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Autore: LadyMerendina    29/11/2010    2 recensioni
Seguito di "Il mio Destino 6 Tu": il Destino di Artù&Merlino li porterà ad affrontare ancora molte peripezie...e "sulla Via del Destino", i due vedranno rafforzarsi il loro Amore
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Volevo che sapessi qualche cosa in più di me.”

Artù sorrise, e lo baciò ancora. Poi si alzò aspettando che Merlino chiudesse il baule.

“Perché non lo porti a Camelot? O..se vuoi porta con noi Emrys. E la coperta, ovvio.”, gli disse.

“Hai ragione! Mi porto via pure Emrys.”, disse lui “E ora,caro mio vecchio baule, è ora di tornare nel tuo posticino preferito.”

Lo spinse con entrambe le mani, senza colossale sforzo visto il poco peso che aveva al suo interno. Dopodiché vi risistemò sopra il tappeto, e si avviò con Artù in camera, dove lasciò coperta e peluche, sul letto, prima che Artù lo prendesse per mano e lo portasse sul retro della casa, dove c’era il solito tronco di legno.

Si sedette, e poi lo fece accomodare tra le sue gambe, stringendolo a sé.

“Sai,la tua è una splendida idea! Ci sono cose di te che non conosco…e mi piacerebbe che tu me le dicessi. Per conoscerti sempre di più e sempre meglio. Vedi..io ho sempre pensato che sono proprio le piccole cose, quelle che la gente non chiede mai, a farti comprendere a fondo una persona.”

Merlino si voltò per guardarlo ammirato, e con tanta devozione e rispetto.

“Sei … meraviglioso, Artù Pendragon. ”, disse  baciandolo.

 “Mai quanto te.”,rispose lui, “Bene! Dai, cominciamo con l’interrogatorio. Mh..vediamo un po’… Fiore preferito?”

Merlino sorrise.

“Il Lillà Bianco. Lo adoro, perché è semplice ma nella sua semplicità è…a dir poco stupendo.”

“Concordo.”

“E il tuo? Quale fiore attira maggiormente il grande Artù?”

“Il Girasole. Perché non la smette mai di cercare il Sole e.. di seguire la sua traiettoria. In questo modo resta sempre … vivo. E poi anche perché sembra robusto e ‘duro’, ma dentro i filamenti sono “teneri’ e..anche fragili.”

“Come te.”, disse Merlino, “Duro fuori, tenero dentro.”

Artù gli baciò la fronte, come faceva spesso, e sorrise.

“Bene. Dai, tocca te fare una domanda.”

“Ok! Vediamo, cosa ti posso … OH! Colore preferito! No, aspetta. Io lo so. Anzi, li so. Rosso, Blu e Verde.”

Artù annuì ridendo.

“Esatto! E comunque IO so i tuoi: Azzurro, Arancione, e..Bianco.”

“Bravo.”, fece lui sorridente.

“Bene! Poi so che adori leggere, soprattutto storie d’Amore e Avventura … E che ami molto il mare.”

“E che tu adori invece le storie di Combattimento e Amicizia.”, rispose lui “E come mi hai detto tempo fa, la più bella storia d’Amore la stiamo vivendo noi due assieme.”

Artù lo strinse a sé, e Merlino si abbandonò all’indietro contro di lui guardando il cielo.

“Vai matto per la cioccolata al latte..”

“Tu per quella fondente. Da bravo Pendragon.”

“Ovvio!”, rise Artù, “Beh, praticamente possiamo dire di sapere tutto l’uno dell’altro. O quasi. Ciò che non sappiamo, lo impareremo.”

Merlino assentì. Poi sospirò in dubbio.

“Io … C’è una cosa di me che vorrei tu … sapessi subito.”, lo guardò, “Ho paura del buio. Non della notte, ma del buio vero e proprio quando non ci sono tante luci.”

Artù lo guardò sorpreso.

“Sul serio? Ma … Con la Magia non dovresti saper ‘creare’ delle luci per … non rimanere completamente al buio? “

Merlino annuì tristemente .  

 “Sì.. Se non fosse che al buio più totale mi paralizzo, e … non riesco neanche a pensare.”

Artù in un impeto di protezione lo strinse forte a Sé.

“Ti amo. E non permetterò a nessuno di avvicinarsi a te, quando è buio. A nessuno e nulla. Te lo giuro.”

Lo so amore mio. Lo so. Ti amo tanto anche per questo., gli disse telepaticamente .

Artù sorrise e lo baciò con amore. E passione.

Ti desidero, Merlino ...

“Lei non deve chiedere, mio Sposo e Signore.”, gli sussurrò, “La desidero anch’io..”

Artù smise di baciarlo per qualche secondo, e si alzò in piedi: gli porse le mani che Merlino afferrò, lo tirò su, e lo baciò di nuovo. Il moro sorridendo lo prese per la mano e lo portò dentro chiudendo la porta alle loro spalle. Artù prese il viso di Merlino tra le mani mentre lui si stringeva al suo principe.

E senza staccarsi l’uno dall’altro, Merlino  indietreggiò, mentre Artù avanzava: sbatterono contro una parete per poi, ridendo del piccolo incidente, proseguire verso la camera da letto e raggiungendola in poco tempo; i due si staccarono per qualche secondo, sfilandosi a vicenda la maglia,  per poi tornare a baciarsi con sempre maggior passione.

Arrivati al letto, Merlino si sedette sul fondo staccandosi da Artù, per poi alzare le braccia e sfilargli senza fretta i pantaloni che stavano diventando oramai di troppo. Artù lo lasciò fare, mentre, chino su di lui, si riappropriava delle sue labbra. Una volta che i pantaloni furono caduti per terra, Artù salì in ginocchio sul letto, e Merlino indietreggiò.

Posò la testa sul cuscino, e in pochi istanti Artù fu sopra di lui, poggiandosi sui talloni per non gravare col suo peso su di lui, per poi baciarlo di nuovo, con amore, e scendere sul suo collo , lambendone dolcemente ogni mm, baciandolo con estrema lentezza e passione. Giù sino all’incavo, il punto debole che avevano in comune.

Quando raggiunse l’incavo, Merlino avvertì un forte senso di rilassamento che si espandeva lungo tutto il suo corpo, mentre piccoli gemiti sfuggivano dalla sua gola man mano che le labbra di Artù scendevano a baciargli il petto. E quando lì si fermarono, dedicandovi le attenzioni che soltanto lui sapeva dargli, i gemiti si fecero più forti.

Sentirlo gemere così per lui, gemere il suo nome, per Artù era  l’apoteosi. E lo faceva sentire necessario, importante per qualcuno. Per lui. Merlino.

Con sua sorpresa, Merlino ribaltò con un piccolo scatto le posizioni, tuffandosi sulle labbra di Artù, scendendo sul suo collo e sull’incavo che torturò con passione, amore, e quella sua tenerezza che lo distingueva da tutti gli altri. Il Principe Gemette mentre le labbra del suo giovane sposo scendevano sul petto, sussurrò il suo nome.. e Merlino sorridendo lo baciò.

Merlino scese da sopra di lui, e si sdraiò in attesa che Artù aprisse gli occhi per riposizionarsi su di lui. Cosa che il futuro Re fece, con un sorriso e un dolce bacio.

Lo preparò, con infinito amore ed immensa  dolcezza.

E poi entrò in lui,  con passione, desiderio, senza tralasciare quella dolcezza che Merlino gli ispirava sempre. E quell’Amore che mai per nessun   motivo al mondo avrebbe smesso di provare.

Merlino inarcò la schiena, mentre Artù continuava a entrare dentro di lui: entrambi sentivano il corpo andare a fuoco, partendo dal bassoventre per poi  spandersi dappertutto. I loro gemiti si fecero sempre più forti e sempre più alti, si fusero insieme, mentre sussurravano l’uno  il nome dell ‘altro. Stringendosi forte la mano sopra il cuscino. Sentendosi sempre più vicini. Un tutt’uno.

 E raggiunsero l’apice assieme.

“Ti amo,piccolo mio.”

Artù si sdraiò e strinse Merlino tra le braccia, che si accoccolò nascondendo completamente il viso, sentendosi al sicuro. protetto. E al caldo.

“E io amo te, angelo.”

 Si addormentarono così: sfiniti ma felicissimi.

 

 

 

 

 

 

 

 

LO SO. E’ corto e neanche tanto intenso. Ma vi prego di scusarmi di tutto cuore!!! Sto scrivendo gli altri chappyes !!! ^^

  
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