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Autore: HachiXHikaru    30/11/2010    2 recensioni
Cosa potrebbe mai succedere se un giorno, un ragazzo e una ragazza, si presentassero dai nostri cari Host dicendo di essere fratelli di Haruhi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruhi Fujioka, Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin, Nuovo personaggio, Tamaki Suoh
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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11. “Summer holidays (parte 1)”

La ragazzina dai lunghi capelli biondi entrò nell’aula di musica numero 3 e si avvicinò alla sorella mostrandole una foto.

-Allora ti piace?-

La guardò interrogativa. La foto raffigurava una villa sul mare.

-Bè sì, è una bella foto-

Sorrise.

-È la mia casa sul mare-

La guardò stupita. Intanto uno dei gemelli assisteva curioso alla scena.

-Che ne dici se quest’estate vieni con me, Yu e Kei nella nostra villa? Ci divertiremo tantissimo!-

-Bè non so…mmh…massì, tanto non avevo altro in programma-

Disse sorridendo e la sorellina la imitò, poi volse lo sguardo verso il rosso.

-E i tuoi amici? Loro vengono?-

-A bè, non so se è il caso…-

Il ragazzo si accorse di Konata e la guardò a sua volta, lei abbassò rossa lo sguardo.

-Tra…tranquilla, tanto abbiamo molto spazio, quindi non c’è problema-

Il lord si avvicinò alle due.

-Mi pare un’idea fantastica Konata-

Sorrise.

-Però credo che Kyoya, Mori e Honey non saranno dei nostri, avevano già altri impegni-

-A…bè mi spiace…-

L’importante, per lei, era che ci fosse il rosso. Già, lei voleva solo questo. Hikaru si avvicinò.

-Dov’è che dovremmo andare noi?-

-A bè, a…avevo pensato che sarebbe stato carino invitarvi tutti al mare da noi…così potremmo stare un’intera settimana insieme…-

-Sai che felicità-

Abbassò lo sguardo.

-Se non vuoi venire basta dirlo-

Si diede subito dello scemo mentalmente. Stava sprecando un’occasione per stare con lei.

-Non ho detto questo-

Alzò lo sguardo fino ad incrociare gli occhi di lui. Erano così belli.

-Bè, allora potremmo incontrarci a casa di Haru-chan la mattina verso le 8?-

I ragazzi annuirono.

-Ok, allora noi ci vediamo domani, la partenza, invece, è fissata per la settimana prossima, ciao!-

Disse uscendo dalla porta del club. Era felice, felicissima. Però con Yu avrebbe dovuto usare una scusa. Rise. Si mise a correre e raggiunse l’amico al portone della scuola. Anche con lui avrebbe dovuto usare una scusa.


Il rosso si avvicinò alla castana.

-Haruhi, posso chiederti una cosa?-

Annuì.

-Potrei avere il numero di cellulare di tua sorella?-


Arrivò a casa e si fiondò in camera. Mancavano tre giorni alla fine della scuola, e fra quattro sarebbe partita per la casa al mare. Doveva trovare dei vestiti adatti. Frugò nell’armadio alla ricerca di qualcosa che la soddisfacesse, ma non trovò molto. Sbuffò. Sarebbe dovuta uscire a fare spese. Improvvisamente le suonò il cellulare. Guardò il numero. Sconosciuto. Rimase a fissare il display. Doveva rispondere oppure no?

-Pronto?-

-Ah, ciao Konata-

Sussultò. Hikaru.

-Hi…Hikaru…?-

-Ho chiesto il tuo numero a Haruhi, spero non ti dispiaccia-

Dispiacerle? No, anzi, era il contrario.

-N…no tranquillo-

Rise.

-Che hai da ridere?-

-Niente, niente…-

Sbuffò.

-Allora Hitachiin, vuoi farmi perdere dell’altro tempo?-

-Perché hai da fare?-

-Devo uscire a comprare delle cose-

-Allora ti accompagno-

-Che?-

-Sarai in dolce compagnia di Kei?-

-No, avevo intenzione di uscire da sola-

-Ok, allora ci si trova tra dieci minuti?-

-Ma mi ascolti quando parlo?-

-Non del tutto-

Sbuffò.

-Comunque io avevo intenzione di andare in un normale centro commerciale-

Rise.

-Non mi spaventa la cosa-

Sospirò.

-Allora tra dieci minuti vicino al karaoke-

-Agli ordini!-

Riattaccò. Il cuore le batteva, le batteva fortissimo. Poteva definire questa uscita come…come un appuntamento? Scosse la testa. Ora doveva trovare qualcosa da mettersi.


Il ragazzo aspettava davanti al grande edificio l’arrivo della biondina. Guardò l’orologio. Era in ritardo. Sbuffò. Chissà perché aveva deciso di uscire con lei. Guardò il cielo. Non sapeva perché, ma lo aveva fatto. In fondo, è quello che voleva. Sorrise. Chissà che scusa aveva inventato Konata. Sicuramente non poteva dire la verità a Yu, sennò l’avrebbe castigata in casa fino alla fine dell’estate. Sentì dei passi e si voltò.

-Scusa per il ritardo, ma ho perso l’autobus…-

-Tranquilla-

La squadrò. Aveva una maglietta rosa, una gonna nera, dei panta-collant neri e delle ballerine nere.

-Ma come ti sei conciata?-

-Che te ne frega?-

-Non voglio che ti ammali di nuovo-

Sbuffò.

-Antipatico-

Si avviò.

-Bè? Non vieni?-

Lo prese per un braccio e lo trascinò con sé. Lui sorrise. Ecco perché l’aveva chiamata.


-Allora Konata, ti muovi sì o no?-

-Uff, arrivo fratellone!-

Lunedì, giorno fissato per la partenza alla casa al mare. Il castano stava aspettando irritato la sorella, che non era ancora pronta. Mancava poco alle 8, e loro non erano ancora usciti di casa. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo vedendo scendere la sorellina dalle scale.

-Finalmente!-

Sbuffò. Non era colpa sua se non sapeva cosa mettere in valigia. Sicuramente avrebbe messo tutto quello che aveva comprato quando era uscita con il rosso. Le scappò un sorrisetto.

-E ora perché ridi?-

-Affari miei!-

Sbuffò. Presero la loro limousine e si diressero verso casa della sorella, per prendere tutti gli altri e dirigersi alla casa al mare.


La villa che i Toriyama regalarono ai due fratelli era proprio di fronte al mare. Aveva molte stanze per i vari ospiti, una grande cucina e un salone per i pasti. Vi era anche una veranda da cui si poteva vedere il mare. Il posto preferito dalla biondina, perché di notte poteva ammirare le stelle.

-Woooooow, che villa enorme!-

-Non esagerare Kei-chan, non è poi così grande…-

Rise.

-Certo, certo…-

-Forza, ora bisogna portare dentro i bagagli!-

Il rosso la guardò sorpreso.

-Perché? Non ci sono i domestici?-

-No-

-EEEEEH?-

-Che c’è di male? Così saremmo solo noi-

Si voltò verso la sorellona.

-E poi sarà divertente preparare noi il pranzo-

Il lord s’illuminò.

-Cioè, faremo come i veri plebei!-

-Se vuoi metterla su questo piano…sì-

Guardò i gemelli.

-Bene ragazzi, preparate a calarvi nelle vesti di Haruhi!-

Lo guardarono in malo modo.

-Come fa la cosa ad entusiasmarti tanto?-

Il biondo non rispose, ma aiutò Konata a portare dentro i bagagli. Yu si avvicinò alla sorella.

-Spero che la cosa non ti dia troppo fastidio-

Scosse la testa.

-Tranquillo sono abituata alle stranezze di Tamaki…-

Fece una pausa.

-…e poi, sarà divertente preparare noi il pranzo-

Sorrise.

-Se è così che la pensi…-

Le mollò la sua borsa.

-…porteresti dentro anche la mia di borsa?-

Sbuffò e si allontanò lasciando la borsa per terra.

-Yu, sei un fannullone-

Rise e s’incamminò con la sorella e con gli altri dentro la grande villa.


-Allora che ne dici di andare in spiaggia?-

La castana annuì.

-Però Konata, non mi va di mettere il costume…-

-Che c’è, ti vergogni?-

-A bè ecco…-

Non poteva dirle che pensava che il lord fosse un pervertito…

-Allora ti posso prestare questo vesti…-

-Non importa andrò vestita così-

Alzò le spalle.

-Va bene…-

Le due sorelle avevano la stanza insieme. Dentro c’era un armadio, una scrivania, un letto singolo e uno matrimoniale. I due gemelli stavano in una stanza con due letti singoli e Kei e Yu avevano una stanza con il lord con un letto matrimoniale ed uno singolo.

-Ti piace questo?-

Chiese la ragazzina mostrandole un bikini rosa. L’altra annuì.

-Ok, allora mi cambio e si va in spiaggia-

La castana sorrise. Le piaceva vedere la sorellina così felice. Insieme si avviarono verso la spiaggia, dove gli altri avevano posizionato tre ombrelloni e i rispettivi asciugamani. Quando le ragazze arrivarono erano tutti in acqua.

-Ehi Kona-chan, l’acqua è bellissima! Entra anche tu-

-Arrivo Kei-chan-

Detto questo lasciò cadere il suo asciugamano e corse verso l’acqua. Rabbrividì.

-È fredda!-

Il rosso rise.

-Eddai buttati anche tu!-

Hikaru le andò addosso facendola cadere in acqua. Alla ragazza parve che la stesse abbracciando. Tutti e due finirono sott’acqua.

-Waaaa Kona-chan!-

I due riemersero. Yu e Kei guardarono male il rosso.

-Stupido, perché volevi affogarmi?-

Rise.

-Come sei noiosa-

-Ah sì? Ora te la faccio vedere io!-

-Provaci!-

I due iniziarono a rincorrersi nell’acqua sotto lo sguardo irritato del castano che decise di andare dalla sorella. Non voleva guardare quei due. Quando lo vide Haruhi sorrise.

-Quei due sono incorreggibili-

Sbuffò.

-Sei forse geloso Yu?-

Si sdraiò bagnato sull’asciugamano e rispose sbuffando alla domanda della sorella. La castana si mise a ridere.

-E ora perché ridi?-

Indicò davanti a sé.

-Guarda quelli-

Il ragazzo si voltò. Hikaru era inseguito da Konata e Kei che cercavano di farlo andare sott’acqua e il lord che voleva unirsi anche lui a quel gioco plebeo.

-Hanno l’aria di divertirsi molto vero?-

La ragazza annuì all’affermazione di Kaoru. Quei due si stavano divertendo un mondo.


La biondina puntò il dito verso l’amico.

-Allora io ti sfido ad una partita di pallavolo-

-D’accordo Kona-chan, così capirai che io sono il migliore!-

Yu sospirò.

-Com’è che siamo arrivati a questo?-

-Bè, Kei non ne vuol sapere di lavare i piatti, così Konata lo ha sfidato…-

-Ma non si stancano mai?-

Haruhi scosse la testa.

-Evidentemente no-

Il ragazzo si avviò verso la grande casa.

-Io vado a fare un riposino, a dopo-

-Ah Yu aspetta-

La sorella lo seguì dentro casa seguita da Tamaki.

-Bene Kei-chan, possiamo iniziare-

-Aspetta, scegliamo prima il compagno di squadra-

Lo guardò interrogativa.

-Non giochiamo solo noi due?-

-Se devo lavare i piatti non voglio farlo da solo-

Si voltò verso i due gemelli.

-Bene, chi vuole andare in squadra con il grande Kei si faccia avanti!-

Kaoru si avvicinò al ragazzino.

-Vengo io in squadra con te-

Si voltò verso il gemello.

-Hikaru è una schiappa-

Lo guardò male e andò dalla sua compagna di squadra, che in quel momento stava morendo di vergogna. Deglutì. Non doveva darlo a vedere.

-Bene, cominciamo-


La ragazzina passò la spugnetta sul piatto e la diede al rosso. Lui sbuffò.

-Lavare i piatti è noioso-

-Non ti lamentare Hikaru, è colpa tua se abbiamo perso-

La guardò.

-E perché sarebbe colpa mia?-

-Bè perché non la smettevi di guardarmi il sedere-

Sbuffò.

-Almeno ce lo avessi il sedere-

-Che stai insinuando Hitachiin?-

Si voltò dalla parte opposta.

-Niente, niente…-

-E così stavi guardando il culo a mia sorella-

I due rabbrividirono. Perché Yu doveva comparire sempre così all’improvviso?

-Se ho appena detto che non ce l’ha…-

-Mmmh…bè, comunque sta attento a quel che fai…-

-E cosa dovrei fare?-

Il castano guardò male il ragazzo che gli dava le spalle. Non lo sopportava.

-Bè, fratellone, che ne dici di andare a dormire? Oggi ci siamo stancati molto…-

Annuì e se ne andò. La ragazzina sospirò, poi guardò Hikaru.

-Se vuoi andare anche tu…-

Scosse la testa.

-Tanto abbiamo quasi finito-

I due ripresero a lavare i piatti in silenzio. Quando il rosso finì di asciugare l’ultimo piatto si diressero verso le loro camere salutandosi con un “Buonanotte”, ma la voglia di stare insieme non era ancora passata.


Il rumore del mare era quasi impercettibile. La luna circondata di stelle si rispecchiava in quell’acqua resa scura dalla notte. La bionda ammirava tutto ciò dalla veranda. Non riusciva ad addormentarsi, quindi era andata ad ammirare le stelle e la luna. Erano bellissime. Si scostò una ciocca di capelli dal viso e sorrise. Mancava solo una cosa per rendere tutto ancora più bello…

-Non riesci a dormire?-

Sobbalzò e si voltò verso chi aveva appena parlato.

-Bè ecco…-

Si mise vicino a lei.

-Anche io non riesco a chiudere occhio-

Arrossì. Non si aspettava di vederlo spuntare proprio in quel momento.

-È bellissima vero?-

-Eh?-

-La luna, scema!-

-Ah! Sì…-

Rimasero in silenzio. Il rosso ammirava il cielo, la bionda si guardava i piedi. Era nervosa. Nervosissima. Le stavano tremando le gambe. Cercò di mantenere la calma.

-Hikaru…-

Si voltò verso di lei.

-…prova a prendermi!-

-Eh?-

Konata sorrise e si mise a correre.

-Se ce la fai riceverai un premio-

Sorrise e cominciò a rincorrerla.

-Però, mia cara, il premio lo scelgo io-

Correvano. Correvano facendo il giro della grande villa. La bionda era felice, super felice.

-Ahah, sei lento Hitachiin!-

-Ah sì?-

Stavano per raggiungere la metà esatta del percorso. Il rosso fece uno scatto in avanti e riuscì a prenderle il polso.

-Presa!-

-Ah!-

Si fermarono e presero fiato. La ragazzina si poggiò con le spalle al muro della villa. Hikaru non l’aveva ancora lasciata andare.

-Puoi lasciarmi il polso adesso-

Sorrise e si mise di fronte a lei.

-E chi mi dice che non scapperai di nuovo?-

Le si avvicinò e lei arrossì.

-Hi…Hikaru che vuoi fare?-

-Semplicemente avere il mio premio…-

Divenne bordò. Il ragazzo si avvicinò ancora di più a lei. Chiusero gli occhi. Le loro labbra stavano per sfiorarsi. Questo sarebbe stato il loro primo bacio.


-Che diavolo stavate facendo là fuori a quest’ora di notte?-

La castana sbadigliò. Accidenti a Yu. Li aveva svegliati non appena aveva visto Hikaru e Konata fuori dalla finestra di camera sua. Ora i due erano seduti di fronte al Toriyama che aveva cominciato il suo interrogatorio. Lei con lo sguardo basso, lui che guardava male il castano.

-Che noioso che sei…-

-Non parlarmi con questo tono Hitachiin!-

La bionda si fissava le ginocchia. Perché era arrivato Yu?

-Fortuna che vi ho visto, sennò chissà che facevi alla mia sorellina-

Strinse i pugni. Perché Yu li aveva interrotti?

-Sei troppo possessivo mio caro!-

E come se non bastasse, doveva pure arrabbiarsi con lei. Perché?

-Fa silenzio! So io cosa è giusto per mia sorella-

Sbuffò. No. No, non lo sapeva! Voleva solo allontanarla da tutta la specie maschile!

-Ma perché le vieti ogni cosa?-

Già, era così. E lei non poteva più sopportarlo. Non più!

-Perché voglio proteggerla!-

-No…-

Guardarono la biondina.

-No, no, no, no!-

Alzò la testa e incrociò lo sguardo del fratello. Lui sussultò. La sorellina aveva le lacrime agli occhi.

-Konata…-

-Basta Yu! Non ti sopporto più! Sei noioso sai?-

-Ma che…-

Si alzò di scatto dalla sedia.

-Tu non capisci nulla!-

Si mise a correre nella direzione della sua stanza.

-Konata aspetta!-

Haruhi la seguì. Il castano, invece, rimase immobile. Kei gli si avvicinò.

-Yu…-

-Andiamo a dormire-

-Ma…e Konata?-

-Ho detto che andiamo a dormire-

Annuì, anche se non era molto convinto, e seguì l’amico in camera. Il lord fece lo stesso.

-Hikaru…andiamo anche noi…-

Il rosso annuì.

-Ora dovrai raccontarmi tutto-


Era seduta sul letto e teneva il cuscino stretto al petto. Stava per ricevere il suo primo bacio da Hikaru, però suo fratello aveva rovinato tutto. Bussarono alla porta.

-Và via Yu!-

Si aprì.

-Ho detto che te ne devi andare!-

Lanciò il cuscino verso la persona che era entrata.

-Ah Konata, non sono Yu!-

-Waaaa, scusa sorellonaaaaa!-

Si sedette vicino alla sorellina e sospirò.

-Tranquilla…-

Si voltò verso di lei.

-…si può sapere che stavi facendo con Hikaru?-

Arrossì.

-Ni…niente…di che…-

-Konata….-

-Il fatto è che lui mi piace, mi piace molto…-

Sorrise.

-Anche tu piaci molto a lui…-

-Già, ma mi sa che dopo stasera non mi vorrà più vedere…tutta colpa di quel rompi-Yu!-

La bionda si sdraiò sul letto.

-In effetti questa volta poteva starsene buono…-

-Non potrò mai avere un ragazzo…-

-Su Konata, non fare così…-

Sospirò.

-Tu non lo sai sorellona, ma tutti i ragazzi che mi si avvicinavano venivano allontanati da quello scemo di nostro fratello!-

Rise e la bionda la guardò male.

-Non c’è niente da ridere!-

-Scusa…-

Rimase in silenzio a guardare il soffitto, poi si voltò verso la castana.

-Secondo te adesso Hikaru non ne vorrà sapere più niente di me?-

-Non lo so, ma se tu gli piaci veramente sono sicura che non lo farà-

Sorrise.

-Se lo dici tu sorellona…ah, ora andiamo a dormire, sono super-stanca!-

Sbadigliò.

-A chi lo dici…-

Le due sorelle si coricarono nel letto matrimoniale e spensero la luce della stanza.

-Buonanotte sorellona…-

-Buonanotte-

Haruhi chiuse gli occhi.

-Sorellona…-

-Mmh?-

-Io non ricordo molto della mamma, però penso che tu abbia il suo stesso profumo…-

-Ora dormi Konata…-

-Va bene…-

Chiuse gli occhi sperando di poter sognare il momento che quello stupido di suo fratello aveva interrotto.


Mattina nella casa al mare dei Toriyama. Haruhi stava finendo di prepararsi in camera sua e Konata stava ancora dormendo. Bussarono alla porta e la ragazza andò ad aprire.

-Ciao-

Sorrise.

-Ciao-

-Ecco, io…-

-Konata sta ancora dormendo-

-Allora passo dopo…-

Scosse la testa e gli fece cenno di entrare. Un po’ titubante varcò la soglia.

-Sei qui per la storia di ieri sera?-

Annuì.

-Puoi aspettare che si svegli se vuoi…-

-D’accordo-

Si sedette sul letto e guardò la ragazzina addormentata. Sorrise. Haruhi fece per uscire dalla porta.

-Dove vai?-

-Vi lascio parlare da soli…-

Disse chiudendosi la porta alle spalle. Il ragazzo tornò a guardare la bionda e le accarezzò i capelli. Lei, al contatto di lui, si mosse un poco. Aprì lentamente gli occhi.

-Mmh…ma chi…?-

Alzò lo sguardo e sussultò. Che ci faceva lui lì?

-‘Giorno…-

Si mise a sedere sul letto.

-Tu…tu che ci fai qui?-

Sorrise.

-Se Yu ti vede sei morto!-

-Non mi fa paura-

Sbuffò.

-Sei forse preoccupata per me?-

Arrossì.

-Chi, io? E perché dovrei?-

Rise. La bionda abbassò lo sguardo.

-Perché sei tornato?-

La guardò interrogativo.

-Dopo ieri sera credevo che non volessi avere più niente a che fare con me…-

-Stupida…-

Lo guardò negli occhi.

-E tu più di me, Hikaru…-

Le mise una mano sotto il mento e sorrise.

-E adesso che vuoi fare?-

Avvicinò il suo viso a quello della ragazza.

-Voglio solo continuare quello che è stato interrotto ieri…-

-Ma…-

-Ssssh…-

Il rosso azzerò le distanze. Chiuse gli occhi. Finalmente il loro primo bacio. Le loro labbra rimasero unite per qualche secondo, poi lei lo scostò delicatamente.

-Ecco, hai ricevuto il tuo premio. Ora puoi anche andare-

Rise e si riavvicinò.

-Scema…-

-Hikaru, non possiamo! Se mio fratello ci scopre ti ammazza!-

-E noi faremo in modo che lui non lo scopra…-

Sorrise.

-Sembri molto sicuro di te Hitachiin-

-Lo so-

Ed unirono le loro labbra in un secondo, indimenticabile bacio.


-Come mai Konata non è qui?-

-È voluta restare in camera…-

Yu rimase un attimo in silenzio.

-Forse dovrei andare a parlarle…-

-NO!-

Il ragazzo guardò interrogativo la sorella e il rosso.

-Ehm…perché non la lasci un po’ in pace?-

Haruhi annuì.

-È vero, Yu, falla calmare un pochino…-

Kei si guardò intorno.

-Ehi Kaoru, e tuo fratello dov’è?-

La castana maledisse mentalmente lo stupido amico della sua sorellina.

-Non si sentiva molto bene e quindi…-

-Non è che mi state nascondendo qualcosa?-

La ragazza cominciò a ridere istericamente.

-Certo che no fratellone…-

Sospirò.

-Vabbè, anche se fosse non devo immischiarmi giusto?-

Il biondino lo guardò allibito. Non era da lui non impicciarsi della vita della sorella. Il ragazzo si accorse dello sguardo di Kei.

-Non fare quella faccia scemo! E poi Konata ha ragione…è normale che ora non mi sopporti…-

La castana sorrise.

-Sono sicura che presto le passerà…bè, ora che ne dite di andare in spiaggia?-

I ragazzi annuirono e si avviarono tutti verso la veranda che dava sul mare, ma una voce li fermò.

-Ehi aspettateci! Veniamo anche noi-

Kei si voltò.

-Kona-chan!-

Poi vide il ragazzo dietro di lei e sorrise maliziosamente.

-Ah, e Hikaru…che ci fate voi due insieme?-

Il rosso lo guardò male.

-Cosa dovremmo fare? Vi seguiamo in spiaggia no?-

La bionda vide il fratello girato di spalle. Stranamente non aveva ancora brontolato.

-Non intendevo questo…-

La bionda si mise a ridere capendo cosa stava insinuando l’amico.

-Non essere stupido Kei-chan! Cosa potrei fare io con questo?-

Chiese indicando il ragazzo accanto a lei. Yu si voltò verso la sorellina.

-Non fa per me, no, no!-

Il castano sorrise e il rosso sbuffò.

-E poi sono troppo giovane per avere un ragazzo, giusto fratellone?-

Si mise a ridere.

-Lo sapevo che la mia cara sorellina era una persona ragionevole! Bene, ora andiamo tutti a farci un bel bagno!-

Kei e Konata esultarono e seguirono il ragazzo. Kaoru si avvicinò al gemello.

-Ma che le è preso?-

-Niente, niente…fa tutto parte del piano-

Rise.

-E Yu c’è cascato come un pollo, eh?-

Annuì. E così era cominciata la loro segreta storia d’amore. Sorrise e si avviò verso la spiaggia, pensando agli scherzi da fare alla biondina.


-Non capisco perché dobbiamo ancora lavare i piatti…-

-Stupido, perché abbiamo perso la partita, no?-

Sbuffò.

-E comunque non lamentarti, perché è tutta colpa tua!-

La guardò male.

-Non rompere ragazzina-

-Io ti rompo quanto mi pare-

Disse mentre gli faceva la linguaccia. Yu rise. Era felicissimo che sua sorella non avesse combinato niente con quello.

-Che hai da ridere tu?-

Gli chiese la sorella.

-Niente, niente…ahah-

Al rosso scappò un sorrisetto. Com’era stupido!

-Via io vado a dormire, tanto qui non ho niente da fare…-

E lasciò i due ragazzi da soli senza smettere di ridere. Hikaru lo seguì con lo sguardo.

-Se n’è andato?-

Sussurrò Konata senza voltarsi. Lui sorrise e annuì, poi avvicinò il suo viso a quello della ragazza, ma lei rimase immobile.

-Bè?-

-Finisci di asciugare i piatti pigrone!-

Sbuffò e riprese ad asciugare i piatti che lei lavava.

-Sei noiosa-

-E tu impaziente-

Incrociò le braccia e lei si voltò a guardarlo interrogativa.

-Che diavolo stai facendo?-

-Niente…-

Sospirò e si avvicinò al ragazzo.

-Sei proprio un bambino capriccioso, sai?-

Rimase in silenzio e lei rise. Gli prese il volto tra le mani e si mise in punta di piedi stampandogli un bacio sulle labbra. Si staccarono.

-Ora riprendi a lavorare, o non finiremo più-

Si mise sull’attenti e sorrise.

-Sissignora!-


Kaoru bussò alla porta della camera delle due sorelle e la maggiore delle due gli aprì.

-Ah, ciao Kaoru-

-Ciao, senti, non trovo mio fratello, per caso è qui?-

Scosse la testa.

-Forse starà ancora lavando i piatti-

Rise.

-Mi sa che hai ragione…bè, ora vado a dormire, dì a quello scemo di non fare troppo casino-

-D’accordo, buonanotte-

-‘Notte-

Chiuse la porta e sorrise. Chissà quando sarebbe tornata Konata…forse non tanto presto. Sperava solo che Yu non li beccasse, sennò sarebbe successo il finimondo. Forse avrebbe rinchiuso la sorellina a vita proibendole ogni tipo di contatto umano. Scosse la testa. Non poteva essere così crudele…o forse sì? Sentì bussare ancora alla porta e andò ad aprirla.

-Ah, Haru-chan…-

Sbirciò all’interno della stanza.

-…Kona-chan sta ancora lavando i piatti?-

-S…sì…-

Oddio, se lui scopriva tutto era un guaio. Avrebbe detto tutto a Yu.

-Allora vado da lei…-

Fece per andarsene, cavolo! Lo fermò tenendogli il polso, lui si voltò interrogativo.

-Pe…perché non la aspetti qui?-

Annuì poco convinto e si sedette sul letto.

-Dove vai Haru-chan?-

Chiese alla ragazza che stava cercando di andarsene.

-Mi…mi è venuta sete e…e quindi vado un attimo in cucina…tu però aspetta qui, ok?-

Non ebbe neanche il tempo di dire “Ok” che la ragazza se l’era svignata. Si sdraiò sul letto pensando allo strano comportamento della ragazza. Forse gli stava nascondendo qualcosa. No, perché avrebbe dovuto? Forse stava coprendo sua sorella minore. E perché? Strinse i pugni pensando all’Hitachiin. No, non potevano essere fidanzati. Lui non era il suo tipo, non era fatto per lei. E lei era troppo carina, troppo simpatica, troppo…era troppo per lui! Già, lei non poteva stare con nessuno…solo lui aveva il diritto di starle accanto. Lui. Il suo migliore amico e quello che per primo aveva cercato di dichiararsi a lei, ma senza risultato a causa di quel noioso di Yu. Sorrise. Già, quell’Hitachiin non aveva speranze con lei. Nessuna. Si rimise a sedere sul letto e aspettò sorridente l’arrivo della sua cara amica.


  
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