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Autore: iLARose    29/11/2010    5 recensioni
Il regalo di compleanno più bello? Una notte di fuoco con un chitarrista dagli occhi di ghiaccio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dj Ashba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bene, care lettrici, siamo arrivate all'ultimo capitolo *sigh sigh* E' sempre brutto lasciare una fic, sebbene breve come questa ç__ç
Però dai, c'è una bellissima sorpresa in questo chappy *.* almeno, spero vi piaccia xD spero di non averlo fatto troppo sdolcinato..
Come al solito ringrazio le due fantastiche girls che hanno recensito: Steee__ (Sì, Daren è proprio un uomo con i controcazzi, possiamo dirlo forte u.u) e AliceInAshbaLand (Anch'io sono del partito "popoliamo il mondo con tanti ashbini" e, se proprio devo, mi posso anche candidare come madre per gli ashbini, ma proprio se mi obbligano eh! xD ahah sì, quando incontra Nikki e non lo caga neanche di striscio è da ammazzarla xD). Sono contentissima che vi sia piaciuto questo schizzo di pazzia, e dispiace anche a me che sia già finito ç_ç mi ci ero affezionata *-* Inutile dire che vi ringrazio tantissimo, anche a quelle che non hanno recensito :D
Alla prossima, ragazze!

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Part IV


10 Novembre 2011.
Mi svegliai alle due di notte, trovando il letto di fianco a me vuoto.
- Daren? -
- Sono di qua! -
Mi alzai e mi diressi nella cameretta di Julia, la nostra bimba. Aveva tre mesi ed era la bambina più stupenda del mondo: sul faccino paffuto spiccavano due occhioni azzurri che aveva preso sicuramente dal papà, incorniciati dai capelli scuri che aveva preso da me.
Lo trovai seduto su una seggiola con in braccio la bimba, che le accarezzava la testolina, cantandole una ninnananna. Aveva una voce bellissima, molto calda.. Mi vennero gli occhi lucidi a vedere quella scena.
- Non riesco a farla riaddormentare, mi sa che vuole la sua mamma.. – mi disse, sorridendo.
Io gli andai incontro e presi Julia in braccio. Lei smise subito di piangere e, piano piano, si riaddormentò.
- Brutta stronza, perché con la mamma ti addormenti?! – strepitò Daren.
- Shht, che la svegli un’altra volta! -
- Sì sì, scusa! Sta di fatto che è una stronza lo stesso! – disse, questa volte a bassa voce. Io mi mise a ridere.
Lui mi abbracciò da dietro e appoggiò la testa alla mia spalla.
- Quanto siete belle.. – mi sussurrò all’orecchio, iniziando a baciarmi il collo.
Io gli diedi un bacio sulle labbra.
- Ora direi che può anche tornare a dormire nella culla.. – disse.
Io poggiai Julia nella culla, preoccupandomi di coprirla bene con le copertine di lana.
Poi Daren iniziò a baciarmi e, prendendomi in braccio, mi portò in camera nostra, stendendomi sul letto.
- Ora dedichi un po’ di tempo a me.. – mi sussurrò, iniziando a togliermi la maglietta.
A poco a poco, i respiri si trasformarono in sospiri e i vestiti iniziarono a spargersi per la stanza.
Mi risvegliai più tardi, verso le otto, nuda, abbracciata a lui.
Avevamo passato una notte di fuoco, come quando Julia non c’era ancora.
Cercai di sciogliermi dall’abbraccio, ma lui inevitabilmente si svegliò.
- Dove vai? – mi chiese con voce assonnata.
- A prepararti la colazione a vedere come sta la bimba.. -
- Tranquilla, faccio io, tu stai ancora un po’ a letto. E’ il tuo compleanno, non devi affaticarti troppo! – mi rispose, ridendo.
- Mister Intelligenza, le ricordo che oggi è anche il suo di compleanno! -
- Ah, non ricordarmelo, non voglio diventare vecchio! – disse, quasi come un lamento.
- Dai, vecchietto, vai a preparare la colazione! -
- Eh no, non posso, sono vecchio, l’hai detto anche tu! -
- Ma tu hai detto che io non devo affaticarmi! -
- Stronzetta! -
Mi disse, venendo sopra di me e iniziando a solleticarmi la pancia e poi a baciarmi.
Poi, ovviamente, Julia si mise a piangere, interrompendo il momento magico.
- Vado io, tu vai a preparare la colazione – gli sussurrai all’orecchio, mordendogli il lobo.
Andai da Julia e la presi in braccio, cullandola.
- Che c’è piccola? Hai fame? Non hai tutti i torti, mamma e papà fanno colazione e anche tu devi mangiare cucciolotta mia, devi crescere e diventare una bellissima donna, che fa stragi di cuori! -
- Perché lei la tratti sempre così bene e a me no? – mi urlò Daren, dalla cucina.
- Stai zitto che stanotte ti ho trattato anche troppo bene! -
- Sì, stanotte sì.. – mi rispose, venendo in camera e rincominciando a baciarmi.
- Oggi non riesco a staccarmi da te, honey, dovrai sopportarmi tutto il giorno.. – mi sussurrò.
- Non mi dispiace la cosa.. – gli risposi.

Andammo a pranzare nel locale dove ci eravamo conosciuti, due anni prima.
- Dopo andiamo a fare una passeggiata sulla spiaggia? – mi chiese.
- Sì, perché no! -
- Voglio farti una sorpresa.. -
- Cioè? -
- Se te dico non è più una sorpresa! -
Finito di mangiare, andammo in spiaggia.
Ci togliemmo le scarpe e percorremmo tutta la spiaggia a piedi nudi, con in braccio Julia che dormiva beatamente.
A un certo punto ci fermammo, esausti, e ci buttammo a peso morto sulla sabbia bianca.
Iniziammo a ridere senza motivo, ridemmo fino alle lacrime, godendoci il venticello che soffiava e il poco calore che dava il sole di Novembre.
- Hai presente la sorpresa che ti dicevo prima? – mi chiese, quando ci fummo ripresi.
- Sì.. -
- Devo chiederti una cosa.. -
- Dimmi tutto.. -
Lui rimase un attimo in silenzio, concentrato.
- Vuoi diventare mia moglie? – mi chiese con un filo di voce, estraendo dalla tasca del giubbotto una scatolina contenente un anello.
- C-cosa? – gli chiesi, incredula.
- Mi vuoi sposare Audrina? -
- Oddio Daren.. – sospirai. Una lacrima rigò il mio volto, ma lui me l’asciugò con il dorso della mano.
- Sì che voglio! Sì sì sì sì sì sì! Mille volte sì! – urlai entusiasta, abbracciandolo.
- Oddio, per un attimo ho pensato di dicessi di no.. – disse, facendo un sospiro di sollievo.
- Non avrei mai potuto dire di no, amore mio.. -
Lui avvicinò il suo viso al mio, facendoli quasi sfiorare. Poi unì le sue labbra alle mie e le nostre lingue iniziarono a giocare, a intrecciarsi in un bacio lunghissimo e pieno di amore.
- Non posso credere che tu me l’abbia chiesto veramente. – gli sussurrai, quando ci staccammo. – E’ la cosa più bella che mi sia mai capitata Daren, davvero. -
- Neanche io riesco a credere di avertelo chiesto.. Non mi sarei mai immaginato di innamorarmi di una donna fino ad arrivare a chiederle di sposarmi.. Spesso mi sono immaginato io vecchio e da solo, senza moglie, senza figli, solo con una vecchia chitarra. E invece.. -
- E invece poi sono arrivata io, una scemetta che di chitarre non se ne intende neanche.. -
- E mi hai fatto impazzire completamente. -
- Sei tu che mi hai fatta impazzire, mio caro, in tutti i sensi. Ancora oggi, dopo un anno che viviamo insieme, quando mi sveglio e ti vedo lì di fianco a me, mi sento la donna più fortunata del mondo, e spesso stento a crederci.. -
- Credici invece, perché io ci sarò sempre lì di fianco a te, ogni mattina, te lo giuro. -
Mi prese la mano destra e mi infilò l’anello sull’anulare: ci stava benissimo sulle mie dita affusolate e candide, sembrava creato apposta.
- Ti amo Audrina -
- Ti amo Daren -


  
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