della camera si aprì rumorosamente. Sull’uscio era ferma Rose,pallida e sembrava che respirasse a malapena. Lisa le fu subito vicina seguita dalle altre. La Grifondoro si accasciò sul pavimento,poggiando i palmi aperti su di esso mentre i boccoli rossi le coprivano il viso. Pianse disperata,sotto lo sguardo sconvolto della amiche che si guardavo incerte sul da farsi. Tra le braccia delle cugine e di Lisa continuò a versare lacrime per tutta la notte e loro non ebbero il coraggio di chiedere le ragioni. Ma tra un singhiozzo e l’altro riuscirono a sentire qualcosa: “Mi ha lasciata” e “Non mi ama”. 
   
 
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