Scorpius
la guardava con i suoi occhi grigi, mentre lei era seduta affianco a
lui. Erano nella sala comune degli Slytherin e non c'era anima viva.
Lily si avvicinò a lui, adagiando la cascata di capelli color
rubino sul suo petto. Lui la accarezzò nella guancia e si chinò
verso di lei, per baciarla in bocca. Le loro labbra erano sempre più
vicine...sempre di più...
“Buon Natale, Lils!”urlò qualcuno buttandosi sul
letto della ragazza. Lei, presa alla sprovvista, si alzò di scatto
guardandosi attorno con aria confusa.
“Chi, cosa, quando?”cominciò a farfugliare
scatenando le risate del suo pubblico. Quando riprese coscienza,
scoprì di essere alla Tana, nel giorno di Natale, con Hugo che
saltellava nel suo letto e Rose che lo sgridava come una forsennata e
James, Fred e Albus che se la ridevano.
“Qui naturalmente, la privacy non esiste”osservò
Lily sorridente. Poi notò che il cugino aveva in mano una boccetta
vuota.
“Che hai in mano?”chiese curiosa. Lui le sorrise
nascondendo il misterioso oggetto.
“Nulla, proprio nulla”rispose con un tono che non
prometteva niente di buono. Tutti erano in pigiama. Lily andò
velocemente in bagno, perché non vedeva l'ora di prendere il nuovo
regalo. Se i genitori l'avessero ascoltata, a quest'ora sotto
l'albero di Natale si trovava una delle migliori scope sul mercato...
I suoi sogni vennero bruscamente interrotti dai rossi capelli, i
quali stavano magicamente cambiando colore. Dopo che il rosso si
trasformò in giallo canarino e poi in fucsia, i boccoli si
stanziarono in un scintillante verde. Si guardò sbigottita mentre lo
specchio magico commentava “Pessimo gusto, pessimo gusto”. Poi la
sua mente ripercorse una serie di immagini: Fred e James che
ridevano, Hugo con una boccetta in mano e un sorriso degno dei
Malandrini, i suoi capelli verdi...
“HUGOOO! Disgraziato d'un Weasley, vieni qui!”urlò
scendendo le scale e svegliando il nonno e la nonna. In sala da
pranzo trovò il, o meglio i colpevoli, con un grosso pacco dalla
forma rettangolare. I tre, Fred, Hugo e James, ridacchiarono alla
vista di una Lily con la testa fosforescente e le augurarono buon
Natale, porgendole il pacco. Lily lo aprì senza perderli d'occhio e
scoprì che si trattava di un kit Scherzi Perfetti, contenente
svariate ampolle e misteriose polverine e diversi oggetti per
spaventare e roba simile. C'era attaccato un biglietto con scritto:
“Cara
Lily,
speriamo tanto che lo scherzo sia riuscito. In tal caso,
vuol dire che il tuo kit Scherzi Perfetti funziona. Se vuoi sapere
come quella tinta sia stata creata, vai a pag 12 del manuale. Buon
Natale di cuore e tanti tanti auguri per riuscire a levarti quella
roba dai capelli, anche perché è fatta apposta per durare.
Con sincero affetto, Hugo, Fred e James.”
La rossa li cruciò con lo sguardo. Alle spalle comparve
una scarmigliata Rose.
“Mai fidarsi di quei tre”disse adocchiando
l'improbabile colore dei capelli della cugina e sedendosi sul morbido
tappeto per scartare i regali. I ragazzi scoppiarono a ridere. Lily
scoprì di aver fatto un ottimo bottino, se si toglieva il regalo
dello zio Percy, un librone sulla società magica. Lily guardò fuori
dalla finestra. Candidi fiocchi di neve scendevano sul giardino,
ricoprendolo di una magica polvere bianca, cambiando d'aspetto la
realtà. Lily sorrise.
“Ehi, ragazzi! Che ne dite di una bella partita a
palle di neve alla Babbana?”chiese alzandosi. Tutti furono
d'accordo e dopo essersi preparati (ed accuratamente muniti di abiti
pesanti) uscirono fuori per godersi la neve.
***
Scorpius passeggiava per la sua stanza. Aspettava Justin
e Charles impaziente. Ripensò a Lily ma si costrinse a pensare ad
altro. Non poteva rovinarsi la giornata. Gli era arrivata una lettera
da parte della Potter, affettuosa e allegra, ma lui non le aveva
risposto. Non poteva, cazzo! Per fortuna, prima che l'ennesimo brutto
pensiero gli rovinasse l'umore più di quanto già non lo era, si
sentì lo squillo del campanello di Malfoy Manor. Il maggiordomo andò
ad aprire mentre Scorpius si riguardava allo specchio controllandosi
in ogni minimo particolare. La camicia bianca era apposto, senza
l'ombra di una piega, così come i pantaloni grigi di una stoffa
raffinata. Diede un'occhiata ai capelli e annuì soddisfatto. Scese
le scale.
“Ciao, Scorpius. Buon Natale-salutò il signor Nott
all'entrata-tuo padre?”.
“Buon Natale anche a voi, signore e signora Nott. Sono
nella sala. Alfred vi accompagnerà. Ciao, Charles. Oh, Pervinca!”.
Charles si avvicinò all'amico, seguito dalla bella sorella di lui.
“Ehi, Scorps. Buon Natale-salutò lei gioviale-come te
la passi?”.
“Bene, bene. E tu? Da quanto sei qui?”chiese Malfoy
Junior invitando gli amici a sedersi nella sala.
“Dall'inizio delle vacanze. Sto bene, se togliamo lo
studio. Mi vogliono ammazzare, credo”disse lei sorridente.
“Sono certo che non ci riusciranno”rispose Scorpius
sorridendo a sua volta.
“Si, ne sono certa anch'io”rispose lei ammiccando.
“Non sei cambiata di una virgola, eh?-rise
Scorpius-sempre la stessa scaltra Serpeverde di un tempo”.
“Sempre”confermò lei, mentre Scorpius pian piano
riusciva a godersi la giornata, ben sapendo però ciò che lo
aspettava.
***
“Ma sei sicura?”chiese Rose titubante. Era rossa in
faccia, praticamente l'unica cosa visibile visti gli abiti pesanti e
aveva un poco di neve nei capelli.
“Ma certo, Rosie! Vedrai, li coglieremo di sorpresa”le
rispose una Lily dall'aria cospiratrice. Erano sedute dietro la siepe
della Tana, con tante palle di neve già pronte all'uso accanto a
loro. La Potter sbirciò fuori con fare furtiva e vide Fred, Al, Hugo
e James che girovagavano per il giardino, cercandole. Fece un ghigno
e strinse la mano a pugno. Si girò e vide alla finestra Teddy che
annuiva. Il giovane Lupin mosse la bacchetta e sparì all'interno
della casa, facendo un ok a Lily. Si sentì uno scoppio nei pressi
del pollaio. I maschi di casa Weasley corsero a vedere cosa era
successo, mettendosi in una visuale perfetta per le due cugine.
“Ecco. E ora, Rose, lanciamo!”esclamò Lily mentre
la cugina annuiva. Cominciarono a prendere le palle di neve e
lanciarle verso i quattro, beccandoli in pieno senza risparmiare
nessuno. Lily e Rose scoppiarono a ridere e si alzarono di scatto.
“Pesci lessi!”urlò Lily tra una risata e l'altra. E
proprio mentre il bombardamento finiva e i quattro si giravano
increduli, cominciarono a correre verso la porta.
“Maledette!”urlò James, pieno di neve dai capelli
sino ai piedi. Si girò verso i cugini e il fratello e scoppiò a
ridere anche lui.
“Che c'è da ridere!?”chiese Hugo stizzito.
“Ahahaha, siete pieni di neve! Oh, mamma mia, siete
buffissimi!”spiegò Jim ancora ridendo.
“Ma sta zitto! Sei pieno anche tu!”lo rimbrottò
Fred, prendendo una manciata di neve e lanciandogliela. Ma James fu
abbastanza veloce da abbassarsi ed evitare il colpo.
“Non mi hai beccato!”sorrise furbo. Fred riprovò
un'altra volta, ma ebbe successo perché il cugino aveva la neve
sulla faccia. Prima che venisse ingaggiata una battaglia di neve
all'ultimo sangue, la nonna Molly apparve dalla porta.
“Ragazzi! A tavola! Oh, cielo, siete ricoperti di
neve!-disse la nonna portandosi la mano alla bocca-caspita, entrate
dentro, e in fretta! Non voglio proprio che vi becchiate un
malanno!”. E siccome la nonna è sempre la nonna, una sua occhiata
bastò ai quattro ragazzi per convincerli ad entrare senza indugi.
Una volta al caldo e con vestiti asciutti, Arthur ridacchiò.
“Non vi ha lasciato il tempo di dire un ba, vero?”.
Quando la nonna arrivò con un piattone colmo di
pietanze prelibate, un coro di Oh si levò nella sala da pranzo.
“Lilian adoratissima!”sorrise sornione Hugo,
sedendosi accanto a lei.
“Hugo, hai preso un raffreddore, per caso?”rispose
la rossa beffarda salutandolo con un cenno della mano.
“Lily! Come ti voglio bene!”si intromise Fred
toccandole le guance con le mani gelate.
“Ah! Fred, sei ghiacciato. Levami quei pezzi di
ghiaccio dalla faccia!”disse Lily trasalendo. Fred si mise a
ridere, con un'espressione soddisfatta sul viso.
“Ben ti sta, peste!”.
“Ah bé, ve la siete cercata anche voi, con quella
tinta”.
“Che, tra parentesi ti dona. L'abbiamo sempre saputo
che il verde era il tuo colore, Lils”. Lily sorrise sarcastica.
“Intanto voi vi siete beccati non poche palle di neve
in faccia”si intromise Rose battendo il cinque alla cugina.
“Su, ragazzi, ora mangiate!-disse Harry in previsione
di una risposta dei ragazzi-buon appetito!”. Ben presto si diffuse
il tipico vociare di chi è tranquillo e non ha alcuna
preoccupazione, e sotto gli occhi soddisfatti di nonna Molly, tutti
mangiarono con gusto e a sazietà.
***
Liro guardava sorridente la lettera che aveva davanti
agli occhi. Era di Sheena, scritta con una spigolosa ed austera
calligrafia. Gli augurava un buon Natale e gli aveva chiesto se quel
pomeriggio lui sarebbe uscito a Diagon Alley. Sorrise ancora, aprendo
un cassetto della scrivania di quercia e prendendo una piuma e una
pergamena.
Tanya, passando casualmente affianco alla sua porta
aperta, lo vide intento a fare chissà cosa ed entrò nella sua
camera. Era una stanza abbastanza grande, intonacata di blu chiaro.
Era arredata con gusto: c'era un grande tappeto persiano e un letto
di legno pregiato. La grande finestra, che dava sul giardino di casa,
donava alla camera la luce. Affianco ad essa c'era la scrivania, con
una sedia e poi un armadio.
“Che fai, Liro?”chiese Tanya. Gli si avvicinò,
tentando di sbirciare la lettera che il fratello stava scrivendo. Il
giovane Cornwell divenne rosso, cosa insolita per lui, e biascicò
parole incomprensibili, mettendosi dietro la schiena la sua lettera,
mentre la bionda tentava di afferrarla.
“Oh, Liro! Hai una ragazza! Perché non me lo hai
detto prima?”chiese maliziosa Tanya.
“Io non ho una ragazza”disse Liro arrossendo. Ma
Tanya ignorò l'ultima affermazione e si sedette sul letto
indicandogli di imitarla.
“Su, racconta tutto. Cosa stai facendo per
conquistarla?”. Liro si arrese e si sedette.
“Ecco, lei è...così bella. È sempre sola e mi
dispiace, ma so che è davvero simpatica. Si veste sempre di nero ma
non è tetra, anche se lo vuole sembrare. È dolce! Credimi, basta
vedere il suo sorriso che ti sciogli. Adoro tutto di lei. Ha delle
ciocche viola nei capelli neri e le stanno benissimo ed è piena di
bracciali gotici e orecchini con teschi da ogni parte. Però non
so...magari non le piaccio”. Tanya lo guardò entusiasta.
“E' quella ragazza con la quale stavi ballando al
ballo? Aspetta, Sheena Lancaster, mi pare. Oh, credimi, è cotta di
te”. Liro la guardò confuso, indicandosi.
“Si, scemo, di te! Ma non l'hai visto come arrossisce
quando gli parli? Oppure quando sorride quando ti guarda? Voi maschi
siete così ciechi! Allora, che ti ha scritto?”.
“Se stasera uscivo a Diagon Alley. E mi ha dato gli
auguri”. Se Tanya avesse avuto gli occhi a cuoricino, sarebbe stata
perfetta. Era così felice per il fratello, che si mise a saltare,
sotto i suoi occhi stupefatti.
Quel pomeriggio, Liro svuotò l'armadio alla ricerca
disperata di qualcosa da mettersi. Alla fine optò per dei jeans
scuri e un maglioncino grigio con un gilè nero di cotone. Si mise il
cappotto e prese la polvere volante, sotto lo sguardo incoraggiante
della sorella. Aveva in mano un piccolo pacchettino: avrebbe fatto
una sorpresa a Sheena, regalandole quel piccolo pensiero. In un
attimo fu catapultato in Diagon Alley, allegra e festiva come poteva
essere nel giorno di Natale. Guardò speranzoso vicino al Paiolo
Magico e non vide nessuno. Aspettò lì per circa cinque minuti.
Stava già disperandosi e immaginando che Sheena gli aveva dato buca,
quando la vide. Aveva un vestito con un'ampia gonna nera. Un fiocco
nero nel collo e un trucco sul nero con un rossetto dello stesso
colore. Liro la guardò un attimo, dimenticandosi di chiudere la
bocca.
“Ciao”disse goffa Sheena, andandogli incontro.
“Ciao, Sheena. Sei, ehm, davvero carina”. Lei
arrossì timida.
“Anche tu. Scusa per il ritardo”.
“Non...non importa”disse Liro ancora imbambolato.
Poi sembrò risvegliarsi e le diede la piccola scatolina argento che
aveva in mano. Sheena spalancò gli occhi, felice e sorrise.
“Oh, grazie. Anche io ti avevo portato una cosa”. E
gli porse un sacchetto viola, chiuso con un nastrino dorato. Poi aprì
la scatoletta. Dentro, adagiato sul velluto, c'era un bracciale in
argento, con un pendente a forma di rosa, di ematite. Al centro della
piccola rosa c'era un diamantino rosso.
“E' bellissimo, Liro. Oddio, non dovevi!”disse
Sheena, entusiasta.
“Sono contento”disse lui. Poi aprì il sacchetto e
nelle sue mani cadde una pietra piatta, circolare, di all'incirca
cinque centimetri. Era tutta nera e al centro c'era scritta una runa
misteriosa e arcana, in un luminoso inchiostro bianco.
“E' un amuleto. La runa vuol dire fortuna in un'antica
lingua celtica”spiegò Sheena.
“Grazie, è davvero bello”disse Liro sorridendole.
Lo mise nella giacca del suo cappotto, mentre lei arrossiva ancora.
Si diede della sciocca. Camminarono così per un po', in silenzio e
imbarazzati.
“Ti va di prendere qualcosa? C'è un nuovo locale,
l'hanno aperto da poco. Penso che ti possa piacere”.
“Ok, perfetto”acconsentì Sheena. Il locale risultò
essere un pub,pieno zeppo di persone, venute a festeggiare.
Si accomodarono in un tavolino, uno dei pochi rimasto
libero, e attesero pazienti che venissero a chiedergli cosa volevano
ordinare. In poco tempo arrivò un muscoloso ragazzo biondo, che
guardò Sheena con un interesse che Liro giudicò piuttosto
esagerato. Gli scoccò un'occhiata glaciale.
“Cosa posso servirvi?”chiese il cameriere, sempre
fissando di sottecchi Sheena.
“Per me, un'Acquaviola, per favore”disse Sheena.
“Io vorrei un Fire-Whisky, grazie”disse Liro. Dopo
un sorriso particolarmente insistente, il cameriere lasciò Sheena e
Liro, con suo grande piacere, da soli.
Liro e Sheena parlarono del più e del meno per ancora
un po' di tempo, poi Liro chiese il conto e pagò per tutti e due. Il
pomeriggio passò in fretta e finalmente riuscirono a togliere quel
fastidioso imbarazzo. Infatti, a forza di parlare, cominciarono anche
a divertirsi. Erano più o meno le sette e mezzo ed era buio, ma le
luci di Natale che stavano appese per le strade accoglievano i
passanti con gioia festiva. I due ragazzi si sedettero su una
panchina, in un piccolo parco con gli alberi tutti spogli.
“Ehi, Sheena”disse all'improvviso Liro. Ora o mai
più, si disse. Lei, con le gote arrossate dal freddo, lo guardò
aspettando che continuasse.
“Ecco, volevo dirti una cosa”disse Liro. Sheena capì
senza sapere bene come. Si avvicinò al volto di Liro e sorrise. Lui
la guardò leggermente confuso, poi si avvicinò. Sentì il profumo
di Sheena e vide le sue labbra piene. Poi, solo i suoi occhi. Sorrise
sentendo il caldo contatto delle labbra e lei sorrise a sua volta. Fu
un bacio casto, nulla di profondo o ricercato, solo lo sfiorare di
due paia di labbra, ma al contempo, fu un qualcosa di così intimo
che Liro ne rimase folgorato. Poi si guardarono, riprendendo fiato, e
si baciarono ancora.
***
Eccoci qui! Vi chiedo perdono, scusatemi davvero... So di essere enormemente in ritardo, ma, come ho scritto nell'avviso, non avevo per niente ispirazione. Insomma, guardavo il computer aspettando che scendesse l'idea geniale dal cielo (che non è venuta .___.) e alla fine, dopo essere riuscita a scrivere almeno altre tre pagine in un sacco di tempo, ho deciso che bastava così. Ho dovuto togliere un pezzo, su Scorpius, perché non sapevo come e cosa scrivere. Ma va bé. Allora, come vedete, a parte Liro che si bacia con la bella Sheena, non succede granché, no? Infatti è un capitolo di transizione, solo per parlare del Natale. I veri fatti accadranno nel prossimo chappy, che mi auguro moltissimo di riuscire a scrivere entro due settimane. Comunque penso di si, perché ho un'idea generale di come dev'essere, mentre di questo sapevo solo il titolo: Natale. In effetti, ho anche pensato di saltare quello sulla festività e non scriverlo proprio, ma alla fine la mia beta mi ha quasi costretto a continuare xD. Benedetta che mi sopporta *-* Va bé, lasciamo stare. Allora, credo di aver detto tutto. A presto, spero e grazie per le splendide recensioni ♥ Bacioni,
Angel Mary :)
Ps: avrete notato che non riuscivo a descrivere il vestito di Sheena >__< chi vuole perciò, può trovarlo a questo link:
http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR5W1ul5lAmkxJqS-FQI1hwOn8hdMloqZaPk2KSZZzQ8BNtNa8&t=1&usg=__0LieIuyAgJ7dYmOqf7avgWw6mnU=