Si lo so
sono imperdonabile...il mio ritardo ormai è così tanto che mi
sembrerebbe addirittura di prendervi in giro chiedendo scusa...però
posso dire che ho scritto tanto in questo periodo quindi ci sono un po di cap
pronti devono solo essere trascritti al pc...cercherò
di farlo nel minor tempo possibile.
Anche se è passato parecchio
tempo voglio ringraziare Lalayasha che ha lasciato un
suo commento su ogni cap, leggerli tutti insieme è
stato fantastico!!! Le mie (posso definirvi affezionate data la pazienza? )
Ed4e e RenEsme_Carlie_Cullen, Isabella v che con la sua ff
“solo per un week – end mi sta facendo uscire fuori di testa negli ultimi
mesi, Austen
95 e Yle 94 non ti so rispondere, o meglio prima o
poi si saprà , ma vorrei che foste voi a
scegliere fatemi delle proposte, poi, tra quelle che mi piaceranno di più le
metteremo ai voti !!! che ne dite??? Ha inizio il sondaggio “ CHI HA CREATO BELLA??? “(ps questo è anche un modo per voi lettrici silenziose
anche io sono come voi basta anche solo un nome ma entrate nella storia anche
voi!!! )
Pov Edward
Erano ormai un paio di settimane che Bella era entrata
a far parte della nostra famiglia, del mio mondo, della mia vita. La mia anima ecco che cos’è.
Non ci eravamo staccati neanche un attimo, ma non
avevamo avuto modo di rimanere molto tempo soli, quindi i nostri desideri
fisici erano rimasti insoddisfatti. Sì, nostri, perché nonostante mi fosse
precluso l’accesso ai suoi pensieri , avevo imparato a leggere il suo sguardo.
I suoi occhi, che in poco tempo avevano abbandonato la
loro colorazione cremisi per il miele più dorato, rispecchiavano la sua anima.
Ora guardandola capivo subito i suoi desideri e
spesso, soprattutto negli ultimi giorni, il suo sguardo mi trasmetteva un
desiderio profondo che si acuiva nei momenti in cui la sfioravo solamente.
Era un bisogno fisico il contatto con lei, mi bastava
sfiorale una mano e l’ansia che altrimenti attanagliava il mio cuore svaniva
lasciando posto alla voglia per la mia donna.
L’amore che provavo per lei era reale e ogni suo
singolo movimento mi risultava così eccitante da farmi quasi impazzire dalla
brama di lei, avveva risvegliato un lato di me che
non avrei neanche immaginato di possedere.
Nel momento stesso in cui eravamo tornati dalla sua
prima caccia avevo preso una decisione: il nostro atto d’amore non sarebbe
stato qualcosa fatto in fretta come puro appagamento dei nostri desideri,
volevo che fosse il più romantico possibile, di modo che l’avrebbe ricordato in
eterno, ma per questo avevo bisogno di tempo e quindi il nostro ardore per il
momento doveva rimanere insoddisfatto.
Oltre a noi quello che soffriva di più questa
situazione era Jasper, che in certi momenti non riusciva a stare nella stessa
stanza con Bella e me e doveva “sequestrare” Alice per interi pomeriggi.
Una sera, quando ormai era quasi tutto pronto, mentre
ci trovavamo tutti in salotto, Carlisle tornando da
lavoro disse: << Bella le vacanze sono finite da un poco e i miei figli
non possono più assentarsi da scuola, altrimenti darebbero troppo nell’occhio.
Tu te la senti di andare con loro? >>
Bella lo guardò intimorita.
<< Lo so cosa stai pensando, ma ti ho osservata
attentamente e secondo me non dovresti aver problemi a interagire con gli umani
fin da ora. >>
<< Siiiiiiiii!!!!!!!!!
>> quel folletto di nome Alice si buttò addosso a Bella improvvisamente
facendola cadere su di me.
<< Allora per prima cosa dobbiamo andare a
caccia, poi torniamo e… >>
Mia sorella aveva continuato a parlare ma Bella e io
non l’ascoltavamo, avevo letto il timore nei suoi occhi, ma anche io ero sicuro
che potesse farcela, lei poteva fare tutto.
<< Sono sicuro che andrà tutto benissimo, stai
tranquilla. >> le dissi sfiorando il suo naso con le mie labbra.
<< Bella!!! >> Alice, arrabbiata per il
nostro mancato interessamento alle sue parole, la richiamò all’ordine.
<< Non hai neanche sentito quello che ti ho
detto. Uff >>
<< Scusa Alice >> disse la mia donna
separando i nostri sguardi << dimmi pure. >>
<< Dai muoviti andiamo a cacciare che altrimenti
chiudono i negozi! >> disse quel folletto quasi trascinandola per un
braccio.
<< Negozi? >> disse Bella stupita <<
Non vorrai mica dire che dobbiamo fare … >>
<< Shopping!!! >> dissero in coro le
mie sorelle e mentre i loro visi si
illuminavano di gioia su quello del mio angelo
compariva un velo di disperazione che mi fece sorridere.
<< Edward ti prego salvami! >> disse
tornando verso di me e nascondendo il volto nell’incavo della mia spalla.
<< Mi dispiace ma da quello che vedo nella mente
di Alice sei condannata e con te tutti noi. >> le risposi abbracciandola.
<< Eh??? >> questa volta erano Jass e Emmet quelli stupiti.
Le loro donne si avvicinarono subito ai miei fratelli.
<< Non vorrete mica che portiamo tutti i pacchettini da sole… >> dissero con aria da bimbe << e poi
tutti quegli uomini che ci guarderanno … >> << Veniamo. >>
Non avevano neanche finito la loro scenetta che i
ragazzi avevano già accettato, avevano deciso al solo sentir pronunciare la
parola “ uomini “ e devo ammettere che anche io avevo intensificato leggermente
l’abbraccio in qui stringevo Bella a quella parola.
La gelosia è un’arma molto potente e le donne Cullen sanno bene come usarla.
Così dopo una rapida caccia eravamo tornati a casa per
prepararci.
Veder Bella cacciare mi faceva ribollire il sangue e
stavo ancora pensando ai suoi movimenti sinuosi mentre eravamo in macchina
diretti al più grande centro commerciale si tutto lo stato si Washington: l’ Alderwood Mall a LYnnwood.
Subito Bella aveva avuto paura per la sua vicinanza
con Seattle, ma in realtà nessuno la conosceva così bene da poterla riconoscere
ora, lei stessa, la prima volta che si era guardata alla specchio dopo la
trasformazione aveva stentato a riconoscersi.
<< Edward >>
La sua voce e una leggera stretta delle nostre mani
incrociate sul cambio mi riscosse dai miei pensieri.
<< Vorrei vedere dove è accaduto. >>
Non aveva bisogno di dire altro, le sarei stato
vicino.
<< Tutto quello che vuoi amore. >>
L’incidente. Me lo ricordavo bene. La visione di Alice
era stata anche più improvvisa del solito ed aveva sconvolto sia lei che me,
non l’avrei mai dimenticata.
La condussi nel luogo dov’era accaduto. Non c’erano
quasi più tracce dell’evento che aveva cambiato la vita del mio amore, solo dei
rami spezzati ed un lieve odore di benzina bruciata.
Bella si inginocchiò a terra, proprio dov’era stata
l’auto dei suoi genitori. Non avevo bisogno del mio potere né di quello di
Jasper per capire che il dolore la stava sommergendo, le sue spalle erano scosse
da singhiozzi sempre più forti, ai quali però non potevano corrispondere delle
lacrime con cui avrebbe potuto sfogare un po’ del suo dolore.
Feci l’unica cosa che potevo, l’abbracciai, non avevo
altro modo per consolare il mio angelo.
Dopo un tempo che mi parve infinito Bella sollevò il
viso, oltre al dolore nel suo sguardo però riuscii a vedere anche accettazione
e un briciolo di felicità.
<< Ora almeno sono in pace. Non credo che
avrebbero potuto capire la mia nuova condizione ed inoltre avrei rischiato di
far loro del male. >> disse in risposta la mio sguardo confuso.
L’abbracciai ancora più forte e depositai un casto
bacio sulle sue labbra.
Alderwood mall: http://farm4.static.flickr.com/3237/3154567515_19d5c9234d.jpg?v=0