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Autore: Queen M    28/11/2010    2 recensioni
Fanfiction dedicata alla mia coppia preferita di GG: Chuck & Blair.
Spero vi piaccia... è la prima che scrivo non siate severi xD
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Spero vi piaccia :)





Non riuscivo a capacitarmene. Chi sa cosa mi sarei dovuta aspettare.
Durante la lezione di biologia spiegai a Serena quanto accaduto la sera scorsa con Chuck... tralasciando il mio piccolo segreto ovviamente. Lei sapeva quanto mi piacesse ed era convinta che Chuck sarebbe cambiato per me. Beh io avevo seri dubbi al riguardo.
La mattinata trascorse velocemente,e il pomeriggio lo passai con  la mia migliore amica e Dorota a scegliere ciò che avrei messo per la serata.
<< Signorina Blair che ne dice di questo? >>
Dorota mi mostrò  un abito di Dior rosa pallido a balze di chiffon. Lo comprai qualche mese fa per partecipare ad una serata di beneficenza  organizzata da Lily Van Der Woodsen - Bass-. 
<< No, Dorota non mi sta più bene. Quelle balze mi ingrossano! >>
<< B che ne dici di  quel tubino di Hervè  Legèr? >>
<< Quale? Quello bianco e nero o quello turchese? >>
<< Quello che indossasti  al mio compleanno ricordi? >>
<< Ah! Quello rosa e lilla che ha uguale Leona Lewis? >>
<< Sì proprio quello! Ti sta un incanto. >>
<< Mmm non  saprei... troppo semplice... >>
Ero disperata, non sapevo che mettere. Poi Serena mi fece notare che il mio BlackBerry stava squillando.
<< Blair, il tuo cellulare! >>
Sul dispaly comparve il suo nome e per un attimo il cuore smise di battere. Mi allontanai dalla mia stanza e andai a rispondere in salone.
<< Pronto? >>
<< Salve Waldorf, trovato il biglietto? >>
<< Ehi.. sì sì trovato. Bass cosa devo aspettarmi? >>
<< Aspettati di tutto da un tipo come me. >>
<< Piantala. Dico sul serio, dove mi porti? >>
<< Penso sia stato chiaro nel biglietto quando parlavo di "sorpresa" o sbaglio? >>
<< No, dico almeno dimmi cosa indossare, ti prego! >>
<< Non è importante ciò che indossi, ma come lo indossi. E Waldorf come indossi tu le cose, non lo fa nessuno. Comunque ora devo andare, alle 20,00 sarò  da te. >>
Non ebbi il tempo di rispondere che subito attaccò. Grazie Bass mi sei proprio stato d'aiuto! Però che dolce... 
<< Blair ho trovato l'abito perfetto. >>
Entrai nella cabina armadio e vidi Serena che aveva tra le mani il mio abito rosso corallo di Oscar De La Renta. Lo comprai l'estate scorsa a Barcellona, ma non lo misi mai. Era stupendo, con quel vestito mi sarei sentita una principessa.
<< S ma è perfetto! Avevo dimenticato di averlo, grazie! Ora lo provo. >>
Così feci. L'abito era senza spalline, lungo con lo strascico. Sembravo essere avvolta dalle rose. Era perfetto.
<< Signorina Blair è stupenda. >>
<< Sì Blair sei bellissima! Chuck rimarrà a bocca aperta. >>
Guardai l'orologio e vidi che era giunta l'ora di prepararmi, così andai in bagno e mi rilassai nella mia vasca idromassaggio. Restai lì a insaponarmi per una buona mezz'ora. Poi mi diressi in camera e mentre Dorota mi sistemava i capelli Serena mi aiutò col make up.
Scattò l'ora "X" e bussarono al campanello. Ansia.
<< Signorina Blair, il signor Chuck la sta aspettando giù. in salotto.>>
Scesi le scale con molta nonchalance e lo trovai seduto sulla poltroncina cipria  con un mazzo di peonie.I miei fiori preferiti.
<< Bon soire ma belle, je suis enchantèe. >>
Mi prese la mano e la portò alle sue labbra. Mi diede un soffice bacio e poi restò a guardarmi.
<< Oh Monsier vous etès tres gentil! >>
<< E tu invece sei magnifica. >>
Non riuscivo a guardarlo negli occhi per più di qualche secondo, non riuscivo proprio a reggere il suo sguardo, così penetrante, così perfetto.
<< Tieni, queste sono per te, so che ti piacciono molto. >>
Mi diede il meraviglioso bouquet di peonie e lo misi nel vaso sul tavolino all'ingresso. 
<< Grazie.Allora dov'è che mi porti? >>
<< Lo scoprirai presto. >>
Mi aprì la portiera della limousine e ci accomodammo su quei magnific sediolini di pelle nera.
Poi prese una bottiglia di scotch e se ne versò in un bicchierino.
<< Waldorf vuoi? Lo scotch è ottimo per scaldarsi.>>
In tutto quello che diceva c'era sempre qualcosa di allusivo, in ogni caso feci cenno di sì con la testa e accettai di bere. Che male c'era? Un po' d'alchool non ha mai fatto male a nessuno.
<< Oddio è fortissimo! >>
Sentii l'esofago andarmi in fiamme ma lo bevvi comunque. Un solo bicchiere e mi sentivo già più felice.
<< Che c'è la regina non regge l'alcool? >>
<< Non quanto il re, ma lo regge, tranquillo! >>
<< Beh sappi che se la regina ha bisogno di sostegno il re è sempre pronto a soccorrerla e portarla al castello. >>
Non risposi, lo guardai e gli sorrisi.
Durante il tragitto parlammo del più e del meno e mi lanciava occhiate sempre più penetranti. Poi la limousine si fermò davanti il cinema Hollywood sulla fifth avenue. Quella sera c'era la premiere del film "Vicky Cristina Barcelona" e tutti gli attori del cast sarebbero stati lì. Io amavo Javier Bardem, il mio attore preferito. Ma che ci facevamo noi là?
<< Javier Bardem è il tuo attore preferito vero Blair? >> 
Per un momento sospettai avesse il potere di leggermi nella mente.
<< Come lo sai? >>
<< Chuck Bass sa sempre tutto, non dimenticarlo! Avanti scendiamo, devo presentarti un amico. >>
Scendemmo dall'auto e vidi Javier Bardem avvicinarsi verso di noi. Non potevo credere a quello che stava succedendo.
<< Charles! >>
Javier corse verso Chuck e lo abbracciò.
<< Javier che piacere vederti! Lascia che ti presenti la tua più grande ammiratrice, Blair Waldorf. >>
<< Piacere. >>
Riuscii a dire solo quello. Cavolo Javier Bardem e Chuck Bass erano amici.
<< Encantado .>>
<< Sai Blair ha visto tutti i tuoi film e aspettava con ansia l'uscita di questo! >>
<< Oh davvero? Quale preferisci? >>
<< Beh senza dubbio "L'amore ai tempi del colera".>>
<< Devi essere una ragazza molto romantica allora. >>
Arrossii  violentemente.
<< Oh sì, Blair è molto romantica e  passionale. Vero piccola? >>
Chuck riusciva sempre a mettermi in imbarazzo!
<< Già... >>
<< Ragazzi  scusatemi, il dovere mi chiama ci vediamo dentro. >>
Così facendo Javier si diresse verso la porta d'entrata acclamato dai fotografi e la stampa.
Entrammo anche noi dopo un po' e ci sedemmo in prima fila a guardare il film. Durò meno di quanto mi aspettassi, ma fu stupendo.
<< Ti è piaciuto il film Chuck? >>
<< Molto. Penelope è magnifica e Scarlett non è da meno... visto che curve? >>
<< Hai apprezzato solo le curve della Johansson? >>
<< Anche le tue. Questa scollatura sul seno lascia pocoall'immaginazione. >>
Gli diedi un buffetto sulla spalla in segno di disappunto e lui in tutta risposta mi prese la mano. Me la stava accarezando dolcemente . Ci alzammo e camminammo mano nella mano fino all'uscita dove Javier ci aspettava con Penelope e Scarlett.
<< Allora Blair ti è piaciuto il film? >>
Mi chiese Bardem.
<< Moltissimo. Magnifica interpretazione come sempre. >>
<< Muchas gracias senorita. Lasci che ti presenti la mia fidanzata Penelope e Scarlett. >>
<< Piacere, siete state bravissime. Scarlett il tuo personaggio mi ha catturata. >>
<< Grazie Blair. Scusaci ora dobbiamo proprio scappare, è stato un piacere allaprossima. Ciao Chuck, fatti sentire ogni tanto.>>
Così dicendo si dileguarono nel buio inseguiti da una folla acclamante di paparazzi.
Io e Chuck ci dirigemmo verso la limousine  e ci accomodammo.
<< Com'è che li conosci? >>
Chiesi a Chuck.
<< Sai quando si è figli di Bart Bass è impossibile non conoscere gente influente, attori del cinema compresi. >>
<< Giusto.. >>
<< Dove vorresti andare ora? >>
<< Tu dov'è che vorresti portarmi? >>
<< Su una stella, ma dato che è impossibile anche per Chuck Bass mi accontenterò di portarti sulla luna. >>
<< Ovvero? >>
<< Ti piacciono le giostre? >>
L'auto si  fermò fuori il lunapark . Era tutto spento, ma arrivati al cancello di ingresso le luci si accesero.
<< Il lunapark è nostro fino alle tre. >>
Io adoravo le giostre. Ricordo quando mio padre ogni domenica mattina mi portava al lunapark. Aspettavo con ansia tutte le settimane quel giorno. Mio padre si liberava da ogni impegno e trascorreva tutta la giornata con me. Mi comprava peluches di ogni dimensione e mi accompagnava su ogni tipo di giostra. A dieci anni era tutto perfetto.
Chuck scese dalla limousine, mi aprì la portiera dell'auto e il nostro viaggio verso la luna ebbe inizio.
<< Non ci credo, ma come hai fatto? E non rispondermi "Ma io sono Chuck Bass"! >>
<< Ero a conoscenza della tua passione per lo zucchero filato e le montagne russe, tutto qui. Basta come risposta? >>
Mi avvicinai a lui e lo baciai. Non pensavo di poter essere così tanto audace da prendere l'iniziativa e invece .....
<< Oh Waldorf ma allora ti piaccio proprio tanto! >>
<< Come se non lo sapessi già... >>
<< L'altra sera, a casa di Nate pensavo  fosse solo questione di vulnerabilità. Non credevo mi avresti baciato di nuovo, allora ho dovuto tentare e ti ho organizzato questa sorpresa. Non sapevo come l'avresti presa, ma sono felice ti sia piaciuta. >>
<< Perchè tutto questo per me? >>
Lo vidi abbassare lo sguardo, che strano che fosse imbarazzato?
<< Perchè lo meriti. Ti va qualcosa da mangiare? >>
Sviò l'argomento prontamente.
<< Sì. >>
Mi prese la mano e ci sedemmo su una panchina a mangiare quantità industriali di meringhe e zucchero filato. Era tutto così magico.
<< Un giro sulla ruota panoramica? >>
<< Sai le altezze mi spaventano.. >>
Avevo una paura matta della ruota panoramica. Avrei preferito prendere  duemila aerei verso mete ignorte che un solo giro su quella dannata ruota!
<< Andiamo, ti lasci spaventare da così poco? >>
<< Così poco? Quanti metri d'altezza saranno, 50? Beh chiamali pochi! >>
<< Ti assicuro che salita lì, assieme a me avrai altro a cui pensare ... >>
<< Ci pensi tu a farmi distrarre? >>
Dissi maliziosamente.
<< Su vieni. >>
Mi prese la mano e mi trascinò su quella diabolica giostra.
<< Chuck ho paura, dai scendiamo! >>
<< Shhh. Vieni più vicino a me. >>
Mi avvicinai a lui e mi strinse forte, poi cominciò ad accarezzarmi i capelli e prese a baciarmi. I baci divennero sempre più bollenti e le sue mani pian piano scesero più giù, mi accarezzava la schina, poi il seno fino ad arrivare a farsi spazio fra le mie gambe. Mi accarezzava l'interno coscia e cominciai a tremare.
<< Waldorf, non dirmi che hai freddo... >>
Mi sussurrò all'orecchio.
Io non riuscii a dire nulla, ormai avevo perso la facoltà della parola e diedi spazio ai gemiti.
Mi teneva stretta a sè e continuava ad accarezzarmi le gambe. Dio se ci sapeva fare! 
Il giro in giostra finì presto, ma riuscii quasi a toccare la luna...
Scesi dalla ruota panoramica ci aggiustammo, io avevo i capelli scombinati e lo strascico del vestito arrotolato.
<< Allora, sono stato di parola? >>
<< Imparerò a fidarmi di te la prossima volta.. >>
<< Brava Waldorf! >>
<< Uffa smettila di chiamarmi per cognome! >>
<< Come vorresti ti chiamassi tesoro? >>
Disse accarezzandomi il braccio. 
<< Chiamami come vuoi ...>>
Dissi imbarazzata.
<< Penserò ad un soprannome adatto a te allora. Per ora accontentati di Blair che ne dici? >>
<< Per ora Blair mi va bene. >>
Dissi soddisfatta.
<< Sono le tre ormai, cominciamo ad andare? >>
<< Già le tre!? >>
<< Sai, il tempo vola quando ci si diverte... >>
Il tragitto dal lunapark a casa mia fu molto interessante. Bevemmo due bicchieri di scotch e perdemmo i nostri freni inibitori.
Ero completamente stesa sui sediolini posteriori dell'auto con il respiro di Chuck su di me. Il respiro più bello di tutti. Ricoprì il mio corpo di baci lunghi e passionali e le sue mani cingevano il mio corpo muovendosi sinuose tra tra biancheria intima.
<< Blair meglio fermarci ora, altrimenti..>>
Disse con fiato corto.
<< Sì.. >>
Continuammo a stare in quella posizione per un'altra decina di minuti poi decidemmo di fermarci sul serio.
<< Chuck che ore sono? >>
<< Le  quattro in punto.>>
<< Cavolo! Non ho le chiavi di casa, come entro? >>
<< Vieni da me. >>
Disse pronto.
<< Cosa dico a mia madre? >>
<< Che hai dormito da Serena, che riflettendoci non è una bugia. >>
Giusto. Bart Bass e Lily Van Der Woodsen erano sposati e quindi Serena e Chuck abitavano nello stesso albergo.
<< Ok. Ma sicuro non disturbi? >>
Chuck scoppiò a ridere e mi riportò in auto.
Arrivammo al Palace Hotel in pochi minuti, prendemmo l'ascensore e arrivammo nella sfarzosa suite all'ultimo piano dell'hotel.
<< Benvenuta nella mia stanza. >>
Mi guardavo intorno imbarazzata, ero già stata lì con Serena e Nate, ma questa volta ero sola con Chuck.
  
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