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Autore: Neremir    30/11/2010    1 recensioni
Riusciranno Brooke e Nick a riallacciare il rapporto da dove lo avevano interrotto? Seguito di "Back to school"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 12: IF I'M NOT IN LOVE WITH YOU


Per la prima parte del viaggio verso casa, Nick e Brooke si sedettero dai lati opposti della limo, restando in silenzio. Infine Brooke sospirò, "Nick ..."
"Cosa?" chiese lui, sempre guardando fuori dal finestrino.
"Per favore non essere arrabbiato con me."
"Non lo sono", disse voltandosi verso di lei, cogliendola di sorpresa nel vedere il suo sguardo addolorato.
"Nick", cercò di calmarlo, avvicinandosi a lui e prendendogli la mano. Appoggiando la sua testa sulla spalla di lui, si allontanò non appena lo sentì irrigidirsi. "Ti amo ..." gli sussurrò.
"Sì, sì, lo so ... come un amico, giusto?" Nick rispose sardonico.
"No ..." Brooke disse scuotendo la testa. "Non in quel modo."
"E allora come?" Chiese lui, guardandola.
"Come ..." si fermò pensando a come poteva spiegarglielo. "Così", disse allungandosi verso di lui e baciandolo dolcemente sulle labbra. Fu abbastanza breve in modo da non ricadere in quello che era successo poco prima, ma anche abbastanza profondo per far capire che non era sicuramente un bacio amichevole.
Nick le appoggiò una mano sul collo, appoggiando la sua guancia sulla fronte di Brooke. "E allora cosa c'è che non va? Io ti amo, tu ami me ... " si fermò. "Siamo una famiglia felice." Sorrise quando sentì Brooke ridacchiare: "Credo di aver guardato per troppe volte Barney, ultimamente".

If I’m not in love with you
What is this I’m going through tonight
And if this heart is lying then
What should I believe in
Why do I go crazy
Every time I think about you baby
Why else to I want you like I do
If I’m not in love with you


"Ecco cosa succede quando cresci con un bambino."
Risero un attimo prima di Nick le chiedesse: "Che cosa c’è di sbagliato?"
"Ho paura", Brooke dichiarò onestamente.
"Perché? Io non ti farò del male".
"Lo so, Nick,", Brooke chiuse gli occhi e appoggiò di nuovo la testa sulla sua spalla. "Solo che... non sono ancora pronta a fidarmi completamente degli uomini".
"Ma non è così l'amore? Fidarsi completamente di qualcuno? Come puoi amare se non ti fidi?"
"Nick, io mi fido di te. Mi fido di te ogni giorno, quando ti prendi cura di Katie o quando mi lasci sfogare tutte le mie frustrazioni. Ma essere amici è diverso da avere una relazione..." disse spegnendosi.
Nick annuì, mettendole un braccio intorno alle spalle per tirarla più vicino. Baciandole la parte superiore della testa, chiese: "E se decidessi tu le regole?"
"Sarebbe bello", rispose sorridendo alzando gli occhi.
"Okay. Allora che cosa è permesso?" chiese Nick ridacchiando, prendendole la mano, senza spostare l’altra attorno alle spalle.

And if I don’t need your touch
Why do I miss you so much tonight
If it’s just infatuation
Then why is my heart achin’
To hold you forever
Give a part of me I thought I’d never
Give again to someone I could lose
If I’m not in love with you


"Non lo so. Dimmi le cose e io ti dirò sì o no."
"Appuntamenti".
Brooke ridacchiò, "Sì".
"Tenersi per mano".
"Nick, lo stiamo facendo anche adesso. Guardaci".
"Ah, sì, è vero», rispose ridacchiando. "Okay. Baciarsi?" e la guardò maliziosamente.
"Ehh. Dipende".
"Da cosa?"
"Ad esempio puoi non infilare la tua lingua nella mia bocca, come hai fatto stasera," rispose Brooke ridendo.
"Aww. Dannazione. Perché no?"

Oh why is every fantasy
Do I feel your arms embracing me
Like lovers lost in sweet desire
And why in dreams do I surrender
Like a little baby
How do I explain this feeling
Someone tell me


"Perché mi farebbe venire voglia di andare più avanti prima di essere pronta."
"Beh cosa c'è di male?" Nick piagnucolò.
"Ni-ick", disse guardandolo.
"Sto scherzando. Sto scherzando", rispose baciandole la fronte e il naso.
"Ti amo", Brooke sussurrò.
"Mi amo anche io," rise lui.
"Hey!" disse schiaffeggiandolo con leggerezza.
"Ti amo anch'io" si corresse.

If I’m not in love with you
What is this I’m going through tonight
And if this heart is lying then
What should I believe in
Why do I go crazy
Every time I think about you baby
Why else do I want you like I do


«Bene», sorrise, chinandosi a baciarlo. Sentendo la sua lingua premerle contro le labbra, però, si tirò indietro, ridendo, "Ho detto no alla lingua!"
"No. Hai detto che non vuoi che ti metta la lingua in bocca. E’ diverso."
"Nick, Nick, Nick," disse Brooke scuotendo la testa, strofinando il naso contro il suo. "Cosa devo fare con te?"

If I’m not in love with
If I’m not in love with
If I’m not in love with you*


***
Il giorno seguente, dopo che Brooke aveva messo a letto Katie per il suo sonnellino, uscì fuori per trovare Nick che tirava a canestro. "Hey piccola," disse sorridendo, lanciandole la palla.
"Cosa dovrei fare con questa?" Chiese lei, tenendola con il palmo della mano.
"Che ne pensi di un uno-contro-uno?"
"Nick, mi sono fatta le unghie ieri, perché dovrei giocare a basket?", rispose lanciandogli la palla.
"Ah, hai paura a giocare contro di me?"
"Scusa?" Brooke si mise le mani sui fianchi. "Forse non sono in grado di batterti, ma di sicuro non ho paura a giocare con te."
"Vuoi giocare con me?", disse inarcando le sopracciglia.
Brooke si mise a ridere, "Sì. A basket."
"Oh," disse fingendosi deluso, ma poi sempre ridendo, fece rimbalzare la palla verso di lei. "Arriviamo a venti? Due punti ciascuno?"
"Okay".
Non ci volle molto per arrivare a 18-6. E Brooke aveva fatto solo tre canestri perché Nick glielo aveva fatto fare. Non era mai stata brava in sport come il basket, anche se ogni tanto le piaceva giocarci, inoltre non aveva praticato sport dopo il college. Senza contare che Nick era quasi venti centimetri più alto di lei.
Quando si accorse che Nick aveva un solo canestro da fare, ed era pronto per farlo, gli saltò improvvisamente sulle spalle. "Ehi! Cosa pensi di fare?"
"Ti fermo prima che tu faccia l'ultimo canestro", rispose lei onestamente.
«Non è giusto!", Protestò Nick, girando la testa verso il punto in cui quella di Brooke era appoggiata sulla sua spalla.
"E allora?" rispose lei cercando di togliergli la palla dalle mani.
"Sai quanti falli ci sarebbero per un azione così?" disse Nick ridendo.
"Nick, siamo nel nostro cortile, non in un partita dell’NBA", spiegò Brooke cercando di prendere la palla, che Nick aveva spostato per tenergliela lontano.
"Non mi interessa», rispose facendo fece il broncio.
"Bene!" Scese dalla schiena e andò a sedersi accanto a un albero, all'ombra.
Con una mano Nick fece l’ultimo canestro, e poi si andò a sedersi accanto a Brooke. Abbracciandola intorno alla vita, appoggiò la testa sulla sua spalla. "Cosa stai facendo?" disse ridendo lei.
«Sono stanco, Brookey".
Lei ridacchiò, baciandogli la parte superiore della testa. "Sei un bambinone".
"Lo so", sorrise lui, chiudendo gli occhi.
"Sai, potremmo ridipingere una camera adesso che ne dici?" Fino ad ora, avevano dipinto solo le camere di Brooke e Katie, e la stanza degli ospiti, e ora dovevano iniziare il salotto.
"E allora?" chiese lui. "Questo è più rilassante. Quando si sveglierà Katie?"
Brooke guardò l'orologio. "Probabilmente ne avrà per un'altra ora o un'ora e mezza. Ma dobbiamo alzarci comunque da qui. Ti ricordo che dobbiamo andare da Alexis".
"Dobbiamo proprio?" Piagnucolò posandogli il naso nell’incavo del collo. "Mi piacerebbe molto di più restare qui".
"Nick" ridacchiò Brooke, provando solletico. "Sono i nostri amici!"
"Lo so, ma voglio restare a casa."
"No", dichiarò con fermezza Brooke.
"Bene", rispose mettendo il broncio. "Compriamo dei mobili questa settimana?" Le chiese improvvisamente.
"Se vuoi. Possiamo chiedere ad Ashley di guardare Katie e questo potrebbe diventare il nostro appuntamento per la settimana", rispose prendendolo in giro.
"Ehi! Questo non è giusto!" Nick protestò.
"Va bene, come vuoi», gli rispose Brooke sorridendo.
«Bene», Nick si chinò per baciarla dolcemente. Quando lei gli mise una mano dietro al collo, sentì che inconsciamente Nick stava cercando di approfondire il bacio, e si allontanò. Capendo la sua reazione, la baciò sulla tempia e le sussurrò: "Va bene".
"Grazie".
Si mise a ridere: "Lo sai che non devi ringraziarmi".
"Be' mi va di farlo», gli sorrise, posandogli la mano sul ginocchio. "Sei così comprensivo."
"Beh, è per questo che servono gli amici", rispose sorridendo, e si alzò porgendole una mano. "Ora andiamo. Abbiamo del lavoro da fare se vogliamo cominciare a dipingere il salotto domani."
Più tardi quella sera, dopo cena, faceva caldo così gli adulti si erano seduti nel portico in veranda, a parlare. Nick e Brooke erano seduti su un altalena a due posti, e non stavano proprio prestando attenzione alla conversazione, si divertivano semplicemente a dondolarsi avanti e indietro. Gli altri non ci fecero caso, perché erano abituati al fatto che non prestassero attenzione quando erano tra di loro.
Ma presto, la conversazione si spostò sull'evento della sera prima, e si girarono verso Nick e Brooke per chiedergli se si erano divertiti. Ma con loro sorpresa, si girarono proprio nel momento in cui Nick si era chinato per baciare lievemente Brooke.
"Woohoo!" AJ fu il primo a dire qualcosa, sorprendendo la coppia che arrossì violentemente. Nick aveva scelto quel momento per baciarla perché pensava che nessuno stesse prestando loro attenzione.
"Oh signore," sussurrò Brooke.
"Immagino si siano divertiti ieri sera, se adesso si baciano," disse Ashley prendendoli in giro.
"Penso che prenderò dell’altro the freddo", disse Brooke improvvisamente, balzando in piedi e camminando dentro casa.
"Ragazze, credo che abbia bisogno di aiuto," disse Alexis sorridendo.
«Buona idea!" Kuma esclamò, alzandosi in piedi, seguendo Brooke mentre le altre due donne seguivano lei.
Brooke stava risciacquando il bicchiere quando sentì le sue amiche entrare in cucina. «Bene», sospirò senza voltarsi. "Che cosa volete sapere?"
«Hai dormito con lui?" Ashley sbottò.
"No," Brooke rispose con una smorfia voltandosi. "Accidenti, Sis. Da quando hai iniziato a credere che il sesso fuori dal matrimonio va bene?"
"Da quando si è sposata e ha cominciato a farlo," rispose Kuma ridacchiando.
"Ehi!" Ashley protestò, arrossendo.
Brooke alzò gli occhi: "In ogni modo, no, non ho dormito con lui. Non ho nemmeno fatto ancora niente con lui."
"Cosa?" Gli occhi di Alexis si allargarono per lo stupore. "Cosa c'è di sbagliato in te?"
Brooke ridacchiò: "Volete stare zitte e lasciarmi spiegare?" Le amiche annuirono, sedendosi sugli sgabelli aspettando una spiegazione. "Ieri, dopo che ve ne eravate andati tutti, ho avuto un incontro a sorpresa".
"Chi?" Kuma chiese.
"George".
Ci fu un silenzio shockato poi le donne sbottarono in domande ed imprecazioni, ma Brooke alzò la mano per farle tacere. "Ed era insieme alla ex-ragazza del college di Nick ... Caroline".
"Dici sul serio?" Ashley le chiese.
"Sì. Ma sentite la ciliegina sulla torta. Mi ha detto che si frequentano da due anni. Quindi vuol dire che esce con lei da prima del primo compleanno di Katie".
"Che ... che ..." borbottò Kuma tra i denti.
Alexis, nel frattempo, sbuffò. "Questo Caroline non si fa alcun problema a tradire gli uomini, e neppure ad avere un rapporto con gli uomini che tradiscono".
"Lo so," Brooke incrociò le braccia. "Ma comunque, proprio mentre mi stava accusando di essere andata a letto con Nick subito dopo il nostro divorzio, Nick è arrivato".
"Un cavaliere dall'armatura scintillante," Ashley sospirò, appoggiando il mento sulla mano.
 
Brooke scosse la testa e si mise a ridere, "Come ti pare, Ash," poi continuò, "In ogni modo, Nick l’ha fatto uscire, e poi mi ha portato sul balcone dove ho potuto raccogliere i miei pensieri. Ho iniziato a ragionare sui miei sentimenti... che non mi importava più di George, cosa che avevo già capito una settimana prima, quando avevo realizzato che ero innamorata di Nick, il che sicuramente vi riempirà di gioia,” disse facendo un sorriso sardonico.
"Oh sì!" rispose Kuma sorridendo, battendo un cinque con Alexis.
"Ahah. Avanti con la storia ", disse Brooke ridendo a sua volta. "Così praticamente gli ho detto che non provo più alcun sentimento per George, e poi è iniziata quella canzone degli 'N Sync... sapete, quella che abbiamo sempre ballato insieme. Così abbiamo iniziato a ballare, e prima di rendercene conto, ci stavamo baciando."
"Come è romantico,"disse Alexis sospirando.
"Oh cavolo", rispose Brooke alzando gli occhi. "Ma allora gli ho detto di fermarsi e gli ho chiesto se potevamo andare a casa. Riassumendo, gli ho detto che mi ero innamorata di lui, solo che ero troppo spaventata per andare oltre".
"E perché diavolo gli hai detto questo?" Kuma le chiese incredula.
"Perché è vero! Non mi importa se è Nick!" Brooke protestò prima di calmarsi. "E' stato molto comprensivo su tutto".
Ashley sbuffò: «Lo è sempre stato".
"Ma questo non significa che ho voglia ficcargli la lingua in gola."
"Perché no?" Kuma chiese razionalmente.
"Perché non sono ancora pronta".
Alexis sospirò, "Va bene, fai quel che vuoi. Ma ricorda che se non fosse stato per George, voi due avreste già avuto come minimo un milione di bambini e sareste stati una delle coppie più felici sulla terra. Come Ashley e Brian", disse poi prendendo in giro l’amica. "Oh. E sareste stati anche la coppia più pazza al mondo. C'è sempre qualche lato negativo di ogni cosa buona."
"Giusto, Alex, giusto," rispose Brooke sbuffando in modo sarcastico.
Proprio in quel momento Nick entrò in cucina. "Ehi, B, sei pronta ad andare?"
"Certo, quando vuoi."
"Sono stanco, vado a prendere Katie."
«Va bene», sorrise lei.
Le ragazze guardarono Nick mentre usciva per andare nella stanza dove si trovavano i bambini. Rivolgendosi a Brooke, Ashley le disse: "Per l'amor di Dio. Stai con quell'uomo stanotte."
"Non ho intenzione di risponderti," disse Brooke scuotendo la testa, seguendo Nick. "Ciao ragazze, passate una bella serata".
"Ciao Brooke!" risposero tutte ridendo mentre lei le salutava con la mano uscendo dalla stanza.
***
Mentre Nick guidava verso casa, Katie si era addormentata e i due adulti parlavano tranquillamente. "Allora, cosa ti hanno chiesto mentre eri in cucina?" chiese Nick ridacchiando.
"Di te. Cos'altro pensavi?" Sorrise lei.
"Me?"
"Pensano che io debba venire a letto con te".
"Non avrei nulla da obiettare su questo", disse prendendola in giro. Sentendola sbuffare, le afferrò la mano e la baciò sul retro. "Sai che sto solo scherzando".
"Sì, lo so", rispose lei ridendo. "Allora, voi ragazzi di cosa avete parlato? La stessa cosa?"
"Brooke, sai, a noi ragazzi non piace fare gossip come a voi donne". Al suo sbuffare, continuò, "Va bene, qualcosa abbiamo detto."
"Allora, di cosa avete parlato?"
"Della stessa cosa", ammise lui.
Brooke sorrise, scuotendo la testa. Come entrarono nel vialetto, tuttavia, il suo sorriso sparì vedendo che qualcuno era seduto accanto al garage. "Chi è quello?"
"Non lo so," Nick si sporse per vedere meglio. Ma, come arrivarono più vicini, esclamò, "Aaron!"
"Oh mio Dio! Non l'ho vedo da tanto. Ferma la macchina!"
Nick fece come gli era stato detto, e lei saltò fuori. Quando il giovane la vide, sorrise, "Brooke!" E andò ad abbracciarla. "Come stai?"
"Bene", disse allontanandosi per guardarlo meglio. "Accidenti, sei così grande ora! Assomigli ancora di più a tuo fratello."
"Lo so," rise lui.
Mentre stavano parlando, Nick mise l'auto nel garage, prese Katie e andò a salutare suo fratello. "Dove sei stato?" Aaron chiese dopo aver ricevuto una pacca sulla schiena da Nick come saluto. "Mi aspettavo di essere accolto a braccia aperte, e tutto quello che ottenuto è stata solo una casa buia".
"Kevin", disse suo fratello ridacchiando. "Ti sei già stancato di stare a casa?"
"Già. Avevo bisogno di stare con qualcuno di più giovane," rispose Aaron sorridendo.
"Sei stato in tour?" Brooke gli chiese.
"Già. Finalmente è tutto finito. Questa è tua figlia?", chiese, indicando la bambina addormentata tra le braccia di Nick.
"Sì, questa è Katie."
"Quanti anni ha adesso?"
"Quasi tre."
Aaron si mise a ridere, "Chi avrebbe pensato che Nick si sarebbe adattato al ruolo di padre così facilmente."
"Lo so", Brooke alzò gli occhi, spingendo Nick, che si era accigliato, in garage per andare dentro casa.
Mentre camminavano per la casa, Aaron chiese: "Mi sembra di notare un tocco di femminilità in quello che dovrebbe essere una casa da scapolo?" Anche se non avevano finito di dipingere, Brooke aveva continuato a decorare la casa.
"Sì, è stata Brooke ," rispose Nick ridacchiando. "Purtroppo, questo significa che l’unica camera degli ospiti che abbiamo finito è color lavanda".
Brooke si mise a ridere, "Sì. Sarai circondato da cose da ragazze”.
"Va bene", il fratello di Nick si mise a ridere, mentre li seguiva al piano di sopra con le sue borse.
"Quanto tempo hai intenzione di fermarti?" Brooke chiese, aprendo la porta della stanza.
Aaron si strinse nelle spalle, "Per tutto il tempo che riuscirete a sopportarmi".
"Allora ho paura che te ne devi andare," gli disse Nick indicando le scale.
"Molto divertente", suo fratello si mise a ridere. Mettendo giù la borsa, seguì gli altri due nella stanza di Katie, dove la stavano preparando per andare a letto senza svegliarla. "Cosa? Nick ... che cambia un pannolino?" Aaron fece finta di svenire per lo shock.
"Saresti sorpreso di sapere quante altre cose sa fare", disse Brooke ridendo. "Sa anche cucinare un pochino adesso."
"Brooke, Brooke, Brooke. Sei una meraviglia", Aaron le sorrise.
"Mi sono solo addomesticato," rispose Nick con un sorriso sciocco.
Proprio in quel momento, Brooke fece un enorme sbadiglio. "Beh, non so voi due ragazzi, ma io vado a letto. Devo svegliarmi presto. Buona notte, Aaron. E' stato bello rivederti ", lo raggiunse per dargli un bacio sulla guancia. "Notte, Nick," disse baciandolo dolcemente sulle labbra, cosa che suscitò un fischio da parte di Aaron.
"Buona notte, Aaron", Brooke disse di nuovo, con enfasi, mentre entrava nel bagno che separava la sua stanza da quella di Katie.

* If I’m not in love – Faith Hill
   
 
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