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Autore: AvevoSolo14Anni    29/11/2010    2 recensioni
E' passato un'altro anno, è finalmente estate e Camp Rock sta per riaprire! A Camp Star rimangono ormai ben pochi campers, mentre il nostro camp preferito è fiorente e in continua espansione. Ci sono tanti nuovi iscritti, come per esempio Melanie, una ragazza molto timida che ama suonare la chitarra e che ha una voce dolcissima, anche se non ne è esattamente consapevole. Melanie è da subito spaventata da tutto il viavai che c'è a Camp Rock, ma grazie a qualcuno riuscirà ad aprirsi e a far crescere il suo talento...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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In Sospeso

Riesco ad ottenere la partecipazione alla Final Jam, anche grazie a Nate e Shane.
Non mi importa nulla di vincere, ma penso che quello sia il momento giusto per cantare la canzone. Semplicemente perché ci sarà molta gente, e ho la certezza che ci sarà anche Jason. Nate mi ha garantito che se sarà necessario ce lo trascinerà con la forza, inventandosi scuse.
Shane non ha sentito ancora la mia canzone, ma si fida del parere di suo fratello. Anche io non posso fare altrimenti.
Nate mi ha dato solo una dritta: quella canzone non è fatta per essere suonata con la chitarra, ma con il pianoforte. Mi ha aiutato ad apportare solo un paio di modifiche ed è finalmente pronta per essere suonata in pubblico.
Sono ancora più terrorizzata all’idea che sul palco con me non ci sarà la mia povera Melody, ma che suonerò il piano. Nonostante non mi eserciti con esso da parecchio tempo, sono ancora brava come anni fa, merito di tutte le lezione obbligatorie – grazie mamma e papà.
È giunto il gran giorno e – cosa davvero inaspettata, come no – sono in completa agitazione.
In tanti oggi hanno cercato di calmarmi: Nate, Shane, Mitchie, Amber e Caitlyn. Senza ottenere niente.
Proprio adesso c’è Nate qui con me, sta cercando di incoraggiarmi. Mi accorgo di non stargli prestando attenzione e mi sforzo di ascoltare le sue parole, che mi giungono soffocate, forse a causa dei battiti scombinati che mi rimbombano nelle orecchie.
“…davvero, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ricorda che ci sarò io lì con te, sul palco” ripete, forse per la milionesima volta.
“Sì, lo so” mormoro, poco convinta.
Lui sarebbe stato davvero sul palco con me, perché naturalmente per la mia canzone non serviva solo il pianoforte. Nate sarebbe stato alla batteria, e mi aveva procurato alcuni violinisti.
Il suo sguardo si fa più dolce e cattura i miei occhi, sorridendo incoraggiante. “Davvero, vedrai che andrà tutto bene” dice, gentilmente.
“Lo spero” mormoro, poco convinta, nonostante il suo sguardo mi dia una certa sicurezza. Ma forse anche lui può sbagliare, no?
Sono persa in una catena di pensieri cupi, e quando Nate mi abbraccia rimango spiazzata ed interdetta. Cerco comunque di abbracciarlo a mia volta in modo naturale, ma non sono certa di riuscirci.
Il suo abbraccio mi ricorda un po’ quello di Jason: così dolce e rassicurante. Mi ripeto che è Nate, per non andare in iperventilazione.
Mi lascia subito ma trattiene la sua mano destra sulla mia spalla. Gli sorrido, cercando di essere convincente. Solo ora mi accorgo di aver trovato un nuovo e prezioso amico.
“Hey, gente!” esclama Shane, irrompendo nella stanza, con il suo solito sorriso smagliante sulle labbra. “È quasi ora!”
Il mio cuore perde un paio di battiti e rimango con gli occhi sbarrati, in panico totale.
“Oh, grazie mille Shane!” esclama ironico Nate, guardandomi preoccupato.
Il ragazzo si rende conto della sua gaffe e mi si avvicina, accucciandosi di fronte a me sul pavimento.
“Dai, stai tranquilla, andrà tutto bene…” mormora, cercando di rimediare. “Melanie?” domanda, accorgendosi del mio sguardo vitreo.
“Proprio ora che ero riuscito a farla calmare” sospira Nate.
Shane mi guarda negli occhi, cercando di catturare il mio sguardo, che continua a scivolare via. Sorridendo in modo strano – non saprei definirlo, era ironico e malizioso, con una punta di amarezza – mi avvicina una mano al viso e fa per sollevarmi il mento in modo da vedermi meglio, avvicinandosi ancora.
Con un gesto più che automatico, come un riflesso, schizzo all’indietro e ciocco uno schiaffo sulla sua mano. Rimango un po’ imbarazzata quando me ne rendo conto: non volevo fargli male.
Quel gesto mi sconvolge in modo inaspettato, facendo tornare a galla un sacco di ricordi che avevo tentato di seppellire al centro della terra.
Ma era proprio questo il suo intento, glielo leggevo negli occhi.
Nate guarda il fratello dubbioso, ma resta in silenzio.
“Ora mi ascolti?” mi domanda Shane, riuscendo finalmente a catturare il mio sguardo, ancora molto circospetto.
Annuisco cautamente.
“Non c’è davvero niente di cui avere paura. Sei brava, Nate me lo ha assicurato, e so per esperienza che lui non sbaglia mai, almeno su queste cose” dice tranquillo. “Quindi salirai su quel palco rilassata, suonerai quella benedetta canzone, e tutto andrà per il meglio.”
Oh, quanto spero che abbia ragione.
Annuisco ancora, meno convinta.
Shane sembra soddisfatto e torna a sorridere. Mi chiedo chi, tra lui e Jason, sorrida di più. È molto difficile vederli tristi, anche se ormai di Jason forse non potrei dirlo. Avevo visto anche Shane molto triste, quando aveva litigato con Mitchie. Adesso che hanno in qualche modo ristabilito il loro rapporto, è tornato il solito ragazzo allegro e spensierato.
Sono contenta per loro, perché sapevo che anche Mitchie era stata molto triste per giorni interi. Posso capirla molto bene.
Proprio lei entra in questo momento dalla porta socchiusa, senza dire niente ma lanciando uno sguardo molto espressivo prima a Shane e poi a Nate.
A quel punto tutti mi guardano, ed il mio cuore inizia a correre per l’agitazione ancor prima che il cervello realizzi che è quasi giunto il fatidico momento.
Mi sento in sospeso: di lì a poco un ragazzo deciderà del mio destino.
Shane e Nate si alzano in piedi nel medesimo istante, e quest’ultimo mi porge una mano per aiutarmi ad alzarmi.
L’afferro senza esitazioni: mi sento le gambe molli, la testa mi gira, lo stomaco è tutto un nodo ingarbugliato e sento la nausea che aumenta ad ogni mio passo.
Non sono mai stata brava a reggere l’ansia. A scuola spesso andavo così tanto nel panico, che anche studiando facevo scena muta. I professori mi terrorizzavano, come chiunque cerchi di giudicarmi.
Sono molto contenta di aver finito le superiori, anche se adesso mi attende il college. Spero di riuscire a sopravviverci.
Passo dopo passo arriviamo nei pressi del palco, e vedo una marea di persone che entrano nel grande salone, mentre altre restano annidate fuori.
Amber mi si avvicina non appena ci vede e mi stringe forte una mano per rasserenarmi: anche lei è stata una buona amica, quest’estate.
Con mio grande rammarico Nate si allontana, per andare a prendere il fratello mancante. Chissà se gli ha detto che questa sera suonerò anch’io.
Il cielo è scuro, ormai è tardi. Seguo i miei amici – o forse sarebbe meglio dire che mi faccio trascinare da loro – fino dietro le quinte.
Vedo un grosso pianoforte con le ruote e sento la voce di Brown che anticipa la prima esibizione.
Per quanto lo credevo impossibile, la mia agitazione raddoppia, o forse si triplica. Il mio cuore batte  così forte da mozzarmi il respiro, e un conato mi scuote. Per fortuna non ho toccato cibo nelle ultime… ventiquattro ore, direi. Forse il mio giramento di testa ha più di un motivo.
Shane mi prende al volo prima che io cada e mi sorregge, mentre tutti cercano di farmi calmare.
Mi sento così patetica, ma non posso farci niente.
“Pensate che ce la farà? A me non sembra pronta” mormora Mitchie preoccupata, mente mi accarezza un braccio.
Deve farcela” dice Shane, duro.
Ed ha ragione. Io devo riuscirci, non ho altra scelta.
Tutti contano su di me e non posso deluderli. Ma soprattutto, Jason…
Ed è su di lui che mi concentro. Il solito dolore provocato dal suo viso nei miei pensieri mi scuote e mi fa rinvenire totalmente, quasi dandomi la forza. Ma non è sufficiente, e allora cerco un altro pensiero a cui aggrapparmi.
Lo avrei rivisto entro pochi minuti. Questo non basta a farmi salire su uno stupido palcoscenico?
Sì, basta: le mie gambe smettono di tremare e il cuore prende un ritmo più salutare, mentre anche i miei pensieri tornano a seguire un filo logico.
Tutti quanti mi guardano con sollievo e stupore mentre mi scosto da Shane e rimango in piedi con le mie sole forze, uno sguardo determinato negli occhi – uno sguardo che non avevo mai avuto.
Caitlyn – che era rimasta ad attendere Nate fuori – arriva di corsa. “Sono arrivati” annuncia col fiatone.
Quel plurale da un altro scossone al mio cuore, ma non perdo di nuovo il controllo di me stessa.
È di nuovo Shane a parlarmi, più tranquillo. “Resta qui un attimo, Nate arriva subito.”
Annuisco, mantenendo la mia quasi calma.
Spariscono tutti in pochi secondi, e dopo forse un paio di minuti arriva Nate a passo svelto.
Tira un sospiro di sollievo vedendomi in piedi, composta, e non svenuta in terra come probabilmente si aspettava.
“Gli altri?” domando, cercando di mantenere il respiro regolare.
“Sono con…” dice, poi si blocca. “Sono tra il pubblico.”
Non do peso alla sua correzione, capendo senza troppi problemi.
“Anche Shane e Mitchie?” domando, dato che anche loro si devono esibire.
“Sì, perché il loro turno è dopo di te” spiega.
Annuisco, sbirciando il pubblico nel piccolo spazio tra due tendoni. Non vedo nessuno di loro, soltanto tanti visi familiari e allo stesso tempo sconosciuti.
Due ragazzi si esibiscono cantando e ballando un pezzo Rap, poi Tess, Ella e Peggy – tornate insieme come tempo prima, ma adesso senza che qualcuna abbia un ruolo più importante di altre (così mi avevano raccontato) – cantano un pezzo Hip-Hop.
Le fisso tutto il tempo, ma in realtà non vedo nulla di reale: un viso triste ha il pieno controllo dei miei pensieri.
Ogni parte di me smania per rivederlo, e sono quasi tentata di spuntare sul palco anche se non è ancora il mio momento, solo per osservarlo. È un bisogno ancora più potente di quanto pensassi.
Poi, senza che io me ne accorga, le ragazze terminano la loro canzone e scoppia un grande applauso. Brown sale nuovamente sul palco e capisco che tocca a me solo quando mi nomina.
Chissà che faccia ha fatto Jason, sentendo chi avrebbe cantato.
Avrei cantato io, adesso. Blocco il panico con tutta la forza che ho, ma una parte di esso riesce ad arrivare a me.
Nate mi prende per il braccio. “Andrà tutto bene, e ricordati di respirare.”
Mi trascina sul palco e un applauso scoppia senza che io abbia fatto niente.
Non permetto a me stessa di cercare il suo viso prima di arrivare al seggiolino che stava di fronte al pianoforte, che qualcuno aveva trascinato al centro del palco per me.
Arrivata alla mia meta, senza più il pericolo di cadere, mi concedo finalmente di cercarlo tra i tanti presenti.
Non ci metto più di due secondi a trovarlo, è come se avesse un’insegna luminosa sopra la testa, o come se lui stesso scintillasse.
Jason mi guarda di rimando, rigido, torvo. Dalla sua espressione non trasparisce niente, eccetto l’evidente dolore.
Lancia uno sguardo tradito al fratello seduto accanto a lui, che sembra volerlo incoraggiare a tornare a fissarmi. E così fa.
Così, con il suo sguardo addosso, che pesa più di ogni bagaglio mai trasportato, più di ogni aereo mai costruito, più di ogni pianeta nel nostro universo, distolgo lo sguardo e cerco quello di Nate, che annuisce.
Le mie dita scivolano sul pianoforte senza schiacciare alcun tasto, solo per sentirne la consistenza. Prendo un bel sospiro e cerco di convincermi che tutto questo sia solo un sogno – e non un incubo, perché la sua presenza basta a rendere meravigliosa qualsiasi cosa.
E raccogliendo tutte le forze che mi restano, inizio a suonare e cantare.
 
 
Well, it’s good to hear your voice.   [Be’, è bello sentire la tua voce.]
I hope you’re doing fine,   [Spero che tu stia bene,]
And if you ever wondered,    [e se te lo sei mai chiesto,]
I’m lonely here at night.   
[sono sola qui di notte.]
I’m lost here in this moment,   [Sono persa qui in questo momento,]
And time keeps slipping by.   [e il tempo continua a scorrere.]
And if I could have just one wish,   [E se potessi avere un solo desiderio,]
I’d have you by my side    [avrei te al mio fianco.]

Oh, I miss you.    [Oh, mi manchi.]
Oh, I need you.   [Oh, ho bisogno di te.]

And I love you more than I did before,   [E ti amo più di quanto abbia fatto prima,]
And today I won’t see your face.   [e oggi non vedròil tuo viso.]
Nothing’s changed,   [Nulla è cambiato,]
No one can take your place,   [nessuno può prendere il tuo posto,]
It gets harder every day.   [sta diventando più difficile ogni giorno.]
Say you love me more than you did before,   [Dimmi che mi ami più di quanto tu abbia fatto prima,]
And I’m sorry it’s this way.   [e mi dispiace che sia in questo modo.]
But I’m coming home,   [Ma sto tornando a casa,]
I’ll be coming home,   [tornerò a casa,]
And if you’ll ask me I will stay,   [e se me lo chiederai io resterò,]
I will stay.   [resterò.]

Well, I tried to live without you,   [Be’, ho provato a vivere senza di te,]
The tears fall from my eyes.  
[le lacrime cadono dai miei occhi.]
I’m alone and I feel empty,   [Sono sola e mi sento vuota,]
And I’m torn apart inside.  
[e sono a pezzi dentro.]
I look up at the stars,   [Ho guardato in su le stelle,]
Hoping you’re doing the same.   
[sperando che tu stessi facendo lo stesso.]
And somehow I feel closer,   [In qualche modo mi sento più vicina,]
And I can hear you say…   [E riesco a sentirti dire…]


Oh, I miss you.    [Oh, mi manchi.]
Oh, I need you.   [Oh, ho bisogno di te.]

And I love you more than I did before,   [E ti amo più di quanto abbia fatto prima,]
And today I won’t see your face.   [e oggi non vedròil tuo viso.]
Nothing’s changed,   [Nulla è cambiato,]
No one can take your place,   [nessuno può prendere il tuo posto,]
It gets harder every day.   
[sta diventando più difficile ogni giorno.]
Say you love me more than you did before,   [Dimmi che mi ami più di quanto tu abbia fatto prima,]
And I’m sorry it’s this way.   [e mi dispiace che sia in questo modo.]
But I’m coming home,   [Ma sto tornando a casa,]
I’ll be coming home,   [tornerò a casa,]
And if you’ll ask me I will stay,   [e se me lo chiederai io resterò,]
I will stay, oh, I will stay.   
[resterò, oh, resterò.]

I never wanna lose you,   [Non ti voglio perdere mai,]
And if I had to I would chose you!   
[e se avessi dovuto avrei scelto te!]
So always stay,   [Quindi resta sempre,]
Please always stays!   [ti prego resta per sempre!]

You’re the one that I hold onto,   [Sei quello che aspettavo,]
‘Cause my heart would stop without you.   
[perchè il mio cuore si fermerebbe senza di te.]

And I love you more than I did before,   [E ti amo più di quanto abbia fatto prima,]
And today I won’t see your face.   [e oggi non vedròil tuo viso.]
Nothing’s changed,   [Nulla è cambiato,]
No one can take your place,   [nessuno può prendere il tuo posto,]
It gets harder every day.   [sta diventando più difficile ogni giorno.]
Say you love me more than you did before,   [Dimmi che mi ami più di quanto tu abbia fatto prima,]
And I’m sorry it’s this way.   [e mi dispiace che sia in questo modo.]
But I’m coming home,   [Ma sto tornando a casa,]
I’ll be coming home,   [tornerò a casa,]
And if you’ll ask me I will stay,   [e se me lo chiederai io resterò,]
I will stay.   
[resterò.]
I’ll always stay!   [Resterò sempre!]
And I love you more than I did before,   [E ti amo più di quanto abbia fatto prima,]
And I’m sorry it’s this way.   
[e mi dispiace che sia in questo modo.]
But I’m coming home,   [Ma sto tornando a casa,]
I’ll be coming home,   [tornerò a casa,]
And if you’ll ask me I will stay,   [e se me lo chiederai io resterò,]
I will stay.   
[resterò.]
I will stay. [Resterò.]

(---> http://www.youtube.com/watch?v=RY5D-yj5RNo )

 
 
Sono riuscita a non fissarlo solo per le prime tre parole.
Sono riuscita a respingere i ricordi e il dolore solo per le prime due frasi.
Sono riuscita a non piangere solo fino al ritornello.
L’ho guardato, l’ho guardato quasi in ogni stante. Di tutti gli altri non mi ha importato niente, mi sono accorta a malapena della loro presenza. Per me c’è stato solo lui, i nostri sguardi incatenati, mentre riflettevano lo stesso dolore.
Spero di avergli davvero comunicato quello che sento.
Ho guardato le mie dita solo per pochi secondi, ogni tanto, quando il senso di colpa era troppo. Quando l’ho guardato negli occhi, i miei esprimevano tutte le promesse mute che gli stavo facendo.
Suono sfinita l’ultima nota, poi finalmente riprendo fiato e abbasso lo sguardo, mentre altre lacrime bagnano i tasti bianchi e neri del pianoforte a mezza coda.
L’applauso che esplode fortissimo mi spaventa, perché sul serio non mi ricordavo più di tutte le persone che mi guardavano piangere in quel momento che sarebbe dovuto essere così intimo.
Torno a guardare il pubblico, che urla e scuote le braccia con entusiasmo.
Ma l’unica persona cui doveva piacere la mia canzone continua a guardarmi dolente, due grosse lacrime scendono sulle sue guance pallide.
Tutto il mondo mi ricade addosso e non riesco a sopportare oltre. Senza nemmeno ringraziare la folla in visibilio per la mia canzone, scappo dal palco.
Passo davanti a Nate, che con la coda dell’occhio lo vedo guardarmi triste. Non mi fermerà, lo so.
Corro più veloce che posso, stremata, senza nemmeno vedere dove vado.




Ed ecco qui anche il capitolo 18... Che dire? Non è stato semplice scriverlo. Questo è forse il momento in cui io e Melanie ci assomigliamo di più. Io sono una persona molto ansiosa, ed ero in agitazione anche mentre scrivevo xD
Comunque... Adesso cosa succederà? Buona notizia: ho già praticamente scritto il capitolo, da tipo una settimana xD Devo solo rivederlo e magari aggiungere qualcosa... Be', lo pubblicherò entro stasera :)
La canzone citata nel capitolo è Stay di Miley Cyrus, una canzone che personalmente amo tantissimo. Da tanto tempo mi affannavo a cercare la canzone giusta per questo momento, e non ne trovavo mai una adatta. Circa dieci giorni fa mentre ero fuori ed ascoltavo la musica sull'iPod ho sentito per la millesima volta questa canzone... E mi sarei tirata un calcio per non averci pensato prima -.-'' Non so se la pensate come me, ma a mio parere è perfetta per la situazione :)
Una sola recensione per l'ultimo capitolo, ma del resto l'ho pubblicato ieri sera...
ElyCecy: grazie per commentare sempre la mia storia :D Ti ho già risposto per messaggio ma ti rispondo anche qui xD Davvero mi lusingano i tuoi complimenti *___* Spero tanto che questo capitolo sia stato all'altezza delle tue aspettative :)
Baci a tutti, Juls.

P.S. Questa storia sta per volgere al termine, ma ne ho già pronta un'altra sui Jonas Brothers. Non so se la inizierò prima o dopo aver terminato questa, ma di sicuro entro poco :) Ci sono anche un po' di possibilità che io scriva un "Camp Rock 5", perchè già mi mancano Jason, Nate, Shane, Melanie e tutti gli altri xD Però ancora non lo so :) Era tanto per avvisarvi u.u Comunque ve lo dirò a fine storia :)
  
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