Ventirè e dieci, terrazzino dell'enorme salone in cui abbiamo trasformato la Stanza delle Necessità. Sto fumandomi una sana sigaretta.
-Principessa- mi saluta Max affiancandomi e dando un tiro alla sua canna.
-Max- il suo sguardo vaga sul mio corpo fasciato da un abitino corto e verde scuro.
Ghigno. Sono consapevole dell'effetto che ho sugli uomini. Si, sono vanitosa, comunque.
Devo dire che lui è più figo del solito nella sua camicia candida e nei suoi pantaloni neri cuciti su misura.
Non so come, credetemi, ma ci ritroviamo con i volti a pochi centimetri di distanza uno dall'altro.
-Cosa cazzo credi di fare a mia sorella?-
Fred.
-Tante cose, una in particolare...ma in separata sede- sogghigna Max. Lui adora sfottere mio fratello. E anche io.
-Fred, percuoterò il tuo viso con una tale forza che riceverai una spinta uguale e contraria dal muro accanto a te se non ti allontani subito da qui- sibilo incazzata.
-Non mi muovo finchè sto porco non si allontana-
-Attento con le parole Weasley!- sbotta Max.
-Altrimenti Nott? Lo dirai a paparino? Che chiamerà i suoi cari amichetti Mangiamorte e mi uccideranno?- Ora esagera.
-No Weasley, lo farò io sul posto-
-Lo credi davvero? Sei solo una viscida serpe-
-Fred! Se non vuoi morire stasera, fatti i cazzi tuoi!-
-No- si impunta lui.
Ok, adesso me ne vado. Cazzo, proprio quando Max e io ci stavamo per baciare.
Cerco Helena e Lucretia e le vedo ballare una con Alex e l'altra con Daniel.
Ok, vada per un bel bicchere di Wisky Incendiario.
-Rox! Rox...svegliati!- uhm, dev'essere Helena.
-Mmh...- non ho proprio voglia di alzarmi.
-ROXANNE!!- sbraita Lucretia svegliandomi del tutto.
-Che cazzo c'è?!- sono sempre molto fine appena svegliata.
-Sono le sette e quaranta-
Merda. Mi ci vorranno ore per rendermi presentabile e queste due mi svegliano ora?! Lo so, almeno mi hanno svegliata.
Vado in bagno di fretta e poi mi vesto con la divisa di Serpeverde, leggermente modificata: gonna grigia e piuttosto accorciata, maglioncino in cachemire dello stesso colore e camicia bianca. Non metto la cravatta, la odio. Infilo delle ballerine nere e mi trucco: solo un po' di eyeliner e del mascara nero.
Quando sono pronta, prendo la borsa con i libri e seguo Helena e Lucretia in Sala Grande.
Solito ingresso trionfale: tutti si voltano a guardarci, intercetto lo sguardo di Victoire e vedo che sogghigna divertita.
Il mio gufo reale, Salazar (papà stava per morire quando l'ho chiamato così), plana davanti a me porgendomi una lettera. Strano. I miei non mi scrivono mai, sanno che non gli risponderei. Però la lettera viene da casa.
Cara Roxie, so che molto probabilmente non te ne importa niente, ma ieri, dopo avervi accompagnati a King's Cross, siamo andati a fare l'ecografia. Sono due gemelli, un maschio e una femmina.
Ci vediamo a Natale,
Mamma
Perfetto! Non un moccioso ma ben due! Due! Cazzo la giornata è proprio iniziata male. E poi mia madre cos'ha la maledizione del parto gemellare?! Insomma, va bene una volta, ma due!
-Weasley, ti sei fatta sette piani di scale solo per chiedermi umilmente perdono del tuo comportamento?- mi chiede quella deficiente della Baston. Chi si crede di essere? E' solo una troietta da quattro soldi.
-Continua a sognare Baston-
-Perchè quella faccia?Incazzata col mondo? Iniziato male la giornata?- ma cosa cazzo vuole questa?!
-Mi basta vedere te per capire che è un mondo di merda-
-Disse la Regina delle Serpi-
-Sì, esatto Baston, vedo che questo, dopo sei anni, l'hai capito-
-Non era un complimento-
-Non me ne può fregar di meno, ora, chiamami quel decerebrato di Fred Weasley, di certo non entro a Grifondoro, potrei infettarmi-
Alicia Baston sbuffa, irritata, ma sa che vincerei io e perciò attraversa il ritratto di quell'orrenda Signora Grassa e scompare.
Quando cazzo ci mette quella stronza?!
Dopo qualche minuto arriva Fred, la camicia aperta e la cravatta allentata.
-Ho interrotto qualcosa? Quella troia della Baston si è fermata in camera tua dopo averti detto che ti aspettavo?-
-Può darsi...comunque, cosa c'è?-
-Niente, devo solo dirti una cosa-
-Cosa?-
-Levicorpus- ghigno io, malefica. Fred si appende al soffitto per la caviglia, ma non ha neanche il tempo di ribattere che io me ne sono già andata.