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Autore: empiria    28/11/2005    2 recensioni
Amore fra Draco ed Harry il quale però viene ostacolato da diverse "forze": prima di tutte il loro destino
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18: COMPLICAZIONI

Capitolo 18: COMPLICAZIONI

 

Il giovane Auror continuava a piangere…Perché Draco era cambiato?! Non poteva rimanere tutto com’era?! No…Perché lui era Harry Potter!

Quel cazzo di nome gli aveva rovinato la vita fin dall’infanzia…lui non avrebbe mai avuto una vita normale come sperava, almeno fino a quando Voldemort non sarebbe scomparso dalla faccia della terra.

Mentre pensava, tutto intorno a lui svaniva nel nulla, come un luogo a cui lui non apparteneva…non era come tutti gli altri…e questo lo spaventava più di qualunque altra cosa…Cominciò a correre…a correre sempre più veloce senza una meta…senza sapere dove le sue gambe l’avrebbero portato…tanto che senza accorgersene si ritrovò davanti un grosso serpente…

Il suo corpo si fermò ed i suoi occhi ancora pieni di lacrime vollero incontrare quelli dell’essere…così inquietanti e pieni di odio…

Un po’ di paura invase il ragazzo…quella creatura strisciante era il fedele compagno di Voldemort e pericoloso quanto il suo padrone…ma non poteva fermarsi…Ora ricordava quello che doveva fare…Raggiungere i suoi amici…ed uccidere tutti gli altri…Doveva vendicarsi di tutto quello che avevano fatto a lui, ai suo compagni ed a Draco…Sì, l’avrebbero pagata.

-Sssh…Potter! – sibilò Nasini.

L’Auror prese un po’ di coraggio e si asciugò le lacrime.

-Togliti di mezzo…non ho tempo per i tuoi giochetti! –

Il serpente si avvicinò sempre di più ad Harry, mentre l’altro indietreggiò si un passo.

-Come s-ssarà contento il mio padrone…Sssh…Quando ti avrà tra le mani…Sssh!!! –

Non poteva permetterglielo…e così senza neanche accorgersene prese la bacchetta e pronunciò la più terribile della maledizioni:

-Avada Kedavra! –

Un lampo di luce si sprigionò per tutta la stanza e colpì Nasini in pieno petto.

Harry capì quello che aveva fatto solo dopo aver visto il corpo del serpente per terra in un mare di sangue…tutta la rabbia che aveva dentro gli aveva fatto perdere la ragione…ed adesso aveva ucciso…Certo…Non era un essere umano, ma comunque era diventato un assassino…Se gli altri sarebbero venuti a saperlo?! Come l’avrebbero guardato?!…Ron, Hermione, Lupin…e Sirius…Sirius…Sì lui…cosa gli avrebbe detto?! Forse che aveva fatto bene…che si meritava quella fine, così come tutti gli altri…Ma lui Harry…concordava con il suo padrino?!

Dopo quello che aveva fatto l’avrebbero sicuramente spedito ad Azkaban…Era proibito utilizzare le maledizioni senza perdono senza un’autorizzazione scritta e firmata del Ministro della Magia…no non si poteva…e lui invece l’aveva fatto…

< Al diavolo tutto! > pensò Harry in un moto di rabbia…< Se devo finire ad Azkaban…allora sia! >

Detto questo lasciò lì il cadavere ed uscì dalla sala…Sarebbe andato da Voldemort e l’avrebbe ucciso una volta per tutte…

< Voldemort…tra poco si compirà la mia vendetta…e non riuscirai a sfuggirmi! > pensò alla fine il ragazzo, che come una pericolosa macchina per uccidere si diresse fuori dove si sarebbe compiuta la grande profezia…almeno così lui credeva!!!!

Fuori regnava il caos più totale…da una parte tutti i mangiamorte, dall’altra tutti gli Auror e per terra diversi cadaveri…Sperava solo che tra quelli non ci fossero i suoi amici…

Harry si guardò un po’ e tirando un sospiro di sollievo vide che Ron, Tonks, Moody e Lupin erano ancora vivi…ma si trovavano in gran difficoltà ed erano un po’ ammaccati…

Ron era quello messo peggio…aveva tagli su tutto il corpo e diversi lividi su gambe e braccia…non ché degli ossi rotti dato che zoppicava ed il suo viso era contratto in smorfie di dolore.

-ROOON!!! – urlò L’Auror tutto di un fiato…doveva combattere accanto al suo amico e riferirgli che Hermione era salva.

Mentre correva verso il rosso qualcosa però si maggior importanza attirò la propria attenzione.

In lontananza vicino al piccolo sentiero che attraversava la foresta ( Se così si può chiamare! ), stavano combattendo Lupin e Bellatrix Lastrange…quella perfida assassina del suo padrino.

Proprio in quel momento vide lanciare da Remus un incantesimo sulla mangiamorte…doveva aver pronunciato “Impedimenta” dato che i suoi movimenti divennero più lenti e quindi prevedibili…

Il fatto causò molta felicità al moretto…non provava né pietà né compassione…quella stronza doveva morire a tutti i costi…ma quello che accadde dopo gli fece raggelare il sangue nelle vene…

Proprio mentre Bellatrix lanciava incantesimi e maledizioni su Lunastorta, ma non riusciva a colpirlo grazie all’Impedimenta di prima, dietro di lui un altro mangiamorte lo colpì alle spalle…

Vide Remus cadere a terra  a peso morto…i suoi occhi guardavano vuoti verso il cielo e sul suo corpo vi erano diversi segni e ferite che avevano lacerato la carne vistosamente…

Non era morto, ma lo sarebbe stato presto se Harry non avrebbe fatto qualcosa.

L’Auror si mise a correre più che poteva con la bacchetta stretta nella su amano destra…a due metri dall’amico però la Lastrange lanciò a quest’ultimo la Cruciatus in pieno stomaco…

Vedeva Remus contorcersi sui sassi preso da continui spasmi di dolore…sapeva cosa si provava…ci si sentiva quasi morire…ma era quel quasi che ti torturava e non ti permetteva di liberarti da quell’agonia…

-Stupeficium! – un fiotto di luce partì dalla bacchetta di Harry.

Bellatrix cadde a terra priva di sensi ed il moro poté dirigersi dall’altro senza problemi.

-Lupin…come stai? –

-Tutto bene Harry…sono fatto di corazza io! – l’uomo cercò di sorridere ma questo gli provocò un’altra fitta di dolore.

-Non puoi combattere in queste condizioni…torna ad Hogwarts! –

-Sto bene…e poi non posso lasciarvi proprio ora! –

-Sì che puoi…il nostro compito è finito! – disse il moretto rassicurando il licantropo, ma poi pensò dentro di sé < Ma non il mio! >

- Tonks…vieni qua! – continuò Harry vedendo la ragazza al momento libera da attacchi nemici

-…Porta Remus ad Hogwarts…e di’ agli altri di battere in ritirata…non siamo ancora pronti a d una guerra vera e propria…-

La ragazza riferì a tutti le parole dell’Auror, ma poi vide che Harry non si prestava a venir con loro:

-Harry…ma cosa fai! Andiamo! –

-Vai…vi raggiungo tra un secondo! –

Intanto il ragazzo si stava dirigendo verso il gruppo di mangiamorte.

-No Harry…vieni! – questa volta fu Ron a parlare…Non poteva andar via senza il suo migliore amico…Non l’avrebbe lasciato per nessuna ragione al mondo…tanto più da solo con tutti quei mangiamorte.

-Vai Ron…non ti preoccupare per me! –

Il rosso vedeva dirigere il suo amico verso di loro, ma sapeva che non gliele fregava nulla di tutti quegli stupidi uomini incappucciati…Harry voleva lui…vedeva il suo sguardo fisso su quegli occhi rossi e la sua bacchetta che schiantava a raffica chiunque gli si parava davanti.

-No Harry…- ripeté l’altro che senza aspettare di più corse verso il moretto, almeno per quello che gli permetteva la gamba ferita.

In un paio di secondi si buttò sull’amico e si smaterializzò in un lampo con l’altro tra le braccia, prima che diverse maledizioni colpissero entrambi.

Quando riapparvero si trovavano ad Hogwarts ed Harry era alquanto infuriato.

-Perché l’hai fatto, cazzo?! –

-Perché?!…Ma ti rendi conto di che cosa stavi facendo?! –

-Sì…ero a tanto così da lui ed invece tu…Ron…potevo ucciderlo! –

-Lui avrebbe ucciso te Harry…sveglia eri da solo contro 30 o 40 uomini…dimmi come avresti fatto ad eliminarlo e poi tornare sano e salvo da noi?! –

L’Auror non rispose, perché al risposta che avrebbe dato sarebbe stata uno shock per tutti:

“ Tornare non rientrava nelle mie priorità”

Si sarebbe sacrificato…fatto torturare da diverse Cruciatus…ma avrebbe resistito e portato a termine il suo compito.

Ma ora tutto era andato a puttane…Sapeva che Ron era solo preoccupato per lui, ma comunque quella era la sua vita e poteva fare quel che cazzo gli pareva…

Dopo poco però si accorse che era inutile continuare…tutti erano ormai in Sala Grande a riabbracciare Hermione e così si calmò un po’ e prima di uscire dalla stanza disse in un tono basso e stufato all’amico:

-Vai di là…Hermione ti aspetta! –

Detto questo si diresse su alla Torre Est…unico posto dove forse poteva stare in pace a pensare senza subirsi le domande di tutti gli altri.

 

  
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