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Autore: Queen M    26/11/2010    1 recensioni
Fanfiction dedicata alla mia coppia preferita di GG: Chuck & Blair.
Spero vi piaccia... è la prima che scrivo non siate severi xD
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Per  ele_06 : Carissima grazie mille dei complimenti, sono contenta ti sia piaciuto!  Alla tua prima recensione avevo risposto solo che sono ancora unpo' imbranata con queste cose xD.
Allora ti spiego... la storia è ambientata intorno la 2 stagione di GG, però non segue appieno lo sviluppo della vera serie tv. Nate e Blair sono stati assieme ma si sono lasciati da molto quando lei capisce di provare qualcosa per Chuck che ricambia....
 
Per feffixoxo : Già volevo proprio dare largo sfogo alla mia  fantasia e immaginare un Chuck diverso... grazie!
 
Per  YourLovesAdrug: Ahahah ti ringrazio molto! Sono davvero cintenta vi stia piacendo questa mia FF! Rating arancione... confidi bene cara!!!
 
 
 
 
Mi svegliai presto la mattina dopo .Era l'ultimo anno alla Constance e le cose sembravano mettersi positivamente. Avevo rotto con Nate da quasi un anno quando gli confessai di provare qualcosa per Chuck. Lui non riusciva a crederci, beh come me d'altronde...
Nonostante ciò siamo rimasti buoni amici e confidenti e ne sono felice. Nate è un ragazzo d'oro, il vero principe azzurro che tutte le ragazze desiderano, ma  nessun principe può competere con un pirata....
<< Signorina Blair buongiorno. Le porto la colazione a letto opreferisce mangiare in soggiorno? >>
<< No Dorota scendo io, grazie. >>
Drin drin drin. Chi poteva essere alle  sette del mattino!?!
Vidi sul dispalay del mio Blackberry ed era Serena. Ero  proprio curiosa di sapere cosa fosse successo tra lei e Nate ...
<< Ehi B sei pronta? Passo a prenderti io, Chuck mi ha prestato la sua limousine. >>
<< Oh. Ah  passa da me facciamo colazione assieme, che ne dici? >>
<< Ok arrivo subito! >>
Corsi in bagno a farmi una doccia bollente in fretta e furia, poi andai a vestirmi. Presi la mia divisa della Constance, un paio di calze  bicolore bianche e rosse, delle ballerine panna e una fascia rossa per capelli con una rosa  enorme. Non amavo passare inosservata!
Scesi le scale velocemente e in salotto mi aspettava Serena sempre bella come il solito. Della divisa indossava solo la gonna, aveva un paio di parigine di lana color antracite , sopra una camicia  grigio perla e un cardigan color vinaccio, il tutto impreziosito da una collana  d'oro giallo a tre fili . Era stupenda, incarnava quasi la perfezione. Mi sarebbe piaciuto essere come lei, bella, alta, magra, eterea e sicura di sè.
<< S! Hai fatto presto vedo. Allora tutto bene? >>
<< Sì, Arthur non ha trovato traffico ed eccomi quì! Io volevo sapere tu come stavi... Ti sei ripresa dalla sbornia? >>
<< Sì, ho dormito benissimo poi... Ma piuttosto raccontami di te e Nate, sono proprio curiosa! >>
Serena  esordì con la sua risata cristallina che risuonava nel soggiorno e cominciò a parlare.
<< Beh a dir la verità m'imbarazza parlarne con te. Insomma non  è che potrebbe darti fastidio? Sei stata con Nate per così tanto tempo... >>
<< Serena ma figurati! Ormai non sto più con lui da quasi un anno e la mia mente è offuscata da ben altro che lui, quindi parla! Voglio sapere tutto! >>
<< Non so cosa ci sia successo ma ieri sera era tutto così perfetto. Io, lui, la musica lenta e quella casa. C'era qualcosa di magico ieri sera nell'aria. Abbiamo ballato, bevuto e poi improvvisamente ci siamo baciati! Poi i baci sono diventati carezze e  il resto... >>
<< Oddio sono felicissima! Quindi state assieme? >>
<< Non saprei... oggi vedrò come si comporta  e vedremo se continuare a vederci oppure no. Ma ora parliamo di te. Quano ieri siamo entrati nella camera di Nate abbiamo interrotto qualcosa? >>
Ops.
<< Ieri? Mmm no. Insomma non molto! >>
<< Dai parliamone sono curiosa! >>
Ignorai ciò che aveva detto e diedi uno sguardo all'orologio che segnava le otto. Tra un quarto d'ora la campanella sarebbe suonata , dovevamo muoverci.
<< S è tardissimo alzati dobbiamo andare a scuola! >>
<< Sì bel tentativo di ignrare le mie domande! Ne parliamo in limousine! >>
Entrate in  auto Serena insisteva per sapere cosa fosse successo tra me e Chuck, ma non potevo dirglielo, così avrebbe scoperto il mio segreto. Improvvisamente il suo cellulare squillò. Era Nate, restarono al telefono per tutto il tragitto da casa mia a scuola, graziea Dio!
Arrivammo nel  cortile della scuola e cominciò a piovere, eravamo spacciate. I nostri capelli sarebbero diventati stoppa!  Indecise se scendere o meno dall'auto le nostre porte si aprirono e a soccorrerci dal cattivo tempo c'erano  Chuck e Nate con due ombrelli enormi.
<< Waldorf  ti lasci intimidire dalla pioggia? >>
<< Bass, niente e nessuno mi fermerà mai! Adesso scendo... >>
Titubavo ancora, quando mi prese la mano e mi diede un "passaggio" sotto il suo ombrello.
<< Vedi? Sono  sempre pronto a salvare una principessa in difficoltà! >>
<< E dimmi, perchè lo fai? >>
<< Perchè non mi piace vederti piangere. >>
Mentre la pioggia cadeva sull'asfalto io riuscivo a vedere il sole. I suoi occhi illuminavano  tutto ciò che mi circondava, vicino a lui nessuna tempesta mi avrebbe travolta. Avevo il sole dalla mia parte.
<< Guarda che io non piango! Sono Blair Waldorf ! >>
Beh ero poco credibile e  "Sono Blair Waldorf" non suonava bene quanto "Sono Chuck Bass".
<< Certo, tu sei una tigre! >>
Ci mettemmo a ridere e con Serena e Nate dietro di noi entrammo nell'istituto. Le nostre strade si divisero, io e Serena  avevamo lezione di letteratura inglese mentre Chuck e Nate  di economia.
La lezione del professor Leighton  mi stava annoiando e decisi di uscire per prendere una boccata d'aria.
Nei corridoi vidi Chuck parlare con una ragazzina del secondo anno. Di sicuro ci stava provando. Decisi di passargli davanti e fare la parte indifferente. Alla mi vista liquidò subito la ragazzina e mi venne dietro.
<< Waldorf cos'è? Non mi saluti? >>
<< Pensavo fossi troppo impegnato ad adescare minorenni! >>
<< Parli di Jenny? Figurati se ci provavo con lei! Ha gli occhi così truccati che sembra le abbiano dato un pugno dritto in faccia! >>
<< Sì l'ho notato anch'io. I suoi occhi mi ricordano quelli di un panda. Quindi che stavi facendo con lei? >>
<< Non sono cose che ti riguardano. >>
<< Beh allora ci vediamo vado in bagno. >>
Mi stavo allontanando da lui ma mi afferrò per il braccio e mi avvicinò a se, poi mi sussurrò  una cosa all'orecchio.
<< Sei bella quando fai la gelosa. >>
<< Io non faccio la gelosa, la mia era pura e semplice curiosità! Ora scusami ma ho bisogno di andare al bagno. >>
<< Ti accompagno. >>
<< Guarda che i maschietti non sono ben accetti nei bagni delle ragazze. >>
<< Tranquilla B resterò fuori. Fai presto. >>
<< No. Ci vado da sola, tu vai in classe! >>
<< Oh, non ti sentirai mica nauseata? >>
Molto sicuramente alludeva al mio piccolo problemino, che bastardo.
<< Sì dalla tua faccia! >>
Gli tirai un calcio ai gioielli di famiglia e corsi in bagno.
Ero tentata dall'espellere ciò che avevo mangiato a colazione. Ero entrata lì con quell'intenzione ma  qualcosa mi fermò. Ricordai quanto accaduto l'altra sera e decisi di smetterla. Non potevo continuare così, mi stavo distruggendo. Diedi una veloce sistematina al trucco ed uscii.
Chuck era lìche mi guardava con un'aria di sfida.
<< Waldorf, allora? Che dici devo condividere il tuo segreto col mondo? >>
<< Di che stai parlando? >>
Fece il gesto di infilarsi due dita in gola e rabbrividii.
<< Guarda che ho smesso. >>
Dissi velocemente.
<< Giuralo. Giuralo su tuo padre. >>
<< Chuck non mento. Te lo giuro su lui, ho smesso davvero. >>
Mio padre era la persona più cara che avessi, lui lo sapeva. Quando ci ha lasciati  ho pensato di poter morire addirittura. Non volevo accettarlo e per un certo periodo di tempo l'ho perfino odiato. Poi crescendo ho capito che nonostante ci avesse lasciate per andare in Francia con il suo fidanzato ci avrebbe amate per sempre.
Chuck allora si avvicinò a me, mi prese la mano e i brividi cominciarono  ad animare il mio corpo. Poi mi sorrise.
<< Che c'è Waldorf? Stai tremando?>>
<< Ho freddo. >>
<< Non mi sembra tu stia tremando dal freddo....>>
Abbassai lo sguardo non riuscivo a guardarlo.
Suonò la campanella e il corridoio si popolò immediatemente. Fui costretta a fuggire in classe, avevo lezione di biologia e la professoressa non nutriva particolare simpatia nei miei confronti. Mi sedetti al mio posto e trovai un biglietto. Lo esaminai e lo lessi.
<< Alle  20,00 fuori casa tua. Indossa il vestito più bello che hai, ho una sorpresa per te. C.B.>>
Restai un attimo interdetta. Chuck aveva una sorpresa per me. Wow.
  
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