Eccomi di nuovo con un altro capitolo….;D…Si lo so sono brava…*si applaude da sola* Scherzo ovviamente!!!! Sono STRAbrava….ihih….ok basta vi lascio al capitolo. In fondo ci sono le risposte alle recensioni. Baci.
 
Svago
 
-Sai Alice penso che potremmo fare un giro a Port Angeles.- dico ad Alice mentre stavamo andando al centro di Forks per fare shopping.
-Ok. Hai in mente qualche negozio in particolare?- mi chiede Alice guardandomi e non badando alla strada.
-No, vorrei vedere qualche vestito, però non conosco tanto bene il quartiere, so soltanto che c’è un negozio carino.- dico un po’ vagamente e guardando la pioggia che batte violenta sulla macchina.
-Si ce ne è uno carino che si trova al centro di Port Angeles, non ci avevo pensato.- mi sorride e accellera un po’. Arriviamo al centro ed Alice rallenta davanti a un paio di negozi -Eccoci qui. Questo negozio sono sicura che ti piacerà!- parcheggia davanti a un negozio chiamato “Da Vicki”.
-Già il nome mi piace.- dico e scendo dall’auto dopo che Alice aveva aperto l’ombrello ed era corsa verso di me coprendomi appena in tempo. –Grazie, se non era per te mi sarei inzuppata!- rido e ci dirigiamo verso  il negozio.
-Buon pomeriggio – ci saluta la commessa da dietro al bancone e sorridendoci.
-Buon pomeriggio- rispondiamo io e Alice all’unisono. Guardo tutti gli indumenti appesi e piegati in tutto al negozio, stile vintage da un lato ed elegante dall’altro.
-Alice sono bellissimi questi  leggins che sembrano veramente dei jeans… e guarda questa maglia! Wow!- dico tutto d’un fiato prendendo la maglia e i jeans.
-Secondo me ci starebbe benissimo questa felpa e questa gonna.- mi dice Alice e l’adoro con tutta me stessa.
-Si hai ragione! Che dici li provo?- chiedo ad Alice entusiasta.
-Certo!- sorrido e corro a provarmeli nel camerino. Dopo poco tempo esco dal camerino e faccio un giro su me stessa. –Che ne pensi?- sorrido e vedo che anche Alice si era provata un vestito. –Wow ti sta benissimo! Devi assolutamente comprartelo!- sorrido e faccio un altro giro su me stessa per farmi vedere.
-Grazie! Anche a te sta molto bene quel completo! Ci mancano un paio di scarpe che ho io e sei perfetta.- mi sorride e torniamo nei camerini a cambiarci. Dopo essere uscite vedo un paio di jeans strappati sulle ginocchia e un paio di stivali neri, faccio gli occhi dolci a Alice che non ci pensa due volte e mi compra anche quelli.
-Grazie Alice, non so come ringraziarti!- le sorrido ed entriamo in macchina.
-Allora ti va di andare a Port Angeles?- mi chiede appena ci immettiamo sulla strada.
- No. Penso che  per oggi basti così con lo shopping.- sorridiamo e torniamo a casa Cullen.
Scendiamo dall’auto, la famosa Volvo argentata di Edward, ed entriamo.
-Eccoci!- dice Alice a bassa voce. Sicuramente l’hanno sentita. Jasper mi compare alle spalle spaventandomi un po’. Se ne accorge e  infatti mi sento subito confortata da lui.
-Scusa- mi dice scusandosi. –Non volevo turbarti.-
-Non ti preoccupare.- gli sorrido. –Vi vorrei parlare.- dico non sapendo ancora bene cosa vorrei dirgli.
-Certo, di cosa vuoi parlarci?- mi chiede Alice confusa.
-Non solo a voi due… Anche agli altri.- dico guardandomi intorno.
-Oh. Certo – Alice guarda verso le scale. –Potete scendere per favore?- chiede .- Tutti.-
Arrivano tutti all’entrata. –Vorrei parlare con tutti voi.-
-Certo, vogliamo andare nella sala da pranzo?- chiede cordiale Carlisle.
-Ok- rispondo. –Va bene- rispondono gli altri. Andiamo nella sala da pranzo e tutti prendono posto lungo il tavolo ovale lasciando libero quello a capo tavola. Vado in quella direzione e rimango in piedi cominciando il discorso.
-Bene. So che con i Quileute non vi vanno a genio e che avete paura che possono ferire qualcuno se si arrabbiano, però non vi dovete preoccupare. So quello che faccio e voi siete stati molto gentili con me però vi prego datemi la possibilità di conoscerli, vi prometto che non si arrabbieranno e che io non farò nulla di stupido e insensato per farli arrabbiare, o per fargli perdere il controllo. Ve lo prometto che non succederà nulla. E se succede qualcosa me ne assumo la completa responsabilità!- finisco con uno sguardo a tutti i presenti. Da Esme che si trovava alla mia destra fino ad arrivare a Carlisle. Loro si scambiano degli sguardi ma alla fine tutti fanno si con un cenno del capo. Sorrido felicissima.
-Va bene Vane, però non voglio che tu vada da sola.- mi dice Carlisle.
-Se volete potete avvisare Billy, o Jacob e mi viene a prendere al confine così magari state più tranquilli.- dico ancora più entusiasta.
-Ok ok. Avviserò io stesso Jacob e ci incontreremo al confine. Ci stavo pensando anche io a questa idea.- mi dice Carlisle sorridendo.
-Bene.- sorrido. –Allora quando?-
-Quando ti andrebbe di andarc…?- non gli lascio finire la domanda.
-Domani!- rispondo felice.
-Vada per domani!- mi sorride Carlisle.
-Grazie Carlisle ti adoro!- mi avvicino a lui e lo abbraccio. So che a lui non da fastidio il contatto con gli umani anche perché fa il dottore!
-Vuoi che chiami ora Jacob? Sono ancora le 18 e 40.- mi chiede Carlisle. Mi allontano da lui e ci penso.
-Va bene. Però se non ti dispiace vorrei stare al tuo fianco quando gli parli.-
-Certo.- prende il suo cellulare dalla tasca e digita un numero. Probabilmente quello di casa Black. Pensare a questo cognome mi metteva un po’ di ansia.
-Buonasera Billy. Sono Carlisle Cullen.Disturbo?- mi guarda e Alice mi si avvicina abbracciandomi. Sono felice che in così poco tempo siamo diventate amiche.
-Ah bene. Vorrei sapere se siete disponibili ad accettare una visita.- chiede Carlisle. Io lo guardo e aspetto una qualsiasi reazione alla risposta di Billy. Mi guarda e sorride.
-No non è nessuno vampiro o uno della nostra famiglia. È una nostra amica. Umana. Vorrebbe conoscere i Quileute.- si gira verso Alice e poi torna a guardare me. –Sa…di noi. Anche se non sappiamo come faccia, e sa anche di voi da quanto ho capito. È affidabile quindi non dovete preoccuparvi per il patto.-  mette il vivavoce –Va bene. Mettiti d’accordo con Jacob io non sto tanto bene. Ora te lo passo. Buona serata dottore.- non si sente niente poi si sente una voce roca.- Pronto dottore? Sono appena rientrato e papà mi ha detto che volevi parlarmi. Dimmi tutto.-  Carlisle toglie il vivavoce e parla con Jacob spiegandogli che volevo incontrare i Quileute domani e se poteva venirmi a prendere al confine. Lui acconsente e lo saluta.
-Grazie Carlisle ti adoro e adoro tutti voi!- sorrido guardandoli tutti, anche Rosalie che mi guardava con una faccia incuriosita. Notando che la osservavo mi guarda un po’ storta ma poi mi sorride.
- Anche me?- chiede sorpresa.
-Si anche te Rose.-  le sorrido e lei ricambia. In un momento di silenzio si sente il mio stomaco che brontola e arrossisco imbarazzata. –Si ho un po’ di fame!-  Emmett mi guarda e ride. Tutti si uniscono a lui che si avvicina a me.
-Ci eravamo dimenticati che eri umana.- mi dice e si mette al fianco di Rose.
-Eh si! Ho dei bisogni anche io.- sorrido e mi avvio in cucina con Esme in cucina.
Dopo aver mangiato una pizza rossa vado con Alice nella stanza degli ospiti e mi addormento sperando che la giornata seguente sarebbe stata divertente insieme ai ragazzi Quileute.
 
Allora eccomi di nuovo. Ho seguito il consiglio di: TeamWolf , Melody Potter e carlie_smile….ho usato la terza opzione che avevo scritto nel capitolo precedente. Grazie per aver recensito e per avermi aiutata. Questa volta niente opzioni perché mi ha aiutata una mia cara amica. Scoprirete nel prossimo capitolo in quale scelta difficile mi ha aiutata...xD… Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo. Baci la vostra marrrettina.